Commentario del 07.12.2022

PRIME PAGINE
Giustizia, sfida ai pm (Repubblica). Nordio: "Ora si cambia" (Libero). Nordio cambia tutto, no dei magistrati (QN). Agenda Nordio: "Meno intercettazioni" (Stampa, Corriere). "Intercettazioni, troppi abusi" dice il Guardasigilli (Messaggero). Nordio – scrive il Giornale – stoppa le toghe rosse. Il Fatto attacca: ecco la Salvacorrotti, carcere finto per tutti.
Italia-Economia. Spesa pubblica, corsa senza freni (Sole). Bankitalia critica ma agli investitori la manovra piace (Libero). Meloni: "Sulla manovra Bankitalia non ci critica" (Stampa). Pnrr, il richiamo di Mattarella: "Gli impegni con la Ue vanno onorati" (su tutti). Assegno unico, il ministro Roccella al Messaggero: "Non sarà più legato all'Isee".
Italia-Politica. Conte vede Bonomi, prove di leadership per oscurare il Pd (Stampa).
Esteri-Ucraina. Un'altro raid in Russia, Zelensky nel Donbass (Corriere). Attacco di Droni in Russia. Il Cremlino: "Reagiremo" (Sole).

ECONOMIA
Manovra, non accenna a smorzarsi la polemica con Bankitalia. Sulle critiche ricevute, Meloni ritiene l'atteggiamento di Bankitalia e le parole usate non sostanziali (Corriere della Sera p.5).  "Le grandi voci della manovra non sono state criticate – spiega -, questa è la cosa più importante" (La Stampa p.8, Libero p.11, Sole 24 Ore p.12). Il ministro Lollobrigida al Corriere della sera (p.5) auspica che "chiunque pro tempore abbia ruoli all'interno di Bankitalia sappia estraniarsi dalla sua appartenenza politica e avere con terzietà una dialettica corretta col governo, tesa al rafforzamento dell'economia". Il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, alla Stampa (p.9) dice: "L'impatto del vostro ministro Giorgetti all'interno dell'Eurogruppo è stato molto positivo. Ha delineato gli impegni presi per sostenere la crescita, ma anche per mettere in atto le misure necessarie a dare rassicurazioni sul  futuro dell'economia italiana". Intanto, proprio il Ministro dell'Economia annuncia l'estensione del bonus bollette oltre marzo (Corriere della Sera p.6 e tutti), anticipando così "le critiche sul fatto che abbiamo previsto misure solo per il primo trimestre". Giorgetti segnala che la pressione fiscale scenderà al 43,2% e che "la manovra ha l'obiettivo di assicurare il sostegno a famiglie e imprese e contenere l'impatto dell'elevata inflazione sull'attività economica". Dal Tesoro arriva anche l'alt allo scudo per i debiti delle società sportive per rateizzare i versamenti sospesi per il Covid (La Stampa p.8).
Spesa pubblica senza freni (Sole 24 Ore p. 2 e tutti): +31,9% sul 2019, con l'aumento strutturale delle uscite, che saranno al centro del nuovo Patto Ue, è prodotto soprattutto da pensioni e interessi sul debito. Secondo l'Istat, però, l'Italia si mette la pandemia alle spalle: con una crescita del Pil (+3,9%) migliore delle attese, che si somma al +6,7% del 2021, l'economia recupera il crollo del 9% provocato dal Covid nel 2020 (Corriere p.37). A sostenere l'economia è la domanda interna, mentre la domanda estera è negativa.

POLITICA
Occupa ampio spazio la riforma annunciata dal ministro Nordio (Stampa p.4 e tutti) che promette una "stretta sui pm troppo ambiziosi"; critica la custodia cautelare come strumento di pressione investigativa e invoca carriere separate e un "limite all'uso delle intercettazioni" che in Italia superano di gran lunga la media europea. Nordio vuole evitare che la diffusione selezionata e pilotata divenga strumento di delegittimazione personale e spesso politica. E intanto, da Tirana, il premier Meloni appoggia Nordio, "io garantista nel processo, giustizialista nella pena". E le convergenze non si limitano agli appoggi del governo ma, con la proposta di riforma, il Guardasigilli, spiana la strada all'intesa con il Terzo Polo (Repubblica p.3). Anm contraria (Corriere della Sera p.2), e tramite la voce di Santalucia, presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, giudica ingenerose le parole di Nordio sopratutto perché per alcune indagini, le intercettazioni, sono l'unico strumento. Intanto l'esecutivo svuota il decreto rave (Repubblica p.5 e tutti): con il voto di Iv è stata riscritta la Spazzacorrotti, cancellando la parificazione tra reati contro la Pa e quelli di Mafia; nel decreto spunta il rinvio delle multe ai No Vax al 30 giugno 2023;e infine la pena a 6 anni rimane per gli organizzatori del rave, mentre quella massima per i partecipanti continua ad essere di 4 anni. E sul nodo autonomia (Messaggero p.4) sì ai Lep, ma senza soldi; salta l'obbligo di finanziare le Regioni che non sono in grado di fornire servizi; l'ufficio parlamentare di Bilancio e Svimez chiedono attenzione: i Lep sembrerebbero inseriti nella manovra per l'urgenza politica di accelerare l'autonomia differenziata,e "così non si superano i divari territoriali". Da Mattarella arriva il sì all'Autonomia (Corriere della Sera p.8), auspicando che la riforma garantisca diritti e solidarietà tra i territori. Il Presidente poi richiama l'attenzione di tutti sul Pnrr per cui vanno onorati gli impegni. Intanto, nel governo, si fa pressing su Camere e ministeri sul decreto anti-ritardi, promosso dal ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e Pnrr, Fitto. Intanto, sul risiko nomine, viene risolto il tassello Copasir con la nomina di Guerini e Donzelli vice (Corriere della Sera p.9 e tutti); e ora la sfida sulla Rai con un patto Pd-M5s per dare la vigilanza a Ricciardi, ma FI lo boccia e apre a Boschi (Repubblica p.8).
Rimanendo sul versante opposizioni, Conte, dopo Landini incontra il presidente di Confindustria (Repubblica p.9), tessendo così la rete per fare il capo dell'opposizione; il leader del M5s (La Stampa p.14) dichiara di essere in piazza per placare gli animi, continuando a raccontare il Paese a cui il governo vuole togliere tutto. su Fatto Quotidiano (p.4) il Caso Copasir, e un'intervista a Renzi, su querela per Report e su Open. Sull'atto riservato presente nel suo libro "il Mostro" e mai depositato (come annunciato da Il Fatto), Renzi risponde che procederà con un'azione civile nei confronti del giornale diretto da Travaglio. Intanto dal Terzo polo, è stato chiuso il patto tra Azione e Italia Viva con la conferma del leadership di Calenda. Mentre nel Carroccio il fronte del Nord voluto da Bossi scuote il partito e le tensioni si allargano al Veneto, con i "non salviniani" che intanto crescono nei congressi lombardi. Intanto, sul versante Dem, il candidato Bonaccini rimane spiazzato dagli endorsment ricevuti da Schlein, e non è più certo di avere gioco facile all'interno del partito.

ESTERI
Giorgia Meloni tra le 10 donne più potenti del mondo (Stampa e Corriere p.5, Messaggero p.2). La premier è al settimo posto ed è l'unica italiana nell'edizione 2022 della classifica World's Most Powerful Women della rivista Forbes.
Migranti, la Meloni avvisa l'Ue: "L'Italia è in una tenaglia tra Balcani e Mediterraneo" (Stampa p.16). La premier al vertice di Tirana su Ue e Balcani: "L'approccio non può essere solo italiano, il principio dev'essere la difesa dei confini dell'Unione europea". Emanata una direttiva del Viminale: "Potenziare i controlli a Est". Secondo Frontex, la pressione migratoria da queste parti è in aumento vorticoso (+168% nel 2022), e l'Ue vuole occuparsi di questi confini. Dopo lo scontro proprio sui migranti, al vertice di Tirana incontro informale tra Macron e la Meloni (Corriere p.5, Repubblica p.6). Tra i due ci sarebbe una distensione: "Ci siamo visti, non c'è stato tempo per un bilaterale, ma ci sarà occasione nei prossimi giorni. I i rapporti sono buoni".
Guerra in Ucraina. Nuovo attacco in Russia, esplosione a Kursk: è il terzo aeroporto della Federazione a essere colpito in poche ore (su tutti). Zelensky appare tra i suo soldati in Donbass(Repubblica e Corriere p.12, Stampa p.22, Messaggero p.11). Le mosse di Kievi suscitano qualche attrito con la Casa Bianca che ribadisce: "Non abbiamo fornito a Kiev strumenti per colpire il territorio di Mosca".  Il Cremlino avverte: "Reagiremo". Intanto, in Russia regge il consenso per Putin. Ma il Paese perde fiducia nell'"operazione speciale" (Corriere p.12). Mosca, il 55% della popolazione favorevole ai negoziati, con il sostegno all'Armata rossa che è al 42%.

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