Commentario del 21.11.2022

PRIME PAGINE
Basta multe pazze (Giornale). Aumenti ai redditi bassi con il taglio del cuneo (Messaggero). In pensione a quota 103 ma è scontro sul Reddito (Stampa). In manovra un miliardo per le famiglie (QN). Meloni, richiamo sulla manovra: vietato sbagliare (Corriere). Manovra, indietro tutta (Repubblica). Arriva lo Sblocca-lavoro (Tempo). Superbonus 110%, i nuovi incroci tra scadenze e sconti (Sole). Cantiere Lazio, ecco le opere (Messaggero).
"Gli Usa addestravano Kiev contro la Russia da 8 anni" (Fatto). Ministro Crosetto: Contro i finti pacifisti (Foglio).
Lady Soumahoro, Non pagava i migranti ma viveva nel lusso (Libero).

ECONOMIA
La manovra in primo piano su Corriere (prima e p.2) e Repubblica (prima e p.2-3 e altri) con quest'ultimo che titola "manovra, indietro tutta". La Ragioneria dello Stato boccia la flat tax e la stretta sul Reddito di Cittadinanza non mette tutti d'accordo nella destra. La Manovra perde pezzi e mancano le coperture. Servono soldi per allargare il segnale sul cuneo fiscale per i lavoratori a basso reddito. Oggi le misure in Cdm, c'è il Rebus coperture per arrivare a 32 miliardi, dubbi sul taglio Iva a pane, latte e pasta e sulle pensioni, confronto su benzina e accordo su quota 103.
Su Repubblica (p.4), l'intervento di Carlo Cottarelli su sanità, scuola e investimenti. I tagli occulti della manovra. "La legge di bilancio è più stretta di quello che appare. L'obiettivo di deficit per il 2023 è stato alzato dal 3,9% del Pil fissato da Draghi al 4,5% del Pil – scrive Cottarelli – ma il bilancio primario è più basso di quello previsto da Draghi". E poi (Repubblica p.5), l'intervento di Giuseppe Conte che parla del Reddito di cittadinanza: "smantellarlo vuol dire colpire i più deboli – è stato pensato per promuovere una stagione di libertà e dignità del lavoro, come impone la nostra Costituzione". Anche Chiara Saraceno (Repubblica p.26) va contro Meloni che "definì il Rdc metadone di Stato dando di fatto ai beneficiari dei drogati, toglierlo – scrive - è in contrasto con le indicazioni pervenute, dal Comitato scientifico di valutazione fino alla Caritas". Su Corriere (p.5) focus sul Rdc e su chi perderà il sussidio. Il presidente della Commissione bilancio, Mangialavori a Stampa (p.2): "Ridurre la pressione fiscale, portare le pensioni a mille euro è un obiettivo della legislatura". Pensioni alte – titola Messaggero (p.3) - aumenti a metà per finanziare quota 103, Governo al lavoro per reperire le risorse da destinare alla riforma previdenziale.
Intanto fa discutere il bonus nozze in chiesa proposto dalla Lega (Corriere prima e p.2 e altri). Fino a 20 mila euro per sostenere le spese solo di chi si sposa in chiesa, opposizioni in rivolta. Salvini prova a bloccare il rincaro delle multe, tecnici del ministero cercano la soluzione per sterilizzare l'aumento dell'11% delle sanzioni previsto dal codice stradale (Tempo p.3). Sul Pnrr, su Messaggero (p.4), partito il confronto con Bruxelles su modifiche e risorse per l'energia, fondi più flessibili e decreto salva-risorse, si va verso un provvedimento urgente per sbloccare gli obiettivi più delicati. Sangalli di Confcommercio parla al QN (p.3): "Il caro-bollette ci soffoca, ora più crediti d'imposta". Messaggero (prima e p.5) fa un approfondimento sullo sblocca opere del governo Meloni che parte da Roma e da quei 20 progetti cruciali per potenziarne le direttrici.
Sole (prima e p.5) su Superbonus 110%, i nuovi incroci tra scadenze e sconti. Dai condomini alle villette alle case popolari: le possibilità in vista del taglio ai benefici.  Su Affari e Finanza (prima e p.4) la spesa pubblica italiana che sfonda per la prima volta, il tetto dei mille miliardi: l'asticella si ferma a quota 1.029 per il 2022, pari al 54,3% del Pil di quest'anno che arriverà a 1.890 miliardi se l'aumento sul 2021 sarà davvero del 3,3% previsto. Una zavorra che viene dal passato, che nessuno è riuscito ad alleggerire ma ora Bruxelles torna a imporre rigore e controlli.

POLITICA
Pd, la corsa di Bonaccini (Stampa p.6 e altri). Il governatore si candida alla segreteria del Pd: "So che non avrò il sostegno di molti big, torniamo ad essere partito da combattimento". E Roberto Speranza, intervistato, dice "no a uomini e donne della provvidenza". L'ex ministro: "Articolo 1 deciderà a gennaio se dare via a una Cosa nuova". Anche secondo il Corriere (p.8) nel Pd parte la campagna Bonaccini: "M5S o Terzo Polo? Divisi si perde". Il governatore: tra la nostra gente c'è sgomento, reagiamo. Al Sud la prima tappa. Per Libero (p.6) Bonaccini si candida e Orlando ci resta male.
Altro tema in primo piano è quello dell'autonomia. Al Corriere (p.6) parla Roberto Calderoli: "Per De Luca divido il Paese? Eppure, sull'autonomia chiedeva le stesse cose". E aggiunge: lui fa il furbo, ma ho le carte del 2019 che lo dimostrano. Al Messaggero (p.7) parla invece Roberto Occhiuto: "L'Autonomia così non va, e la scuola deve stare fuori". Il governatore della Calabria: "Il resto va riequilibrato o favorirà ancora il Nord. Ai territori bisogna attribuire fondi in base al fabbisogno, non alla spesa storica". Sempre sullo stesso tema, a Stampa (p.8) parla anche Sabino Cassese: "L'autonomia voluta dalla Lega ferisce l'unità del Paese". Il costituzionalista: "Dubbi sui trasferimenti di competenze come istruzione e ambiente".

ESTERI
Contro i finti pacifisti. Titola così il Foglio (prima) l'intervista al ministro degli Esteri Guido Crosetto. Dice che continueremo a fornire armi all'Ucraina, prevede che non rinnoveremo l'accordo sulla Via della seta. Atlantista convinto, proporrà di escludere il deficit per le spese militari dal Patto di stabilità. Il manuale di sopravvivenza post-sovranista del ministro della Difesa. In riferimento alla guerra dice: "Non c'è dubbio che, nelle sue scelte, Putin mostri l'accanimento di chi è convinto che si è spinto troppo oltre, per accettare di tornare indietro, di recedere dai suoi propositi anche ora che sembrano farsi lontani". E sull'allarme in Polonia spiega: "Impeccabile l'atteggiamento dell'Amministrazione americana. A livello Nato, il coordinamento è stato immediato, e coi colleghi europei abbiamo condiviso la linea di cautela". Uno degli obiettivi è quello dell'aumento al 2% delle spese militari: "L'Europa non può esimersi dalle sue responsabilità", dice Crosetto, che proporrà di estendere il decreto armi all'Ucraina a tutto il 2023.
Ucraina, bombe sulla centrale di Zaporizhzhia, allarme dell'Aiea e dell'Onu: "Giocate con il fuoco" (Stampa e Corriere p.12, e tutti). Il direttore dell'Aiea: "Serve una zona di sicurezza, rischiamo una catastrofe". Scambio di accuse tra Mosca e Kiev per i razzi che minacciano la centrale atomica. Silenziato il timore di una "bomba sporca", il nucleare continua a destare preoccupazioni. Intanto le autorità ucraine rivelano: "Trovati oltre 700 corpi nelle zone liberate da Mosca". Ma Medvedev minaccia: "Kiev è una nostra città, ce la riprenderemo".  L'Ucraina replica: "Per i negoziati Mosca smetta di lanciare missili e ritiri le truppe" e la vice di Zelensky avvisa: "Civili via da Kherson".
Migranti. Sbarchi continui e rimpatri impossibili. Piantedosi batte cassa alla Ue (Repubblica p.2). Dei 49.500 immigrati economici arrivati nel 2022, solo 2.853 sono effettivamente rientrati in patria. Il 25 novembre vertice dei ministri dell'Interno a Bruxelles: il governo chiederà aiuti economici e il rispetto dell'accordo sulla quota di redistribuzione.
Cop27, niente accordo sulle emissioni: zero passi sul gas serra (Stampa e Repubblica p.14, Corriere p.13). Il vertice in Egitto si chiude senza segnali chiari per la riduzione delle emissioni e con l'istituzione di un fondo per i Paesi poveri, ma chi pagherà e quanto non è ancora chiaro, anche se le nazioni del Sud del mondo lodano il traguardo raggiunto. Flop invece sugli impegni a ridurre gas e petrolio.

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