Commentario del 08.05.2023

IN PRIMA PAGINA
Scontro sulle riforme (Corriere della Sera). Riforme senza l'opposizione (Repubblica). Il premierato sul tavolo di Meloni. Tajani: "Pronti anche a fare da soli" (Messaggero). Calderoli al Corriere della Sera: "Chi perde le elezioni non ha diritto di veto". Boschi (Iv) a Libero: "Sì alle riforme anche senza dem e grillini". La vera posta in gioco del presidenzialismo (Stampa). Clementi alla Stampa: "Il rischio è indebolire il Colle".
Italia-Economia. Pensioni minime, inflazione e beffa: gli aumenti bloccati da 5 mesi (Messaggero). La Meloni pensa ai soldi – scrive Libero -: così cambia la tredicesima. Lavoro, l'Italia è contro i giovani (Stampa). Intanto il governo prepara aiuti alle famiglie per mutui e prestiti (QN).
Migranti, Piantedosi tra Haftar e la missione a Tunisi (Stampa).

ECONOMIA
In primo piano su Stampa (in prima e p.2- 3) uno studio Inps sul gap salariale tra generazioni che è cresciuto del 19%, passando dal 20% del 1985 al 40 del 2019. Un fenomeno che, sottolinea Elsa Fornero, affonda le sue radici nell'egoismo delle generazioni che hanno favorito lo svilimento della formazione professionale. Il tutto mentre i prezzi galoppano come nel caso del latte (Stampa p.4) il cui prezzo è esploso del 20%. Sul lavoro resta l'ostilità del sindacato sulle mosse del governo. Sbarra (Cisl) al QN (p.5): "Il decreto contiene cose che vanno nella direzione che auspichiamo da mei, un segnale positivo ma insufficiente perché il taglio del cuneo è una misura provvisoria. Ci aspettiamo segnali su tredicesime, voucher e pensioni. Proseguiremo la mobilitazione". E sempre in tema lavoro il Corriere della sera (P.6) pubblica un dossier sul progetto Gol (Garanzia occupabilità lavoratori). Un fondo europeo pari a 4,4 miliardi da spendere entro il 2025, più 500 milioni dai fondi React Eu. In cambio l'Ue ci chiede di aiutare 3 milioni di disoccupati a trovare un posto, di questi 800 mila sono collocabili solo passando da un corso di formazione professionale, e proprio sulla formazione verrà spesa la maggior parte dei soldi. Giovani e crisi protagonisti sul Sole 24 Ore (p.2-3) con un check sugli aiuti per gli under 35, mentre L'analisi del Caf Acli (prima e p.5) sottolinea che nel 2023 l'Isee è cresciuto in media del 12% su base annua e del 14% rispetto a due anni prima. Una fotografia che però, evidenzia il Sole, risulta datata rispetto ai bisogni attuali. Anche se, scrive De Bortoli su L'Economia (prima e p2) la spirale «mortifera» dell'inflazione non è dei salari, bensì dei profitti. Intanto è allarme caro-rate per mutui e prestiti (QN prima e p2), che peraltro si intreccia col caro-prezzi di generi di larghissimo consumo come pane e pasta. Un mix pericoloso che potrebbe spingere l'esecutivo a intervenire con misure ad hoc nelle prossime settimane. Allo studio una commissione che dovrà definire un prezzo unico nazionale per pane e pasta. C'è poi il nodo previdenza (Messaggero p5) visto che non è ancora scattato l'incremento dell'1,5% deciso nella legge di Bilancio che, nel caso degli ultrasettantacinquenni, è del 6,4%. Libero (in prima e p.2 e 3) sottolinea che nel governo torna a far capolino l'ipotesi di detassare - con una flat tax al15% - le tredicesime. Il che equivarrebbe a 420 euro in più in busta paga con una spesa di circa 3 miliardi per lo Stato. Sul Messaggero (p.4) la strategia del governo in materia economica con la cancellazione delle micro-imposte, come quella per le autovetture di grossa cilindrata o la tassa sulla laurea e quella sugli intrattenimenti (la famosa tassa sui biliardini).

POLITICA
Riforme, la proposta del premierato sul tavolo della Meloni: domani la riunione convocata con le opposizioni, la premier è disposta a rinunciare al presidenzialismo (Messaggero p.7 e tutti). Ma l'ipotesi dell'elezione diretta del capo del Governo non piace a Pd e M5S, che aprono invece a un rafforzamento dei poteri del premier. Destra pronta allo strappo: "Avanti anche senza opposizioni". Repubblica (p.2) e tutti riprendono le parole del ministro Tajani, che ieri dall'Annunziata ha lanciato l'affondo: "Se le opposizioni si sfilano saranno i cittadini a scegliere". Italia viva sposa la linea del governo: "Le riforme vanno fatte anche senza Pd e M5S – dice la Boschi a Libero (p.6) -. Noi pronti al dialogo, l'elezione diretta del premier è la cosa più saggia. Basta aver paura di un governo forte". Mentre il ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Roberto Calderoli, al Corriere della Sera (in prima e p.3) spiega: "L'opposizione capisca che ha perso le elezioni. Ok proposte e correzioni, ma no a diritti di veto". L'idea del premierato non convince il costituzionalista Clementi, che alla Stampa (p.9) dice: "Non è detto che l'elezione diretta del premier garantisca la stabilità di cui abbiamo bisogno, e rischierebbe di indebolire il ruolo del capo dello Stato". Sulla stessa linea Sabino Cassese, che a Repubblica (p.3) dice: "No all'uomo solo al comando. Basterebbe scrivere in Costituzione che il governo ha una durata, può essere sostituito solo con una sfiducia costruttiva, e pensare a un premier in grado di dismettere i ministri".
Polveriera Forza Italia: nonostante l'intervento di Berlusconi dal San Raffaele la situazione nel partito resta complicata (Repubblica p.6). Alla guida la nuova triarchia: Tajani-Marina Berlusconi-Fascina: guida politica affidata al ministro degli Esteri con la benedizione della famiglia Berlusconi (Messaggero p.6). Il Corriere della Sera (p.7) sottolinea il ruolo di Marta Fascina, anche se è pronto un quartetto di "giovani" per riorganizzare il partito: Sorte, Benigni, Ferrante e Battilocchio.
Pd in subbuglio. Cottarelli lascia dem e Parlamento, Schlein incassa ma tira dritto (Stampa p.8). L'economista al Corriere della Sera (p.9) spiega: "Schelin ha spostato il Pd in un'area lontana dai miei valori liberaldemocratici. Lei ha fatto bene a spostare il Pd: ora il messaggio che arriva è più coerente con quello che dovrebbe essere un partito di sinistra". Intanto, Conte lancia il guanto di sfida ai dem: "Non cederò la leadership a Schlein" (Stampa p.8). Il presidente del M5S chiude a un'alleanza: "Al momento – dice – non c'è una concreta prospettiva di alleanza strutturale".
25 aprile e 2 giugno, il sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere della Sera (p.7): solo il 58% degli italiani si sente coinvolto. Per il 45% l'antifascismo è imprescindibile, ma per il 30% fascismo e antifascismo sono concetti superati.

ESTERI
Migranti, riprendono le partenze dalle coste libiche, l'hotspot di Lampedusa di nuovo al collasso (Stampa p.12). In 24 ore altre 1.326 persone arrivate con 23 sbarchi, scatta il piano per alleggerire il centro d'accoglienza. Tenaglia sui migranti (Stampa p .12). Motovedette, camion e tecnologie di controllo: è il patto con Haftar per arginare le partenze. Il problema va risolto all'origine e il Viminale ha predisposto un doppio tavolo di trattative. Per stringere i tempi sabato pomeriggio il ministro dell'Interno Piantedosi ha avuto un colloquio col generale libico Haftar e il 15 volerà a Tunisi per mettere a punto un piano ad hoc.
Ucraina, Kiev frena gli alleati sulla controffensiva: "Non dovete aspettarvi troppo da noi" (Corriere della Sera p.12). I segnali d'attacco si moltiplicano. Missili su Crimea e Ucraina. Difficile che la riconquista della Crimea sia un obiettivo immediato, ma il numero di infrastrutture militari e civili distrutte è un segnale che Kiev dispone di maggiore forza.
Usa, tracollo di Biden (Stampa p.17). Sondaggi amari dopo l'annuncio della ricandidatura: gradimento al 36%, 6 punti in meno rispetto a 2 mesi fa. Delusi under 30 e minoranze etniche. Perderebbe con Trump di 7 punti. Molti dubitano della sua tenuta fisica e mentale. La maggioranza degli elettori democratici vorrebbe un candidato alternativo.

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento