Commentario del 28.06.2020

PRIME PAGINE
Il Mes e i tanti rinvii (Corriere) Tensione nel Pd con Conte e 5Stelle. Palazzo Chigi: per ora prevale la ragione del no. La destra contro la Merkel: "Europa, basta parole" (Stampa). Intervista alla Casellati: ora i fondi o salta tutto. "I vitalizi? Io non c'entro". Capolinea Italia (Giornale). In Liguria per la prima volta uno stop in autostrada, è il simbolo di un Paese nel caos e di un governo in panne.
Italia Paese dei balocchi (Libero). Più spese nel gioco che per la salute. Semplificazioni, ecco il piano (Sole). Valutazioni ambientali più veloci.
"Scuole sotto controllo medico" (Messaggero). Intervista al ministro Speranza: "Mascherine, regole diversificate da regione a regione".
Frontiere, pasticcio europeo (Repubblica). Niente accordo a Bruxelles sulla riapertura dei confini. L'ipotesi: no agli americani, si condizionato ai cinesi.
Magistrati pronti alla rivoluzione per avere viaggi e cellulari gratis (Verità).

ECONOMIA
Il monito di Merkel accende il match sul Mes. Salvini e Meloni attaccano: "E' una trappola". Baretta: "La Cancelliera ha ragione". Il leader leghista: "Se la Germania fa il tifo vuol dire che è una fregatura" (Stampa p.2). E intanto Conte prende tempo: "Prevalgono le ragioni del no". Il capo del governo vuole aspettare fino a settembre: prima vediamo cosa fanno Spagna, Portogallo e Francia. Anche secondo il Messaggero (p.5) Conte rinvia sul Mes: voto a settembre. Dopo le urne però il governo rischia. Nessun riferimento al fondo nella risoluzione in aula a metà luglio. Niente veti Pd: ma appuntamento solo rimandato, i 36 miliardi necessari. Secondo il ministro Amendola, intervistato dalla Stampa (p.3): "Berlino e Roma d'accordo, l'Europa decida in fretta. Spetterà all'Italia decidere se e come utilizzarle una volta concluso il negoziato a luglio". Nell'opposizione però il Corriere (p.7) riporta le parole di Antonio Tajani: "Errore madornale rifiutare quei fondi. I voti di FI ci sono". Secondo il Giornale (p.2) è Europa sempre più tedesca: ecco il disegno della Merkel. Si apre il semestre a guida teutonica: così la Cancelliera farà volare le aziende del suo Paese a scapito dell'Italia. Secondo Verità (p.2) la Merkel proverà ad imporci il Mes, ma gli serviamo per l'asse con gli Usa. Da luglio la Germania sarà presidente di turno dell'Ue e vorrà ribadire la sua leadership. Cercando perà di appianare i rapporti con Washinghton in modo da tenersi uno spazio di libertà con Cina e Russia.
Nella sua intervista alla Stampa (p.5) la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati va all'attacco: "Basta teatrino delle parole: l'Europa liberi subito risorse o la crisi sarà irreversibile. Servono investimenti e liquidità".
Sulle misure economiche il Messaggero (p.6) parla di taglia debito in 10 anni: sforbiciata alla spesa e alle detrazioni fiscali. Pronto il Pnr, il documento con le riforme del governo che sarà presto inviato alla Ue. Dopo i 75 miliardi per le misure anti-Covid il Tesoro promette un controllo del deficit. Libero (p.3) parla di Italia, Paese dei balocchi, sottolineando come spendiamo più nel gioco che per la salute. Per scommesse, azzardo e lotterie sborsiamo 127 miliardi. Ma se aggiungiamo anche i costi di alcol, droga, maghi e palestre arriviamo a quota 275. E' più del doppio dei 120 miliardi che lo Stato stanzia ogni anno per finanziare i servizi legati alla sanità.
Il Sole (p.4) parla invece di taglio al cuneo e degli aumenti in busta paga in arrivo dal 1 luglio. Nuove regole dopo il bonus Renzi. Agli insegnanti aumento di 73 euro al mese, ai ministeriali 100. Nel privato agli impiegati della manifattura 92 euro. Per tre milioni di dipendenti lo sconto fiscale scade a fine anno. Nel 2021 occorrono 3 miliardi per finanziare la detrazione aggiuntiva.

POLITICA
Scuola, arriva il pressing degli esperti per l'ingresso in classe: "Anticipare l'orario" (Messaggero p.2-3). Le raccomandazioni del Cts al governo: così meno carico sui trasporti nelle ore di punta. "Non serve la rilevazione della temperatura". Salvini e Carfagna contro le linee guida disposte dalla Azzolina. Sul tema arrivano anche le parole del ministro Speranza: "Mascherine sopra i 6 anni e controlli medici a scuola". Secondo il ministro ci saranno "ingressi scaglionati e protezioni laddove sarà ritenuto necessario. Entro dicembre pronte 60 milioni di dosi di vaccino, l'efficacia è allo studio". Secondo quanto riportato da Repubblica (p.6) per la scuola è corsa agli spazi: il rebus delle lezioni in caserme, orti e musei. Azzolina punta su tremila edifici dismessi. I dirigenti attaccano: non siamo agenti immobiliari. Secondo Verità (p.3) nella gara tra incapaci vince la Azzolina. Dalla Fedeli alla Madia, di ministri scarsi ne abbiamo avuti parecchi. Ma il Conte bis brilla per impreparazione e ha una regina indiscussa: la titolare dell'Istruzione. Ieri l'ultima gaffe su Scampaia, che arriva dopo una gestione imbarazzante dell'emergenza.
Sul taglio dei vitalizi interviene la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, che nella sua intervista alla Stampa (p.5) dice: "La presidenza del Senato non c'entra nulla con la decisione della Commissione Contenziosa che è un vero Tribunale. Non sarebbe corretto dal punto di vista etico e giuridico un mio intervento. Mi dispiace molto che questa decisione sia intervenuta in un momento così difficile per gli italiani, ma ribadisco, la sentenza è appellabile".
Intanto per quanto riguarda la Rai, nella maggioranza è lite su Salini (Corriere p.11 e altri). Dem all'attacco dell'ad dopo l'incontro con Conte: gestione fallimentare, lasci. Ma arriva la difesa del M5S. Conte a Salini: brava Rai, scrive il Messaggero (p.8). Ma il vero nodo politico è la spartizione degli spot. L'incontro a Palazzo Chigi scatena lo scontro tra Pd e M5S, che fa le barricate in difesa dell'ad. I dem: ha fallito, impensabile una proroga.
Anche il Giornale (p.5) traccia gli scenari politici: Zingaretti vuole legarsi ai 5Stelle, e Casaleggio gli toglie Dibba. Il leader dem teme le Regionali e punta all'asse coi grillini. Il guru di Rousseau: "Il capo del Movimento 5 Stelle va votato".

ESTERI
In primo piano il tema dell'apertura dei confini europei. L'Europa fa due liste separate: americani fuori, si a 14 Paesi. Si tratta per decidere chi potrà venire dal 1 luglio. Tra gli esclusi Russia, Israele, Turchia. Rimane il dilemma della Cina.
"Si alla Cina, no agli Usa", Repubblica (p.2-3) parla di impasse dell'Ue sui confini. Dopo settimane di negoziati l'accordo per aprire le frontiere da luglio slitta ancora. C'è una lista con 15 Paesi e molti esclusi. Ma le capitali non danno il via libera definitivo. Secondo Walter Ricciardi: "Ok riaprire, ma non a chi ha lasciato propagare l'epidemia. Gli Usa non hanno fatto contenimento. Nessuno può essere certo su Pechino, ma non avrebbe motivo di truccare i dati".
Secondo il Messaggero (p.11) si va verso il no a Usa e Brasile: ma spunta l'ipotesi quarantena. La chiusura non sarà totale: i turisti in arrivo dovranno essere isolati 14 giorni. Si prende tempo su Pechino, Bruxelles non vorrebbe fare uno sgarbo a Trump.
L'America piomba nell'incubo: in un giorno 45 mila contagi e Bruxelles studia lo stop ai voli, sottolinea la Stampa (p.11). Negli Usa il numero di decessi è salito ad oltre 125 mila.
Intanto, come sottolineato dal Messaggero (p.12) l'Italia prova a rientrare nella partita libica stringendo i rapporti con il governo di Tripoli. Giuseppe Conte ha ricevuto ieri Fayez al Serraj a Roma nel tentativo di spingere per una soluzione politica della crisi. Al termine dell'incontro incassa un punto a favore per il rilancio delle relazioni economiche con la costituzione di un tavolo per un ritorno delle imprese italiane nel paese nordafricano. Al termine dell'incontro è stato il governo libico a riferire che "è stato convenuto di formare un comitato per seguire il ritorno delle imprese italiane al fine di riprendere le loro attività in Libia".

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