Commentario del 11.06.2020

PRIME PAGINE
No del centrodestra a Conte (Corriere). Le opposizioni disertano gli Stati generali: la sede non è ufficiale. D-Day Lombardia, cade la prima testa (Fatto). I Pm da Conte (Giornale). Con i ministri Speranza e Lamorgese sarà sentito sulla mancata zona rossa a Bergamo: "Sono sereno". Zona rossa, scontro Pm-Governo (Messaggero). La procura domani da Conte, Lamorgese e Speranza sulla mancata zona rossa ad Alzano e Nembro. Conte in procura per i disastri di Fontana, che dopo due mesi rimuove il dirigente sanitario di Codogno (Notizia Giornale). Finisce in procura il caso Lombardia (Qn). I Pm di Bergamo sentiranno il premier Conte ed i ministri Lamorgese e Speranza.
Conte e la pandemia: non temo i pm (Stampa). "Sul caso Lombardia non ho nulla da nascondere", e il centrodestra diserta gli Stati generali. Zone rosse, i Pm da Conte (Repubblica). Il premier interrogato domani assieme ai ministri Speranza e Lamorgese. Scontro con la Regione Lombardia sulle competenze. Il vaffa-day (Tempo). Il premier si concede il bagno di folla certo di ricevere applausi. E invece incassa incredulo insulti e fischi. Soldi dall'estero a Renzi, i Pm aprono un'indagine (Verità). Lavoro, 1.5 milioni di posti a rischio (Sole). Oltre 600mila contratti a termine non sono stati rinnovati a causa della pandemia.

ECONOMIA
In primo piano rimane il tema degli Stati generali. Il centrodestra respinge l'invito. La replica: non vi capiamo (Corriere p.6). Disapprovata anche la scelta del luogo per l'evento. Salvini: "Non ci servono passerelle". Secondo il Fatto (p.2) dopo il no (atteso) del centrodestra, Conte riparte dalla Lagarde. Sgarbo al campo del governo. Meloni: "Non andiamo a fare le comparse". Colao ci sarà, attesa anche la Lagarde (Stampa p.6). Agli Stati generali anche Ue e Bce, sottolinea Repubblica (p.4), cosi come Merkel e Macron: "Italia, ora le riforme". Oggi la maggioranza a consulto da Conte: "Prepariamo proposte condivise". "Conte poteva coinvolgerci di più. Non è inamovibile ma siamo leali", così Maria Elena Boschi intervistata dalla Stampa (p.7), che poi aggiunge: "Serve un progetto per i prossimi 10 anni, non qualche palliativo per i prossimi 10 sondaggi". "Se ci convocano andiamo a Palazzo Chigi, siamo pronti al confronto. Noi dell'opposizione non siamo ospiti come gli altri", questa la posizione del vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani nella sua intervista al Corriere (p.9). Intanto il Tesoro parla di extra deficit per avere altri 10 miliardi, Colao invitato al tavolo (Messaggero p.4). Pressing sul Mef per nuovi stanziamenti, Gualtieri apre: va rafforzato il Fondo garanzia. E da lunedì potranno partire le domande delle imprese per gli aiuti da non restituire. "Prima del Mes ci sono 127 miliardi da usare. Il deficit? Se ne farà di più", così la vice ministra all'Economia Laura Castelli intervistata dal Corriere (p.10). Poi aggiunge che "il governo chiederà al Parlamento di ampliare i margini di spesa, con 3 miliardi che andranno ai comuni". Il Giornale (p.8) parla di debito bomba al 170% del Pil, e il virus riporta l'Italia al '93. L'Ocse suona l'allarme: la ricchezza pro capite torna ai livelli di 30 anni fa. Economia a -14% si riparte il Covid. Anche il Corriere (p.14) riporta l'allarme dell'Ocse, che vede il Pil italiano giù del 14%. Nello scenario peggiore nel 2020 il rapporto debito/Pil dell'Italia arriverebbe al 170%.  Repubblica (p.5) intervista l'ex ministro degli Esteri Enzo Moavero: "L'Europa non ci regalerà nulla, il governo acceleri sul piano di ripresa". Poi aggiunge: "La Commissione avrà il potere di congelare i fondi se non vedrà progressi. Non possiamo sbagliare, l'occasione per il Paese è storica". Poi un commento sugli Stati generali: "Possono essere utili, ma il governo deve predisporre progetti, coinvolgere parti sociali e Parlamento, con trasparenza".
La Cig intanto è a rallentatore, quasi un milione di persone in attesa (Messaggero p.8). Superano quota 400mila le domande che non hanno avuto risposta dall'ente. A più della metà dei lavoratori il sostegno è stato anticipato dalle aziende in difficoltà. Anche il Sole (p.3) parla di ammortizzatori anticipati dalle imprese per 4,3 milioni di lavoratori dipendenti. A partire dal 18 giugno per i pagamenti diretti scatterà una procedura accelerata. Riapre intanto il cantiere del fisco, si lavora per ridurre le aliquote (Repubblica p.7). Gualtieri avvia il confronto: renziani e grillini propongono tre soli scaglioni, parte del Pd e Leu per un'unica aliquota "personalizzata".

POLITICA
In primo piano su tutti i quotidiani la notizia dei Pm che convocano il governo Conte: "Io sereno sulla zona rossa" (Corriere p.2-3 e tutti). La Procura di Bergamo sentirà il presidente, poi Lamorgese e Speranza: "Riferirò tutto, non sono preoccupato". Già ascoltato Brusaferro. E Salvini attacca: "E' giusto che paghi chi ha sbagliato". Il Pd: "Basta sciacallaggi". Intanto piovono denunce dai partenti: "Chi ha sbagliato ora paghi" (Giornale p.2). Dal comitato dei familiari 200 esposti per accertare responsabilità: "Ci sentiamo abbandonati dallo Stato". "Non avevamo il manuale", il premier difende le scelte ma teme l'avviso di garanzia, riporta Repubblica (p.3). La grana arriva proprio alla vigilia degli Stati generali. Per palazzo Chigi è la Regione che doveva agire. Speranza: "Bene tutto ciò che fa luce". Ma il governo è sicuro: "Fontana poteva chiudere" (Messaggero p.3). Il premier ribadisce: in quel momento la legge consentiva alla Lombardia di agire. Il Viminale: erano stati inviati 250 uomini pronti a cinturare le zone dei due Comuni. "Rafforziamo la squadra. Se arriva un'altra ondata la Lombardia è pronta", così l'assessore alla Sanità lombardo Giulio Gallera intervistato dal Giornale (p.4). Poi il tema si sposta proprio sulla convocazione in procura di Conte: "Abbiamo sempre chiesto in maniera forte la zona rossa – dice Gallera-, e aver mandato i militari ci aveva dato certezze". Secondo il Tempo (prima e p.3) l'idillio ormai è finito: Conte si becca il suo vaffa-day. Il premier scende a prendere un caffè, attende gli applausi, ma arrivano solo insulti. Secondo Mario Monti, intervistato dalla Stampa (p.3) "il premier era un oggetto misterioso, ma ha dimostrato doti inattese". Poi aggiunge: "Faccia il partito, se crede. Ma segua la sua coscienza e si liberi dagli imbonitori".
Continua a rimanere in primo piano il tema della scuola. Repubblica (p.8-9) parla dell'estate a ostacoli delle famiglie: senza nido quasi 200mila bambini, poi intervista la ministra alle Pari opportunità e Famiglia Elena Bonetti: "Impossibile riaprire ora, ma lavoriamo per settembre. E almeno i centri estivi sono salvi". Scuola, niente quadri, lo scrutinio è segreto, scrive il Messaggero (p.15). Ordinanza del ministero, ma i presidi: "Così è il caos". Niente plexiglas in aula. Sia per le classi intermedie che per la maturità i voti nascosti nel registro elettronico personale.
Ma intanto l'Italia accelera sul vaccino: "Si produrrà anche da noi" (Messaggero p.13 e altri). Ricciardi: "Siamo più avanti degli Usa". L'ipotesi è di avere le prime dosi in autunno o in inverno. Ma rimane il nodo dell'approvazione dell'Ema: in teoria servirebbe un anno per l'approvazione.

ESTERI
Colombo decapitato dalle proteste Usa (Corriere prima e p. 16, e altri). La protesta negli Usa prende di mira anche i monumenti considerati razzisti. A Boston decapitata la statua di Cristoforo Colombo. Anche in Virginia un monumento che ricorda lo scopritore dell'America è stata divelta e buttata nel lago. "Rappresenta il genocidio". "Mio fratello George ucciso per 20 dollari L'America cambi" (Repubblica p. 11). Drammatica deposizione al Congresso: "Quanto vale una vita? Ha chiesto aiuto ed è stato ignorato, per favore ascoltate la richiesta che arriva delle strade di tutto il mondo, onorate la sua memoria. Dipende da voi far sì che la morte di George non sia stata vana. Ora la legge contro la polizia violenta". Ma Chicago registra il giorno più tragico: 18 omicidi in 24 ore.
Il caso Regeni intanto agita il governo: Pd e M5S divisi sulle navi all'Egitto (Corriere p. 15 e altri). Il premier dal canto suo, convocato dalla commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di Regeni sulla commessa, ha assicurato che andrà al più presto a spiegare la posizione del governo: "Ho urgenza di riferire. E' un atto inusuale l'interruzione dei lavori della commissione Regeni in attesa di sentirmi". Intanto Di Maio garantisce che la trattativa non è ancora conclusa "Ne discuta il Consiglio dei ministri". Ma secondo una fonte dell'esecutivo l'accordo è già fatto: 1,2 miliardi il valore delle due fregate militari Schergat e Bianchi, vendute dall'Italia all'Egitto. Il ministro degli Esteri è stato minacciato sui social dove su alcuni profili sono apparsi post intimidatori. "Chiudere la porta al Cairo danneggia le indagini su Giulio" (Stampa p. 11) sostiene la maggioranza e sbattere la porta in faccia all'Egitto, non è considerata una strategia vincente. Non solo da Palazzo Chigi, ma da tutta una componente di governo, maggioritaria, convinta piuttosto del contrario: tenere aperti i canali di dialogo è l'unico modo per ottenere qualcosa sul fronte giudiziario. Boldrini: "C'è tempo per fermarsi, ogni accordo va vincolato alla verità su Regeni, ma ignorare la violazione sistematica dei diritti umani praticata in Egitto ci farebbe perdere autorevolezza".

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