Commentario del 20.06.2020

PRIME PAGINE
Europa, scontro sugli aiuti (Corriere, Messaggero). "Fondi Ue subito o mettiamo il veto" avverte Conte (Stampa). Per i fondi del rilancio primo passo, ma l'ok a luglio (Sole). Sul Recovery Fund premier fiducioso, ma si va a luglio (Fatto). Giornale: "L'Europa sbugiarda il Conte millantatore" e per la Verità "L'Europa fa cucù a Giuseppi". Stiglitz alla Stampa: "L'Europa ferita dai suoi vizi". Angela, Christine Ursula: per Repubblica le donne salveranno l'Europa. La Verità intervista Paolo Savona: "Il Mesa non va bene: è debito e farebbe salire lo spread".
Italia-Economia: MF intervista il ministro Gualtieri: "Io non sono un autarchico. Così metterò il debito italiano in sicurezza". Pa, così i pagamenti arrivano a 150 giorni (Sole). Sette statali su dieci in smart working (Corriere). Italia spaccata – scrive il Giornale -: tornare o no in ufficio?
Giustizia. Riforma del Csm, stretta anti-abusi: norma per evitare altri casi Palamara (Messaggero).
Scuola. Corsa alla pensione, mancano 50 mila prof: settembre a ostacoli (Messaggero).
Esteri-Inghilterra: Londra, dopo quasi 60 anni, il debito pubblico supera il 100% del Pil (Sole).
In evidenza su tutti i quotidiani l'Italia col fiato sospeso per Alex Zanardi.

ECONOMIA
Ue, via libera al debito comune, ma è scontro sul Recovery Fund (Messaggero p.2 e tutti). I Ventisette restano divisi sull'entità delle sovvenzioni rispetto ai prestiti. Merkel avverte: rischio recessione, le risposte entro l'estate. Lagarde: i mercati potrebbero cambiare valutazione.
Cresce intanto il fronte del Recovery Fund leggero. Anche la Finlandia contraria ad una strategia ricca: troppi sussidi. Il presidente Michel: c'è bisogno di un compromesso (Stampa p.4). Il premier austriaco Kurz: "I fondi saranno legati alle riforme? Oppure sperperati tra reddito di cittadinanza e buoni vacanza?". Secondo Verità (p.2) è flop annunciato di Conte. Il Recovery fund passa dal bazooka all'elemosina. Stallo al Consiglio Ue: Michel rimanda a futuri negoziati, Helsinki da manforte ai frugali. Gli stanziamenti arriveranno tardi e saranno inferiori al previsto.
Secondo il Tempo (prima e p.7) è la Lagarde a salvare Conte. La governatrice della Bce interviene per la prima volta al vertice Ue e terrorizza anche i Paesi più duri. Posti di lavoro persi, Pil che crolla: se divisi questa estate salta l'euro. A meno che i 27 non aiutino Italia e Spagna. Intervistato dal Corriere (p.9) il ministro degli Affari Europei Vincenzo Amendola dice: "Utopia? Nessuno ha messo veti e il negoziato avanza. A luglio chiuderemo". Ma con gli aiuti europei che arriveranno solo nel 2021, Conte prepara il sì al Mes, sottolinea il Messaggero (p.3). Il premier non esclude più l'adesione al Fondo: ma con altri Paesi per evitare impennate dello spread. Il ministro Gualtieri: "Aderire sarebbe conveniente perché ci farebbe risparmiare sugli interessi, ma non si decide ora".
Secondo il presidente Consob Paolo Savona: "Il Mes entra sul rapporto debito/Pil e gli effetti sono immediati e nefasti", aggiungendo che "qualsiasi prestito europeo da rimborsare è una tassa". Savona poi avanza le sue proposte: "Emettere titoli perpetui con interesse al 2% e invitare i risparmiatori a investire in medie imprese con vocazione all'export".
Proprio il ministro Gualtieri, intervistato da Mf (prima e p.12), fa il punto su debito pubblico e titli di Stato: "E' da molto tempo che  il Tesoro aveva in serbo un prodotto dedicato al retail. Vista la dimensione del nostro debito, pensare che un titolo lo metta in sicurezza mi pare francamente fuori luogo. Certamente se questo titolo contribuirà a rendere la base degli investitori nel debito italiano più diversificata sarà raggiunto un importante obiettivo. Che è quello di rendere tutto il debito meno vulnerabile rispetto ad uno shock che possa colpire una singola categoria di investitori".
Il premier minaccia però anche il contro-veto: "Stop sconti ai Paesi ricchi". L'ultima arma del premier: opporsi al trattamento di favore riservato agli Stati nordici e "frugali" (Stampa p.5).
Intanto agli Stati generali arriva il grido dei professionisti: "Il governo non ci escluda dai fondi", come riportato dal Corriere (p.6). Il "peso" di 2,3 mln di iscritti agli ordini sul tavolo dell'esecutivo: "Non siamo privilegiati".
Il Sole (p.5) si concentra sui pagamenti della Pubblica amministrazione, parlando di "ritardi da contratto". Con i cavilli si parte da 150 giorni. Italia sempre più lontana dai 30 giorni imposti dalle direttive europee: regole contrattuali e nuovi passaggi tecnico-burocratici rallentano l'emissione di saldi avanzamento lavori e fatture.

POLITICA
Tra i temi politici, come sottolineato da Repubblica (p.8) nel Pd parte l'offensiva degli ex renziani: idea Bonaccini al posto di Zingaretti. Gori attacca: "Serve una nuova leadership", ma arriva lo stop di Franceschini: "Il segretario c'è e scade tra 3 anni, no a tensioni". Ma Guerini chiede "una più marcata direzione riformista". Spunta l'ipotesi di un ingresso del leader al governo.
Il Messaggero (p.12) parla di "spine" dei rosso-gialli. Scatta l'allarme al Senato: ribelli e numeri risicati: "L'inciampo è possibile". Ok finale al Dl elezioni con 158 si. Calderoli: "Con questi mi diverto". Conte può contare solo su 7 voti in più. Tensioni su Mes e missioni.
Secondo il Giornale (p.5) il governo è ancora salvo, ma non ha più i numeri. Ok al dl Elezioni: i sì del Senato sono solamente 158. Conte finge che sia tutto ok.
Repubblica (p.10) analizza i dati dei sondaggi. Concreti, vincenti e vicini ai cittadini, ecco perché i governatori hanno successo. I sondaggi premiano in modo trasversale i "leader del territorio" capaci di fronteggiare l'emergenza sanitaria e puniscono chi non ha prodotto risultati.
Intanto il presidente Mattarella vede Bonomi con l'obiettivo di riportare "coesione nazionale". Il capo dello Stato concorda con il leader degli industriali sulla necessità di concretezza. Ma sale di nuovo la tensione con il governo sulla "reazione lenta" alla crisi (Messaggero p.13).
Contagi, preoccupa il Lazio, che ha raggiunto l'indice più alto d'Italia. E al Nord, come rilevato dall'Istat, la speranza di vita scende di 2 anni. L'Istituto di Sanità: "Casi in aumento in 11 regioni, ma la criticità è bassa". Gli epidemiologi: virus sotto traccia.
Anche Verità (p.10) parla di virus con le batterie scariche, ma sottolinea poi il caos con test e tamponi. Orientarsi con i numeri della pandemia è un'impresa sempre più ardua. Di sicuro la carica virale è molto minore rispetto a qualche mese fa. Le difficoltà del monitoraggio, tuttavia, suggeriscono ancora prudenza.

ESTERI
Un milione di persone si prepara al comizio di Trump. Anche gli avversari vanno in piazza (Corriere p. 21). Tulsa e Washington, cortei a confronto nel giorno che celebra la fine della schiavitù. Intanto la Corte suprema anti Trump registra la fronda repubblicana (Messaggero p. 15). Dietro alle scelte dei giudici, c'è la svolta dei conservatori stanchi del presidente. I giudici della Corte Suprema che nel giro di cinque giorni hanno assegnato colpi micidiali su due fronti cruciali nella campagna elettorale: la difesa delle prerogative religiose, e l'immigrazione. I togati che hanno espresso i voti decisivi nei due casi sono entrambi stati nominati da presidenti repubblicani. E' difficile ora mantenere le promesse sugli immigrati e la campagna elettorale appare in salita. Prima degli alti magistrati, anche i militari del Pentagono si erano scontrati con la Casa Bianca. Inoltre Trump censurato ancora una volta da Twitter che ha etichettato come "manipulated media" un tweet in cui il tycoon ha postato una versione taroccata di un video della Cnn.

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