Commentario del 19.04.2020

PRIME PAGINE
"Io non mollo": in apertura sul Giornale l'intervista al premier Conte. Intanto, sulle riaperture, il governo frena (Corriere). Le Regioni: riapriamo il 27. Conte dice no (Stampa). Frenata del governo sulla fase 2 (Messaggero). Le prime riaperture il 4 maggio, ma solo nelle aree a minore rischio (Repubblica). Il ministro Boccia al Messaggero: "Serve prudenza, giusto vietare spostamenti da una regione all'altra". Sanità, 20 mila assunti in un mese. Speranza: "Ora più cure da casa" (Sole).
Italia-Economia: un lavoratore su due chiede aiuto subito (Corriere). Def, in arrivo il voucher per i figli. Assegno con tetto agli autonomi (Messaggero). Arriva il Def che archivierà le clausole Iva (Sole).
Eurozona, il dg del Fondo Salva-Stati Regling al Corriere: "I nostri prestiti non avranno condizioni". Alessandro Di Battista sul Fatto scrive: "Mes, l'Italia dica no: senza di noi non la Ue non c'è più".
Sul Corriere la mappa dei morti nelle case di riposo: 4 su 10 per il virus. Numeri shock: nelle residenze per anziani 7 mila contagiati (Repubblica). La Stampa intervista l'ex poravoce di Sant'Egidio Marazziti: "Nelle Rsa ha vinto il business sulla vita degli anziani".

ECONOMIA
Le misure economiche e il dibattito sul Mes sono al centro dell'intervista al Giornale (p.2) del premier Conte: "In Ue il negoziato è difficile ma resto fiducioso, servono bond comuni. Appoggiamo chi chiede di cambiare e poi utilizzare l'attuale Mes". Poi la promessa: "A giorni rafforzeremo il sostegno agli italiani con una sterzata economica". Importanti, sul Corriere (p.17) le parole di Klaus Regling, direttore del Fondo Salva Stati: "Se un Paese accetta il Mes prestito senza condizioni, non sarà un'altra Grecia". Sulle eventuali condizionalità del Mes e il timore di una nuova Grecia, Regling spiega: "All'epoca i problemi non furono causati da una choc inatteso che riguarda tutti, ma da errori di politica economica. Curare quei problemi ha causato difficoltà che la popolazione ha dovuto patire, ma  stato inevitabile. Anzi, quando il Mes è arrivato ha reso l'aggiustamento più facile, e credo che ora se ne vedano i risultati". Secondo Regling "il Recovery Plan non può partire quest'anno, per i coronabond serve tempo, meglio usare il bilancio Ue".  "Conte dica la verità agli italiani, il Mes ci può servire", cosi in una intervista a Repubblica (p.3) l'ex premier Mario Monti. Tra Eurobond, coronabond e Recovery bond, Monti analizza possibili soluzioni per l'Italia: "L'Italia ha interesse a una Ue che funzioni bene, con una buona governance. Ho sottoscritto un appello italo-tedesco per i coronabond, ma ritengo che non ci si debba impiccare a una formula particolare".
"Entro l'estate fondo da 1500 miliardi, in Europa non avremo vincitori e vinti", queste le parole del di Paolo Gentiloni su Avvenire (p.6), e sul Mes dice: "Decidono gli Stati. Stiamo parlando di linee di credito senza condizionalità e vantaggiose, specie per i Paesi che non hanno tripla A sui mercati finanziari. Non dipingiamo queste linee di credito come l'anticamera della Troika".
"Assalto alle banche per avere i prestiti", timori per la sicurezza agli sportelli (Stampa p.4).
I sindacati lanciano l'allarme: ci aspettiamo reazioni violente in caso di rifiuti. Il Viminale replica: vigiliamo da tempo. Anche secondo Libero (p.8) chi lavora in banca rischia le botte per le bugie di Conte. I sindacati a Lamorgese: molti imprenditori non avranno i 25mila euro garantiti dal governo, proteggeteci dalle reazioni.  Intanto, come sottolineato da Repubblica (p.2) il lavoro è fermo: 11,5 milioni di persone chiedono Cassa e bonus. Stanziati 8 miliardi.
Def, crollo del Pil dell'8%, altri 40 miliardi di deficit e in arrivo bonus per i figli, segnala il Messaggero (p.8). Mercoledì l'approvazione del documento di economia e del nuovo indebitamento. Verso un balzo il disavanzo e debito oltre il 150%. E venerdì arriva il giudizio di S&P.
Secondo il Giornale (p.15) il governo è di nuovo in ritardo: decreto di aprile senza fondi. Slitta il via libera ai settanta miliardi di nuovo deficit per "ragioni tecniche". Ma sulle misure è ancora scontro.

POLITICA
Il Giornale (p.2) intervista il premier Giuseppe Conte: "No a governi tecnici, ora decida la politica. Resto aperto al dialogo: Forza Italia è costruttiva, e Draghi è autorevole". Tanti i temi toccati nell'intervista, tra i quali la task force: "Il suo compito è elaborare proposte, ma la sintesi spetta all'esecutivo. Le misure? Sono perfettibili, ma c'erano vite da salvare". Poi un messaggio all'opposizione: "Deve rinunciare ad alimentare il malcontento sociale".
Intanto però, secondo il Tempo (p.7) parte la sfida tra Colao e Draghi. Sullo sfondo alleanze contrapposte. Il dopo Conte è già cominciato. Il manager litiga con il premier e indispettisce il Quirinale, a cui punta l'ex presidente della Bce. Il Sole (p.2) e altri quotidiani segnalano tensioni in aumento nel Governo, e Mattarella teme la crisi al buio. La lente del Colle sulle tensioni sul Conte II, tra lo sfilacciamento nella coalizione e lo scontro con l'opposizione. Ma al momento non emerge una maggioranza per un governo alternativo.
No al pressing per ripartire, divieti fino al 3 maggio (Corriere p.2-3). Accolta la richiesta dei governatori del Sud: per gli spostamenti tra regioni bisognerà attendere. Il Veneto spinge per "allentare subito" e la Lombardia per "una ripartenza graduale". Franceschini: incentivi per aiutare le famiglie con redditi medio-bassi ad andare in vacanza.
"Regole uguali per tutti", il governo frena le Regioni, sottolinea anche il Fatto (p.4). Il premier e i ministri vedono governatori, Colao e scienziati e ribadiscono: tutto fermo fino al 4, ripresa "coordinata e uniforme".  Il Messaggero (p.3) intervista il ministro Boccia: "Giusto vietare gli spostamenti da una Regione all'altra". Secondo Boccia "le misure del governo possono essere ristrette, non allentate. Resteranno le zone rosse fintanto che l'emergenza dovesse richiederlo". Sugli spostamenti tra Regioni, il Corriere (p.4) da voce al governatore della Campania Vincenzo De Luca: "No al rompete le righe o fermo i treni e metto in quarantena". Poi aggiunge: "Ho avuto la sensazione di un crollo quasi psicologico di tanti amministratori che governano il Nord".
Secondo il Messaggero (p.7) c'è il contagio a due velocità dietro la lite tra i governatori. Al Sud il virus si trasmette più lentamente, da qui l'altolà alla riapertura della Lombardia. Santelli: "In Calabria non entra nessuno", ma la Puglia apre ai turisti: venite da noi.

ESTERI
Il virus dilaga in Belgio, record europeo di morti, segnala il Messaggero (p.17). Il Paese è il primo per decessi in rapporto agli abitanti e anche per letalità di contagio. In Spagna intanto chiusura prorogata fino al 9 maggio, ma è pressing per liberare almeno i bambini.
Repubblica (p.16) parla di America chiusa. Anche il Texas chiede di essere liberato, e Trump fomenta i ribelli. Intanto però, come segnalato da la Stampa (p.11) le imprese Usa chiedono a Pechino risarcimenti per i danni del virus. Dalla Florida alla California "class action" per miliardi di dollari. Anche l'India contro la Cina.
"Riaprire ora", Trump incita alla rivolta, segnala anche il Corriere (p.19). Dal Michigan al Texas, crescono le proteste contro il lockdown. Inl presidente prima dice che spetta ai governatori scegliere, poi twitta di "liberare" gli Stati.
E' il Corriere (p.18) a disegnare la mappa globale. In Europa i morti sono oltre 100mila, Kim intanto riconosce: casi in Nord Corea. Crescono i contagi in Russia, dove le stime finora erano basse. Rallentano le curve di Francia e Spagna. Nel Regno Unito più di 15mila vittime.
In chiusura Repubblica (p.17) riporta il caso del Giappone, a rischio strage. I forzati dell'ufficio non riescono a stare a casa. Cultura del lavoro e burocrazia, ma senza distanziamento. Il governo teme 400mila morti.

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