Commentario del 28.08.2022

PRIME PAGINE
Gas, la stangata sulle famiglie: ora i partiti implorano Draghi (Stampa). Partiti divisi sulle misure (Messaggero). "Volevano 15 mld di armi, ora scoprono le bollette" attacca il Fatto. Sul gas arriva il piano dei rimborsi (Corriere). Ma con la crisi del gas – scrive il QN – ci sono un mln di posti a rischio. A Repubblica parla Landini (Cgil): "Chi deve pagare il gas".
Italia-Politica. Salvini: "Meloni premier? Prima l'esito delle urne, poi la decisione di Mattarella" (Sole, Libero). Ad Avvenire parla Enrico Letta: "Con noi più giustizia, destra uguale bancarotta". Libero: dopo la campagna d'odio del pd, minacce di morte a Salvini e Meloni. Conte al Corriere: "Lo spauracchio del fascismo? Non ti fa vincere". Voto l'astensione vale il 35%. De Rita: "Politica prigioniera dei social" (Repubblica).
Italia-Economia. Pnrr, corsa a ostacoli per 64 mld. Il governo accelera sul calendario (Sole).
Esteri-Libia. Morti nelle strade, Libia a un passo dalla guerra civile (Messaggero).
Esteri-Grecia. Addio al ceto medio. Atene dopo la Troika (Repubblica).

ECONOMIA
Sgravi e bollette a rate contro il caro energia (Corriere p.2-3 e tutti). Prima di varare le misure l'esecutivo vuole essere certo delle coperture. Ipotesi cassa integrazione gratuita per le aziende costrette a fermarsi. Mercato del gas e tetto al prezzo nei negoziati Ue, ma sulle quotazioni si apre il caso Olanda. Al vertice di settembre potrebbero cadere molte resistenze. Amsterdam intanto registra crescenti surplus a spese dell'emergenza del resto d'Europa. Per il Messaggero (p.2-3) i rincari di gas e luce "tassa" per le famiglie da 3000 euro l'anno. Senza nuovi interventi, aumenti a due cifre nell'ultimo trimestre. Si salva solo chi ha un contratto a prezzo fisso sul mercato libero. Anche Repubblica (p.2-3) parla di bollette giù per le aziende, ma è caccia a 10-15 miliardi per tenere accesa l'Italia. Il governo valuta altri tagli a Iva e oneri di sistema. L'idea di separare rinnovabili e prezzo del gas. Salvini: "Faremo uno scostamento da 30 miliardi". Ma FdI lo gela. Scontro Letta-Conte sugli aiuti. Landini: "Prendiamo tutti i profitti extra delle imprese, solo così il Paese si Salva". Il segretario della Cgil: "Serve subito un intervento per famiglie e aziende, prima del voto: Draghi ci convochi subito, redistribuiamo gli utili record di energia, banche e farmaceutici". Il dossier di Repubblica (p.4) ci porta tra ristoranti a lume di candela e alberghi col sovrapprezzo: lotta contro il caro energia. Per Confcommercio l'aumento dei prezzi mette a rischio 120 mila aziende. Tante le strategie messe in campo per sopravvivere. Dall'agricoltura a negozi e famiglie: i numeri dei rincari ora fanno paura, scrive il Giornale (p.4). In autunno la crisi energetica provocherà una stangata da 711 euro. Aumenti trasversali, dalla spesa alle bollette del gas e luce. Confesercenti parla di 90mila attività a rischio.
Ancora il Messaggero (p.5) segnala invece il tutti contro tutti sul tema dell'energia, e l'impianto a Piombino manda in tilt FdI e Pd. Nessuna tregua tra i partiti, Calenda: "Sbagliate le proposte di Letta e Meloni". A Stampa (p.4) parla Stefano Lo Russo: "Piombino e Ravenna non bastano, subito un rigassificatore a Gioia Tauro". Il sindaco di Torino: Iren e Sorgenia hanno già una autorizzazione, tagliamo l'Iva in bolletta per abbassare il peso su cittadini e imprese.

POLITICA
Centrodestra, nuovi attriti sulla scelta del premier (Messaggero p.6-7 e altri). Salvini critico: "Non impongo nomi a nessuno, tanto meno a Mattarella". E avverte: le toghe non cambino il voto, Meloni rilancia invece il presidenzialismo. Anche per il Corriere (p.8) Salvini frena Meloni: votiamo, poi sarà il presidente a scegliere. Il capo leghista: io concorro per guidare il Paese, non vorrei che i pm cambiassero l'esito delle urne. Nel focus Longorm Repubblica (p.11) traccia un profilo di Giorgia Meloni. Trasformare la democrazia da parlamentare a "decidente", introdurre il blocco navale, cancellare il reddito di cittadinanza. Il cantiere della destra di governo, il suo linguaggio, la propaganda: il Paese sarà "nazione", i cittadini "patrioti". Al Corriere (p.11) parla Giuseppe Conte: "La destra non si sconfigge con lo spauracchio fascista, battiamola sulle proposte". Il leader M5S: il ministro dell'Economia pubblichi i dati di chi non ha pagato il contributo per gli extraprofitti.
Repubblica (p.6) segnala invece scintille tra i partiti sullo spionaggio russo. Conte: "L'emergenza non sono le ingerenze". Letta critica Meloni: "Ambigua su Mosca". Le replica: "Le foto con Putin ce le ha lui, io no". L'ex premier invece ricorda: "M5S vigile, ma ora è il problema è la crisi". Su Avvenire (prima e p.9) arrivano le parole di Enrico Letta: "Solo il Pd può battere Meloni, la destra ci manda in bancarotta", dice. Secondo il leader dem "all'estero aleggia l'incubo del 2011 e i tre protagonisti del centrodestra sono gli stessi. Con questa legge elettorale chi vagheggia il pareggio vive in una realtà parallela: votare altre liste avvantaggia oggettivamente FdI". Secondo Repubblica (p.8) però gli astenuti saranno ben 16 milioni, il partito del non-voto vale il 35%. I sondaggisti stimano un'affluenza tra il 65 ed il 70%, la peggiore di sempre, su 46,6 mln di aventi diritto.
Per Avvenire (p.10) il fantasma dell'astensione riguarda soprattutto i giovani: "Questa politica non ci rappresenta". Nei video su TikTok cresce il senso di sfiducia verso il sistema: "Tutti dicono la stessa cosa, quindi non voto e faccio prima". Secondo Pregliasco di YouTrend "pesa il loro ecosistema informativo, sempre più fluido".

ESTERI
E' allarme a Zaporizhzhia: "Danneggiata la centrale", rischio di fuga radioattiva (Messaggero p.8 e tutti). Kiev accusa Mosca di aver bombardato l'impianto. Il Cremlino: "E' tutta colpa loro". Gli ucraini: "I dipendenti torturati perché non svelino la verità agli ispettori". Missione di sicurezza a Zaporizhzhia, via libera al team degli ispettori Aiea, scrive Repubblica (p.14). La delegazione, di cui fa parte anche l'Italia, potrebbe arrivare già domani. Il livello delle radiazioni è normale, nonostante l'allarme lanciato da Kiev. La Stampa (p.20) va invece con i soldati sul fronte a Kherson: "Cacceremo indietro gli invasori". Tra bunker e depositi di armi a dieci kilometri dalle postazioni nemiche: "Da qui lanceremo la controffensiva, ma abbiamo bisogno di più munizioni", raccontano.
Il Messaggero (p.9) segnala invece il ritorno della violenza in Libia: spari in strada a Tripoli, guerra civile ad un passo. Le milizie del premier non riconosciuto dall'Onu tentano di rovesciare il rivale. Bombardamenti anche sugli ospedali, già 23 le vittime e un centinaio i feriti.

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