Commentario del 02.12.2022

PRIME PAGINE
Mano tesa a Putin (Repubblica e tutti), vertice Usa-Francia; Biden: "Pronto a parlare con mosca se mostrerà la volontà di far cessare la guerra". Armi a Kiev, sì del governo (Corriere).
Disastro a Ischia, "fondi per il dissesto tagliati del 40%" (Manifesto).
 "Obbligo salutare" (Avvenire e tutti), la Consulta respinge i ricorsi sui vaccini: "Non sono irragionevoli né sproporzionate le decisioni del legislatore".
Politica: Intervista al ministro della difesa: "Conte? Fomenta l'odio" (Corriere). Il ministro ad personam dell'imputato Renzi (Fatto Quotidiano e tutti). "Nel Pd è finito un ciclo, dovevamo fare di più" Paola De Micheli su Giornale.
Economia: Il caso Lukoil (Messaggero), arriva il salvataggio di Stato. Intervista al presidente di Confindustria su Corriere" Pnrr, ci siamo smarriti". Inchiesta su Ita: dossier, veleni, voli di famiglia (Stampa).
Lavoro, è record: tasso al 60,5%; mai così dal '77 (Corriere). Povera scuola, arrivano i tagli" (Stampa). L'Europa "incarta" l'Italia; scoppia la rivolta delle imprese contro il regolamento Ue che vieta gli imballaggi (Giornale).
Esteri: L'intervista al presidente del Niger (Repubblica) che propone un'intesa sui migranti.
Cronaca: Juve choc (Messaggero e tutti); indagine Uefa, Coppe a rischio.

ECONOMIA
Governo in affanno sul Pnrr (Stampa p.4, Repubblica p.9), resa vicina, titola l'articolo che evidenzia le difficoltà espresse ieri dal ministro Salvini: "i tempi del Pnrr stanno saltando, così come i costi – ha detto – difficoltà anche nel monitoraggio stesso, tra ruoli e stratificazione delle strutture". Da Salvini a Gentiloni cresce la convinzione che tempi e impegni non saranno rispettati. Il commissario Gentiloni in un'intervista al Messaggero (p.4) ribadisce: "Il Pnrr va rispettato, solo ritocchi, bisogna affrontare i ritardi e rispettare le scadenze, andare oltre il 2026 non è possibile ma serve un nuovo strumento per tutti". Su Corriere (p.9) l'intervista al presidente di Confindustria, Bonomi che parla di smarrimento sul Pnrr: "Lo abbiamo soprattutto volto a finanziare opere già previste, le riforme sono ferme, bisogna coinvolgere i privati. Abbiamo trovato intesa tra le Confindustrie di Parigi e Berlino". Le parole di Bonomi anche su Sole (p.7): "l'Europa sia unita, sull'energia subito misure condivise". Anche Fatto (prima e p.4) evidenzia il rischio grosso del Pnrr e l'occasione mancata della Take force.
L'occupazione, ad ottobre, vola al massimo dal 1977, in calo anche disoccupati e inattivi, boom contratti stabili fra gli over 50 ma è crisi nella fascia degli under 35, giù i lavori a termine e, secondo l'Istat, la disoccupazione è ferma al 7,8%, sindacati e Confcommercio: "Calano gli autonomi, servono interventi" (Stampa p.8 e tutti). Linda Laura Sabbadini su Repubblica (p.32) sostiene che, anche se il tasso di occupazione cresce, "il lavoro manca – scrive - solo il 60,5% della popolazione in Italia lavora". Luigi Sbarra (Cisl), intervistato dal Giornale (p.4) critica: "per il ceto medio c'è poco, cambiare pensioni e cuneo. C'è bisogna di dialogo con il governo". Bombardieri (Uil) parla alla Notizia (p.2) e attacca: "una manovra contro chi lavora, il governo sta con gli evasori".
Sul superbonus, su Repubblica (p.8), si valuta la proroga, Lega in pressing sulle pensioni. Fratelli d'Italia e FI propongono di spostare in avanti la stretta sul 110%, dossier al Mef ma c'è il nodo delle coperture, spunta l'ipotesi di allungare di un anno l'uscita anticipata per le donne, cancellando i paletti su categorie e numero di figli. Pautelli (Abi) (Messaggero p.5) critica: "sul Superbonus, regole cambiate troppe volte". La senatrice di FI, Licia Ronzulli parla al Giornale (prima e p.2): "serve lo sblocco dei crediti per salvare le aziende". Italia Oggi parla di spiraglio sul superbonus, il termine per la presentazione della Cilas e usufruire della detrazione del 110% sarà prorogato (almeno) al 31 dicembre.
Allarme scuole su Stampa (prima e p.2): cancellate 700 scuole, Nella manovra anche l'accorpamento degli istituti, ma si dovrà trovare un accordo con le Regioni, sindacati pronti allo sciopero, l'opposizione attacca: "per lo staff del ministro 500 mila euro in più". Il Ministro Valdiatara nel colloquio con Stampa (p.3) difende le scelte: "Questa è la scelta più indolore, ci adeguiamo alle richieste dell'Ue, interveniamo sulle dirigenze, le sedi rimarranno le stesse, Azzolina e Bianchi hanno illuso il mondo della scuola con idee in contrasto col Pnrr".
Il dossier di Stampa (p.6) su fisco: paga il ceto medio. I più gravati dall'Erario sono 5 milioni di italiani, da soli pagano il 60% dell'Irpef e ricevono meno servizi sociali. La borghesia è la più penalizzata, chi evade ha più prestazioni e bonus, è una ricerca di Cida e Itinerari previdenziali.
L'ex Ministra Bonetti, intervistata da Stampa (p.7) critica il governo e la manovra: "tradisce le donne – dice – stracciato il Family Act. Il governo non mette un euro per l'occupazione femminile, la piazza è la scelta comoda, noi vogliamo dare risposte al Paese". Il Ministro Giorgetti, nel suo intervento su Messaggero (p.5), parla di manovra "coraggiosa e realista tra crisi energetica e sostenibilità del debito, togliamo alla previdenza per dare soldi ai figli".
L'Italia torna, intanto alla carica sul price cap con la proposta di un tetto abbassato a 160 euro ben al di sotto, dunque, ai 275 proposti dalla Commissione (Stampa p.24).
Su tutti i quotidiani, infine, la questione Priolo e l'entrata in campo dello Stato con il governo blinda la raffineria Isab, di proprietà della Lukoil, e assicura la continuità produttiva anche dopo il via alle sanzioni sul gas russo che scattano il 6 dicembre.

POLITICA
"Armi a Kiev, sì del governo" (Corriere p.2 e tutti). Approvato il decreto: aiuti militari per tutto il 2023. Ipotesi dei sistemi anti-drone. Per gran parte il decreto ricalcherà quelli che l'hanno preceduto. Sarebbero esclusi i missili terra-aria. Sempre su Corriere (p.3) intervista al ministro Crosetto che nega problemi con gli alleati di maggioranza; Conte -secondo il ministro- fomenta l'odio; al momento "non ho ancora speso un solo minuto a preparare il sesto decreto, mentre da mesi si lavora ai cinque che anche Conte ha approvato. E sull'incontro con Calenda, ritiene giusto che il presidente e l'esecutivo dialoghino con tutto il Parlamento".
I No Vax perdono ricorsi e stipendi con la Consulta che ha giudicato giusto l'obbligo di vaccino (Repubblica p.11 e tutti). E a margine della notizia - Repubblica (p.11), l'intervista all'allora ministro della Salute, Speranza: "Era l'unica scelta per fermare morti e contagi, anche la Destra lo riconosca".
Il governo stanzia 10 milioni per la tragedia di Ischia, (Tempo p.5 e tutti), mentre su Manifesto (p.5), l'ex ministro Costa accusa: "fondi per il dissesto tagliati del 40%". Su Mattino (p.5) intervista a Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile: "Il 90% dei Comuni a rischio, ci salva solo la prevenzione,  il rischio è reale, i cittadini devono essere consapevoli".
Inchiesta su Renzi, Nordio ordina l'ispezione sui pm (Fatto Quotidiano p.6, e tutti) "Renzi chiede, Nordio esegue: ispezione sui pm di Open" per il leader di Iv: "Magistrati eversivi, anarchici o cialtroni per l'invio al Copasir di atti dissequestrati a Carrai"; Nordio promette assoluta priorità al caso. Intervista su Giornale (p.8) a Paola De Micheli, candidata alla segreteria PD; secondo l'ex ministra dei trasporti, è più difficile diventare segretario del partito che premier. Per l'onorevole esiste un popolo Pd a cui va ridato il potere di scelta dopo anni di verticismo.

ESTERI
L'intervista al ministro degli Esteri, Antonio Tajani su Repubblica (prima e p.13): "È giunta l'ora di lavorare a un accordo giusto per l'Ucraina. L'Italia è interessata e sosterrà ogni iniziativa politica e diplomatica che porti una pace giusta per l'Ucraina. Tutta l'alleanza atlantica, tutti i paesi che vogliono la pace saranno pronti a parlare con Putin se, davvero e con concretezza, dimostrerà che è il suo interesse genuino. Intanto Usa e Francia tessono la tela della pace, Biden si dice pronto a incontrare Putin, ma lui ora non vuole (Repubblica p.2 e tutti). Significativa mano tesa al Cremlino dal vertice di ieri alla Casa Bianca tra Macron e Biden. L'Eliseo: "Il 13 dicembre conferenza a Parigi" Il capo della Casa Bianca: "Sono disposto a vedere il presidente russo, ma solo se mostra segnali di voler cessare la guerra".
Lavrov accusa la Nato: "Partecipa al conflitto, per noi è una minaccia", ma lancia il nome di Kerry come mediatore (Repubblica e Corriere p.5, e tutti). Ieri conferenza stampa del ministro degli Esteri russo: "La Nato è tornata alle priorità della Guerra fredda: tenere i russi fuori dall'Europa.
Intervista al direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi su Repubblica (p.4): "E' vicina la soluzione per mettere al sicuro Zaporizhzhia, esiste una proposta concreta e sono stati fatti progressi importanti". La Spagna nel mirino per l'appoggio a Kiev: inviate 6 lettere bomba, una era per Sánchez (Repubblica p.4, Messaggero p.13). Inviate anche a istituzioni e imprese strategiche spagnole.
Intervista al presidente del Niger, Mohamed Bazoum: "Per gestire i migranti serve un nuovo accordo tra Europa e Africa" (Repubblica p.6), assai diverso da quello della Valletta nel 2015, l'idea che possano bastare degli investimenti europei in Africa per portare allo sviluppo e bloccare i migranti è irrealistica. Lo sviluppo dell'Africa è assai più complesso del tema dell'immigrazione".
Intervista al consulente sanitario di Biden, Anthony Fauci: "Dopo il Covid vedremo nuove pandemie. Manca la prevenzione" (Repubblica p.19, Corriere p.21). "Non mi sembra che a livello planetario ci siano atteggiamenti che lasciano sperare in una possibile prevenzione. È passato il momento più acuto della crisi. I vaccini fanno la loro parte, ma i contagi sono ancora frequenti".

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