Commentario del 05.06.2020

PRIME PAGINE
Spinta da seicento miliardi (Corriere). La Bce raddoppia il bazooka
(Messaggero). Mossa di Francoforte: altri 600 mld. Tassi sottozero per i
fondi del Mes (Stampa). Il Sole evidenzia anche il "piano boom" tedesco
da 130 mld. Intanto, il Pd spinge sul Mes. Berlusconi: "Folle non
usarlo" (Giornale). Zingaretti in un intervento sul Sole: "Perchè dico
sì al Mes senza se e senza ma".
Virus, ecco il piano europeo per il vaccino anti-Covid (Stampa). Sanità,
la nuova paura (Repubblica).
Italia-Politica: Berlusconi rompe il fronte della destra: "Sì al patto
con Conte" (Stampa). Giorgia Meloni al Corriere: "Dialogo a due
condizioni". Giustizia, riforma del Csm in vista. Ardita: "Cosa
cambiare" (Fatto). Il vicepresidente del Csm Ermini alla Stampa: "Per
toghe e politica serve la rivoluzione".
Esteri-Libia. Erdogan ora è padrone della Libia (Repubblica).
Esteri-Hong Kong, luci per Tienanmen: sfida alla Cina (Messaggero).
Esteri-Usa. Minneapolis, folla alla commemorazione. Il sindaco piange
davanti alla bara di Floyd (Messaggero e altri).

ECONOMIA
In apertura su tutti i quotidiano il timore per la recessione della Bce,
che rafforza gli acquisti di titoli (Corriere p.2 e tutti). Decisione
unanime ieri di aumentare di 600 miliardi, dai 750 attuali, la dotazione
del programma: "Nel secondo trimestre una frenata senza precedenti della
crescita".
Oltre ad all'aumento del Pepp di 600 miliardi, Lagarde decide la proroga
fino a giugno 2021. Esteso il Quantitative easing per sostenere la
ripresa dell'economia. Lo spread in ricaduta (Messaggero p.2). La nuova
liquidità fa felice la Lega che ora attacca conte: il Mes è
ingiustificato, come riportato dalla Stampa (p.4). Secondo il Fatto
(p.2) la Bce "francese" schiaffeggia Berlino. Con questa decisione
Lagarde dice apertamente che la sentenza tedesca contro il Qe non sarà
rispettata: e così archivia anche il Mes.
Ora anche il Tesoro però spinge sul Mes, e arrivano le prime crepe tra i
grillini (Messaggero p.3). Per l'Italia fondi subito a un tasso di
interesse negativo. Il ministro Gualtieri: "Estremamente favorevole". Il
Movimento ancora contrario, ma intanto sospende tre eurodeputati
dell'ala oltranzista. Secondo Silvio Berlusconi, intervistato dal
Giornale (p.5) "una follia non approfittare dei 37 miliardi
dall'Europa", sottolineando ancora di essere favorevole all'utilizzo del
Mes "a costo quasi zero". Una posizione ribadita anche nella sua
intervista alla Stampa (p.9), dove Berlusconi aggiunge: "folle
rinunciare a quei 37 miliardi, il problema è che sono gli stessi
grillini contrari al suo utilizzo, il che non rappresenta un buon
segnale sulla tenuta della maggioranza". Sulla stessa linea anche il
segretario del Pd Zingaretti, che nel suo intervento sul Sole (prima e
p.12) sottolinea come "non dobbiamo avere incertezze: si al Mes per una
grande piano sanitario nazionale".
Secondo Verità (p.2) la Lagarde si è messa a chiudere gli spread, ora
Recovery fund e Mes a cosa servono?, con questo piano garantiti aiuti
fin quando il Coronavirus non se ne andrà. Ora che i fondi ci sono,
servono progetti: si parta da auto e acciaio, sottolinea il Corriere
(p.3). Sui conti italiani sorpresa positiva dai dati delle entrate di
aprile. L'ipotesi della rottamazione e degli incentivi per aiutare
l'industria dell'automotive. Secondo Libero (p.3-4) il governo studia
come affossarci meglio. Sussidi perenni e licenziamenti vietati. I
giallorossi useranno le risorse europee per mantenere un esercito di
parassiti. Poi sottolinea come sia in arrivo una mazzata fiscale da 30
miliardi. A giugno, in piena emergenza economica, imprese e famiglie
saranno chiamate a versare 12 miliardi di tributi per il 2019 e più di
17 come acconto del 2020. Intanto il premier Conte chiede uno "sforzo
corale per ripartire", ma lascia freddi Pd e M5S. Il premier preme sul
suo "recovery plan": "Ora incentivi per la moneta elettronica", e i
grillini temonod di dover cedere sulle grandi opere. Il Qn (p.3) si
concentra invece sull'impatto della crisi, parlando di scontrini
maggiorati, 536 euro a famiglia. Il conto salato di distanziamento e
sanificazione lo pagano i consumatori. Le associazioni denunciano
rincari ovunque, ma i commercianti replicano: non stiamo speculando.
"Banche lente sui prestiti alle imprese", sottolinea la Stampa (p.6). Da
Bari agli istituti esteri, ecco i ritardatari. Il ministro Gualtieri
ammette: ci sono stati malfunzionamenti. E l'Abi denuncia: non abbiamo
poteri di controllo.

POLITICA
Sul piano politico rimane lo scenario di instabilità del governo. Nella
sua intervista alla Stampa (p.9) Silvio Berlusconi dice "si al dialogo
sulla ripartenza, ma scelte da prendere insieme". Anche se poi
sottolinea: "Ascoltare l'opposizione non può essere solo un gesto di
cortesia formale. Deve tradursi nel concordare concretamente le scelte
da fare". Poi sull'ipotesi di un governissimo guidato da Draghi: "I
profeti li lascerei alla Bibbia – dice Berlusconi-. Se matureranno le
condizioni per un governo diverso da questo le valuteremo con i nostri
alleati. Ma un governissimo con tutti dentro non credo sia né possibile,
né desiderabile". Poi interviene anche sulle polemiche riguardanti le
manifestazioni del 2 giugno: "In realtà in molte parti d'Italia la
protesta è stata corretta, solamente a Roma vi è stato un eccesso di
presenze che, del resto, avevo tempestivamente segnalato come possibile
rischio, cercando si scongiurarlo e contenerlo fino all'ultimo momento".
Anche la leader di Fdi, Giorgia Meloni, nella sua intervista al Corriere
(p.9) dice "si al dialogo, ma a due condizioni". Poi detta le
condizioni: via tutto quello che non c'entra con il rilancio: poltrone,
consulenze, amenità, bonus inutili. E le riunioni tra governo e
opposizione in streaming, cosi gli italiani possono giudicare". Poi
interviene sul tema del 2 giugno: "Le polemiche si fanno solo se le
manifestazioni le organizziamo noi. Salvini senza mascherina? Io parlo
per me, la indosso sempre".
Secondo Verità (p.6) Giuseppi confida nel virus per rimanere in sella, e
sogna il Quirinale. Il premier deve vivacchiare fino al semestre bianco
di Mattarella. Ma con il Covid "clinicamente morto" il progetto può
saltare. Repubblica (p.7) riporta la tentazione di conte: candidatura al
Senato per blindare il governo. Entro l'8 novembre elezioni suppletive
in Sardegna. L'idea sarebbe rafforzarsi con il sostegno della
maggioranza giallorossa. Ma tra i 5Stelle e i Dem ci sono molte
resistenze all'ipotesi che indebolirebbe le loro posizioni. Il Fatto
(p.3) intervista Alessandro Di Battista: "Non voglio picconare il
governo: l'unità nazionale è peggio". Poi aggiunge: "Ho fatto i
complimenti a Conte per come ha gestito l'emergenza, ora però si apre
un'altra partita, quella per ricostruire il Paese. Non è un segreto che
io non volessi un governo con il Pd, ma in questa fase è necessario un
esecutivo politico: la cosa peggiore che ci possa capitare sarebbe un
esecutivo tecnico o di unità nazionale".
Intanto a settembre si torna in aula: divisori tra i banchi e visiere,
però c'è l'emergenza risorse. No ai doppi turni ma lezioni da 40 minuti:
previste anche tensostrutture esterne e plexiglas al chiuso.
Vertice tra governo e sindacati, che confermano lo sciopero. Il premier
vuole assicurare il ritorno negli istituti a settembre (Corriere p.13).
Intanto ripartono ospedale e pronto soccorso a Codogno, la città
simbolo: ma è panico per un falso allarme (Messaggero p.9 e tutti). Si è
presentata una persona con sintomi a rischio Covid, poi risultata
negativa. Tra i temi in primo piano restano quelli relativi a giustizia
e riforma Csm. La Stampa (p.13) intervista David Ermini: "Csm, bene la
riforma anti-correnti. Le toghe rispondano solamente alla legge". Il
vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura: "Stop alle
porte girevoli con la politica. Chi entra nel Consiglio deve tagliare il
cordone ombelicale con il passato, come accade per la Consulta".

ESTERI
Mattis e i generali assediano Trump "La piazza non si tocca" (Repubblica
p. 14). L'ex capo del Pentagono e altri ufficiali contro l'impiego dei
militari durante le proteste. Mattis è spietato con Trump: "È il primo
presidente nella mia vita che non cerca di unire il popolo americano;
non fa neanche finta. Al contrario, si adopera per dividerci". La sua
requisitoria si conclude con l'invito a "unirci tutti insieme, senza di
lui, ritrovando lo spirito originario dei nostri ideali»". L'America si
è stretta intorno ai familiari di George Floyd, A Minneapolis durante la
cerimonia, sindaco in ginocchio. Minneapolis saluta George "Il razzismo
è la pandemia americana" (La Stampa p. 19). Il Covid ha colpito
soprattutto i neri e acceso la miccia (Messaggero p 10) Gli
afroamericani sono il 13% della popolazione Usa ma rappresentano il 23%
dei morti totali per il virus. Il Senato abolirà la stretta al collo
(Messaggero p. 10) le stesse forze dell'ordine fanno un ritratto diverso
di chi fossero questi "looters". Non gruppi estremisti, ma bande di
ladri che hanno seguito le manifestazioni per poterle usare come
paravento mentre conducevano veri e propri espropri di interi negozi. La
polizia di Los Angeles rivela che i saccheggiatori erano in contatto via
messaggi criptati, e usavano camion per caricare la merce rubata. Adesso
Trump può perdere le elezioni? (Corrire p. 23) Non solo i sondaggi
nazionali (che significano poco): anche negli Stati chiave il presidente
continua a calare rispetto allo sfidante Biden.
Hong Kong, la sfida delle luci scontri e arresti per Tienanmen
(Messagero p. 11). Malgrado i divieti decine di migliaia di candele e
cortei per ricordare le vittime delle proteste del 1989. Hanno raggiunto
Victoria Park alla spicciolata, per aggirare il divieto delle autorità
locali che proibiva l'assembramento di più di otto persone,
ufficialmente per prevenire la diffusione del "Covid-19". Hanno
abbattuto le transenne che erano state disposte nel tentativo di
scoraggiare la tradizionale veglia e, nonostante i 3.000 agenti in
assetto antisommossa dispiegati nelle strade, come ogni anno si sono
ritrovati con le candele in mano per non dimenticare Tienanmen. La
Regione amministrativa speciale di Hong Kong è l'unico territorio della
Repubblica popolare cinese dove è consentito commemorare quella pagina
buia della sua storia, che nel resto del Paese è nota come «l'incidente
del 4 giugno», Via libera alla legge che condanna l'oltraggio all'inno
cinese Poche ore prima, il Consiglio legislativo di Hong Kong aveva
approvato la legge che punisce il vilipendio dell'inno nazionale della
Repubblica popolare cinese.


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