Commentario del 24.08.2022

PRIME PAGINE
La destra si divide su Putin (Repubblica). Gas razionato, ecco il piano (Stampa). Meloni-Letta, scontro sul lavoro (Messaggero). Tasse, gas: la sfida al via (Corriere). Impresentabili e affini, candidata dai centristi la moglie di D'Alì condannato per mafia (Notizia). I mercanti nel tempio che rapinano i poveri (Fatto). Il rischio con Meloni è il trumpismo (Foglio). Meloni e il video choc: non mi scuso (QN). Attenzione a Mattarella (Libero). Stop al duello tv (Giornale). Cratere nero (Manifesto). Insicurezza Italia (Tempo). Chi vota Giorgia per disperazione (Stampa). Sorrisi e caffè prima del duello (Messaggero).
Caro energia, primi impatti sulle imprese, in sette mesi +45% per la Cig straordinaria (Sole). Panetta, prudenza sui tassi (MF). Smartworking semplificato (Italia Oggi). Berlusconi (Giornal4e): "Tassa unica e affitti, così salveremo la casa".
Cingolani e le forniture: tetto al prezzo, caso Germania (Corriere). Sanzioni, gas, reddito: leader divisi su tutto e il Meeting di CL applaude la Meloni (Giornale).
Scuola, addio Dad per gli studenti a casa con il Covid (Corriere).
Esteri. Atene in piazza: "Giù le mani dal quartiere anarchico" (Repubblica). Un funerale da zarina (Stampa). Sogno di pace (Avvenire).

ECONOMIA
I leader si confrontano su gas e lavoro al Meeting di Rimini, in evidenza su tutti. Il prezzo del metano alla Borsa di Amsterdam è prossimo alla soglia dei 300 euro a megawatt ora, quindici volte il prezzo di prima della pandemia e dell'inizio della guerra. Tutti i leader si scagliano contro il mercato, anche se le ragioni degli aumenti col mercato c'entrano poco. Il Ministro Cingolani assicura: "attueremo un piano per il razionamento, a giorni il nostro piano". E oggi Draghi sarà al Meeting di Rimini (Stampa prima e p.2, Repubblica p.5 e tutti). Lega e Pd propongono un massimale in Italia, gli altri spingono su una misura Ue. D'accordo sulla necessità di tagliare il cuneo fiscale, in disaccordo su quasi tutto il resto: dal tetto al prezzo del gas alla riforma in senso presidenzialista, dal giudizio sul governo Draghi al reddito di cittadinanza (Corriere prima e p.2). Su Corriere (p.13), il Ministro Cingolani: "Una task force per negoziare in Europa il tetto anti-speculazione, altro piano per i risparmi". Domani cdm, un vertice per affrontare tra i temi in agenda, anche il caro energia con il prezzo del gas che non accenna a diminuire. E Draghi cerca 15 miliardi per bloccare le bollette, razionamenti, è scontro (Messaggero p.7): le tariffe da ottobre a rischio raddoppio, il governo si prepara a intervenire ancora e Confindustria chiede una riduzione dei consumi "ma non per le imprese". Il caro bollette mette a rischio il 10% delle imprese, non meno di 90mila, per un totale di 250mila posti di lavoro, stima Confesercenti (Messaggero p.7 e Corriere p.12). Caro energia, primi impatti sulle imprese, in sette mesi +45% per la Cig straordinaria – evidenzia Sole (prima e p.2-7). Primi segnali di cedimento dell'attività industriale incalzata dai rincari dell'energia dopo le sanzioni a Mosca, lo dicono i dati Inps sulla cassa integrazione: tra gennaio e luglio la Cig straordinaria è volata a + 45,65% sullo stesso periodo del 2021. L'allarme di Bonomi di Confindustria: "non possiamo farci trovare impreparati in caso di necessità. Una necessità che inciderà sul Paese, sui posti di lavoro e quindi sul reddito delle famiglie. Il governo Draghi può e deve occuparsi di questi temi perché sono l'emergenza prioritaria nazionale". Il Presidente di Unindustria Lazio, Camilli parla al Messaggero (p.7): "Moratorie selettive per chi è in crisi, una Cig ad hoc per aiutare le aziende, servono risorse per affrontare una emergenza molto grave – dice - se i prezzi continueranno ad aumentare, i provvedimenti fin qui presi saranno di fatto obsoleti". E tra le mosse del centrodestra, Berlusconi (Giornale prima e p.6), rilancia sulla casa: "Tassa unica al 2% sull'acquisto della prima abitazione, via l'Imu per immobili occupati o inagibili e cedolare secca per tutti gli affitti".
Altro tema dibattito al Meeting di Rimini, tra Meloni e Letta, lo scontro sul lavoro e scuola, evidenzia Messaggero (prima e p.2): il primo faccia a faccia al Meeting, la leader di FdI: "il salario minimo non risolve", divisi anche sul tetto al prezzo del gas, sanzioni alla Russia, tensione tra Salvini e gli alleati.
Intanto a dicembre scadrà Quota 102, ma anche Opzione donna e l'Ape sociale. La fine del governo Draghi ha bloccato il processo di riforma delle pensioni che era atteso con la legge di Bilancio, ora tocca ai partiti avanzare delle proposte per rendere la legge Fornero meno rigida (Stampa p.11). Sbarra (Cisl) al Meeting di Rimini, parla di priorità a Quota 41 e nuovo taglio al cuneo fiscale: "superare subito lo scalone Fornero, l'autunno sarà rovente" (Sole p.7).
Smart working, si torna in ufficio (Stampa p.26, Messaggero p.16 e altri): dal 1° settembre, fine delle misure anti-Covid, niente deroga per genitori e fragili. A casa solo chi ha accordi di categoria oppure individuali. Il Ministro Orlando ha firmato il decreto: "Si snelliscono le procedure per i datori di lavoro e non si aggravano gli uffici ministeriali".

POLITICA
In primo piano su tutti, il confronto tra i leader. (Messaggero p.2-3 e tutti). Meloni attacca sul presidenzialismo: "Per i tuoi amici francesi va bene", Letta invece va all'assalto sull'Ue: "La usi come alibi per non fare nulla". Conte, escluso dal palco, protesta: "Noi siamo scomodi e diversi da loro". Per il Corriere (p.2-3) l'unica intesa è sul cuneo fiscale, e sono scintille tra i leader. Nel centrodestra si registrano distanze Salvini-Tajani sulle sanzioni alla Russia. La platea di Rimini vota Meloni premier, Letta fischiato sulla scuola da 3 a 18 anni, scrive invece la Stampa (p.4-5). Al Meeting di CI va in scena il confronto tra i principali candidati, con l'eccezione di Conte. Non una parola su efficienza dello stato e tagli alla spesa. Il centrodestra intanto cresce ancora e secondo i sondaggisti pesa solo l'economia. Per Tecnè, la coalizione favorita sfiora il 50%, per Noto FdI primo partito al 25% contro il 20,5 del Pd. Per Repubblica (p.8) a Rimini vince la "Melonomics", le ricette populiste della destra. Dal fisco al welfare, dai giovani al reddito: proposte facili da comunicare e difficili da realizzare. Il Meeting applaude Meloni e Salvini, Letta viene fischiato e perde il primo round, titola anche Libero (p.2-3). Sui giornali spazio anche a "la Sicilia dei veleni", come scrive la Stampa (p.6). Chinnici conferma la candidatura nonostante lo strappo dei 5Stelle, Provenzano: "La mossa di Conte è un tradimento verso tutti i siciliani". "Ora si fa il massimo per le elezioni, poi faremo i conti con le correnti", così Stefano Bonaccini intervistato da Stampa (p.7), in qualche caso ci voleva più attenzione nelle liste. Guardiamo poco i sondaggi e ribaltiamo il risultato. Il congresso? Discussione lontana". Per il Messaggero (p.4) i leader escono indeboliti dalla battaglia sulle liste: resa dei conti dopo il voto. Leghisti e dem esclusi affilano le armi: segretari a rischio in caso di flop alle urne. Per Conte l'asticella da superare è il 10%, Raggi pronta a sfilargli il Movimento. Delocalizzati e felici in Parlamento, così i politici si assicurano il posto, titola invece la Stampa (p.8). Nella Prima e nella Seconda Repubblica candidarsi e farsi eleggere a casa propria era un obbligo morale, ora chi può si accaparra un listino bloccato. Ed ecco Letta e Renzi in Lombardia, Meloni all'Aquila.

ESTERI
Gabbie nel teatro di Mariupol, il processo staliniano agli Azov (Stampa p.15 e altri): i combattenti catturati verso la pena di morte. I compagni: "Li torturano, intervenga l'Onu" ma l'ambasciatore ucraino a Roma, Melnyk, al Messaggero (p.9): "Il processo farsa agli Azov sarà la nostra linea rossa, obbligati a vincere la guerra – nessuna concessione a Putin, questa guerra deve finire con la vittoria dell'Ucraina". Intanto l'Ucraina celebra 31 anni di Indipendenza dall'Urss ma si prepara al peggio, il timore è che la Russia prepari un attacco devastante su tutto il Paese (Stampa p.16). Aiuti cinesi e metodi da Urss, Mosca soffre ma non crolla (Repubblica p.3), l'export di idrocarburi torna ai livelli di aprile, grazie ai mercati alternativi, giù la produzione industriale, ma il Fmi si ricrede: Pil in calo solo del 6%. E Salvini è contro le sanzioni ma gli alleati lo correggono (Sole p.7 e altri): "temo che alimentino la guerra", dice m secondo Tajani (FI), non vanno tolte e Lollobrigida (FdI): "sosterremo con forza le politiche dell'alleanza occidentale verso la Russia".
Funerali da zarina su Stampa (prima e p.14), Repubblica (p.10 e altri), Dugina sepolta con gli onori di Stato, il potere putiniano le rende omaggio: "Nessuna pietà per i killer", il corpo nella bara appare intatto, forse ricostruito dopo l'esplosione dell'auto e l'incendio che l'hanno uccisa. L'analista che si occupa di Russia, Galeotti, in un'intervista a Repubblica (p.11): "Dietro ai killer
non c'è lo Stato ucraino, il sistema-Putin è fragile".
Scioperi e inflazione al 18% per la Gran Bretagna, il post-Brexit è un incubo (Messaggero p.10): l'addio all'Ue e il Covid hanno provocato la crisi più grave dal Grande Gelo del 1709.

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