Commentario del 05.12.2022

PRIME PAGINE
Pos, Meloni fa retromarcia (Repubblica). Il premier frena sui 60 euro (Corriere). Meloni detta l'agenda in diretta social: "Pos, la soglia a 60 euro si può abbassare" (Messaggero). Sondaggio Euromedia Research sulla Stampa: gli italiani preferiscono il Pos.
Il Fatto intervista Landini (Cgil): "Cos'han fatto i poveri a Meloni? Ora piazza e dialogo con Bonomi".
Italia-Politica. Congresso Pd, Schlein in campo: "Un'onda anti-correnti" (Repubblica e tutti). Parte la sfida (Stampa).
Covid, il ministro della Salute Schillaci a Libero: "Mai più obbligo vaccinale".
Esteri-Ucraina. La violenta furia russa: bimbi spariti a Kherson e civili uccisi a Lugansk (Stampa).
Esteri-Iran. Prime crepe nel regime degli ayatollah (Repubblica). Iran nel caos, il Procuratore: "La polizia morale è stata abolita" (Corriere e tutti).

ECONOMIA
Sulla questione della soglia del Pos c'è il passo indietro di Meloni e inoltre, opzione donna cambia ancora. L'Europa solleva dubbi sull'innalzamento del tetto per l'uso del contante previsto in manovra perché incoerente con la lotta all'evasione fiscale e la premier rassicura: "La soglia dei 60 euro si può abbassare, è indicativa". Intanto parte il cantiere manovra, pensione a 60 anni, salta il criterio dei figli. Rdc slegato da offerte congrue (Repubblica prima e p.6, Stampa prima e p.2 e tutti). Su Tempo (p.3), la premier lancia la rubrica settimanale "Gli appunti di Giorgia", "vi mostro i miei quaderni, io scrivo tutto", dice. In un'intervista al Fatto, Landini (Cgil) si chiede cosa abbiano fatto di male i poveri a Meloni: "anziché aumentare i salari premia l'evasione fiscale, ora con Bonomi si dialoga" annuncia.
Il sondaggio di Ghisleri su Stampa (prima e p.3), evidenzia che un italiano su due è scettico sulla manovra, sui contanti solo il 33% sta con il governo. C'è poco ottimismo sulle misure contro il caro-vita anche tra gli elettori dei partiti di centrodestra ma le intenzioni di voto sono stabili. Foglio (p.5) evidenzia l'Italia da 10,9 e lode, altro che fanalino di coda e crescita di rimbalzo, nel 2021-22 l'aumento del pil nazionale potrebbe toccare il 10,9% con un incremento senza pari tra i paesi del G7.
Fubini su Corriere (p.9-10) analizza il rischio copertura per la flat tax e i dubbi sul calo del debito nel 2023. Focus del Sole (prima e p.5) sulla flat tax e redditi extra, chi ci guadagna; più vantaggi per chi ha aliquote Irpef e addizionali maggiori, chi guadagna di più non è escluso, ma vede tagliato l'imponibile agevolato. Il Fisco pesa sempre più sulle spalle dei dipendenti e dei pensionati – evidenzia A&F (p.2), la flat tax ha già spostato sul regime forfettario al 15% quasi 600 mila soggetti. Ma il risultato è che per alleggerire gli oneri dei lavoratori autonomi lo Stato incassa meno e le altre categorie, a parità di reddito, pagano di più. Dataroom di Gabanelli e Sideri si occupa delle spese, pari a 1,2 mld, sostenute in 40 anni, per il ponte sullo Stretto. Corriere (p.11) parla anche del dissesto idrogeologico, nel Pnrr 2,5 mld ma mai speso nulla.  
Sul tema dell'automotive, su Repubblica (p.8), il Ministro Urso annuncia: "Nuovi incentivi per auto e colonnine, nostro obiettivo è supportare la riconversione e il consolidamento della filiera nazionale automotive per garantirne la sostenibilità ambientale, così come quella economico e sociale - poi Sul Pnrr - ci saranno procedure più rapide, quelle opere scontano il 35% di aumento delle materie prime".
Lavoro agile nelle Pa. Il governo starebbe pensando a una nuova proroga (Messaggero prima e p.3): la scadenza del 31 dicembre per lo smart working per i lavoratori fragili e con figli under 14 è vicina ma c'è l'intesa sulla proroga.  

POLITICA
Pd verso il Congresso. L'ora di Schlein (Stampa p.6 e tutti): ufficializzata la candidatura per la segreteria. "Dovevamo guardarci in faccia e dirci: facciamolo. Dovevo sentire questo vento, e il vento è arrivato" commenta la deputata dem dopo l'evento alle spalle della stazione Tiburtina, a Roma, dove ha ufficializzato l'intenzione di "diventare segretaria del nuovo Partito democratico". Schlein travolge le correnti, lei stessa spiega: "Vanno scardinate, sono qui per questo" (Repubblica p.10). E assicura: "Non farò una corrente" (Messaggero p.9). Secondo la Stampa (p.6) però le correnti sono pronte a schierarsi: mentre Bonaccini è forte nei circoli, lei punta sui gazebo e sulla parte sinistra del partito. Nardella, schierato dalla parte di Bonaccini, al Corriere (p.13) dice: "Con noi il gruppo dirigente cambierà dalla A alla Z". Dietro Elly Schlein – secondo il Giornale (p.4) – ci sono la Ditta e Franceschini: lei dice di voler scrivere una "nuova storia della sinistra", ma si appresta a riportare nel partito gli ex Pci D'Alema e Bersani. La deputata dem Di Biase a Repubblica (p.11) assicura: "Dietro Schlein non ci sono padrini". Libero (p.8) attacca: pugno chiuso e Bella ciao, Schlein è il prototipo del vecchio che avanza. Utilizza un linguaggio da collettivo studentesco, punta su ambientalismo talebano ed è ossessionata dalla "destra nazionalista". Intanto il Pd riprova la strada dell'alleanza con il M5S per le Regionali in Lombardia (Fatto p.4). Nel Terzo Polo, invece, Renzi conferma l'intenzione di andare avanti con Calenda e per Milano, in vista del voto per la presidenza della Regione, spinge per il ticket Moratti-Majorino (Repubblica p.11). L'analisi di Ilvo Diamanti su Repubblica (p.12) commenta i dati del sondaggio Demos che vedono crescere la distanza tra le tre opposizioni di centrosinistra: gli elettori dem sono in gran parte favorevoli a un campo largo di centrosinistra con M5S e Terzo Polo, chi ha votato il Movimento o l'alleanza Renzi-Calenda dice in gran parte "no" al campo largo, ma apre a intese bilaterali con i Dem. Questo agevola il governo – segnala Diamanti -: le divisioni delle opposizioni sono l'alleato "involontario" dell'esecutivo, sul quale cresce la fiducia degli italiani. Meloni e il suo governo che devono però guardare alla "guerra nella Lega", come la definisce la Stampa (p.8): il Carroccio vive momenti di spaccatura durante i congressi provinciali, dove si registrano lotte all'ultimo voto tra salviniani e nordisti. E il leader avverte: "Le divisioni possono aiutare FdI alle Regionali".
Covid, il ministro Schillaci a Libero (in prima e p.2) annuncia: "Mai più obbligo vaccinale. Negli ultimi tre anni si è parlato solo di Covid, perché il virus ha sconvolto il mondo. Oggi però l'epidemia è cambiata".

ESTERI
Immigrazione in cima all'agenda di governo che ha puntato sui Balcani. Su Stampa (p.10-11), l'ultima mossa dell'Italia, una conferenza dei Balcani per controllare i confini. L'obiettivo del governo è tornare protagonista a Est per contrastare le rotte dell'immigrazione, domani Meloni sarà a Tirana per il vertice Ue e il ministro Tajani lavora a un summit a Roma. Priorità dell'esecutivo, la gestione dei flussi con l'Africa in vista dell'inverno, l'Italia mira a diventare un punto di riferimento per i Paesi pronti a cooperare. Intanto sono quasi 120mila i rifugiati ucraini che hanno beneficiato del contributo da 300 euro per gli adulti concedibile per massimo tre mesi e destinato a chi ha trovato una sistemazione autonoma (Sole p.8). Il Ministro Piantedosi parla a Libero (p.7) e ribadisce: "Il tema del contrasto all'immigrazione illegale è stato nodale sin dal primo giorno. Il governo è determinato a mettere al centro dell'agenda europea la questione dei flussi migratori nel Mediterraneo".
La risposta di Bruxelles agli aiuti di Whashington, c'è l'apertura di Von der Leyen che risponde agli Usa: "Rivedere gli aiuti di Stato, le regole vanno semplificate", la presidente della Commissione Ue non vuole scontri con l'alleato ma ribattere al piano di Biden (Repubblica p.8, Messaggero p.2 e tutti).
La rivolta contro il velo in Iran (tutti). Dopo giorni di proteste, con 400 morti e 18mila arresti, il movimento iraniano ottiene un'apertura, con la discussione sul velo obbligatorio. Sabato, infatti, il procuratore generale Mohammad Jafar Montazeri ha annunciato la nascita di una commissione tra il Parlamento e il consiglio Supremo della rivoluzione culturale per "riesaminare" la questione del velo. Secondo Blinken: "potrebbe essere positivo". Per il Ministro Tajani: "un piccolo passo" (Repubblica p.2 e tutti). Messaggero (p.11) parla di possibile bluff.  Malley, inviato speciale di Biden a Repubblica (p.3) parla di "un movimento coraggioso, gli Usa sostengono i diritti - l'Iran è fra i pochi a sostenere di fatto, l'aggressione russa contro l'Ucraina e sappiamo che vuole inviare anche missili".
Repubblica (p.5) racconta la situazione di Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina è rimasta senza asili e senza scuole, non è mai caduta ma è stata la più colpita dai missili. Su Stampa (p.14) la pioggia di attacchi russi in Donbass, gli attivisti ucraini denunciano esecuzioni pubbliche dei "traditori" a opera delle forze di occupazione, spariti quasi sessanta bambini da Kherson. Su Corriere (prima e p.6) uno stralcio dell'introduzione di Papa Francesco all'enciclica sulla pace in Ucraina: "senza pace siamo tutti sconfitti".  

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento