Commentario 09.08.2022

PRIME PAGINE
Palazzo Chigi, Meloni si candida (Corriere). Calenda frena su Renzi (Repubblica). La Flat Tax di Salvini costa 80 miliardi (Stampa). Renzi: "Porte aperte a Calenda" (Messaggero). La rivoluzione delle tasse (Tempo). Alleanza anti tasse (Giornale). Calenda e Renzi a un passo dall'intesa (QN). Calenda confessa "Tornerò con il Pd" (Libero). Voleva andare a Palazzo Chigi Letta invece prepara le valigie per lo sfratto dal Pd (Notizia). Gli sfascisti (Manifesto). Tutta colpa del Ttp (Foglio). Pd al palo, M5s al voto, destre coi morti viventi (Fatto). Lega e Fi, il ritorno dei "tassapiattisti" (Avvenire).  
Fornero (Stampa): I programmi ridotti a televendite.
Eredità Draghi, dal Pnrr alle riforme mancano ancora 434 decreti attuativi (Sole).
Energia, prezzi choc "La metà del costo per la speculazione" (Messaggero).
Via alla nuova scuola per la Pa tra appalti e transizione digitale (Sole).
Fisco, debitori spalle al muro (Italia Oggi).

ECONOMIA
Fisco, Salvini sorpassa Berlusconi e rilancia promettendo, "Flat tax al 15% per i dipendenti", il leader della Lega propone di estendere in 5 anni, il regime in vigore per le partite Iva, parificando il prelievo sui redditi ma Tajani lo gela: "più realistica la nostra proposta al 23%", Zingaretti (Pd): "così più ingiustizie e taglio ai servizi pubblici" (Repubblica p.8, Stampa prima e p.2 e altri). Ma gli economisti sono scettici, dubbi di costituzionalità perché premia i redditi più alti (Stampa p.3).
Al Tesoro costerebbe 80 miliardi all'anno (meno se fossero tagliati gli sconti fiscali). Tempo titola (prima): la rivoluzione delle tasse, mentre la sinistra litiga il centrodestra prepara la riforma del fisco.
Caro energia. "Gas, più di metà dei costi che paghiamo in bolletta dovuti alla speculazione", gli esperti avvisano: scambi finanziari e timori per le scorte fanno lievitare le quotazioni - i rincari finiscono anche nel carrello della spesa delle famiglie italiane. Necessario un tetto al prezzo o un nuovo meccanismo di calcolo per bloccare gli aumenti fuori controllo (Messaggero p.8). Grano, mais e petrolio: è tregua sui rincari delle materie prime (Corriere p.28), arrivano i primi segnali di inversione di tendenza per i prezzi delle materie prime, alimentari e non. Sole (prima e p.3) evidenzia che la fine anticipata della legislatura lascia in carico al prossimo governo, un dossier che pesa sulle riforme fin qui adottate dai tre governi che si sono succeduti dal 2018: rischiano di restare
al palo o di rallentare il cammino i 434 decreti attuativi necessari a rendere pienamente operativi i provvedimenti legislativi varati finora e ancora rimasti sulla carta. Intanto, per gli extraprofitti, sanzioni doppie per chi non versa entro agosto (Messaggero p.9): nel decreto Aiuti bis arriva la stretta, controlli di Entrate e Guardia di Finanza. L'analisi in chiaro-scuro che emerge dalla relazione approvata dalla Sezione centrale di controllo della Corte dei Conti sulla gestione delle amministrazioni dello Stato plaude al Pnrr ma "ci sono difficoltà di spesa - la burocrazia italiana ha assorbito bene il Pnrr, ma per un giudizio definitivo sul suo operato bisogna attendere qualche mese" (Messaggero p.15, Repubblica p.22 e altri). Boeri e Perotti analizzano invece la proposta del Pd che vuole tassare le successioni sopra i 5 milioni, "non metterà sul lastrico nessuno – scrivono - raccoglierebbe molto poco, da uno a quattro miliardi a seconda dei cespiti tassati, una tassa che non serve" (Repubblica p.27). L'analisi di Elsa Fornero su Stampa (prima e p.4): "Quei programmi in stile televendita che trasformano i politici in imbonitori - dalle tasse alle pensioni, le proposte della destra rischiano di affossare la finanza pubblica - la proposta sull'aliquota unica non tiene conto dei divari sociali". Stirpe, vicepresidente di Confindustria, al Sole (p.11) avvisa: "dobbiamo dimenticare un sistema di relazioni industriali basato sul conflitto per accedere a un sistema basato sulla condivisione - il 95% dei lavoratori dell'industria ha il contratto nei tempi fisiologici".

POLITICA
"La grande ammucchiata non funziona. Si va dagli elettori condividendo delle idee, non uno schema con il numero dei collegi", sono le parole del leader di Italia Viva, Renzi al Messaggero (prima e p.3), "porte aperte a Carlo Calenda, uniti facciamo il botto, Letta il vero sconfitto – sono pronto a lavorare con il leader di Azione sul Terzo polo anche con un'unica lista, le idee che abbiamo in comune sono più vicine delle diversità". Ma su un possibile accordo con Renzi, Calenda, intervistato da Repubblica (p.3), dice: "Ci incontreremo per discuterne, perché
un accordo tra di noi non è né scontato né banale. Con Renzi ci sono rapporti deteriorati nel tempo, ci unisce una consonanza programmatica e ci dividono alcune scelte. Non avrei mai fatto un
accordo di governo con i 5S – e aggiunge - non ho tradito alcun patto. Con grande sofferenza mi sono sfilato da una coalizione Frankenstein". Anche Stampa (p.6) parla di terzo polo, offerta di Renzi, "io e Carlo caratteri diversi ma lavoriamo bene insieme". Manifesto (prima) sulla dichiarazione di Calenda che attacca Letta: "ho 50 messaggi che provano che lo avevo avvertito, me ne sarei andato se avesse firmato anche con i Rossoverdi". Libero (prima) parla di ennesima giravolta, Calenda confessa "tornerò con il Pd".
L'ex sindaca, Appendino su Stampa (p.11) e Fatto (p.4) critica: "sulle nostre battaglie non abbiamo ambiguità, è il Pd che non sa più da che parte stare, Letta fa solo accordicchi, noi soli e coerenti".  Intanto dal fronte del centrodestra, la leader di FdI; Meloni annuncia: "Se vinciamo andrò a Palazzo Chigi. Lo vogliono gli elettori" (Messaggero p.4). E Letta lancia invece il voto utile, obiettivo Pd primo partito, "chi non vuole Meloni deve scegliere il Pd", dice (Messaggero p.6). Dopo lo strappo di Calenda, il leader dem polarizza lo scontro con Meloni: "Noi primo partito", per un'opposizione più forte in caso di sconfitta. "Ma la partita per il governo non è ancora persa" (Repubblica p.4). Toti al Corriere (p.2) dice: "Calenda? Seguirlo è da manicomio" mentre il presidente di +Europa, Magi critica: "Calenda ha scelto i social, noi invece i nostri ideali" (Corriere p.4). Secondo Boccia (Corriere p.5), Calenda ha tradito e va in giro con un seggio del Pd, con i 5 Stelle siamo alleati in diverse città, l'avversario è la destra".
Secondo il sondaggista di youtrend, Pregliasco, il Pd è in difficoltà ma Calenda è meno popolare
di quanto si pensi, i ragazzi tendono a premiare soprattutto grillini, sinistra +Europa e FdI".
Ghisleri a Stampa (p.9) parla di "esercito degli indecisi sedotto da leader opposti – molti incerti tra Meloni e Renzi, i giovani reclamano attenzioni che non ricevono".

ESTERI
Scatta il piano della Ue per ridurre i consumi. Roma taglia sul gas ma l'elettricità vola (Stampa p.26). Da oggi in vigore la stretta sull'energia, la Francia è già avanti, la Germania accelera. Tabarelli, presidente di Nomisma Energia: "Nel nostro Paese manca un'azione decisa. Se il mercato ha fallito nel frenare i consumi di energia, l'Italia non riuscirà a tagliare del 7% l'uso di elettricità e metano, finché si limita a trasmettere un po' di spot sull'uso più attento di lavatrici e lavastoviglie".
Mangimi e dolciumi: la guerra del grano colpisce anche l'Italia (Repubblica p.17). Con la chiusura dei porti ucraini, Putin non mette in crisi solo Asia e Africa, ma anche la nostra economia, danneggiata dal blocco delle navi.
Dagli Usa via libera a un miliardo per l'Ucraina (Messaggero p.10). "Gli Stati Uniti hanno autorizzato il più grande pacchetto di assistenza alla sicurezza per l'Ucraina sino ad oggi" ha scritto su Twitter il presidente Biden, a proposito dell'invio di nuove armi a Kiev per un totale di 1 miliardo di dollari. Wagner allo scoperto: i mercenari di Putin costretti a farsi pubblicità (Messaggero p.10). Servono uomini da mandare in Ucraina e lo storico gruppo rinuncia alla segretezza. "Unisciti a noi per liberare il Donbass".
Allarme dell'Onu su Zaporizhzhia: "E' una battaglia suicida" (Stampa p.17, 11). La linea del fronte passa dalla centrale: Questa è zona rossa". Nel mezzo delle accuse reciproche tra Mosca e Kiev, il segretario generale delle Nazioni Unite, Guterres, ha definito "suicida" ogni attacco alla centrale nucleare.
Intervista a Svetlana Tikhanovskaya su Corriere (p.11): "La nostra gente non ama Putin", la leader dell'opposizione bielorussa: "Lukashenko cadrà. Speravamo prima". "Molti bielorussi combattono con gli ucraini. Putin è imperialista, ma noi ci sentiamo europei. Il mondo occidentale pensa alla Bielorussia come a un nemico. Ma l'86% di noi è contrario alla guerra, lo dicono i sondaggi".

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