Commentario del 21.05.2023

IN PRIMA PAGINA
Alluvione, allarme sfollati (Corriere della Sera). Alluvione, aiuti modello Covid (Messaggero). Romagna, 36mila sfollati, Meloni: interventi subito (La Stampa). Servono 5 miliardi (Repubblica). I giovani angeli del fango in aiuto dell'Emilia-Romagna (Sole24Ore). Alluvione, arriva Meloni: i fondi ci sono (QN). Profughi climatici (Manifesto).  Meloni in Romagna: "Scelta di coscienza" (Giornale). Il governo ha tagliato il 40% dei fondi al Bacino del Po (Fatto Quotidiano). La minaccia
dell'acqua: 36mila sfollati notte di terrore e Meloni torna (Avvenire).
Roccella contestata, caos al Salone del Libro, la ministra va via. Schlein: negato il dissenso (Corriere della Sera). Il Saloon di Torino (La Stampa). Roccella contestata dalle femministe
e la maggioranza attacca Lagioia (Repubblica). Fascisti da salone (Giornale). La vita in vendita, il presidente Cei alla manifestazione per i nascituri (Avvenire).
L'analisi di Boeri e Perotti su Repubblica: Ecco perché il Pnrr è un fallimento annunciato.
Intervista alla ministra Santanchè su Il Tempo: "Un piano industriale per il turismo".
Tlc, energia, cybersicurezza: arriva il piano asset strategici (Sole24Ore).
Agenda Meloni promossa al G7 (Tempo). SE questa donna isola l'Italia, la Meloni al G7 mano nella mano con Biden (Libero).

POLITICA
Titoli diversi quelli dei quotidiani di oggi ma che riconducono tutti all'emergenza in Emilia-Romagna a seguito dell'alluvione. La Stampa (prima e p2.) e Avvenire (prima e p.7), evidenziano il numero degli sfollati, 36mila, e non è finita, e la premier che abbandona il G7 con un giorno di anticipo e oggi arriverà nelle zone alluvionate, "è la coscienza che me lo impone", ha detto (tutti). Servono 5 miliardi – titola Repubblica (prima e p.2-3) – tra campi, aziende, strade e turismo perso, ma nel decreto di martedì prossimo in cdm si parla solo di 20 mln e poi sarà caccia ai fondi. Messaggero (prima e p.2) parla invece di aiuti modello Covid e appalti più veloci. Il ministro Musumeci al Corriere della Sera (p.5): "Spendiamo i fondi già stanziati – dice – giuste le sanzioni per chi sbaglia. Nei prossimi giorni una misura che colpisca inadempienze e ritardi". La solidarietà in evidenza sul Sole24Ore (prima e p.2) con "gli angeli del fango", migliaia di volontari, perlopiù giovani, in aiuto delle zone colpite.
Per il presidente della Cei, Zuppi, intervistato da La Stampa (p.3), si è trattato di una calamità aiutata dall'incuria, "questa sofferenza non sia vana", spera. L'accusa di Bonelli, leader dei Verdi, su Repubblica (p.4), "questa destra è negazionista sul clima come ha strizzato l'occhio ai no-vax, non sanno investire in prevenzione".  Una catastrofe ambientale, il governo chiede l'aiuto dell'Europa.
Al Salone del libro di Torino scoppia la bagarre (tutti), un blitz degli attivisti impedisce alla ministra Roccella di parlare sul palco, 29 persone denunciate, Meloni: "democrazia ignorata". Schlein: "non accettano il dissenso". Per il Messaggero (p.11) è stata censura femminista. FdI contro il direttore Lagioia, la contestazione in difesa di maternità surrogata e aborto, Corriere della Sera (p.10).
E proprio la ministra Roccella a La Stampa (p.11) racconta: "è stata un'aggressione antidemocratica, le accuse del Pd sono surreali, io cercavo soltanto il dialogo, sull'aborto non c'è nessuna battaglia, la 194 viene rispettata". Secondo lo scrittore Saviano, la destra al Salone è stata provocatoria (Stampa p.13). Per Il Giornale (prima e p.6) sono fascisti da salone, i veri estremisti sono a sinistra, scrive il quotidiano.
Europee: Cinque donne capolista è l'idea di Schlein che agita i dem (Repubblica p.10). La segretaria vuole rinnovamento e pensa a Bonafoni e Annunziata, così declasserebbe nomi di dirigenti come Nardella e Emiliano.  Infine il colloquio con Calenda sul Corriere della Sera (p.21): "Ogni giorno una randellata, eppure ci ho creduto davvero – dice – senza i gruppi crolla tutto".

ECONOMIA
Su Repubblica (p.30), l'analisi di Boeri e Perotti sul Pnrr e sul perché sia "un fallimento annunciato". "Le colpe di questa scelta sono equamente ripartite fra tre governi – scrivono – con programmi così ambiziosi e tempi di realizzazione così stretti, era prevedibile che i conti non avrebbero quadrato". Anche Fubini sul Corriere della Sera (p.33), parla del Pnrr con Bruxelles contatti a rilento, i ritardi nella rata e l'effetto sui conti. Tre miliardi dal Pnrr – scrive QN (p.4) – l'Emilia-Romagna è la regione con più fondi, quasi il 10% del totale, ma i progetti già avviati valgono solo un terzo. Per Il Fatto Quotidiano (prima e p.2), il governo ha tagliato il 40% dei fondi al bacino del Po, la finanziaria ha tolto 4 milioni all'autorità anti-dissesto. E di occasione mancata per la siccità parla invece Il Messaggero (p.5), preso solo l'11% dell'acqua, reti colabrodo e dissipazione, ogni anno persi 13 miliardi di metri cubi di pioggia.
Il ministro Calderoli, intervistato da La Stampa (p.15) torna sull'Autonomia: "da approvare entro il 2023 – dice - sì alle modifiche, ma non accetto rinvii; Dubbi degli alleati? Non serve entusiasmo, il programma va rispettato, solo questo conta, all'opposizione dico che gli slogan sono inutili e anche un referendum: gli italiani hanno già parlato". A Napoli intanto manifestano in 50mila con i sindacati per dire no alla riforma: "l'Italia non va divisa" dicono.
Venerdì scorso la giornata mondale dei medici di famiglia e Repubblica (p.21) segnala i dati Agenas: gli anziani crescono tra i medici di base. Uno su tre ha superato i 66 anni, nel 2026 mancheranno 3600 professionisti. E sempre nella sanità, scrive Messaggero (p.10), con l'Autonomia si rischia un maxi-buco al sud. I viaggi per le cure sono già costati più di 14 miliardi al Mezzogiorno. E c'è la fuga dal pubblico impiego (Messaggero p.17) ma secondo l'Aran non dipende dallo stipendio, i salari sono adeguati, ma mentre i concorsi sono in aumento, il numero dei candidati è in calo. Antonio Naddeo, presidente Aran al Messaggero (p.17) illustra i vantaggi di lavorare per lo Stato.   
Il ministro Urso, intervistato dal Sole24Ore (p.4), parla di industria: "nella fase 2 intese con i big dei chip e dl su asset strategici – dice parlando dell'arrivo di un nuovo periodo dopo i primi mesi dedicati alle emergenze ereditate - La Via della Seta? Con la Cina un asse commerciale nel rispetto delle regole".
"Per la prima volta l'Italia ha un piano industriale dedicato al turismo - spiega ottimista la ministra Santanchè a Il Tempo (p.6) – la strategia è puntare sulla qualità e destagionalizzare l'occupazione".

ESTERI
Il G7 dal quale Meloni va via con un giorno di anticipo, abbraccia Zelensky, che dichiara: "La pace è più vicina" e ammonisce Pechino su economia e guerra. Ira di Xi per Taiwan: "Ci diffamate" (tutti). La nuova tappa del tour del leader ucraino rende più evidente l'isolamento internazionale di Putin, che rischia di restare col cerino in mano. Pechino stringe accordi con le ex Repubbliche sovietiche, Mosca con l'Iran. Stretta di mano tra Zelensky e il premier indiano Modi, la prima dall'inizio della guerra. Il soft power del Giappone decisivo per portare a bordo India e Brasile.
Roma nella coalizione degli F-16: addestrerà i piloti ucraini e potrebbe fornire i Tornado (tutti). Dopo le polemiche, la Meloni incontra Macron per 45 minuti, dal quale però non arrivano le scuse chieste da palazzo Chigi, anche se l'incidente pare superato, intesa sui migranti. Italia e Francia lavorano insieme sul dossier Tunisia.
Secondo il ministro Crosetto, intervistato dal Qn (p.15), "l'accordo sulla Via della Seta con Pechino fu un errore del governo Conte, non lasceremo mai sola l'Ucraina. Le elezioni Usa potranno cambiare il quadro, è necessaria una visione comune sul Mediterraneo".
Ultima trincea degli ucraini, Prigozhin esulta: "Bakhmut è russa" ma Kiev smentisce (tutti). L'Ucraina per ora nega la vittoria della Wagner, ma la cittadina-simbolo, cuore della battaglia più feroce del Donbass, sembra persa. Bakhmut rischia di rivelarsi un inutile trofeo di Putin e non sarà più il trampolino di nuove vittorie per i russi che qui hanno perso decine di migliaia di uomini, mentre ora gli ucraini usano armi occidentali e sono pronti alla controffensiva.
La scelta del Papa: Zuppi guiderà la missione di pace (tutti). Per tentare di mediare nel conflitto potrebbe incontrare sia Zelensky sia Putin e vedere i leader cristiani dei due Paesi.

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