Commentario del 25.11.2015

IN PRIMA PAGINA
Il jet russo abbattuto dalla Turchia in primo piano su tutti i quotidiani. Per Repubblica è "Guerra tra Putin e Erdogan", per il Messaggero "venti di guerra" tra Turchia e Russia, il Corriere punta sull'ira di Putin, la Stampa parla di "crisi globale", secondo il Giornale siamo "a un passo dal baratro" e Libero attacca: "diamo soldi ai turchi e loro aiutano l'Isis". Lavrov cancella la visita ad Ankara, la Nato riunisce il Consiglio, Putin parla di "conseguenze tragiche" e Obama si schiera con la Turchia. Intanto altri attentati ieri in Tunisia ed Egitto. "E ride solo l'Isis" (QN). Conseguenze immediate anche sull'economia: "cadono le Borse Ue, sale il petrolio" (Sole). Il premier francese Valls: "è una guerra, non negate" (Corriere), "prepariamoci a una lunga battaglia, non si fermeranno" (Repubblica).  Sul Corriere e l'Unità "il manuale d'attacco dei jihadisti in Italia": i documenti ritrovati a Bologna. Intanto il premier ieri ha presentato il piano contro il terrore: "Soldi per difesa e cultura" (QN) "Due miliardi" (Messaggero), "bonus cultura di 500 euro ai diciottenni" (Corriere). Su tutti i quotidiani l'addio a Valeria, "con tre religioni" (Repubblica). "La civiltà che vive" (Avvenire).

ITALIA-ECONOMIA
Per sicurezza e cultura arrivano 2 miliardi di euro, bonus 80 euro agli agenti e 500 euro per i 18enni (Messaggero p.10 e tutti): la ricetta anti-paura presentata ieri dal premier che parla di "risposta concreta al terrore". In particolare "per la cybersecurity 150 milioni e rinnovo delle auto di servizio" (Messaggero p.11 e altri). Mezzo miliardo anche per le periferie urbane (Sole p.7 e altri). Anche per via dell'emergenza sicurezza, slitta al 2017 il taglio dell'Ires per le imprese (Messaggero p.10 e altri): per coprire i costi il governo punta a sfruttare la clausola migranti che la Ue deve ancora approvare. Mentre per il Sud "l'emergenza terrorismo rischia di pesare sugli sgravi" (Mattino p.9)
Per il Giubileo "224 milioni per mobilità, sanità e sicurezza" (Sole p.11), finanziati con tagli ai ministeri (Messaggero p.13). Il Fatto (p.4) sottolinea che "Renzi controllerà i soldi" per l'Anno Santo. Sarà inserito nella manovra anche il Dl salva-banche (Sole p.12). Sulle infrastrutture "scongiurata la revoca di 3,9 miliardi" (Sole p.11) mentre il decreto territori sale a 1,3 miliardi (Sole p.11).
Intanto "le Borse cadono sul rischio guerra" (Sole p.2): i timori geopolitici più forti dei dati positivi segnati dagli indici di fiducia tedeschi e francesi. Lo spread con il Bund si mantiene sotto quota 100. Per le materie prime, "scatto del petrolio e l'oro si rialza dai minimi" (Sole p.2).
Italia Oggi (prima e p.2) rivela che la voluntary disclosure ha già raggiunto 90 mila adesioni.
Sul Corriere (p.29) il rapporto Ocse: "Italia ultima per numero di laureati".

ITALIA-POLITICA
"Renzi preoccupato da M5S. Cerca i candidati fuori dal Pd": Maria Teresa Meli sul Corriere (p.19) racconta la "preoccupazione" per l'ascesa dei grillini in tutte le rilevazioni. Per questo Renzi starebbe guardando fuori dal partito per la scelta dei candidati e, oltre che Milano, Roma e Napoli, rischierebbe anche Merola a Bologna dove, secondo il Messaggero (p.13) si pensa al ministro Galletti, una conferma della "torsione centrista" del Pd di Renzi. "Ci vorrebbe un Sala napoletano" ammette Ranieri sul Corriere (p.19) che non esclude però un suo impegno. "Si ai giovani, improponibili gli ex sindaci" aggiunge Rosato che invoca "una presa di posizione ma nessuna regola. Bassolino lo batteremo sul campo". "Più che a Napoli il problema è al Nazareno" replica Marina Sereni su Repubblica (p.17).
Da Roma, torna a parlare Marino che al Fatto (p.11) annuncia: "pronto a ricandidarmi, ma Renzi vuole rinviare le urne. Barca ha fatto un'indagine sui dem senza interrogarmi". Dalla sfida della Capitale sembra sfilarsi Zingaretti che ieri ha annunciato: "mi ricandidato per un secondo mandato" in Regione Lazio (Repubblica p.17). A Milano, invece, Pisapia punterebbe su Balzani al posto di Sala (Repubblica p.19). Intanto il Foglio (prima e p.4) intervista Parisi che avverte il Pd: "non toccate le primarie".
Per Sinistra Italia, si scalda Fassina: "Disposto a fare il sindaco di Roma" dice a Libero (p.14).
Nel centrodestra, "Berlusconi studia i report" (Corriere p.20) e cerca "una strada per invertire la tendenza": centrale la partita di Milano. E, secondo Libero (p.13), dopo Sallusti "spunta l'avvocato dei vip" Anna Bernardini de Pace
Per i Cinque Stelle parla Lombardi al Fatto (p.10): "il nostro sindaco lo sceglieranno gli iscritti romani. Farlo votare a tutti gli attivisti italiani era un'opzione concreto poi abbiamo preferito dare voce al territorio". A Bologna, invece, "M5S senza primarie" (Italia Oggi p.12).
Infine, sulla Consulta "democrat spaccati. Accordo a rischio, no di M5S" (Messaggero p.13): la minoranza Pd contro l'elezione di Barbera e anche tra i forzisti monta un fronte anti-Sisto. Nella terna i moderati candidano Pitruzzella ma c'è il grillino Modugno. E per il Fatto (p.10) "il partito della Nazione tenta il colpo" con l'accordo su tre nomi: Barbera, Sisto e Pitruzzella (o Mazzamuto).

EUROPA
Russia-Turchia, è crisi globale (Stampa in apertura): l'abbattimento del jet russo inasprisce le relazioni internazionali. Clima da Guerra Fredda (Avvenire p.7). Putin accusa Ankara di "fare il doppio gioco aiutando il Califfato" (Repubblica p.4). Cohn Bendit al Corriere (p.5) attacca Erdogan: "Ha obiettivi ambigui, come i sauditi". Intanto il Cremlino muove le navi ma teme la Nato (Corriere p.3) che difende la Turchia e avverte: "Dobbiamo pensare al nemico comune" (Messaggero p.3). Generale Usa Craddock a Repubblica (p.3): "La Turchia solleverà alla Nato il nodo sovranità e tornerà a galla la tensione sull'Ucraina". Dallo scontro su Assad alle sanzioni è nata l'escalation tra Russia e Turchia (Messaggero p.2). Per la Stampa (p.3) lo scontro nasce anche dal fatto che Putin cerca la leadership in Medio Oriente mentre Erdogan sogna un grande regno sunnita (Stampa p.3). Giornale (p.5) parla di Paesi divisi da Assad ma uniti dagli interessi. L'abbattimento del jet russo  - definito da Tricarico (Mattino p.3) "atto inconsulto e spropositato" -  apre un fronte diplomatico che complica conflitto in Siria (Corriere p.2) e spezza fronte anti-terrore (Repubblica p.6).  Per Mattino (p.3) "la mossa di Erdogan inchioda gli Usa per impedire la grande alleanza contro Daesh". L'analista americano Cordesman al Messaggero (p.3): "Fallimentare un'alleanza così divisa contro l'Is" e per Negri (Sole in prima e p.3) "se ogni Paese sceglie di fare la propria guerra il Califfato potrebbe dire la sua". Il generale Camporini all'Unità (p.2): "Nessuna coalizione, in Siria è conflitto di potere tra Stati". Intanto patto anti-terroristi tra Washington e Parigi, e domani Hollande incontrerà Putin. (Stampa p.4). Il premier francese Valls al Corriere (p.9): "E' una guerra, parlerò con Germania e Italia" e Bini Smaghi sul Corriere (p.32) chiede "un'istituzione europea contro il terrorismo". Presidente greco Pavlopoulos a Repubblica (p.9): "Fermare i terroristi, non o rifugiati". E l'Ue chiede aiuto alla flotta americana per gestire migranti (Stampa p.4).

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