Commentario del 22.11.2015

IN PRIMA PAGINA
Allarme Isis, Bruxelles chiude (Corriere). Il cuore d'Europa chiuso per l'Isis (Messaggero, Stampa). E' la notte dell'Europa (Unità). In Italia c'è un islam che dice no (Avvenire), ma sono pochi (Corriere). Giornale, Libero, Tempo e QN all'attacco: "Ecco l'islam moderato: mille persone" (Giornale). La Stampa: pochi in piazza, ma servono. Sul Sole inchiesta sul traffico dei migranti, un affare da 3 miliardi che finanzia anche il terrorismo: i boss in Libia e in Turchia. Il pm Motta a QN: "Tra chi sbarca anche terroristi". Casini al Mattino: senza Putin non si vince, adesso l'Europa deve svegliarsi. Renzo Piano a Stampa e Corriere: "Contro l'odio serve bellezza nelle periferie". Sul fronte politico Corriere, QN e Mattino mettono in prima pagina il ritorno di Bassolino a Napoli, nel gelo del Pd. Torna "davvero" anche Berlusconi: "Con me al 40% sennò vince Grillo" (Libero). Diamanti su Repubblica: "Nell'incertezza i Cinquestelle sono la vera alternativa a Renzi". Renzi che dà l'appuntamento al voto nel 2018: sarà un'Italia più giusta col digitale (Stampa). Sulla Stampa intervista a Delrio: "Fs ai privati, ma i binari resteranno pubblici". Sul Corriere parla Campo Dall'Orto: "Così voglio cambiare la Rai".

ITALIA-ECONOMIA
Oggi il decreto del governo per salvare Banca Marche, Banca Etruria, Carife e CariChieti (Sole in prima e a p.3): un piano complessivo da 3,5-4 mld le cui risorse saranno anticipate al neonato Fondo di risoluzione da due maxi linee di credito di Intesa, UniCredit e Ubi. Il consiglio dei Ministri, convocato per il pomeriggio, aspetta l'ok della Commissione Ue e della Bce. Poi, sotto la regia di Bankitalia, alle "vecchie" banche subentreranno 4 banche ponte gestite da commissari speciali, mentre i loro crediti deteriorati verranno attribuiti a 4 bad bank. Libero (p.20) attacca: con la defiscalizzazione per 5-800 milioni del contributo pagheranno i contribuenti. "Una soluzione di sistema per voltare pagina", l'analisi del Sole (in prima e a p.3): le "patologie" c'erano e andavano curate ma se Bruxelles fosse stata meno rigida con l'Italia si sarebbero potute seguire strade più veloci ed efficaci. Intanto dopo la fiducia, la manovra passa dal Senato alla Camera: tra le novità attese le misure per il Sud e i fondi per la sicurezza ma è caccia alle copertura. Nessuna traccia nemmeno del del decreto "Happy days", varato per far fronte alle necessità di Giubileo e dopo Expo ma non ancora pubblicato. Ieri Cgil e Fiom in piazza contro la legge di Stabilità: "Non ci sono risposte su Mezzogiorno, pensioni, occupazione e giovani" (Sole p.9). Ieri da Renzi il lancio di una nuova parola d'ordine: "La banda la madre di tutte le battaglie. La chiave di tutto sarà la digitalizzazione, anche per la sicurezza e la lotta all'evasione fiscale: "Con le banche dati l'evasione sarà ridotta a zero" (Sole p.9). Caio (Poste): "Il digitale per i nostri anni è come la siderurgia per la fine dell'Ottocento ma ci si  chiesti dove si vuole puntare?" (Sole p.24). Renzi pronto a cambiare verso anche alle Ferrovie: giovedì il board, attesa per le decisioni di Messori ed Elia (Corriere p.29). In un'intervista alla Stampa (p.11) Delrio conferma l'avvio della privatizzazione Fs: "Io sono contrario alla quotazione della rete insieme ai treni. La rete deve restare pubblica".

ITALIA-POLITICA
Ieri da Renzi il lancio di una nuova parola d'ordine: "La banda la madre di tutte le battaglie. Due anni per riprenderci il futuro", ovvero elezioni politiche a febbraio 2018 con un Paese radicalmente cambiato. Ma l'incertezza "congela" la politica: con i dem stabili e i grillini in crescita, l'Atlante di Diamanti su Repubblica (p.18) conferma il rischio Pd ai ballottaggi con il M5S. In salita il gradimento di governo (46%) e premier (48%) ma cresce la fiducia anche in Salvini (38%), Grillo (34%), Di Maio (33%) a pari merito con la Meloni. A sorpresa Della Valle terzo col 35%. Berlusconi indietro al 27% ma in salita (dal 26%). In caso di ballottaggi Pd vs M5S 52,2% a 47,8%; Pd vs Lega 59,9% a 40,1%; Pd verso centro destra 55,7% a 44,3%. La sinistra radicale al 6%, Landini su tutti col 29%; ma la maggioranza vuole un'alleanza con i dem. Per Libero (p.13) il 26, 27% di Berlusconi è un miracolo e lui ci crede: "Un italiano su 4 mi ama ancora. Se torno in tv li batto".  Intanto amministrative e caccia ai candidati scuotono i partiti. Gelo nel Pd per il ritorno di Bassolino a Napoli: "Non è la nostra scelta" (Corriere p.19 e su tutti). Renzi: "Passo indietro di 20 anni. Meglio rischiare di perdere Napoli che perdere la faccia" (Repubblica p.20). Bassolino a Repubblica (p.21): "Io vado avanti, i napoletani decideranno chi è nuovo e chi è vecchio". Le primarie fissate al 20 marzo. E mentre Renzi prepara la Leopolda (dall'11 al 13 dicembre a Firenze) Speranza e Cuperlo preparano la "contro Leopolda il 12 a Roma. Fi scettica su Sallusti candidato a Milano. Toti al Corriere (p.18): "Sallusti coraggioso ma non si chiuda nel perimetro di questa coalizione, alla quale manca un petalo". Quello centrista. Ma Salvini avverte gli azzurri: "Non ci saranno ritorni al passato, niente intese con Alfano e il Ncd" (Libero p.14). Sul Fatto (p.14) il caso Torino: il M5S vuole vincere a tutti i costi, possibile l'accordo con Airaudo. Tutti negano ma il Pd è preoccupato. Su QN (p.12) la fronda anti-Sala tra i dem di Milano: "Troppe ombre sui collaboratori". E quindici consiglieri comunali milanesi firmano una lettera: "Il manager? Un estraneo".

EUROPA
Allarme Isis, Bruxelles chiude (Corriere in apertura). E' la notte dell'Europa (Unità in apertura). Il timore di un attacco imminente spinge il governo belga a decretare l'allerta massima: partite sospese, cinema, teatri e centri commerciali chiusi, esercito nelle strade a caccia di due kamikaze. Il Belgio si conferma l'anello debole contro l'estremismo (Sole p.7). Altre minacce dell'Isis contro Parigi: in un video la Tour Eiffel che crolla. Solidarietà dell'Onu, ma la grande coalizione ancora non c'è per le distanze tra Putin e Obama sulla Siria (Corriere p.5). E l'alleanza con Putin spinge Hollande verso gli sciiti allontanando la Francia dalle monarche sunnite del Golfo (Sole p.7). Prodi sul Messaggero (in prima e a p.20): il terrorismo globale non si debella con i militari: serve una strategia globale che non permetta più il doppio gioco ai Paesi arabi.  Krugman sul Sole (p.7): ora la sicurezza in Francia viene prima dell'austerità. Successo lo stesso negli anni Trenta: non furono le teorie keynesiane a mettere fine alla Grande depressione ma la seconda guerra mondiale. Ma difficilmente l'indisciplina di bilancio indotta dai jihadisti inciderà significativamente sulla crescita del pil francese. Idem Libero (in prima e a p.8): Hollande ha trovato la chiave per aprire la gabbia della Ue, sospendendo Schengen e il Patto di Stabilità. Ora ne approfitti anche l'Italia. Sul Corriere (p.15), Repubblica (in prima e a p.30),  Stampa (p.14), Fatto (p.19) i dieci anni di Merkel al potere: "Angela, l'indispensabile" non è più invincibile. La sua "indiscutibilità" da qualche mese non è più solida come un tempo: per la sua politica di moderazione sui rifugiati nei sondaggi è scesa dal 70 al 49%. Ma questa è la sfida del decennio: se perde, nel 2017 non si ripresenterà. Se ce la fa anche questa volta sarà un trionfo.

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