Commentario del 01.12.2022

PRIME PAGINE
Fondi Ue, allarme del governo (Corriere). Messina (ad Intesa) a Stampa: "Il governo non tocchi il Reddito". Pichetto e i fondi del Pnrr: "Mi mancano 5 miliardi" (Stampa).  Lavoro, il piano per gli under 36 (Messaggero). La gabbia salariale (Manifesto). Opzione-donna, Pos e Pnrr le incognite sulla manovra (Avvenire). 734 mln tolti ai poveri per darli agli evasori (Fatto). Arruolati contro l'evasione (Italia Oggi). Famiglie, arriva la stangata-badanti (QN). Prezzi dell'Eurozona in frenata (Sole). In tilt il Parlamento "ridotto" (Tempo).
Inchiesta sulla sanità (Repubblica): "Noi pazienti prigionieri delle liste di attesa".
Intervista al Ministro Salvini su Messaggero: "Modello Genova in campo per la corsa di Roma a Expo 2030".
I nuovi mostri (Libero).
Esteri. Scudo italiano per Kiev (Repubblica). Schiaffo di governo e Pd ai centomila in piazza per la pace, via libera ad altre armi a Kiev (Notizia).

ECONOMIA
Su Opzione Donna, il cantiere si riapre con la Cgil che lancia l'allarme: "si peggiorano le pensioni" ma la Cisl frena. Allo studio la modifica dei requisiti di accesso per le lavoratrici, ma resta il nodo delle coperture finanziarie (Stampa p.7 e tutti). Il governo è diviso – scrive Repubblica (p.9) - la ministra Calderone prova a smussare la stretta sull'anticipo pensionistico, ma Giorgetti blinda i saldi della manovra. Su Messaggero (prima e p.2), l'esecutivo è a caccia di fondi aggiuntivi per allargare la platea potenziale di lavoratori under 36 che possono essere reclutati dalle aziende grazie allo sgravio dei contributi.
Su Repubblica (p.26) e Messaggero (p.15 e tutti), l'inflazione frena in Europa ma in Italia resta ai massimi e continua a mordere. A novembre il dato è stabile a +11,8% secondo l'Istat:" segnali positivi", il carrello della spesa però sale ancora. Il Ministro Ciriani parla al Corriere (p.6): "siamo in una situazione difficile ma va evitato ad ogni costo, l'esercizio provvisorio". A Stampa (p.2) parla Carlo Messina, ad di Intesa: "La povertà è un'emergenza, attenti a toccare il Reddito, manovra ok, basta condoni - l'Italia resta solida, altri sei mesi duri poi la ripartenza". Fatto (prima e p.2) attacca: 734 milioni tolti ai poveri per darli agli evasori, miliardi di risparmi colpiti i servizi pubblici. Molinari, capogruppo della Lega, a Stampa (p.7): "La vera priorità è l'energia, per i pagamenti con i pos, le commissioni bancarie sono troppo alte, prima più libertà per i contanti poi torneremo sulla previdenza". Il Ministro Pichetto Fratin in un'intervista a Stampa (p.9): "al mio ministero mancano 5 miliardi, dobbiamo tagliare sulle opere, ci sono ritardi e l'inflazione fa volare i costi - e aggiunge – siamo pronti al salvataggio della raffineria di Priolo, sul tetto al gas negoziamo ancora".
E sul salario minimo c'è il colpo di spugna (tutti). La maggioranza di governo ci mette una pietra tombale. Delle cinque mozioni presentate ieri alla Camera sulla misura passa solamente il testo del centrodestra che impegna l'esecutivo a "raggiungere l'obiettivo della tutela dei diritti dei lavoratori non con l'introduzione del salario minimo" ma con altre iniziative.  E mentre la manovra inizia il suo percorso in Parlamento, i sindacati si mobilitano, "è iniqua", dicono. Cgil e Uil non escludono lo sciopero, la Cisl è più cauta, ma chiede forti modifiche, saranno ricevuti mercoledì prossimo a Palazzo Chigi (Stampa p.4-6). Stampa (p.8) parla di Recovery a pezzi con la spesa che si ferma a 15 miliardi: due terzi in meno delle previsioni, Fitto: "rinunceremo a qualche progetto". A zero i fondi anti-dissesto. Anche su Corriere (p.2), il Pnrr e i ritardi sulla spesa, Fitto: "lontani dai 22 miliardi previsti", su Sole (p.8), secondo Salvini nel Pnrr bisogna "modificare solo tempi e costi". L'inchiesta di Repubblica (prima e p.6) sulle lunghe liste di attesa della sanità, fino a 200 giorni per una risonanza che la sanità dovrebbe garantire in 10.

POLITICA
Su Corriere (p.6 e tutti), apertura del governo a Calenda. Il vicepremier Salvini ironico: "diamogli un cantiere". Sono state avanzate proposte che saranno "esaminate in modo approfondito" fanno sapere fonti del governo a proposito dell'incontro tenutosi ieri tra Meloni e il leader di Azione. Salvini puntualizza che Calenda è "stato votato per fare opposizione", mentre Santanché giudica "positiva la disponibilità a migliorare la manovra"; sulla stessa linea il leader di Noi Moderati "ben venga un'opposizione fatta in modo costruttivo". Su Stampa (p.6) intervista al vicepresidente della Camera, Mulè: "con Carlo è tutto un vorrei ma non posso; da Forza Italia -  assicura - nessuna imboscata". Su Messaggero (p.3) intervista a Matteo Salvini sul tema Expo 2030, per il quale propone il modello Genova. Per il ministro "una Capitale vive di grandi eventi internazionali, ed è necessario sbloccare cantieri e realizzare grandi opere, senza sprechi e in tempi ragionevoli". Sull'incontro tra Meloni e Calenda, Salvini smorza i toni: "il premier fa benissimo a confrontarsi con l'opposizione". È ottimista poi sui risultati delle elezioni in Lombardia, e sull'invio delle armi in Ucraina è allineato al centrodestra. Intanto è in stallo la trattativa tra Pd e grillini (Corriere p.8) per la guida di Copasir e Vigilanza, rinviato a martedì. L'accordo sulla carta sembrava ormai definito: l'ex ministro Guerini a capo del Copasir e il vicepresidente Ricciardi alla Vigilanza Rai, ma i tentennamenti dem hanno riaperto la partita.
Su Repubblica (p.11 e tutti) modifiche al decreto rave; le manifestazioni sono escluse ma rimane la pena a 6 anni. Arriva l'autocritica da parte di Nordio "nessuno è perfetto, ma si può sempre rimediare". Critiche dal terzo polo che giudica "pessima" la proposta. Su Fatto (p.3) la norma pro Berlusconi nel decreto rave; la norma di Zanettin non è passata inosservata e nel governo c'è imbarazzo.
Su QN (p.9) intervista a Matteo Renzi, che prepara il congresso di Italia Viva e sul governo: "Collaboriamo sui singoli temi senza fare inciuci". L'ex Premier si candida come "il futuro" per i liberali e i riformisti al posto del Pd, e appoggia il suo confederato sulla decisione di collaborare con la maggioranza "ma senza inciuci" e sostiene il ministro Nordio.
Tra i dem, intanto, si profila la discesa in campo di Schlein che riceve il supporto di Provenzano e Franceschini (Repubblica p.12); apprezzata la proposta del sindaco di Bologna di cambiare nome al Pd facendolo diventare "Partito del Lavoro", sull'argomento Decaro (Rep p.12) che suggerisce alla guida del PD un amministratore, ovvero Bonaccini, e chiama a raccolta i sindaci per sostenerlo.

ESTERI
Il sì alle armi a Kiev unisce alla Camera destra, Pd e Terzo polo. Strappo del M5S. Oggi in Cdm arriva il decreto (Repubblica p.2-3, e tutti). Gli atlantisti fanno fronte comune ma votano tre diverse mozioni, la maggioranza tiene. L'obiettivo nel testo della maggioranza: 2% del Pil per la difesa entro il 2028. Bocciati i testi di Verdi-SI e M5S. Conte: "La linea del governo è guerrafondaia". Tajani vede il ministro iraniano. Dopo le rivolte, l'Italia è la prima a riaprire il dialogo con Teheran (Repubblica p.2). Il ministro degli esteri iraniano arriverà domani in Italia per partecipare alla conferenza sulla geopolitica internazionale e vedrà Tajani.
Cyberattacco al Papa: i russi alzano il tiro contro il Vaticano (Repubblica p.4, e tutti). Inaccessibili per quasi tutta la giornata di ieri i siti della Santa Sede.
Crimini contro l'umanità: Salvini e Minniti denunciati alla Corte Aja (Stampa p.13, e tutti). L'iniziativa di una Ong coinvolge anche l'ex alto rappresentante Ue, Mogherini: "Indagini sulla privazione della libertà dei migranti dopo i respingimenti".
Von der Leyen: "Una Norimberga per i crimini russi" (Repubblica p.4, e tutti). Una Corte, sostenuta dall'Onu, per indagare sui crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina. 100.000 soldati e 20mila civili ucraini uccisi. È la proposta presentata dalla presidente della Commissione europea. L'affondo della Von der Leyen: "Per risanare l'Ucraina fondi congelati ai russi" (Repubblica p.4, e tutti). "Dopo l'invasione stimati danni per oltre 600 miliardi, ne abbiamo sequestrati 300". E' il secondo tassello della proposta di von der Leyen che riguarda il risarcimento dei danni che la Russia ha causato in Ucraina. Intanto l'Ovest manda generatori a Kiev (Corriere p.16). La priorità è mantenere la luce accesa nelle case ucraine. La Nato resta a corto di munizioni: il piano Usa per superare l'inverno (Stampa p.11). Due terzi dei Paesi hanno esaurito gli arsenali, alcuni sistemi sono fuori produzione.

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