Commentario del 20.08.2022

PRIME PAGINE
Il caso Ruberti scuote il Pd (Repubblica). L'effetto Suburra che scuote il Pd (Stampa). Letta attacca sui canali Usa, Meloni: così screditi l'Italia (Messaggero). Letta-Meloni, alta tensione (Corriere). In ginocchio... Vi sparo" questione morale sul Pd (Fatto). A sinistra piacciono antisemiti e violenti (Giornale). Ecco il metodo del Pd "In ginocchio o ti sparo" (Libero). "Ti sparo". Il video che fa tremare il Pd (QN). Dopo gli impegni falliti, spuntano i ricatti, Roma guidata dal Pd ripiomba negli anni più bui (Notizia).
Intervento di Letta (Messaggero): Per il Pnrr solo piccoli aggiustamenti, fermiamo il caro-bollette con altri mezzi". Il Pnrr spinge gli appalti (+20%) (Sole). Dietrofront scuola: i professori No vax tornano in classe (Messaggero). Colacicco (Mittel): "Lo shock bollette è sottovalutato, per le imprese un rischio enorme" (Sole). Se l'inflazione rallenta (MF). Elezioni, professionisti chi? (Italia Oggi).
L'ammiraglio Dragone (Repubblica): "Così la nostra Marina fronteggia i russi". Urso (Copasir) (Corriere): "Ingerenze di Cina e Russia, rischio reale, serve unità". Fico (Corriere): "I dem nostri interlocutori ma niente fusioni a freddo". Bomba energia (Avvenire). Macron chiama Putin, si tratta sulle centrali ma Mosca chiude il gas (Stampa). Gas, nuovo balzo gli imprenditori: così non reggiamo (Corriere). Putin apre agli ispettori nella centrale nucleare (Giornale). Zaporizhzha mon amour (Manifesto).

ECONOMIA
"La flat tax non è sostenibile, il Pnrr è fondamentale e le riforme avviate da Draghi, vanno completate, mentre ogni instabilità politica metterebbe a rischio il debito, perché gli spread sono già in aumento", dice Zandi (Moody's) a Repubblica (p.11) e aggiunge: "Per il gas dipendete da Paesi instabili come l'Algeria, dovreste investire di più in rinnovabili".
Dalla Sicilia ai Paesi Bassi, fabbriche costrette a fermarsi in tutta Europa: "Bollette insostenibili"
In Germania il Reno in secca fa esplodere i costi. Nuovo stop da Gazprom e il metano fa +7%, gli aiuti non bastano più, i due decreti Aiuti del governo sembrano già bruciati dalla nuova corsa delle quotazioni: dicono le imprese che è impensabile arrivare all'autunno inoltrato, quando ci sarà un nuovo esecutivo, prima di concedere nuovi sostegni (Stampa p.24). Su Repubblica (p.22), la rabbia degli industriali: "dai partiti solo slogan energia e lavoro ignorati", da Nord a Sud, aziende in allarme per la tempesta perfetta d'autunno, tra super bollette e manodopera scarsa ma "delle vere emergenze non parla nessuno", accusano. Il Presidente dell'Arera, Besseghini, parla al Corriere (p.2): "L'autunno sarà difficile per attività e famiglie, serve un tetto alle tariffe, sensato ridurre i consumi".
I prof No vax a scuola, dietrofront sull'obbligo (Messaggero p.13), ieri è arrivata la circolare ai presidi, tornano in classe insegnanti e bidelli sospesi. Le lezioni iniziano senza mascherine ma le prescrizioni potranno cambiare. Il Ministro Bianchi, in un'intervista al Sole (prima e p.8) assicura: "non ci saranno cattedre vuote, avanti sui corsi tecnici".
Il Pnrr spinge gli appalti – segnala Sole (prima e p.3) – il rapporto Cresme dice che, in sette mesi, aggiudicate opere per oltre 28 miliardi. Un nuovo record nei primi sette mesi del 2022, con un totale di 28.202 milioni di euro e un incremento del 20,7% rispetto al periodo gennaio-luglio 2021.

POLITICA
Bufera Pd, in evidenza su tutti. Spunta un filmato shock, pubblicato dal Foglio, che mostra Albino Ruberti, collaboratore del sindaco di Roma, Gualtieri, mentre urla "inginocchiati o te sparo", durante una lite col fratello di Francesco De Angelis, capo dei dem a Frosinone. La Suburra del Pd romano, partito del potere per il potere (Repubblica prima e p.7). E scattano le reazioni al video shock, col Pd che dice "Episodio gravissimo", Letta: "passo indietro doveroso". Renzi parla di una vicenda oscena e Salvini accusa: "questa è la campagna del Pd: cosa ci aspetta a settembre?" (Stampa prima e p.2 e tutti). Le urla fuori dal locale riprese da un telefonino: "A me nessuno può dire me te compro", le ipotesi dei colleghi di partito: "È stata una reazione violenta a una proposta irricevibile" (Stampa p.4). Libero (prima) attacca: "ecco il metodo Pd, in ginocchio o ti sparo". Ma in un colloquio con Stampa (p.2), Ruberti si difende: "Nessuna corruzione, parlavamo di calcio, qui non c'è niente di inconfessabile - abbiamo affrontato normali questioni politiche in vista delle elezioni regionali, le frasi di quel filmato sono assolutamente fuori luogo e non mi rispecchiano". Ignazio Marino, ex sindaco di Roma, intervistato da Stampa (p.4): "Provo una profonda tristezza, al Pd serve una rottura totale".
Altro tema in primo piano su tutti, il duello a distanza tra i due leader, Meloni-Letta (Stampa p. 6 e tutti). Scintille tra i due con Meloni che accusa Letta, intervistato dalla Cnn nei giorni scorsi alla quale aveva detto: "Se vince Giorgia, l'Europa è a rischio". Meloni replica: "Così screditi l'Italia, dici soltanto follie e pensi solo a te stesso e non al Paese". Secondo Sorgi (Stampa p.6) è una lite stile Sandra e Raimondo e per Calenda, sono liti da pollaio.
Per il centrodestra, le liste sono ancora in alto mare (Stampa p.7): nella coalizione il clima si è fatto pesante, soprattutto dentro Forza Italia dove molti deputati e senatori, più della metà dei 122 parlamentari uscenti, non saranno rieletti. Per la Lega invece, ci sono le liste e i candidati (Messaggero p.6): un posto per tutti i big, Bongiorno a Roma Est, nel Carroccio donne in maggioranza, Bossi ancora non ha sciolto la riserva.
Nel M5s invece cade l'ultimo tabù (Stampa p.9): sì alle pluricandidature, Conte corre in 5 collegi possibile sfida con Di Maio, De Raho in Emilia e Calabria, seggio sicuro per Appendino che fa l'en plein in Piemonte. Il presidente della Camera Fico, parla al Corriere (p.11): "è stato inopportuno tirar fuori la presidenza della Repubblica nel dibattito politico – e aggiunge – no al presidenzialismo, il rapporto con il Pd? Funziona quando si converge sui programmi".
Nel Terzo polo, la coalizione Ursula non è una chimera, un'uscita propagandistica inevitabile, da parte di chi vuole riportare Draghi a Palazzo Chigi. Per il Terzo Polo di Calenda e Renzi, è semplicemente "quello che accadrà". Calenda vede questa prospettiva all'orizzonte dopo il voto del 25 settembre, ed è convinto che non sia estranea neppure a Berlusconi e, forse, a Salvini, e certamente appartiene a Letta e al Pd (Repubblica p.9). Su Messaggero (p.7), la stretta finale, Boschi e Carfagna al sud.

ESTERI
Allarme del Copasir su Mosca: "Guerra ibrida e ingerenze sul voto". Blog, talk show e social così i russi influenzano la campagna elettorale. Salvini si difende (Repubblica p.5, e tutti). Le parole dell'ex-premier, Medvedev e il suo invito agli elettori europei a "punire i governi per la loro stupidità" sono solo "una carnevalata". E' ben altra la minaccia che incombe sul voto del 25 settembre. Il comitato è preoccupato per i cyber attacchi e la disinformazione sul conflitto in Ucraina diffusa soprattutto nei social. Il presidente Urso: "Putin punta su di noi come grimaldello per forzare l'atlantismo Ue. Siamo già in grave ritardo nel fronteggiare le minacce, il pericolo è anche la Cina. Non commettiamo l'errore di dividerci per non indebolirci".
Macron chiama Putin per Zaporizhzhia: "Evitate una catastrofe". Lo Zar acconsente: "Ispezione dell'Onu ai reattori nucleari" (Repubblica p.12 e tutti). Intanto l'Indonesia conferma che Putin parteciperà al vertice del G20. Una telefonata a sorpresa tra Macron e Putin, e sembra sciogliersi il nodo delle ispezioni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. La Russia accetta ufficialmente la visita degli esperti dell'Aiea, ma rifiuta di uscire dall'impianto.
Lo scontro interno a Mosca: "Ti piace l'Ucraina? Muori" (Stampa p.17). Pestaggi, esecuzioni, botte, un conflitto civile sotterraneo metà della popolazione si oppone all'intervento ma viene schiacciata. Un biker è stato ammazzato a calci e pugni, un tassista freddato a colpi di pistola.
L'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, intervistato da (Repubblica p.2-3): "così la Marina ha respinto le navi russe dall'Adriatico, venuti a conoscenza dei movimenti russi, l'ammiraglio De Carolis ha mobilitato le unità più vicine, impegnate nel dispositivo europeo di Irini, nella missione di pattugliamento della Nato e nella vigilanza marittima. Abbiamo seguito le mosse dei vascelli con le fregate e un sottomarino, gli aerei le hanno controllate dall'alto senza sosta, dal 24 febbraio il Cremlino ha schierato 20 navi nel Mediterraneo, fatti simili accadono anche davanti a Libia e Bosforo". "Quando si giungerà alla pace in Ucraina, nel Mediterraneo ci sarà un grande riverbero: i russi punteranno al Nord Africa".
Gas alle stelle, aziende a rischio. Nord Stream, nuovo stop russo (Corriere p.2). In crescita lo spread, giù piazza Affari. Dall'acciaio all'alimentare: la produzione potrebbe fermarsi. Ogni giorno un nuovo record negativo.

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento