Commentario del 19.11.2022

PRIME PAGINE
Manovra in evidenza. Pane e latte, niente Iva per un anno (Stampa, Corriere, QN e altri). Il Sole sintetizza le misure: flat tax, pensioni e cuneo fiscali. Saltano i condoni, più aiuti alle famiglie. Messaggero parla di "pacchetto". Per Avvenire è un "pacchettino". Sugli sgravi, puniti i lavoratori (Repubblica). Il Fatto vede una Meloni in retromarcia che ammaina le bandiere di Salvini: via autonomia e condono, parte la caccia ai poveri. Giornale scrive: tremano i fannulloni, verso l'addio al Reddito.
Energia. Il ministro Pichetto alla Stampa: "Gas a Piombino, nessuno fermi l'impianto".Italia-Politica. Il segretario dem Letta risponde alla Murgia in una contro-lettera alla Stampa: "Il Pd unico argine a questa destra".
Esteri-Ucraina. Prigioneri uccisi, Mosca accusa i soldati ucraini: esecuzione ucraina (Stampa). Ora la Nato teme la riscossa di Putin (Repubblica). Intanto, primi segnali di dialogo: Kiev apre alla linea Usa (Giornale). Per l'Ucraina la guerra può finire prima della liberazione di tutti i territori (Sole).

ECONOMIA
In apertura su tutti i quotidiani la manovra Meloni, come titola Stampa (p.2-3). Stop all'Iva su pane e latte e stretta sul reddito di cittadinanza. In bilico lo scudo fiscale. Piano da 30 miliardi, ci sarà l'intervento sul costo del lavoro: e spunta la Amazon Tax. La premier stoppa gli alleati: "Niente spese pazze", ed è scontro sulla benzina. Forza Italia insiste sulle pensioni a mille euro. FdI: manca la copertura. La Lega critica Giorgetti per l'idea di togliere lo sconto sui carburanti. Via 3 punti di cuneo, e dal quarto figlio altri 100 euro al mese, scrive invece il Messaggero (p.3). Nella Manovra previsti più aiuti per i nuclei numerosi. La maggiorazione dell'assegno anche in caso di gemelli. Ma sarà anche giro di vite sul Reddito (Stampa p.4). IN arrivo la prima maxi-revisione, con l'ipotesi di stop per gli occupabili. Secondo l'Inps sono 372mila, ma per la Lega si arriva a 900mila. Una scelta che porterà "oltre un miliardo di risparmi". E se per il Giornale (p.2) ora i fannulloni tremano, per il Fatto (p.2) parte la caccia ai poveri. Intanto il Messaggero (p.4) sottolinea l'arrivo dello scudo per le bollette: tre mesi a tariffa tutelata per condomini e negozi. L'obbligo di passaggio al mercato libero rimandato alla fine dell'inverno da Arera. Fino al primo aprile resteranno in vigore i vecchi contratti di fornitura di energia. A Stampa (p.5) parla il ministro Fratin: "Il tetto Ue abbasserà i prezzi del gas, Piombino si fa perché serve al Paese". Poi aggiunge: "La Commissione ci ha seguiti, ora autorizzazioni più veloci per gli impianti rinnovabili grazie al raddoppio dei tecnici".
Intanto la Bce tira dritto sul rialzo tassi e blocca il riacquisto di bond (Messaggero p.15). Gli istituti dell'Ue rendono all'Eurotower 296 miliardi: da Intesa Sp 13 miliardi, Unicredit, Bpm e Bper rinviano. Patuelli: "Con la restituzione anticipata di risorse, Francoforte rafforza la stretta creditizia di ottobre".

POLITICA
Destra divisa, autonomia da rivedere: andrà agganciata ad altre riforme (Repubblica p.4-5 e tutti). Vertice di maggioranza con la premier. Salvini: "L'incontro è andato bene". Ma il progetto leghista dovrà avanzare con presidenzialismo e Roma Capitale. FdI: "Ci ispiriamo all'unità nazionale". Ma secondo il centrosinistra "spaccano l'Italia". Calderoli: "Ora il Sud dimostri quanto vale, il centralismo ha fallito". E aggiunge: "Ogni Regione avrà l'opportunità di portare maggiori risorse ai propri territori. Chi va piano potrà correre". E sempre Repubblica (p.6) riporta anche le parole di Vincenzo De Luca: "Meloni con questo regionalismo rompe l'unità nazionale e tradisce il Sud". Autonomia, tre riforme per l'intesa, titola invece il Corriere (p.8). La maggioranza dopo le tensioni sulla bozza Calderoli: priorità anche a presidenzialismo.
 Continua la macia di avvicinamento alle Regionali. FdI frena su Rampelli, nel Lazio caos a sinistra (Messaggero p.6). Riunione ristretta tra i fedelissimi del premier: la prima scelta resta Rocca. I dubbi di Si e Verdi sull'ipotesi D'Amato, il Pd oggi lancia le primarie per il 19 febbraio. Secondo il Corriere (p.9) in Lombardia Majorino apre al M5S. Calenda su Renzi: per ora tutto bene, ma non mi fido di nessuno.
Su Stampa (p.9-10) spazio al sondaggio a cura di Alessandra Ghisleri. Controsorpasso del Pd sui CinqueStelle, e per le primarie è testa a testa Bonaccini-Schlein. Nelle intenzioni di voto, i dem recuperano quasi un punto percentuale e scavalcano il Movimento. La sfida per la segreteria: avanti il governatore dell'Emilia-Romagna, ma un militante su tre è indeciso. Nel Pd accordo sulle primarie il 19 febbraio, ma la sinistra lo vota turandosi il naso. "Grandissime perplessità" da parte di Orlando sulla data. E Bonaccini lancia la sua candidatura. Bettini: "Bisogna sciogliere i nodi politici".

ESTERI
Migranti, la Francia fa dietrofront: "Collaboriamo con l'Italia", ma respinge metà dei migranti (Messaggero p.7). L'Eliseo corregge la rotta su Ocean Viking: "Profughi conteggiati nelle ricollocazioni". Sulle 234 persone sbarcate a Tolone, ben 123 dovranno essere rimpatriate. "Sui migranti brutto gesto dell'Italia", Parigi attacca ma apre al dialogo, titola Stampa (p.7) sul tema. Si lavora al nuovo decreto flussi, e Piantedosi sottolinea: "Gestiamo noi gli arrivi, non i trafficanti". Mosca, la guerra ai civili: il 40% dell'Ucraina al gelo. E Kiev intanto rivede gli obiettivi. "Il conflitto può finire prima della riconquista di tutti i nostri territori". E c'è il caso del razzo nucleare, senza testata atomica, abbattuto dalla contraerea. Per Stampa (p.12) Mosca accusa Kiev con un video: "Giustiziati dieci nostri soldati". Il Cremlino: "Ucraini responsabili di crimini di guerra". Il filmato all'esame dell'Onu. Il consigliere di Zelensky conferma: "Il conflitto può finire prima della liberazione di tutti i territori". Ma in Ucraina ci sono 10 milioni di persone senza energia (Corriere p.12 e tutti). Arriva la prima neve e gli abitanti sono al gelo: "Ormai è difficile anche cucinare". Il governo avvisa la popolazione: "Fate scorte di cibo e acqua", e un bambino su due non va a scuola.
Per l'incarico Ue è Di Maio il favorito, scrive intanto il Corriere (p.11). L'ex ministro potrebbe infatti diventare l'inviato europeo nel Golfo Persico. E' stato Borrell a candidarlo dopo aver chiesto un parere a Draghi. Tajani: "Non è una nostra proposta", ma l'esecutivo non si oppone. Per il Tempo (p.3) Di Maio vola nel Golfo Persico e incassa lo stipendio d'oro. Dodicimila euro da "inviato speciale" della Ue. Ma il centrodestra insorge.

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