Commentario del 26.05.2023

IN PRIMA PAGINA
Nomine Rai, scontro e dimissioni (Corriere della Sera e tutti). Il cda della tv di Stato si divide sulle nomine. Chiocci al Tg1, Annunziata lascia (Messaggero). Anche la Annunziata sbatte la porta (Stampa). "Non resto a fare il prigioniero politico" dice la conduttrice (Repubblica). "Mezz'ora in meno. Fuori due" scrive Libero. "Tele Meloni" titola Repubblica.  "Nasce TeleGiorgia – scrive l'Unità -: la mamma è Meloni, il papà è Conte". Il Fatto Quotidiano: strillano per la Rai, però la vera censura è su pace e referendum.
Alluvione, emergenza estesa a Marche e Toscana (Sole 24 Ore). "Europa al fianco della Romagna" (Stampa). Fondi europei per l'alluvione (Messaggero). Von der Leyen: "Siamo con voi". Meloni trova altri 8 mln e smonta il caso commissario (Giornale). Meloni furibonda: "Pensino ai morti" (Fatto Quotidiano). Bonaccini a Repubblica: "Bisogna ricostruire, parlare di consenso è deprimente".
Italia-Politica. Schlein: "No a flat tax, austerity e condoni" (Stampa). Ossessione Schlein – scrive il Giornale -: chiede ancora una patrimoniale. Il sogno di Schlein: tassare di più eredità e case (Libero).
Migranti, la ministra francese colonne: "Serve agire insieme" (Corriere della Sera).
Italia-Economia. Pnrr, la lista dei progetti tagliati: dalle mense scolastiche agli asili (Repubblica). Ministeri muti e da giugno si slitta a luglio (Fatto Quotidiano). Gentiloni avvisa: "Roma non crei ritardi" (Stampa). Pnrr decisivo per il Pil: due terzi della crescita 2023-26 appesi al piano (Sole 24 Ore).
Esteri, la Germania frena ancora e scivola in recessione (Sole 24 Ore).

ECONOMIA
Pnrr, la terza rata di finanziamenti all'Italia da 19 miliardi, non è stata ancora sbloccata da Bruxelles. Pesano anche le tensioni sul Mes, il riformato fondo europeo salva Stati, che attende solo la ratifica di Roma per entrare in funzione. E mentre il ministro Fitto raccoglie le proposte dei ministri per modificare il Piano, il commissario Gentiloni al festival dell'economia di Trento spinge sul Mes: "Il Fondo non è la Spectre. Suggerisco all'Italia di ratificarlo, negare la ratifica danneggia la reputazione del Paese" (Corriere della Sera p.13 e tutti). Salvini all'Ue: avanti con la flat tax (La Stampa p.12) e il viceministro Leo: "L'Irpef sarà progressiva e senza nuovo debito" (Giornale p.6). E anche se ci sono tre anni di tempo – scrive Repubblica (p.13) – alcuni progetti del Pnrr sono diventati irrealizzabili, ad esempio, sono diventate troppe 2.100 scuole da mettere in sicurezza e troppe le mille strutture in cui costruire o ampliare le mense, ma aumentano i fondi agli alloggi universitari, come segnalato da Valditara; tutti i ministri hanno presentato le loro revisioni.  
Sole24Ore (prima e p.12) evidenzia che il Pnrr è decisivo per il Pil: due terzi della crescita 2023-26 appesi al piano. Al Foglio (prima) parla Boccia, capogruppo del Pd, "Il Pnrr è a rischio a causa del
ministro doroteo e inadeguato" dice accusando Fitto.
Secondo la segretaria del Pd, Schlein, "la crescita del Pil è importante, ma serve anche un cambio nel modello di sviluppo con politiche sociali e di genere", ha detto al Festival dell'economia (Sole24Ore p.6). Libero (p.11) riporta la ricetta sul fisco della leader del Pd: più tasse su case ed eredità. Tronchetti Provera, ad di Pirelli, su La Stampa (p.13) spinge affinché la premier non perda l'occasione del Pnrr "che – dice – è decisivo per tutta l'Europa, il piano sia di slancio per aumentare l'integrazione e l'autonomia dell'Unione a Bruxelles, serve una leadership forte, gli Stati Uniti non decidano la nostra politica estera". Il presidente della commissione Bilancio di Montecitorio, Giuseppe Mangialavori al Giornale (p.6) dice: "L'Italia ha i conti a posto, la Commissione non chieda altra inutile austerità".
Intanto slitta ancora la nomina dei commissari di Inps e Inail (Repubblica p.29), dopo l'azzeramento dei vertici per decreto l'11 maggio scorso, ieri nulla è stato comunicato dal Consiglio dei ministri. La Lega sostiene per la guida di Inail, Francesco Capone, attuale segretario generale dell'Ugl, il sindacato di destra, un nome scomodo, per motivi sindacali.
Sul Messaggero (p.5) torna il tema dell'autonomia con l'allarme conti, al Nord un terzo dell'Irpef: l'audizione dello Svimez in Senato, "così si svuota il bilancio dello Stato".
Morti sul lavoro. Su Il Tempo (p.7), nel milanese, un giovane bengalese travolto da un macchinario appena venti minuti dopo aver iniziato il turno. Anche Avvenire (prima e p.12) denuncia: sei morti in un giorno e una delle vittime sarebbe appena "assunto".

POLITICA
In primo piano le nomine Rai. Il via libera alla "Raivoluzione" del governo Meloni (Messaggero p9 e tutti) è arrivato da un voto a maggioranza del CdA spaccato sulle scelte dei direttori dei tg e caratterizzato da quello negativo da parte della presidente Soldi il cui ruolo cruciale, sottolinea il Corriere della sera (p6), ora irrita la maggioranza. Polemiche per l'astensione in CdA del consigliere M5s (Stampa p2 e tutti), con il Pd che accusa: "Un brutto segnale". Conte dal canto suo, riferisce la Stampa (p2), si difende: "Non ho fatto trattative. Voglio gli stati generali della Rai per una riforma della tv pubblica". Intanto un nuovo addio eccellente agita le acque di viale Mazzini (tutti): dopo Fazio, anche Lucia Annunziata lascerà la Rai perché, ha scritto in una lettera ai dirigenti, "non condivido nulla di questo governo". Un colpo di teatro, scrive Francesco Storace su Libero (p3), che si domanda: "i conduttori Damilano e Ranucci sono forse allineati a Giorgia?".
In evidenza la visita di Von der Leyen tra gli alluvionati insieme a Meloni: "mi hanno spezzato il cuore", ha detto (Stampa p6 e tutti). E assicura: "attiveremo i fondi europei". Parole che, sottolinea il Corriere della sera (p9), arrivando dalla "custode dei trattati" non possono essere dettate da mero pietismo. Per lo più perché accanto alla presidente della Commissione Ue c'è Bonaccini e c'è Raffaele Fitto, che con il governo di Bruxelles conduce un negoziato permanente. Il ministro Musumeci ad Avvenire (p.8) parla di prevenzione: "abbiamo ereditato un ritardo disarmante" – denuncia promettendo che entro fine anno, andrà a regime. Su QN (prima e p10-11) l'intervista a Berlusconi: "Giorgia è sempre in contatto con me. Ci sentiamo spesso per ragionare insieme sulle scelte da compiere sempre pienamente condivise, il governo è intervenuto subito sull'emergenza, ora la burocrazia non blocchi la ricostruzione". E sempre sul Qn (p.4), il governatore Zaia suggerisce una polizza nazionale contro le catastrofi e un piano prevenzione.  
Sulla questione commissario, riporta la Stampa (p7), l'ira della premier contro i suoi governatori: "Pensate alla nomina mentre ci sono i funerali". Nome che probabilmente arriverà solo a giugno dopo il rientro della premier dal summit europeo in Moldavia. Anche se, riferisce ancora il giornale torinese, si fanno largo i nomi di Dell'Acqua e Curcio e all'ipotesi dei tre presidenti di Regione. E nell'intervista a Repubblica (p5) Bonaccini dice: "Io spero solo che chiunque scelgano non lo facciano per questioni di consenso senza tenere conto delle urgenze. Sarebbe deprimente".
Capitolo giustizia, con l'altolà del procuratore antimafia Melillo che boccia le novità proposte dal Guardasigilli (tutti). Su Repubblica (p9) Bongiorno sottolinea che "vi sono due possibilità: o un'abrogazione o una nuova correzione. Se si dovesse optare per l'abrogazione, diventerebbe necessaria una riforma complessiva dei reati contro la Pa". Dal Colle, infine, arriva il monito a La Russa e Fontana (Stampa p11 e tutti): troppi decreti e con emendamenti spesso fuori tema, col giurista Clementi che nell'intervista a La Stampa dice: "Prassi non giustificata da un governo con ampia maggioranza".

ESTERI
Crosetto e la Difesa della Ue: "Bisogna unire le Forze armate dei 27 Paesi membri". In un'intervista al Messaggero (p.6), il ministro avverte: "nessun partner in Europa può difendersi da solo. Stiamo lavorando a questo progetto, ma la burocrazia rallenta ancora i tempi".
La Russia riarma Lukashenko: atomiche a 40 km dalla Ue (Repubblica p.14, Corriere della Sera p.16). Iniziato il trasferimento di bombe nucleari tattiche. È la prima proliferazione dal 1991.
Prigozhin avverte: "Ora la Russia rischia la rivoluzione come nel 1917" (Corriere della Sera p.16-17, Stampa p.16). Il leader della Wagner ritira i suoi uomini da Bakhmut e avverte su Telegram: "Il rischio è che in Russia scoppi una nuova rivoluzione".
Putin vivo o morto (Stampa p.16, Messaggero p.7). Gli 007 di Kiev: "Vogliamo ucciderlo". Poi il dietrofront: il presidente russo è da intendere come obiettivo primario ma "per la sua detenzione e consegna alla Corte penale internazionale all'Aja" tenta di rettificare Yusov, rappresentante dell'intelligence del ministero della Difesa.
La Brexit fallisce anche su questo fronte (Stampa p.19), è record di immigrati: 606 mila nel 2022. I fautori dell'uscita dall'Ue prevedevano un crollo degli ingressi, il premier Sunak in difficoltà.
E nell'eterno scontro tra Grecia e Turchia spunta il piano di pace su gas e isole dell'Egeo (Repubblica p.15). Guerra, crisi energetica e terremoto spingono i due Paesi all'accordo anche su pressione di Germania e Usa.
Cina, Urss, Israele, Vietnam: il secolo lungo di Henry Kissinger (Corriere della Sera p.18, Messaggero p.7). Compie 100 anni, lavora ancora 15 ore al giorno e studia l'impatto dell'IA. È ritenuto l'uomo che ha cambiato la Storia, oppure l'anima nera della politica estera Usa. Lezione di realpolitik anche per la crisi ucraina: "La Russia non si arrenderà mai e la 3^ guerra mondale è vicina".
La Germania in recessione, consumi in frenata (Sole24Ore prima e p.8): nel primo trimestre seconda contrazione consecutiva del Pil (-0,3) a causa soprattutto del brusco calo (-1,2%) nella spesa delle famiglie.

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