Commentario del 21.11.2015

IN PRIMA PAGINA
Il nuovo attacco jihadista e le misure allo studio della Ue per difendersi in primo piano su tutti i quotidiani. "Mali, la strage degli stranieri" (Repubblica), "Assalto all'hotel degli stranieri" (Stampa): un commando assalto l'hotel Radisson, i miliziani salvavano solo chi sapeva recitare il Corano. Blitz per gli ostaggi, alla fine 27 morti. "Il terrore resta globale" (Avvenire). Per Prodi "un'unica matrice" (Mattino). "Aerei, confini: che cosa cambia" (Corriere) nella Ue che "si difende" (Messaggero): dopo Parigi, il Consiglio Europeo decide la stretta sui controlli anche per i comunitari. Registro con i dati di tutti i passeggeri aerei, più attenzinoe alle frontiere interne e negli aeroporti. "Schengen sospeso di fatto" (Corriere). QN apre con il "patto Putin-Hollande" anti-Isis. "Roma chiude i cieli e blinda il Colosseo. Giallo su due siriani" (Messaggero): agenti anche sugli autobus. Su tutti i quotidiani, Cosa nostra contro Alfano: "uccidiamolo come Kennedy". Su QN il caso Marò e i nuovi documenti scovati dal quotidiano che finiscono nell'inchiesta condotta dal Tribunale. Sul Sole il primo via libera alla manovra e le nuove dichiarazioni di Draghi: "faremo il possibile per far salire l'inflazione".

ECONOMIA
"Manovra, primo sì. Più sconti sulla casa" (Messaggero p.16 e tutti): con 164 voti a favore il governo incassa al Senato la fiducia. Estesa l'abolizione Tasi sulle prime abitazioni, ora il testo alla Camera dove sono attese modifiche sugli sgravi per il Mezzogiorno e sul pacchetto sicurezza.
In dirittura d'arrivo anche il "Salva-banche, decreto da 2,2 miliardi" (Messaggero p.17): Renzi e Visco chiedono a Intesa e Unicredit di confezionare un prestito-ponte per i 4 istituti in crisi. Nell'operazione 6-7 istituzioni e domani il governo vara una norma per favorire fiscalmente l'intervento. Il decreto evita l'aiuto di Stato (Repubblica p.35): nasceranno quattro good bank con gli attivi degli istituti e quattro bad bank con tutto il resto.
Dall'Europa, torna a parlare Draghi: "Contro la bassa inflazione pronti a usare tutti gli strumenti" (su tutti). Ma è subito "scontro con Weidmann (Repubblica p.35).
"Ferrovie, Renzi caccia i vertici che aveva nominato un anno fa" Michele Elia e Marcello Messori (Fatto p.9). Secondo il Messaggero (p.16) è "Mazzoncini in pole position per il vertice". "Il governo  stringe sulla privatizzazione" annuncia il Corriere (p.43)
Su Telecom, "scontro Vivendi-fondi sulla governance, rinviato il cda" (Repubblica p.37 e altri): Bollorè esprime fiducia al management ma ci sono voci di un sondaggio su Greco.

POLITICA
"I falsi allarmi diventano virali sui social. E Renzi va su WhatsApp: basta bufale" (Corriere p.14 e tutti): il premier invita a "non cadere nella trappola di chi vorrebbe chiuderci a chiave". Intanto Renzi continua a frenare sulla guerra e dialoga al telefono con Obama (Messaggero p.9). Verderami sul Corriere (p.15) rileva che, al contrario del passato, non aumenta la fiducia nelle istituzioni nonostante le minacce e i pericoli. Per i sondaggi, gli italiani preferiscono Putin a Obama. Oggi intanto la manifestazione degli islamici a Roma: "chi manifesta non è moderato" attacca Sbai intervistata da Libero (p.9). "Caro Matteo perdi una grande occasione" dice, invece, Chaouki (Pd) a Salvini che non parteciperà. L'esponente Pd firma anche un editoriale sull'Unità (prima e p.9): "i traditori dell'Islam". Sostegno agli organizzatori da parte di Boldrini: "una battaglia da fare insieme" (l'Unità prima e p.5). Intanto arriva il Piano per il Giubileo: metal detector al Colosseo e agenti sui bus (Repubblica p.14 e tutti). "Ritardi e carenze a pochi giorni dall'Anno Santo" scrive Sarzanini sul Corriere (p.15) che evidenzia i punti deboli: cantieri, agenti, mezzi della polizia e sicurezza web. Stessi "quattro buchi" sottolineati dal Fatto (in apertura e p.2-4) che commenta: "la Capitale non sarà mai pronta" mentre per Bechis (Libero p.11) "stavolta lo scatto c'è: Roma città blindata" e Avvenire (p.8) parla di "evento sicuro".
Ieri sei arresti in Sicilia, i boss di Corleone minacciavano Alfano: "deve fare la fine di Kennedy" (Corriere p.23). "Il rancora di quei mafiosi sepolti vivi" è il racconto di Bolzoni su Repubblica (p.24). "Cosa Nostra è ancora temibile e sanguinaria ma patisce il 41 bis" spiega il procuratore di Palermo, Lo Voi, intervistato da Repubblica (p.25).
Grandi manovre in viste delle amministrative. Da Salvini "ok a Sallusti. Ma in FI c'è chi frena" (Corriere p.21 e altri): il direttore del Giornale in pole ma Toti spinge per un candidato "più inclusivo" mentre in Sicilia torna coordinatore Micciché. Su Roma, invece, "FI e Lega rinviano" (Messaggero p.13) in attesa dei sondaggi e a Napoli è scontro su Bassolino. QN (p.16) intervista Appendino, la grillina che a Torino sfida Fassino: "ma tra noi non tutti nomi forti. Beppe e Casaleggio hanno fatto nascere tutto ma per me sono stati lontani. Ho dovuto fare tutto da sola".

EUROPA
Confini e voli, la Ue si difende (Messaggero in prima e p.5): sì a verifiche approfondite su chiunque entri o esca dall'area Schengen. Ma i governi bocciano la Cia europea (Unità p.8), salta l'accordo sull'Agenzia unica per l'Intelligence (Repubblica p.7). Prodi a Mattino (in prima e p.5), Stampa (p.2): "L'Europa non c'è, vincono gli interessi nazionali. Misure per coordinare 007 erano la risposta più importante". Per Campi (Messaggero in prima e p.22) l'accordo sulle frontiere è il "tardivo dietrofront di Bruxelles sul terrore". Per L'economista Sapir al Corriere (p.16): "E' tornata la sovranità nazionale, addio alle troppo ambiguità Ue" mentre per Clementi (Sole p.4) "rafforzare Schengen significa rafforzare l'Ue". Polemico il Giornale (p.10): solo chiacchiere a Bruxelles, il controllo non vincolante alle frontiere è la resa europea all'Isis. Intanto ieri nuovo attentato agli interessi francesi, colpito l'hotel degli stranieri a Bamako in Mali, ex colonia francese (su tutti): 170 persone prese in ostaggio, 27 morti. Nel Paese dal 2013 è in corso un intervento francese sotto egida Onu. Prodi, per due anni inviato Onu in Mali, a Mattino e Stampa: "L'attacco non è una novità. Paese nelle mani di chi capita, prevenzione impossibile. All'origine del caos c'è la guerra in Libia condotta da Francia e Italia". Libero (p.4) attacca l'ex premier parlando di "due anni di trattative inutili". Nella guerra all'Is Mosca accelera l'alleanza con Parigi: "Raid coordinati fra i due eserciti" (QN p.7). Luttwak a QN (p.6): "Per battere l'Is servono 20 mila soldati, ma non sarà Obama a guidarli. Bisogna attendere il prossimo presidente". Nel frattempo Filippo Grandi, Alto commissario ai rifugiati Onu, al Corriere (p.12): "Accostare immigrazione e terrorismo è sbagliato. L'arrivo di milioni di persone ha portato problemi sia per le sofferenze dei profughi che per le paure, spesso irrazionali".

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