Commentario 10.08.2022

PRIME PAGINE
Calenda: "Terzo polo con Renzi" (Stampa). Calenda-Renzi disputa sui seggi (Repubblica). Terzo polo, prove d'intesa (Corriere). Calenda vede Renzi: si tratta sul Terzo polo (Messaggero). Torna a casa Letta (Tempo). Nei collegi ora il centrodestra dilaga (QN). Tutti contro i Cinque Stelle mancava solo Di Battista ed è arrivato (Notizia). Calenda e Renzi, non fatevi fregare questi sono del Pd (Libero). Destre pigliatutto, Centro sparito, M5s in crescita (Fatto). Complottismo economico (Foglio).
Intervista a Silvio Berlusconi (Giornale), "La Cina ora è un pericolo, Renzi e Calenda commedianti".
Zingaretti (Stampa): perché la flat tax condanni i giovani. Dal cuneo alle bollette, Dl Aiuti in vigore: bonus 200 euro a 3 milioni di partite Iva (Sole). L'Abi: "Fate crescere il Paese" (Messaggero).
Trump, blitz Fbi, rischia il carcere (Repubblica). La furia di Trump contro l'Fbi: un raid,
sono perseguitato (Corriere). Caccia al ladro (Manifesto). Bloccati da Mosca gli asset italiani di energia e bancari (Messaggero).

ECONOMIA
La lettera dell'Abi ai partiti in vista delle prossime elezioni, su Messaggero (prima e p.2 e altri): "Fare scelte coraggiose su Europa e crescita, risollevare la competitività e tutelare il potere d'acquisto, la pandemia e la guerra rendono necessario che il percorso di crescita dell'economia italiana non si interrompa". Patuelli, presidente Abi al Messaggero (p.2) avverte: "I rischi di esercizio provvisorio possono scatenare i mercati, meglio prepararsi per tempo".
Dal cuneo alle bollette, Dl Aiuti in vigore: bonus 200 euro a 3 milioni di partite Iva – evidenzia Sole (prima e p.2) - fino a dicembre, sale al 2% il taglio contributivo sui redditi sotto i 35mila euro.
E c'è la stretta per la tassa sugli extraprofitti, gas, scatta il piano Ue dei risparmi, taglio del 7% ai consumi. Il Ministro Cingolani avvisa: "inverno di sobrietà". Welfare, 600 euro per le bollette (Corriere p.29). E sulla flat tax al 15%, c'è l'altolà a Salvini di FdI e azzurri che la definiscono irrealistica (Messaggero p.7).
Intanto parte l'austerity su luce e gas – segnala Repubblica (p.22) - i primi tagli nelle città italiane, dai limiti ai condizionatori alla riduzione dell'illuminazione pubblica, i Comuni riducono i consumi con l'obiettivo -7% entro marzo 2023. Misure per ora volontarie ma il governo può renderle obbligatorie.

POLITICA
Trattive in corso tra Calenda e Renzi per il terzo polo, in evidenza su tutti. Oggi potrebbe essere la giornata decisiva per concludere il "matrimonio" tra Azione e Italia Viva, sarebbe già pronto il logo con il nome dell'ex ministro e i due simboli, il negoziato a ritmi serrati, il capo di Iv vuole chiudere entro domani (Corriere prima e p.2 e tutti). Intanto è braccio di ferro sulle candidature, l'idea del ticket Carfagna-Bonetti - Corriere (p.3) - intesa vicina ma il leader di Azione è cauto, "evitiamo di farci fregare", l'ipotesi di una divisione con il 40% dei seggi a Italia viva. L'ipotesi di una leader donna e spunta il nome di Carfagna anche su Messaggero (p.5), per Renzi il capitano può essere Calenda ma lui: "possibile una scelta al femminile". E proprio Calenda a Stampa (p.2) dice: "Con Matteo ci sarà un patto, terzo polo argine anti-destra, Letta? Ha fatto una cavolata - la battaglia con Meloni è al proporzionale in Senato, chi avrà il ruolo di leader tra me e lui? Potrebbe anche essere una donna". Libero (prima) su Calenda e Renzi, attacca: "non fatevi fregare, questi sono del Pd – sono pronti a creare una lista con la Carfagna candidata premier, i moderati non abbocchino al bluff, l'obiettivo è governare con Letta".
Nel frattempo il programma del centrodestra è scritto e ha un titolo "draghiano" (Corriere p.6): "Italia domani", come quello governativo sul Pnrr. Ieri sera è stato consegnato ai leader di partito e dunque il tavolo di coalizione ha ufficialmente chiuso i suoi lavori. Tajani, intervistato dal Corriere (p.7) sul terzo polo: "serve a fare da sponda al Pd – dice - ora il Ppe è anche sul nostro simbolo, il nostro rivale è la sinistra, Forza Italia è il centro, noi abbiamo programmi basati su calcoli reali, il voto a noi è utile, si bilancia la coalizione. Meloni? E' normale che tutti i partiti ambiscano al primato, chi lo avrà potrà proporre il nome del premier al capo dello Stato". Berlusconi sostiene di essere il garante della politica estera, e nel simbolo entra il Ppe, l'ex premier ha quasi sciolto le riserve, verso la candidatura nel collegio di Monza (Messaggero p.6). E proprio il cav, in un'intervista al Giornale (prima e p.2), va all'attacco: "Il Pd è alleato degli anti Nato ed è un errore sottovalutare l'espansionismo cinese. Renzi e Calenda, sono dei commedianti del palazzo, il centro siamo noi. Ogni voto in più rafforzerà il profilo moderato e centrista della coalizione". Sul fronte del centrosinistra invece, le liste sono in alto mare, pochissimi i posti sicuri e Letta invita a rivedere le quote (Messaggero p.8). Repubblica (p.10) parla di risiko candidature, al netto di ministri e deputati uscenti, Letta ridisegna la classe dirigente dem in vista del voto. Con uno sguardo anche al centro, da Furlan a Shlein, la sfida rosa del Pd e Letta promette aumenti ai prof.
Zingaretti su Stampa (p.6-7) scrive di riforme inique contro i giovani: "gli italiani chiedono giustizia sociale, sviluppo sostenibile e lavoro, dignità e speranza. La lotta alle diseguaglianze e la crescita diffusa dovrebbero essere l'assillo e la stella polare di tutta la politica", scrive.
Il sondaggio dell'Istituto Cattaneo vede il centrodestra in vantaggio più largo, all'uninominale 185 collegi a 32. A FdI, Lega e FI, 245 seggi alla Camera e 127 al Senato, consensi, per Meloni testa a testa sopra il 23% con il Pd. Dopo lo strappo di Calenda il centrodestra conquisterebbe oltre il 60% dei seggi ma è improbabile la maggioranza dei due terzi che serve per cambiare la Costituzione (Corriere p.9, Stampa p.4 e altri). Destre pigliatutto, Centro sparito e M5s in crescita, secondo i sondaggisti, come riporta Fatto (prima e p.3). Severgnini su Corriere (p.26) scrive che questa volta, i cittadini vogliono essere rassicurati, "molti politici agiscono secondo automatismi, gli elettori chiedono melatonina e loro offrono adrenalina".

ESTERI
Talpe, carte e dossier: il cerchio dell'Fbi si stringe su Trump (Repubblica p.2-3, e tutti). L'ex presidente potrebbe aver nascosto dossier esteri o sull'assalto a Capitol Hill. Biden all'oscuro dell'operazione. Sulla strada per la Casa Bianca adesso ci sono quattro inchieste: indagano il Congresso, l'Fbi, la procura di New York, l'Agenzia delle entrate il tycoon tentato dall'anticipare la candidatura per spiazzare gli avversari. Se condannato andrà fino alla Corte Suprema. Non solo il futuro politico di Trump, ma la tenuta del sistema democratico americano, sono in gioco dopo la perquisizione di lunedì dell'Fbi. Dietro il sostegno a Trump la paura dei repubblicani per un nuovo Watergate.
Gas, bollette sempre più care, ora si ferma il nucleare francese (Messaggero p.3). Parigi, il più grande produttore europeo di energia atomica, da settimane si trova costretto a importare elettricità, a caccia di gas. Allarme della Iea: lo stop alla produzione transalpina farà volare i prezzi in tutta Europa. Uno stop totale e immediato del gas dalla Russia porterebbe i Paesi dell'area euro in recessione, con un impatto sulla crescita del Pil pari all'1,7% sentenzia il Mes.
Putin blocca i beni italiani Energia e banche a rischio. Stop alla vendita degli asset stranieri (Messaggero p.3, Stampa p.16). Mosca vieta alle società dei "Paesi ostili" di cedere quote nelle banche e nelle aziende strategiche, in particolare quelli dell'energia e delle materie prime. L'elenco atteso questa settimana. Nel mirino, le operazioni di Enel e le mosse di Unicredit e Intesa Sanpaolo.
Il ricatto nucleare: l'ultima arma di guerra russa (Stampa p.17). La battaglia a Zaporizhzhia fa pensare a una nuova escalation fatta anche di bugie e disinformazione. Colpita una base russa in Crimea, l'Ucraina rivendica: "È solo l'inizio" (Repubblica p.15, e tutti). Mosca smentisce: "Esplosione interna e non frutto di un attacco esterno". Ora Kiev attacca meglio dalla distanza cercando così la svolta. Il Vaticano sulla guerra di Kiev: "Chi è aggredito ha diritto all'uso delle armi" (Corriere p.12). La Chiesa lavora sempre per la pace, ma prevede la legittima difesa per i popoli aggrediti.

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