Commentario del 07.08.2022

PRIME PAGINE
Il patto del Pd agita Calenda (Corriere). Il segretario dem: ora proviamo a vincere. Tensione nel centrodestra sui migranti. Compagno Letta (Giornale). I mille volti del leader Pd.
Pd-Sinistra, accordo sui seggi (Messaggero). Letta stringe patti, ma solo per il voto (QN). Sfida alla destra (Repubblica).
Economia. Moody's taglia il rating italiano e il Cav rilancia: flat tax al 23% (Giornale).
Svelato il segreto di Draghi, i soldi sono finiti (Libero). Chi vincerà le elezioni non troverà un euro per la crisi. Torna la burocrazia, più difficile assumere anche colf e camerieri (Messaggero).
Italia, l'autunno caldo del rating (Sole).
Esteri. Visita a Kiev, il Papa accelera: "Sono vicino all'Ucraina" (Corriere). Francesco andrà a Kiev, sale il rischio nucleare (Giornale). A Zaporizhzhia nell'incubo nucleare: "La centrale è minata" (Repubblica). La guerra a Gaza che Hamas e Jihad possono far finire (Stampa).

ECONOMIA
Colf, operai e camerieri: assumere è più difficile (Messaggero p.9-10 e altri). Dal 13 agosto obbligo di comunicazioni dettagliate all'inizio del rapporto di lavoro. Non vale più il rinvio ai contratti collettivi, a chi non si adegua multa fino a 1500 euro. Dal salario minimo al taglio del cuneo, su Repubblica (p.8) i piani dei partiti per le buste paga. Il Pd propone l'abolizione degli stage non retribuiti. Per la Lega c'è necessità di defiscalizzare i premi ai lavoratori. Per Azione e Italia Viva priorità a smart working e partecipazione agli utili di impresa. Il M5S punta a lottare contro i contratti a termine ed il precariato, FdI e Fratelli d'Italia vogliono più incentivi per assumere donne e giovani.
Processo a Moody's, titola invece la Stampa (p.12). Gli economisti contro l'agenzia di rating americana che ha bocciato Roma: "Sull'Italia una spada di Damocle incomprensibile proprio prima del voto", dicono.
Sempre Stampa (p.13) parla di pace impossibile tra italiani e Fisco: alle casse statali mancano 35 miliardi. Studio sulla rottamazione delle cartelle dell'Osservatorio presieduto da Cottarelli. Dal 2016 ad oggi previsti incassi per 53 miliardi, ma ne sono stati riscossi solamente 18.
Secondo Libero (p.3) Draghi ha lasciato la cassa vuota. L'ultimo decreto ha utilizzato tutte le risorse a disposizione. E ci sono pure 15 miliardi di buco da trovare in autunno.
Debito, l'allarme è in periferia: il 33% a carico degli Emergenti, scrive invece il Sole (p.3). Secondo l'analisi Megatrend cresce il peso sulle spalle dei Paesi in via di sviluppo, ormai quasi 100mila miliardi: 5500 sono in scadenza, di cui mille in valuta estera. Il Fmi parla di "crisi nella crisi".

POLITICA
In primo piano su tutti i quotidiani le mosse del Pd. Per Letta accordi separati con sinistra e Di Maio, ma c'è l'incognita Calenda (Messaggero p.2-3 e tutti). Il segretario dem: "Un'intesa per difendere la Costituzione". Seggi distribuiti tra gli alleati: al Pd resta la metà dei collegi. Carlo e la notte dei dubbi, i dem: come fa a dirci di no? Il leader di Azione scioglierà solo oggi la riserva. Torna la tentazione Terzo polo. Renzi non si fida ed esclude l'intesa e Letta è ottimista: "Sarebbe irresponsabile". Secondo Repubblica (p.4) la tentazione di Calenda è andare da solo e puntare al 15%. Il leader nei giorni scorsi aveva assicurato che avrebbe privilegiato gli interessi del Paese, ma in queste ore sarebbe tornato a riflettere sulla scelta. "Chiediamo di rispettare i patti, noi siamo liberali, il Pd la sinistra", così Mariastella Gelmini intervistata da Stampa (p.4). La ministra passata con Azione: "Agli elettori va detta la verità. Con il nostro programma supereremo il 10%. Ridurremo l'Irap, il cuneo fiscale e rilanceremo l'industria 4.0: così convinceremo i delusi da Forza Italia". Tra i 5Stelle intanto timori sulle liste, ed è giallo sulla corsa di Di Battista. Conte "blinda" le regole, non ne parla per evitare pressioni. Lui sarà alle parlamentarie, l'attesa per la scelta dell'ex deputato. 5S, ritorno al futuro, scrive invece la Stampa (p.10). Ultimi giorni in Parlamento per gli onorevoli tagliati fuori dal vincolo del doppio mandato. C'è chi riprenderà a fare l'avvocato o il medico, ma per molti tornare a casa è un salto nel vuoto.
Nel centrodestra intanto è derby FdI-Lega sui migranti. "Blocco navale in Libia? Gli sbarchi già azzerati" (Messaggero p.4-5 e tutti). La risposta del Carroccio alla Meloni: "Fatto quando eravamo al Viminale". Salvini pensa ad un evento a Milano il giorno prima del raduno di Pontida. Berlusconi: "Giorgia coraggiosa come me, e Matteo sa anche ascoltare". Il leader di FI: "Il patto anti-destre del Pd? Sanno solo denigrare l'avversario. Le mie promesse sono tutte realizzabili: flat tax al 23% e attuazione del Pnrr". Il processo sugli sbarchi, Pontida e l'evento di Roma: Salvini proverà a recuperare nella "settimana di passione" scrive invece il Corriere (p.9). A settembre l'udienza a Palermo come tribuna del programma, e due giorni dopo l'obiettivo di raduno di partito "memorabile".

ESTERI
Pioggia di razzi da Gaza, la vendetta della Jihad islamica (Stampa p.14-15 e tutti). Cresce la tensione dopo l'uccisione di Al-Jabari, lanciati 35 missili in 24 ore. Arrestati nella Striscia 15 miliziani. E ora si teme il coinvolgimento di Hamas. L'esperto Gilboa: "Il Paese sta vivendo un momento di svolta, la pace è lontana, l'Iran soffia sul fuoco". Per Repubblica (p.15) Israele non ferma i raid e la Jihad promette: "Pagherete". Nuovi attacchi nella Striscia hanno portato almeno 24 vittime, sono oltre 300 i razzi sul Sud e Tel Aviv.
Rischiamo la guerra a Taiwan? Questo l'interrogativo del Messaggero (p.10). Per gli esperti un conflitto è improbabile, "ma un incidente può far precipitare la situazione". E gli Stati Uniti cercano di abbassare i toni.
Il reportage di Repubblica (p.14) ci porta invece in un viaggio a Zaporizhzihia e nell'incubo nucleare: "La centrale è minata". Nell'impianto occupato dai russi quattro reattori su sei sono stati spenti: impossibile garantire la sicurezza. L'Aiea: "Si rischia un disastro".
Venerdì ci sono state tre esplosioni e molti spari, e ora i due eserciti si rimpallano le accuse. I tecnici ucraini trattati come schiavi: uno si è rifiutato di eseguire un ordine, è stato massacrato. Nessuno tocchi la Cina, scrive invece Stampa (p.16) che sottolinea come sono oltre 4mila i missili sganciati sull'Ucraina dall'inizio della guerra ma nemmeno uno di questi ha colpito infrastrutture di Pechino. I servizi parlano di "accordo segreto".
Intanto secondo il Corriere (p.14) e tutti i quotidiani il Papa ha deciso di andare a Kiev. L'ambasciatore ucraino dopo l'udienza: felici di averlo da noi prima del Kazakistan. Una prima ipotesi parla di settembre.

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