Commentario del 16.11.2015

IN PRIMA PAGINA
Scatta la rappresaglia francese: bombe sull'Isis (Stampa, Messaggero e tutti). E al G20 lungo faccia a faccia tra Obama e Putin: intesa sulla Siria (Stampa). Ancora panico a Parigi  (Messaggero), francesi tre dei kamikaze, caccia all'ottavo uomo. Hollande: emergenza per tre mesi (Sole). L'ottavo killer potrebbe trovarsi anche in Italia" (Messaggero, Tempo). Italia toccata dalla strage: il sogno di Valeria finito nel sangue: "Era meravigliosa" (Repubblica). Renzi invoca l'unità, ma in Parlamento non si trova (Unità). Pinotti al Messaggero: bombardare non è più un tabù, la Jihad non vincerà. In Italia 1000 islamisti controllati (Fatto). Nella manovra, più fondi a difesa e sicurezza (Sole). Galli della Loggia sul Corriere chiama alla battaglia culturale per isolare l'Islam estremo. Ezio Mauro su Repubblica richiama la coscienza dell'Occidente contro l'attacco islamista. Henry Lévy: "Islamici d'Europa, diteci con chi state". Veneziani su QN ricorda la profezia di Oriana Fallaci. Oggi il verdetto dei mercati: si guarda a euro e petrolio (Sole). Patuelli su QN chiede pace tra Russia e Occidente e di azzerare le sanzioni.  Il Papa: "Bestemmia usare Dio per giustificare la violenza" (Sole, Unità). Libero si difende dalle accuse di razzismo: pubblica la foto del teatro Bataclan con i morti sul pavimento: e chi ha fatto questo non è un bastardo? In cronaca l'addio a Moira Orfei, talento genuino e regina del circo (Messaggero, Corriere). In economia il successo mondiale dell'industria farmaceutica italiana (CorrierEconomia) e l'Italia bloccata dai ricorsi al Tar (A&F).

ITALIA-ECONOMIA
Paura per l'economia globale, occhi puntati sulle Borse (Messaggero p.17): si guarda a euro e petrolio (Sole p.7): previsto un ribasso, come dopo gli attentanti di New York a Wall Street nel 2001, a Madrid nel 2004, a Londra nel 2005. Mercati volatili ma pure elastici, in grado cioè di riassorbire le perdite in pochi giorni o settimane. Ma c'è il timore che le Borse europee possano scivolare e che l'euro possa scendere sotto 1,07 dollari. Molto dipenderà dall'esito del G-20, segnato dal riavvicinamento tra Usa e Russia in chiave anti Isis. Chiede pace con la Russia e la revoca delle sanzioni economiche contro Mosca Antonio Patuelli (Abi) su QN (in prima e a p.2): "occorre un accordo per realizzare intese per la sicurezza e nuove forme di commercio e cooperazione internazionale" per evitare che i terrorismi mettano ulteriori difficoltà alla ripresa economica. Intanto con la manovra alle ultime battute in Commissione Bilancio al Senato già si guarda alla Camera e al rafforzamento delle risorse per la sicurezza (Sole p.9, Messaggero p.17, QN p.17). E per il Sud si va verso una decontribuzione triennale al 40% per assunzioni a tempo indeterminato e un ini-credito di imposta per nuovi investimenti nelle aree del Mezzogiorno (Sole p.12). Le modifiche su pensioni, Regioni, giochi e Province rimandate al dibattito a Montecitorio (Repubblica p.24). Da Junker a Renzi, al G-20, riconoscimento per "l'eccezionale lavoro di riforma fatto, specificatamente nel campo del lavoro". Su CorrierEconomia (in prima e a p.6) il senso dei francesi per il Made in Italy: in dieci anni la Francia ha investito 46 miliardi nelle nostre aziende e con il caso Telecom lo shopping sembra ripartito. Una "cura", quella francese per le aziende italiane (da Parmalat a Bottega Veneta fino a Galbani) che ha funzionato abbastanza. Sempre su CorrierEconomia (in prima e a p.2 e 3) il successo dell'industria farmaceutica italiana, una vera piattaforma produttiva mondiale con 29 mld di produzione e oltre 170 fabbriche, "in contropiede rispetto al comparto". Ora si va verso alleanze e fusioni per specializzarsi. Su AF (in apertura) l'Italia in mano ai Tar, che ormai decidono su tutto, falle banche popolari alla scuola, dalla xylella a Uber, "contribuendo a bloccare l'economia del Paese e a zavorrare il pil".

ITALIA-POLITICA
"Il cuore è a Parigi ma ora bisogna ragionare con la testa, non con la pancia": sul Corriere (p.13) e tutti la cautela di Renzi dopo l'attacco a Parigi. Anche da Mattarella invito a "rispondere con intransigenza" ma senza far venir meno "diritto e giustizia". Per Renzi sicurezza ed economia, due prove di maturità (Sole p.9). La ministro Pinotti al Messaggero: "La Jhiad non sta vincendo. L'Italia che bombarda? Decideremo insieme al Parlamento. Tutto il Paese deve essere unito. E bombardare non è un tabù". E sui foreign fighter italiani "c'è una vigilanza a uomo. Li abbiamo individuati ma non sono in Italia perché sarebbero arrestati". Gentiloni a Repubblica (p.17): "Italia in prima linea ma è un errore parlare di guerra. Dobbiamo combattere i terroristi sul piano militare ma senza entrare in una dinamica di conflitto". Casini al Messaggero (p.15): "All'Occidente manca strategia contro l'Isis. Ma non cadiamo nella trappola dello scontro di civiltà". Romani (FI): "Ora coalizione internazionale anti Isis". E Fi chiede alla Ue di revocare le sanzioni contro la Russia (Giornale p.11). Salvini: "Serve un intervento militare in Siria e in Libia". E attacca Alfano: "Complice dei musulmani radicali". "Questo governo espone l'Italia ai pericoli" (Stampa p.18). Oggi pomeriggio il governo riferisce alla Camera. Ma per l'Unità (p.10) in Parlamento non c'è l'unione invocata da Renzi e non si voterà un testo condiviso. Il procuratore Roberti a Repubblica (p.16): "Dovremo cedere pezzi della nostra libertà". De Vincenti al Corriere (p.13): "Il Giubileo va avanti. Può essere occasione di rispetto tra le fedi e non sarà blindato. Ma la sicurezza sarà una priorità". Sulla Stampa (p.21) sondaggio sulle intenzioni di voto: disposti a votare per un nuovo partito di sinistra il 21% degli italiani, ma a SI di Fassina & Co. non va più del 5,5% dei voti; Pd al 32% di voti effettivi e 43% potenziali; M5S al 27,5% (ma può arrivare al 40%). Lega Nord, FI e FdI insieme al 27% effettivo e 38% potenziale; Ncd al 2%. Tra i leader Renzi a pari merito con Di Maio al 38%; Salvini al 26%, Fassina al 18%.

EUROPA
Strage di Parigi, l'ordine è partito da Al Baghdadi (Stampa p.5 e altri). La Francia risponde: bombe sull'Isis (su tutti). Raid aereo francese contro il centro di comando e un campo di addestramento del Califfato a Raqqa guidato dall'Intelligence Usa (su tutti). Intanto Hollande annuncia l'estensione a tre mesi dello Stato di emergenza e la chiusura delle moschee radicali (su tutti). Ieri incontri con Sarkozy e Le Pen. Il Front National corre nei consensi (Tempo p.12). Al G-20 prove di intesa contro il terrorismo tra Obama e Putin (su tutti) che il Corriere (p.12) definisce "alleati riluttanti". "Risolvere questione siriana è fondamentale per evitare un'altra Parigi – spiega de Mistura, inviato Onu in Siria, al Corriere (p.12) -. Strada in salita, ma c'è un processo per ridurre il caos". Il generale Jean a QN (p.4): "Ue e Usa subito in guerra, inutile sperare nella fine delle stragi. La partecipazione russa non è essenziale". Di diverso avviso il generale Camporini che all'Unità (p.9) dice "va coinvolta Mosca". Poi aggiunge: "Occorrono le truppe di terra, i raid aerei non bastano". Al G-20 intanto si studia un piano per fermare le fonti di finanziamento dello Stato Islamico (Sole p.2 e tutti) e creare maggiore coordinazione nell'intelligence Ue, sulla quale solleva dubbi l'Unità (p.4): "il servizio segreto Ue è così segreto che è ignoto a tutti". Appello unanime su tutti i giornali all'unità contro il Califfato "che si può battere solo con la partecipazione di tutti" scrive Campi sul Messaggero (in prima e p.18) mentre Galli della Loggia, nell'editoriale del Corriere (in prima e p.35) non esita a proporre una "battaglia culturale (non una guerra) contro gli effetti del ruolo identitario della religione islamica". Il presidente della Commissione Ue, Juncker, nel frattempo avverte: "Politica sui migranti non deve cambiare, non confondere rifugiati e terroristi" (Sole p.2). Sui migranti – ma non solo – si gioca il futuro Ue. Cerretelli sul Sole (in prima e p.4): "Basta annunci vuoti: o si fa l'Europa o si muore". Michael Stuermer ex consigliere di Kohl, a Repubblica (p.5): "Questa crisi cambia l'Ue, linea più dura sui migranti". "Questo però - ammonisce l'esperto francese di Islam, Kepel, al Corriere (p.16) - è quello che vogliono i terroristi, una Ue xenofoba" .

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