Commentario del 22.08.2022

PRIME PAGINE
Politica. Pronte le liste, tensioni finali (Corriere). Alle 20 il termine per i nomi.
Di Maio e Tabacci fan fuggire i sindacati dal partito dei sindaci (Fatto). Occhio, inciucio in corso (Giornale). Il Pd prova a coprire antisemiti e filo-Urss (Libero). Rivolte e veleni, ecco le liste (Messaggero). Intenzioni Sinistre (Tempo). Caos liste, torna la partitocrazia (Stampa).
Economia. Meno tasse, borse di studio e bonus: tutte le promesse acchiappa giovani (Messaggero). Addio alla tregua fiscale, arrivano 5 mln di cartelle entro fine dicembre. Bonus record nel 2022, ma pesa l'incognita su proroghe e cessioni (Sole).
Esteri. I russi accusano Kiev per l'attentato a Dugin (Corriere). L'attentato all'ideologo di Putin allontana i negoziati sull'Ucraina (Giornale). L'attentato a Dugin è un messaggio a Putin (Libero). Una bomba per Putin (Repubblica).

ECONOMIA
Ci sono anche i temi economici nella campagna elettorale. Il Messaggero (p.7-8) propone un focus con le promesse dei partiti ai giovani. Dal taglio delle tasse a chi assume under 35 al compenso obbligatorio negli stage. Il Pd vuole dare diecimila euro ai diciottenni, contributi per gli affitti e pensioni di garanzia. Per Letta "la vera emergenza sono i ragazzi italiani che emigrano". Per FdI priorità a nuove borse di studio per meriti sportivi. Previsti anche incentivi alle start-up e agevolazioni per i mutui prima casa. Il M5S vuole contrastare il precariato limitando i contratti a tempo e con lo stop ai tirocini gratuiti. La proposta del Terzo polo è un taglio choc alle tasse nelle buste paga per facilitare le assunzioni. Forza Italia vorrebbe invece apprendistato da pagare con mille euro al mese: "Non sussidi, ma lavoro". E infine la Lega, che intende favorire l'occupazione con un tavolo permanente tra atenei e imprese. Previste anche sovvenzioni alle famiglie per la nascita di ogni figlio.
C'è invece il tema del gas su Stampa (p.16) che parla di governo al bivio. Stretta della Germania che taglia i consumi del 20%. Difficile per l'esecutivo intervenire in modo deciso prima delle elezioni, Palazzo Chigi resta prudente. Berlino invece accelera verso l'austerity e fissa l'obliettivo. Ma non rinuncia ad abbandonare il nucleare. Contro il caro energia temperature ridotte e meno luci nelle città, scrive il Messaggero (p.8). Il piano per abbassare i consumi in casa: taglio netto degli orari per il riscaldamento. Si rafforza l'ipotesi di una riduzione del 40% per l'illuminazione pubblica. A Stampa (p.16) parla Enrico Carraro: "Draghi non aspetti, subito il razionamento. Le fabbriche si fermano ed i partiti ci ignorano". Il leader degli industriali veneti parla di "emergenza nazionale, non riusciamo più a lavorare". Tax credit energia, calendario riscritto tra requisiti e proroghe, scrive invece il Sole (p.2). Il decreto Aiuti-bis conferma i bonus fino al 30 settembre. Cancellato il limite "de minimis", le agevolazioni restano fruibili entro il 2022.
Ecco però la stangata d'autunno: in arrivo 5 milioni di cartelle. Il 70 per cento degli atti sospesi durante il Covid verrà consegnato entro dicembre. Resta il nodo delle notifiche fiscali con Pec non presenti nei registri ufficiali.

POLITICA
C'è il tema delle liste in primo piano su tutti i quotidiani. Il centrodestra le chiude, le scelte di Calenda e Renzi. Tra gli azzurri le novità Rita Dalla Chiesa e Maurizio Casasco. Terzo polo, con i due leader in corsa anche Boschi e le tre ministre (Corriere p.2-3). Nel centrosinistra la Stampa (p.6) segnala la rivolta dem contro Castelli: "Non può stare con il Pd", e lei replica: "Mi candido altrove". L'accordo con Di Maio per un posto in lista a Novara per l'ex sottosegretaria all'Economia. Il Messaggero (p.2-3) racconta invece le sfide nei collegi. Malumori, accuse e proteste per le esclusioni. Ma alla fine quasi tutti i big trovano un posto. Alle 20 di oggi la scadenza per presentare l'elenco definitivo degli aspiranti parlamentari. Tormentone liste, il rush finale, titola invece Stampa (p.7). Stasera Letta con la sua coalizione depositerà l'elenco definitivo dei candidati. Bonino corre nel Lazio con Zingaretti e Madia, Bobo Craxi a Palermo, Cottarelli in Emilia. Conte intanto apre ai democratici: "Si può tornare insieme", ma poi fa dietrofront: non ora. Il leader M5S: "Le mie parole travisate". E i dem rilanciano: esperienza chiusa, anche post-voto. In Campania le accuse a una candidata grillina: "Si è votata a nome di altri iscritti". Per il Giornale (p.6) Conte inciucia già coi dem, e poi fa subito dietrofront. Lo stop arriva dopo l'ira della base, e lui precisa: "Sono stato travisato". Libero (p.5) parla di liste Pd in frantumi, è il disastro di Enrico. Rivolta dei territori contro gli alleati voluti dal leader democratico, costretto a ripescare Ceccanti a Pisa e a escludere la Castelli a Novara. Ma il partito è nel caos.
Polemiche intanto per il video dello stupro lanciato sui social dal centrodestra. Assia Neumann Dayan, nella sua analisi su Stampa (p.9) parla di campagna elettorale sul corpo di una donna struprata. A Piacenza un richiedente asilo ha violentato una 55enne originaria dell'Ucraina. Il video è stato usato da Salvini e Meloni come mezzo di propaganda per raccogliere consensi.
Intanto proprio a Stampa (p.11) parla Riccardo Molinari: "La sconfitta alle amministrative ci è servita da lezione". Il capogruppo della Lega: "Gli elettori non erano contenti di vederci nel governo Draghi. Proviamo a sorpassare FdI, ma il nostro nemico è l'astensione".

ESTERI
Attentato contro i Dugin, accuse tra Mosca e Kiev "Sono i russi anti Putin" (Repubblica p.2, Messaggero e Stampa p.2-3, Corriere p.12). Un'autobomba uccide Daria Dugina, figlia 30enne di Aleksandr, l'"ideologo di Putin". La Russia: "Bomba messa dagli ucraini". L'ufficio di Zelensky nega: "Scricchiolii del regime". Un gruppo "partigiano" anti-regime rivendica. Ipotesi di una pista interna. Ma l'esule Ponomarev afferma: "Sono stati i partigiani contro il Cremlino". Falla nella rete degli 007 russi. Putin si scopre vulnerabile. C'è il sospetto di una talpa. L'esplosione nel diametro residenziale del potere. Sanzionati da Usa e Gb, padre e figlia hanno promosso l'ideologia "nazionalbolscevica" per l'attacco a Kiev: "L'Eurasia sia dominata da Mosca, Da Dublino fino alla Cina". Legami con Bannon e Prigozhin. Secondo il politologo Edward Luttwak: "L'attacco rende più debole lo Zar. Ora deve distrarre forze per la sicurezza interna" (Repubblica p.2). "Chiunque ci sia dietro all'attentato contro Aleksandr Dugin, una cosa è comunque certa: questo attacco pone alla Russia un grave problema strategico, perché la obbliga a dedicare più uomini e risorse alla difesa di obiettivi che non riteneva a rischio".
Sei mesi di guerra, Zelensky teme il 24: "I russi lanceranno attacchi crudeli" (Repubblica p.16, Stampa p.3, Corriere p.15, Messaggero p.2). "Negoziato impossibile con Mosca se processeranno i soldati di Mariupol". Massima allerta per 5 giorni. Mercoledì cade la ricorrenza dell'inizio dell'invasione partita a febbraio. Lo stesso giorno si celebra l'indipendenza ucraina. Zelensky: "Putin ci farà qualcosa di brutto". I civili scappano in campagna. Paura per la capitale: uffici chiusi e trasporti sospesi. Si aspetta la rappresaglia, che ci sarà, non ci sono dubbi.
Intanto la Svezia cede al ricatto di Erdogan: attivista curdo estradato in Turchia (Stampa p.4). Ankara vuole i "terroristi" per togliere il veto all'ingresso nella Nato di Stoccolma e Helsinki. Venerdì mattina agenti della polizia e della Säpo hanno arrestato l'attivista curdo Zinar Bozkurt, che vive in Svezia da 8 anni. Da un momento all'altro verrà estradato in Turchia. L'arresto potrebbe essere la materializzazione delle paure della diaspora curda in Scandinavia, che fin dai primi colloqui per l'ingresso della Svezia nella Nato, ha continuato a ribadire che "saranno i curdi a essere sacrificati al ricatto turco per l'adesione all'Alleanza".

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