Commentario del 29.04.2020

PRIME PAGINE
"Rischio alto, serve cautela" (Corriere). Conte sulla fase 2: non si può
fare di più. Il ministro Speranza: possibili altre zone rosse.
Riaperture, Regioni sotto esame (Messaggero). Dal 4 decisivi indice di
contagio e parametri sanitari. Boccia: "Dal 18 maggio conteranno le
differenze territoriali".  La fase 3: riaperture su base regionale (Qn).
Virus, Conte sotto assedio (Repubblica). Scontro sulla riapertura,
pressing del Pd. "Il giorno nero dei nemici di Conte" (Fatto). Riaprire
tutto? Destre, Renzi e Cei lo chiedono. Ma il Papa smentisce i vescovi..
Ieri altri 382 morti in Italia. Sul virus ha ragione Conte (Notizia
Giornale). Nei Paesi che allentano i vincoli riesplodono i contagi.
Conte si inventa pure i "prestiti d'amore" (Giornale). Viaggio flop al
Nord, il premier chiede l'elemosina alle banche.
Da pandemia a pandemonio (Libero). Non si sa dove ci si può spostare,
chi può ripartire, come andare al lavoro, quando arrivano i soldi.
Italia-Economia. Fitch boccia l'Italia, torna il rischio spread
(Stampa). I mercati attaccano già Conte (Tempo).
Esteri. Macron ritorna indietro, la Germania apre e fa schizzare i contagi
Altro.L'auto chiede la rottamazione (Mf). Dai concessionari mazzata sul
pil: meno 10 mld di tasse: "Servono subito aiuti".


ECONOMIA
Mossa a sorpresa di Fitch che declassa l'Italia (Stampa in prima e p.3 e
tutti). A pesare sono l'incertezza politica  e i conti pubblici a
rischio. Le stime sul Pil parlando di un crollo dell'8% a causa
dell'emergenza Covid, che farà salire il debito italiano al 156% del
Pil. Perciò il giudizio di Fitch sulla solvibilità dell'Italia scende a
BBB- con outlook stabile, a un passo dal livello "spazzatura". 
"Prendiamo atto del giudizio di Fitch – dicono fonti del Mef -, ma sono
stati trascurati i rilevanti provvedimenti europei e italiani in
cantiere" (Sole p.5). E il ministro dell'Economia Gualtieri assicura:
"Quest'anno faremo la più grande manovra espansiva mai varata dal
Dopoguerra" (Messaggero p.12). Ma dalle aziende continuano ad arrivare
le proteste: "Fateci lavorare, il governo ci uccide" (Giornale p.4).
Intanto, sul fronte della liquidità, l'Ue libera 30 mld per le banche
(MF p.5). La commissione Ue ha varato modifiche legislative che potranno
liberare 30 mld di risorse per gli istituti. "La Ue allenta la presa
sulle banche: meno vincoli per dare più prestiti" (Messaggero p.18).
Anche il Sole (p.21) segnala il via al al piano Ue per le banche contro
la crisi: prestiti più facili a famiglie e imprese.
Corriere (p.12) fa i conti dell'effetto degli effetti del virus
sull'occupazione: la crisi cancellerà mezzo mln di posti di lavoro. In
cassa integrazione un dipendente su due. L'emergenza colpirà soprattutto
chi ha occupazioni stagionali e contratti a termine.
Turismo, il ministro della Cultura Francescini al Messaggero (p.7)
spiega: "Sarà un'estate di vacanze made in Italy. Un bonus per le
famiglie per poter andare in ferie". In vista dell'estate, il governo
lavora anche ad un piano-infanzia: attività e centri estivi per i bimbi
(Stampa p.8). Per il sostegno alle famiglie, la ministra delle Pari
opportunità Bonetti alla Stampa (p.9) spiega: "Fino a dicembre un
assegno per ogni figlio: da 80 a 160 euro per ogni under 14. Il Paese ha
retto perchè ci sono le famiglie, ora bisogna dare un segnale di stabilità".

POLITICA
Fase 2, le pressioni dei governatori che spingono per la ripartenza.
Giuseppe Conte però invita alla prudenza: "Timori di nuovi focolai"
(Corriere p.2 e tutti). L'idea che si fa largo a Palazzo Chigi è quella
di lockdown selettivi al Nord, sono infatti soprattutto Lombardia e
Piemonte a preoccupare il governo, che intanto annuncia: "Due settimane
di prova e poi decidiamo" (Stampa p.3). Repubblica (p.3) parla di "piano
di riserva" del premier per sfuggire alle critiche e riaprire già il 18
maggio: l'arco di tempo che va dal 4 al 17 maggio è considerato una
sorta di prova generale per capire se si potrà pensare a misure
differenziate sul territorio.
A spiegare il meccanismo di "aperture a ondate" è Vittorio Colao, che
guida la task force del governo per la fase 2. E al Corriere (p.5) dice:
"Dal 4 maggio rimettiamo al lavoro 4 mln e mezzo di italiani, sarà un
test importante. L'approccio dovrà essere microgeografico. Dovremo
rispondere diversamente, per non penalizzare le zone che hanno meno
casi".  Giornale (p.7) cita un documento di 22 pagine del Cts che frena
la fase 2: "Se riapriamo tutto – si legge nel documento – l'8 giugno
sarà un incubo". Il ministro della Salute Speranza al Corriere (p.7):
"Sulle riaperture è stato giusto fare un primo passo uniforme in tutto
il territorio, poi potranno esserci elementi di flessibilità generale.
Ma il decreto non si cambia più. Il virus non è sconfitto e dipende da
noi: possiamo recuperare pezzi della vita di prima, ma per gradi".
Conte però è sotto assedio non solo dei governatori, ma anche delle
altre forze politiche. Da Renzi a Salvini, Repubblica (p.4) segnala le
grandi manovre per cambiare governo: il più attivo è il leader di Italia
viva, che avrebbe proposto lo strappo direttamente al Pd, proponendo la
sostituzione del premier con un esponente dem. Ma il segretario del Pd
Zingaretti si è opposto, sottolineando come in questo momento non ci sia
"nessuna alternativa" (Messaggero p.3). Secondo la Stampa (p.6) la
tentazione di Renzi di far cadere Conte allarma il Pd e spacca i gruppi
di Italia viva, visto che in molti nel suo stesso partito sarebbero
contrari all'idea di mollare il governo. Anche Libero (p.5) si concentra
sulle "trame del Rottamatore": è stato lui a far nascere questo governo,
ma non riesce a disfarlo pur avendo capito che Conte non è in grado di
gestire la crisi. L'obiettivo di Renzi sarebbe l'ingresso di Forza
Italia in maggioranza o un esecutivo di unità nazionale guidato da
Draghi. Per questo, si sarebbe infittita l'interlocuzione con Matteo
Salvini, il quale cerca di rimediare ai sondaggi che lo danno in calo,
ma il leader della Lega è frenato dal no di Giorgia Meloni a qualsiasi
esecutivo di unità nazionale (Repubblica p.4). Salvini, intervistato
dalla Stampa (p.7) spiega: "La pazienza è finita, rivendichiamo libertà
di culto, di imprese e di movimento. Al governo offriamo un piano per la
ricostruzione: via il codice degli appalti e via la burocrazia". Il
Corriere (p.11) sottolinea le divisioni nel centrodestra: il flash mob
organizzato da FdI irrita la Lega. Mentre Berlusconi definisce "dannosi"
i sovranisti.

ESTERI
In primo piano sul Corriere (p.17) il caso della Germania, dove
aumentano i malati e la riapertura s'infrange sull'R0. L'indice di
trasmissione del virus è risalito, Merkel e scienziati vogliono
ripristinare le chiusure, Ma i Lander vanno in ordine sparso.
Germania, brutto risveglio, scrive il Giornale (p.14), risale il tasso
dei contati. Ad una settimana dal primo allentamento delle restrizioni,
l'indice R zero è ritornato a quota 1.
Intanto, come sottolineato dal Messaggero (p.15) negli Usa 1 milione di
contagi: "Trump non ascoltò gli 007". L'intelligence aveva avvertito
Donald già a gennaio sui rischi dell'epidemia. Dottoressa guarisce ma
non la fanno tornare al lavoro a New York, e lei si toglie la vita. Il
Fatto (p.5) riporta le parole di Fauci: "Se si riparte troppo presto una
seconda ondata è inevitabile".
Sempre sul Fatto (p.4) si parla anche della cauta liberazione della
Francia: "Se la malattia ritorna, rinunceremo". Il premier Philippe
conferma misure a seconda del pericolo. L'11 riapriranno tutti i negozi,
i mercati (a discrezione dei sindaci), le biblioteche e i piccoli musei
locali. Restano chiusi invece caffè e ristoranti, cinema, teatri e
grandi musei (decisione anche in questo caso a fine maggio). Le
manifestazioni sportive e culturali con più di cinquemila persone si
terranno solo a settembre.
Repubblica (p.16) fa il punto in Europa tra rinvii e accelerazioni. In
Francia l'11 maggio è prevista la riapertura graduale di scuole materne
ed elementari, su base volontaria. Slitta invece rispetto al previsto la
riapertura di medie e superiori.

Su tutti i quotidiani spazio anche al Golpe di Haftar, come titola il
Corriere (p.27): "Sono il nuovo raìs". L'uomo forte della Cirenaica si
autoproclama capo della Libia. Ma anche Mosca prende le distanze.

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