Commentario del 21.04.2020

PRIME PAGINE
Meno malati, la prima volta (Corriere e tutti). L'Italia che guarisce (Repubblica). Prima luce nel tunnel (Avvenire). Verso la fase 2: uffici e fabbriche, le nuove misure (Messaggero). "Mentre calano i contagi, fanno solo casino" (Giornale). "Governo in stato confusionale" scrive Libero. Dalle Regioni due fronti anti-governo (Stampa). Giornale mette nel mirino "quel ritardo di 30 giorni e le colpe di un governo rimasto senza Speranza".
Italia-Economia. Nel Def crollo del Pil a -8% e debito verso 155-160% (Sole). Liquidità, operativa la linea Sace-Abi (Sole). L'Abi: i 25 mila euro in 24 ore (Italia Oggi). Ma, per 15 mila euro di credito – titola il Corriere – ci vogliono 19 documenti.
Eurozona: Recovery bond, duello con i falchi. E l'Italia ora apre al Salva-Stati (Messaggero). Al vertice Ue il nuovo budget per l'emissione di titoli comuni (Sole). Di Maio ad Avvenire: "Basta divisioni, l'Europa avrà i bond". Giovedì il vertice Ue: Macron e Sànchez per il maxifondo Ue, Conte sta con loro (Fatto).
Esteri. La Stampa riporta la sfida Usa-Russa sugli aiuti all'Italia. Putin: "Investiamo sugli scambi". Trump: "100 mln per la ripresa".  Pressing della Merkel sulla Cine, come Trump e Macron: "Faccia chiarezza". Negli Usa i morti raddoppiano (Messaggero).
Energia, crollo storico del petrolio (Corriere). "Raschiato il fondo del barile" (MF). Greggio invenduto, la quotazione crolla sotto zero (Stampa). A News York il future sul Wti precipita sotto zero a -37,63 dollari (Sole).
Fincantieri, in bilico le commesse di Carnival (MF).

ECONOMIA
La Merkel apre al Recovery Fund, la Spagna ha una sua ricetta, Conte vuole gli eurobond: la Ue brancola nel buio. In apertura di MF (e in evidenza economica su tutti i quotidiani) lo stallo dell'Eurozona, senza una ricetta definita per la ripartenza, anche se iniziano ad aprirsi spiragli sul debito comune, come ampiamente riportato dal Sole (p.1-5): la dotazione del bilancio pluriennale aumenterà di altri 1.500 miliardi, con la proposta che sarà esaminata al Consiglio giovedì. A corredo l'analisi di Bufacchi però spiega che "la Bce non può sostituirsi in eterno ai mercati": il riacquisto dei titoli in scadenza non è previsto dal Qe pandemico, inoltre l'Italia prima o poi dovrà rimborsare i 380 mld di titoli di Stato acquistati dal Qe tradizionale. Intervistato da Avvenire (p.1-5), il ministro Di Maio si dice sicuro che la Ue non resterà divisa e emetterà debito comune: "Basta litisul Mes, stiamo uniti appoggiando Conte. Puntiamo all'intesa sul Recovery fund. Mi fido ciecamente del premier, saprà tenere la barra dritta". Proprio Conte non esclude il veto sul Mes (Sole p.13): avviati i contatti con Macron e Sanchez per trovare un accordo. Oggi l'informativa in Parlamento. Da segnalare inoltre che alla vigilia del Consiglio Ue, in programma giovedì 23, un gruppo di 7 economisti pubblica un manifesto su come riparare i danni provocati dall'epidemia  e "ricostruire l'economia europea su una nuova base più sostenibile": per fare ciò occorrerà emettere titoli comuni e a lunga scadenza (Corriere p.37). Secondo l'analisi del Giornale (p.14) "l'Europa si gioca tutto, ma il pacchetto di aiuti rischia di arrivare tardi": dopodomani il vertice dei capi di governo, con la Ue che resta al bivio tra Mes e Recovery bond. Sempre il Giornale riporta l'editoriale di Munchau sul Financial Times, per cui il rischio di Italexit è concreto. Infine, sul Fatto (p.15) il piano proposto d'accordo da Spagna e Francia per un fondo comune Ue, "o l'Euro muore". A corredo, la replica dei 101 economisti dell'appello su Micromega alle obiezioni di Stefano Feltri: "la Bce deve poter finanziare direttamente gli Stati dell'Eurozona".
In arrivo dieci mld a fondo perduto per le piccole imprese: in vista del varo del decreto aprile, previsto per la prossima settimana, il governo è pronto a mettere sul piatto alcuni mld per erogare risorse alle piccole imprese. Aiuti a fondo perduto per affitti e bollette per microimprese, commercianti e artigiani per 10 mld (Repubblica p.8, Messaggero p.14 e altri). Intanto, si rischia un nuovo slittamento per il Consiglio dei ministri sul "decreto Aprile", un provvedimento da 70-75 mld da approvare in Parlamento. Si va verso una stima di crollo del Pil a -8% e un debito a quota 155-160%, mentre il deficit sale oltre l'8% (Sole in prima e p.3).
La Stampa (p.10) riporta la preoccupazione degli imprenditori, in coda per un prestito: "Costretti a fare debiti sperando di riaprire". Nel primo giorno utile, in migliaia si sono rivolti alle banche per ottenere i finanziamenti fino a 25 mila euro. L'ondata di richieste mette a dura prova le banche (Messaggero p.15): oltre 100 mila istanze arrivate in poche ore. Libero (p.6) attacca: prestiti e contributi statali, una presa in giro enorme. Di Vico sul Corriere (in prima e p.17) mette nel mirino il "labirinto della burocrazia": autocertificazione e 19 documenti per quei fondi garantiti dallo Stato. Il ministro Di Maio ad Avvenire (p.5): "La burocrazia è un male da estirpare, un nemico da azzerare e questo è il momento di farlo. La ripartenza sarà più complicata della chiusura. Abbiamo smontato l'Italia e ora abbiamo il dovere di rimontarla meglio. Di correggere tante storture. Bisogna investire. Far partire le opere. Scommettere sui cantieri. In un momento di crisi come questo anche il Codice appalti va sospeso: no mille scartoffie, no mille certificati, no mille regolette. Bisogna, appena sarà possibile, solo aprire e lavorare".

POLITICA
Cala il numero dei positivi, non era mai successo (Corriere in prima e p.2 e tutti): sono 20 in meno del giorno prima gli "attualmente" malati. E ora l'obiettivo è la riapertura nazionale, ma ogni Regione avrà una road map (Messaggero p.2). "Caos ripartenza" lo definisce il Giornale (p.2), segnalando le tante ipotesi avanzate, ma l'assenza di certezze. Il premier incontra i capi-delegazione, Pd e Italia viva in pressing per un cronoprogramma entro domenica. Conte punta sulla fase 2 su base regionale. Il ministro Di Maio ad Avvenire (p.5): "Non faccio colpe a quei governatori che hanno deciso di prendere strade personali. Ma ora lo Stato centrale, soprattutto nella fase 2, deve dare una risposta forte e prendersi le proprie responsabilità. Lo faremo ascoltando le Regioni e tenendo conto del parere degli scienziati: le loro indicazioni sono state decisive dal primo giorno".
Il premier frena sulla riapertura: dal 4 maggio solo industrie, via libera ai settori manifatturiero ed edile, negozi chiusi fino a metà mese (Repubblica p.2). Secondo Libero (in prima e p.3) il governo è in stato confusionale e non sa cosa fare. Il premier teme una risalita dei contagi e dice: "Si riapre solo in sicurezza". Sul piano regionale, Basilicata e Umbria pronte a riaprire. Per Lombardia e Marche bisogna attendere fine giugno. Per questo l'Osservatorio sulle regioni spiega: meglio pensare a interventi differenziati (Stampa p.6 e altri). Ma tra i governatori è ancora lite sui tempi dalla Fase 2 (Messaggero p.6). La Stampa parla di doppio fronte dei governatori contro il governo: polemica anche per lo slittamento delle elezioni Regionali al prossimo autunno: Zaia (Veneto), Toti (Liguria), Emiliano (Puglia) e De Luca (Campania) non ci stanno: avrebbero preferito che alle urne si andasse a fine luglio. Secondo il Giornale (p.13) Conte, in cerca di truppe, punta sull'election day contro le larghe intese: sei regioni al voto in autunno possono essere uno scoglio per un governo di unità nazionale.
Verso la fase 2, polemiche per la privacy sull'app: salta la "quasi obbligatorietà" (Corriere p.6). Nessuna penalità per chi non la usa, via agli incentivi. "La libertà degli italiani non è in vendita" attaccano Salvini e Meloni, polemizzando contro l'app-contagi (Stampa p.4). Martini sulla Stampa (p.5) evidenzia intanto il "crocevia di interessi politici ed economici" dietro l'app contagi: finanziamenti dalla Cina e rischio che i dati italiani finiscano in mani straniere. Il Copasir chiede l'intervento dei Servizi. E Repubblica (p.3) evidenzia la lunga corsa a ostacoli dell'app, tra i dubbi del Copasir e lo stop di Google e Apple. "Il mezzo per tracciarci ancora non c'è – sintetizza Libero (p.2) – ma fa già litigare tutti".
Su Repubblica (p.13) viene ripresa la rilevazione di Europe Elects che evidenzia il crollo nei sondaggi delle destre populiste in tutta l'Ue a causa della pandemia: calo di consenso diffuso dalla Lega a Afd, dovuto al fatto – spiega l'istituto – che la gente non vuole sloga, ma risposte all'emergenza.

ESTERI
Aiuti all'Italia, sfida Trump-Putin (Stampa in prima e p.20): Usa e Russia si sono lanciati nella competizione per rafforzare la loro influenza geopolitica. Dagli Stati Uniti sono in arrivo 100 mln per rilanciare l'economia, nessun altro Paese ha ricevuto dall'America finanziamenti così grandi. Mentre la strategia di Mosca punta sul supporto logistico e sugli scambi commerciali.
Morti raddoppiati negli Usa: l'ondata di decessi per Covid-19 porta le vittime a oltre 40 mila, rispetto alle 20 mila della scorsa settimana (Messaggero p.17). Dopo l'attacco di Trump alla Cina sulla diffusione del virus, anche la cancelliera tedesca Merkel chiede chiarezza a Pechino e mostra dei dubbi sulla reale genesi del virus.
Intanto, Messaggero (p.16) segnala i cattivi esempi da evitare di Svezia, Inghilterra e Brasile: sono i Paesi che hanno ritardato la chiusura e stanno pagando pesanti conseguenze.

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