Commentario del 12.11.2022

PRIME PAGINE
Meloni prova a ricucire con Parigi (Corriere). "Migranti, accordi da rivedere" (Messaggero). I migranti dividono l'Ue (Repubblica). Migranti, tornano i decreti Salvini (Stampa). Derive e approdo (Manifesto). Sono pazzi questi francesi, i barbari sono (ancora) loro, ecco le prove (Libero). La sinistra tifa Francia (che maltratta i migranti) (Giornale). I segreti di Meloni e Macron (Foglio). Vertice riparatore (Avvenire).
L'intervista a Nordio (Messaggero): "Condizioni mutate dopo il patto di Dublino. La Francia? Faremo pace".
Economia. Intervista a Landini (Cgil) su Corriere: "Va chiesto un contributo di solidarietà ai più ricchi".
Superbonus al 110% per le famiglie che hanno già i lavori autorizzati (Messaggero). Bonus 110%, ultimi giorni: resta solo per lavori iniziati entro il 25 novembre (Sole). Cambia il Superbonus, lite sui tempi (QN). Bollette, bonus esentasse (Italia Oggi). Meloni peggio di Draghi, sputa sul superbonus 110% ma poi lo conferma limandolo al 90% (Notizia). Superbonus, Fi studia la correzione (Giornale). Superbonus: Meloni punisce poveri e aziende (Fatto).
Festa e bandiere, Zelensky esulta: Kherson è nostra (Corriere). Kiev riconquista Kherson, i russi fuggono a piedi (Messaggero). Kherson è libera, Ucraina in festa (Repubblica, Stampa).

ECONOMIA
Il governo smonta il Superbonus, "ha fatto un buco da 38 miliardi" (Repubblica p.6 e tutti). Sul superbonus c'è il via al taglio, salvi i lavori autorizzati ma FI, contro il taglio, frena: "subito un rinvio" (Messaggero p.6 e tutti).  Detrazioni al 90% e per le villette tetto a 60mila euro per le famiglie più numerose. Giorgetti e Meloni: "il 110% resta per chi ha già presentato la Cila, fino ad ora ha aiutato i ricchi". Bonus 110%, ultimi giorni: resta solo per lavori iniziati entro il 25 novembre – evidenzia anche Sole (prima e p.2). Notizia (prima) attacca: Meloni peggio di Draghi sul superbonus, sputa sulla misura ma poi la conferma limandola. Anche Fatto (prima e p.2) sostiene che Meloni punisca poveri e aziende. E l'ira dei costruttori viene riportata dal QN (p.3) "ci danneggiate" accusano.  
Nell'ultimo trimestre di quest'anno l'Eurozona e la maggior parte dei Paesi Ue, tra cui Italia, Germania e Francia in una fase di recessione. La Commissione Ue ieri ha presentato le previsioni economiche d'autunno. L'Europa: più 3,8% il Pil dell'Italia ma l'inverno porta la recessione.  Gentiloni: "confermato il ritorno al patto di Stabilità dal 2024" (Corriere p.39, Messaggero p.16 e tutti).
Il leader della Cgil, Landini parla al Corriere: "il decreto Aiuti da un lato conferma alcuni sostegni ma dall'altro introduce misure non condivisibili, come l'aumento a 5 mila euro del tetto al contante - dice - priorità ai salari, il benefit esentasse da 3.000 euro va esteso a tutti. Noi, con Cisl e Uil, abbiamo avanzato richieste precise al governo". Il Presidente di Confindustria plaude agli aiuti per le bollette decisi dal governo "ma - dice - le prossime risorse vadano al cuneo" (Messaggero p.7).

POLITICA
In primo piano ancora la questione migranti (tutti). Da Parigi reazione aggressiva, isolare gli scafisti, non l'Italia. Meloni: "noi abbiamo accolto 90mila migranti quest'anno, 38 i ricollocati in Francia" (Corriere prima e p.2-3 e tutti). "Fa arrabbiare il fatto che l'Italia debba essere l'unico porto di sbarco per i migranti del Mediterraneo, questo non c'è scritto in nessun accordo – ha detto Meloni - io chiedo una soluzione europea". La presidente non inverte la rotta e non ammette alcuna gaffe diplomatica, eppure è evidente lo sforzo di moderare gli accenti. Abbassare i toni e puntare l'attenzione sui numeri. È questo il cambio di strategia del governo dopo lo scontro durissimo con la Francia per lo sbarco dei migranti dalle navi delle Ong. Una linea che il titolare della Farnesina, Tajani ribadirà lunedì al consiglio degli Affari Esteri di Bruxelles. Intanto Parigi schiera 500 poliziotti ai confini con l'Italia con l'ordine di respingere i migranti. La Germania: "noi rispetteremo gli accordi". Su Libero (p.2), sparatorie, pestaggi e violenze alle frontiere, la Francia accusa noi, ma i barbari sono loro. I migranti dividono la Ue - titola Repubblica (prima) - la Francia ottiene il sostegno della Spagna e blocca le frontiere. Meloni: "reazione spropositata". Berlino non chiude, Bruxelles prepara un piano d'emergenza sui profughi e un vertice dei ministri degli Interni: "Evitare la crisi politica" e intanto Mattarella spinge per la mediazione: "serve solidarietà nell'Unione" (tutti). Su Stampa (p.11), lo stupore di Draghi: "così si distrugge l'asse con Macron". Stampa (p.7) parla di Salvini bis, il Viminale punta al ritorno dei dl anti immigrati: multa e confisca delle navi Ong. Il Ministro della Giustizia, Nordio intervistato dal Messaggero (prima e p.5): "ricuciamo con i francesi ma l'accordo di Dublino è superato e va rivisto. Sui migranti l'Ue dia risposte razionali, non polemiche".  Intanto il Viminale lavora a un nuovo decreto per sanzioni e sequestro delle navi Ong. Secondo Calenda (Azione) (Repubblica p.2): "Inqualificabile la reazione della Francia, dal Viminale una sceneggiata".
Franco (Corriere p.8) sostiene che il tentativo di ricucire da Meloni sia già iniziato mentre Polito (Corriere p.36) parla di grande equivoco sui migranti, "la decisione della Francia di condividere la responsabilità dell'emergenza migratoria non andava fatto". Berlusconi marca la distanza: "intanto io li avrei salvati tutti" – dice  - ma all'ex premier la reazione di Parigi contro Roma è apparsa "inaccettabile" (Corriere p.9).
Nello Musumeci non è più il ministro del Sud. Ieri ha preferito rinunciare alla delega, di fatto apparsa subito svuotata di contenuti (Messaggero p.9). Repubblica (p.7) segnala invece il grande ritorno di Di Maio con la Ue che lo vuole emissario nel Golfo, in pole tra quattro nomi per l'incarico. Atlante politico di Ilvo Diamanti su Repubblica (p.8) vede crescere la fiducia in Meloni e sfiorare il 60%, M5S supera il Pd.
Regionali. Nel Pd, il passo di Schlein (Corriere p.16, Repubblica p.10 e tutti): spazio a nuove leadership, asse tra Bettini e Conte. Il leader M5S: "sarà facile ritrovarci se passa la linea di Goffredo".  In Lombardia, da Zanda a Pinotti, il "partito" proMoratti tra i dem e l'assessore milanese, Maran forza lo stallo e si candida.
Covid. Il Ministro Schillaci parla delle ipotesi per semplificare le norme sull'isolamento dei positivi al Messaggero (p.8) e a Stampa (p.17): "Liberi subito se il tampone è negativo – e aggiunge – allo studio un'indennità ad hoc per riportare i medici in pronto soccorso" e poi parla di una campagna per il doppio vaccino.

ESTERI
La nave Ocean Viking attracca a Tolone tra cori antifascisti e leader dell'ultradestra (Repubblica p.4, e tutti): già 11 Stati disponibili a prendere 175 dei 234 passeggeri, ma quasi tutti saranno trasferiti o respinti. Le Pen attacca: "Ci saranno altre navi", anche se il ministro dell'Interno Gérald Darmanin ripete che è uno sbarco autorizzato in "via eccezionale". Intanto Parigi e Londra verso l'intesa sugli irregolari (Corriere p.5). Francia e Gran Bretagna hanno annunciato ieri, "progressi" verso un nuovo accordo sui migranti irregolari.
Kherson torna in Ucraina dopo 8 mesi. L'arrivo dei soldati di Kiev festeggiato nelle strade (Repubblica p.14, e tutti). Per Zelensky: "Giornata storica". Ieri mattina Mosca ha annunciato di aver abbandonato la sponda occidentale del Dnipro. Un'operazione senza spargimenti di sangue. Richiamati circa 40mila militari.
Dibattito negli Usa. Il generale Milley avverte: "Ora bisogna trattare". L'amministrazione della Casa Bianca presa in contropiede (Corriere e Messaggero p.11). Il capo di Stato maggiore lancia l'amo: "L'alternativa somiglia pericolosamente al 1915". Immediata la replica: "Nessuna pressione su Zelensky".  Cop27. Biden chiede scusa per l'era Trump. Ma non risarcirà i danni del clima (Stampa p.20 e altri). A Sharm il presidente degli Stati Uniti incontra Al Sisi: "Dialogo costante sui diritti umani". Si scusa, Biden, per il passato negazionista dell'emergenza climatica degli Usa usciti dagli Accordi di Parigi nell'era Trump-– "un errore" - e prova a riparare schiacciando l'acceleratore delle buone intenzioni. Vuole riportare "gli Usa al centro, come leader globale affidabile nella battaglia climatica" e promette investimenti anche per i paesi più vulnerabili.

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