Commentario 17.08.2022

PRIME PAGINE
Conte: lavorare meno, 36 ore per tutti (Stampa). Destra, conti a rischio su fisco e pensioni (Repubblica). Letta blinda le liste: big esclusi (Messaggero). Letta&C. paracadutati per un seggio sicuro (Fatto). Scontro sui candidati del Pd (Corriere). Purghe democratiche (Giornale). Letta purga i draghiani, M5S ricicla i parenti (Libero). Liste bollenti (Avvenire). Mistero napoletano (Manifesto). Ecco l'ultimo disastro di Letta, dopo il flop delle alleanze nel Pd scoppia la rissa sui candidati (Notizia). Letta chiude le liste, la notte dei veleni (QN). La grande ammucchiata (Tempo). Provenzano (Corriere): "Non è stato un repulisti, ribalteremo i pronostici". Tajani: "Anche Forza Italia farà sacrifici sui nomi". Berlusconi (Giornale): "Bugie e idee rubate, ecco il Pd".
Inflazione e tassi, arriva la stangata sul Tfr degli statali (Messaggero). Portale anti sommerso, faro sulle frodi (Sole). Forfettari, il bollo fa reddito (Italia Oggi).
Cina, la svolta della sostenibilità (Sole). Gas, su il prezzo e Berlino ripensa al nucleare (Corriere). Mosca: "Il gas aumenterà ancora" (Giornale). Gas senza alternative (MF).
Super Jacobs è tornato, oro nei 100 metri (Repubblica e tutti).

ECONOMIA
Gas, il record di Ferragosto, titola Stampa (p.24), caldo e difficoltà dell'eolico spingono il metano ai massimi, aumento del 746% in un anno e arriva la minaccia di Gazprom, "Entro l'inverno ci sarà un altro rincaro del 60%". Nuovi massimi per il gas, bollette a rischio stangata (Repubblica p.22, Messaggero p.9 e altri): le tariffe potrebbero raddoppiare, Berlino rinvia la chiusura di tre centrali nucleari. L'energia spinge le entrate fiscali, a giugno debito pubblico record (Messaggero p.16): in sei mesi, aumento di quasi 40 miliardi dovuto soprattutto ai profitti gonfiati dal balzo dei prezzi, il debito pubblico supera quota 2.766 miliardi facendo registrare un nuovo massimo storico.
Statali, stangata sul Tfr, l'anticipo costerà il 2% e nessuna rivalutazione (Messaggero p.8): una liquidazione più povera per i dipendenti pubblici, più che un rischio è una certezza, effetto del caro prezzi e dell'aumento dei tassi di interesse ma soprattutto delle regole con le quali il Tfr o il Tfs, vengono liquidati ai dipendenti dello Stato e delle altre pa. Tempi di attesa fino a cinque anni per avere la buonuscita. Così l'inflazione taglia l'assegno. (Messaggero p.8).
Su Repubblica (p.3), l'analisi di Boeri e Perotti sulla flat tax del centrodestra: iniqua, costosa e inapplicabile, quella di FdI è una "fake tax". Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno tre idee diverse per applicare la "tassa piatta". Quella di Meloni è anche incostituzionale", scrivono.
Superbonus, cantieri a metà: i rischi per chi non finisce i lavori (Repubblica p.29): opere ammesse per 40 miliardi, banche in attesa di regole per sbloccare i crediti.

POLITICA
"Letta, Di Maio e Draghi hanno agito per farmi fuori – dice Conte in un'intervista a Stampa (prima e p.2) - per le nostre lotte, siamo noi la forza più progressista che ha governato negli ultimi anni, no al presidenzialismo, serve un limite costituzionale ai mandati a parità di salario sperimenteremo la settimana di 36 ore e ridurremo l'orario di lavoro. Il Pd? Grande delusione".  Intanto, alle parlamentarie M5s, c'è la carica dei fedelissimi, oltre 50 mila voti online per scegliere i candidati grillini. Oggi l'esito delle consultazioni (Stampa p.3). M5S, i parenti rimpiazzano i caduti del terzo mandato -  Messaggero (p.4) - tra i familiari in corsa per un seggio, il marito di Dadone e il fratello di Buffagni. Sì dall'86% degli iscritti al listino dei fedeli di Conte: ci sono prof e magistrati. E per il Pd, Stampa (p.6) e tutti, parlano di liste della discordia, raffica di big esclusi o candidati in seggi ad alto rischio, veleni tra le correnti, il caso Amendola: "Letta ora corre ai ripari e cerca una collocazione più consona". Anche su Repubblica (p.6), il Pd scioglie il nodo liste, fuori gli ex renziani, Letta punta sui giovani.  Sorgi, nella sua analisi su Stampa (p.6), scrive di bussola anti-renziana dei Dem, "era inevitabile –scrive – che dopo la fine del campo largo, la definizione delle liste si lasciasse dietro una scia di polemiche personali e politiche. Provenzano al Corriere (prima e p.3) definisce le accuse al Pd, ridicole: "Siamo stati il primo partito ad approvare le candidature, quasi all'unanimità. La stagione di Renzi nel Pd è superata da tempo, le sue liste elettorali furono un Armageddon contro chiunque non la pensasse come lui. Stavolta non è andata così, l'accusa è ridicola" e aggiunge – "queste elezioni non prevedono il pareggio, o noi o la destra, niente spazio per terzi e quarti poli".  Tempo (prima) critica: pd senza vergogna, la grande ammucchiata. Libero (prima e p.3) parla di liste dell'orrore a sinistra: Letta purga i draghiani, M5s ricicla i parenti. Il Pd presenta i candidati e punisce gli uomini vicini al premier per fare spazio a comunisti e simili. Giornale (prima) critica: Pd sempre più a sinistra, purghe democratiche.
Nel centrodestra, su Repubblica (prima e p.2), flat tax e legge Fornero, nei piani della destra un macigno sui conti. La Lega rilancia sulle pensioni ma per Quota 41, necessari fino a 6 miliardi l'anno, per la riforma fiscale stime di spesa da 13 a 80 miliardi, l'allarme di Bruxelles sul debito. E di scelte tattiche dei big parla invece Messaggero (p.5), Berlusconi a Monza e Meloni nella Capitale. In Lombardia possibile sfida tra il Cav e Renzi, per Salvini un seggio a Milano. Tajani, al Corriere (prima e p.9): "anche Forza Italia farà sacrifici sui nomi, il Pnrr? Continuità col governo Draghi. Meloni non c'entra col fascismo, sennò non potremmo essere alleati, noi nella coalizione, garanzia di un profilo liberale, cristiano, europeista. Su Giornale (prima e p.8), l'intervento di Silvio Berlusconi: "La sinistra unita soltanto dal terrore delle urne, fa campagna elettorale con bugie e idee copiate, accusarci di aver fatto cadere Draghi è falso, come mettere in dubbio il nostro atlantismo.  Nel programma Pd spazio solo per bandiere ideologiche, sanno che perderanno".
E adesso è ufficiale, gli alleati, ora sono avversari, Calenda e Bonino si sfideranno nella Capitale. Per l'esattezza nel collegio uninominale del Senato di Roma centro. "Felice di avere Emma Bonino come avversaria, magari riusciremo a confrontarci sui problemi della città", ha detto Calenda (Messaggero p.7). E dalla lotta al Covid alla politica, i virologi scendono in campo (Repubblica p.8 e altri): Crisanti correrà per il Pd ma anche Lopalco, Ricciardi e Bassetti sono nel valzer delle candidature.

ESTERI
Incursori di Kiev attaccano in Crimea. Colpita anche la città russa di Kursk. A Zaporizhzhia, rischio disastro, Mosca ribadisce: non useremo l'atomica (Repubblica p.12, e altri). Annuncio a sorpresa dell'Onu: "giovedì Zelensky vede a Leopoli Erdogan e Guterres". Un triplo successo contro i russi fa ben sperare gli ucraini, intanto continua l'allarme atomico, il ministro della difesa russo, Shoigu, nega l'intenzione di usare "armi atomiche tattiche" e si dice pronto a facilitare la visita degli osservatori Onu all'impianto, purché gestita da Mosca.
Gas, prezzi decuplicati rispetto a un anno fa. Dietrofront della Germania: in bilico lo stop al nucleare (Messaggero p.9, Corriere p.11). Le quotazioni toccano i 251 euro. Berlino "tassa" i consumatori. Olaf Scholz: "Stiamo esaminando attentamente se prolungare il funzionamento delle 3 centrali nucleari ancora attive e le cui capacità di produzione potremmo usare questo inverno". La Germania intende posticiparne la chiusura. Lo scrive il Wall Street Journal parlando di "completa inversione di rotta della politica tedesca".
Dall'Olanda alla Sicilia, il caro-megawattora ipoteca la crescita (Corriere p.11). Nei Paesi Bassi chiude una delle maggiori fonderie di zinco in Europa, in Olanda, ieri l'annuncio della chiusura dal primo settembre. In Italia siderurgia in affanno, l'ultimo esempio in Sicilia. Dopo le chiusure di giugno e luglio si ferma anche per tutto il mese di agosto Acciaierie di Sicilia, lasciando a casa 500 lavoratori tra diretti e indiretti.
Isolati, divisi e sul lastrico. I talebani sono senza rotta. L'errore americano (Repubblica p.14, Stampa p.22-23). Abbandonando un Paese corrotto e fragile si è rafforzato il consenso attorno ad Al Qaeda. L'uccisione di Al Zawahiri nel centro di Kabul, dimostra che i jihadisti sono tutt'altro che sconfitti. Le fratture tra i talebani favoriscono l'espansione di altri gruppi terroristici.

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