Commentario del 14.04.2020

PRIME PAGINE
Regioni, riaperture fai da te (Corriere). Spostamenti regolati da una app (Messaggero). Ecco il piano del governo per riaprire ogni attività (Libero). Sulla Verità un sondaggio secondo cui Conte è sfiduciato da 2 italiani su 3. Repubblica: "La scuola è finita". Giornale segnala il "rischio vacanze" estive. "Meglio non prenotarle" ha detto la Von der Leyen, operatori turistici contro la presidente della Commissione Ue (Sole).
Italia-Economia: Made in Italy, Conte verso la riapertura (Stampa). Slitta la Cig, assegni tra un mese Bonus in arrivo per le partite Iva (Messaggero). Iva, ecco come il Fisco spiega la proroga. Dl Aprile, rinviate sugar e plastic tax (Sole).
Eurozona. L'esecutivo si spacca sil Mes. Renzi: "Errore non usarlo" (Messaggero). Mef: dall'Italia un folle regalo al Mes: se Roma non lo utilizzerà, i 14 mld versati saranno irrecuperabili. Libero: salgono al 20% i favorevoli all'uscita dall'Ue.
Francia: Macron l'11 maggio riapre le scuole (Messaggero).
Usa. Trump, scontro con il virologo (Corriere). Il presidente contro Fauci: lo licenzio. Poi ci ripensa, ma è alta tensione (Messaggero).

ECONOMIA
Le mosse di Conte per far ripartire il "Made in Italy" (Stampa in apertura e p.2): al via i tavoli con le imprese per rilanciare l'export. Il premier spiega: "Sblocchi prima del 4 maggio solo in sicurezza". Prima moda e meccanica per non perdere il primato (Messaggero p.3). Gli industriali del Nord chiedono di aprire "subito auto, moda e gioielli". Ma i tecnici sono prudenti (Repubblica p.4). La task force studia varie soluzioni per la ripartenza: ingresso al lavoro con orari differenziati, nell'emergenza sarà ancora favorito lo smart working (Corriere p.6).
Intanto, si allunga i tempi per gli assegni della cassa integrazione: da oggi le Regioni possono inoltrare all'Inps in modo massivo le domande di cassa in deroga, per velocizzare si moltiplicano gli accordi degli enti locali con le banche per gli anticipi (Messaggero p.7). Mentre per i bonus di 600 euro alle partite Iva, i primi accrediti da domani al 17 aprile: vengono evase le richieste presentate l'1 e il 2 aprile (Corriere p.18).
Governo indirizzato verso un deficit del 7-8% per un decreto Aprile da oltre 60 mld (Sole p.5): almeno due punti di disavanzo per finanziare garanzie, ammortizzatori, enti locali e sanità.
Mosse europee per superare l'emergenza economica. "Subito il Recovery Fund": pressing dell'Eurogruppo (Messaggero p.6). Mossa di Centeno e Gentiloni sui fondi in vista del Consiglio europeo del 23 aprile. Paolo Gentiloni al Foglio: ""European Recovery Plan è l'espressione che venne utilizzata dagli americani nel 1947 per sostenere l'Europa dopo la tragedia della guerra. Rispetto a quella fase oggi l'Europa ha gli strumenti per lavorare a una sua rinascita facendo leva prevalentemente sulle sue forze e dovendo ragionare sui prossimi mesi io immagino un percorso molto serrato. Dobbiamo definire nel giro di qualche settimana i contorni di un piano di rinascita che permetta ai Paesi europei di agire in modo coordinato e convergente per sostenere l'economia quando ricominceranno a poco a poco a riaprire. E per realizzare questo piano immagino un fondo la cui dotazione minima dovrebbe aggirarsi intorno ai 1.500 miliardi di euro". Intanto, sul Mes il governo si spacca: Italia Viva si rivolge a Pd e M5S: "Da pazzi non usare il Salva-Stati". Il Giornale (p.8) spiega: Governo nel vicolo cieco sul Mes, il "no" costa 600 mln l'anno. Le alternative – continua il Giornale – sono i titoli di Stato cari o la patrimoniale. Mentre MF (in prima e p.5) scrive: dall'Italia un folle regalo al Mes, se Roma non lo utilizzerà, i 14 mld già versati saranno irrecuperabili. Repubblica (p.12) segnala il piano di Conte per strappare il via sugli Eurobond senza dire no al Mes. Mentre Fubini sul Corriere (p.19) evidenzia cosa cambia con il nuovo Mese: una clausola dell'accordo è in grado, potenzialmente, di aprire all'Italia il sostegno da prestatore di ultima istanza da parte della Bce. Intanto, Libero (p.7) riprende un sondaggio Tecnè che vede crescere in Italia gli euroscettici: un italiano sue due vuole lasciare l'Europa. Il 49% dei cittadini è stufo di Bruxelles, il progetto è fallito – segnala il sondaggio – per colpa soprattutto dei tedeschi.

POLITICA
Riapertura, Italia divisa dalle ordinanze: Babele di divieti e permessi (Corriere p.2 e tutti). Misure fai da te da parte delle Regioni: la Liguria apre le spiagge, il Veneto allenata i divieti (Messaggero p.2). "L'Italia diventa un puzzle" titola Repubblica (p.4). Intanto, la task force guidata da Colao studia l'introduzione di una app che localizzerà gli spostamenti: uscite scaglionate per età (Messaggero p.3). Oggi Colavo vedrà il governo e chiederà riaperture. Nel frattempo Renzi propone un ruolo di ministro per Colao. E capogruppo di Italia viva al Senato, Davide Faraone, a Repubblica (p.13) dice: "Per superare il caos sulla ricostruzione a Colao serve il potere di agire". Libero (in prima e p.2) scrive: Conte ci vuole semireclusi fino a marzo 2021: da oggi parte il programma del governo per un graduale allentament delle restrizioni, ma l'uscita dalla paralisi sarà lente e nei piani di Palazzo Chigi si concluderà solo tra quasi un anno. Un percorso – scrive Libero – destinato a cambiarci e impoverirci. Il ministro Boccia al Corriere (p.3): "Parlare di normalità vuol dire illudere la gente, perché se fai un errore distruggi settimane di sacrifici di tutti. A chi non ha colto l'insegnamento di questi 45 giorni perché annebbiato dal dio denaro, ricordo che l'Italia conta 160 mila casi e 20 mila morti. Chi pensa che il futuro sarà come il passato pre-coronavirus, non ha capito in che fase del mondo siamo entrati".
Intanto, i dati di ieri: meno contagi, ma ancora 566 morti (Stampa p.8 e tutti). 3.53 i nuovi casi, con un incremento del 2%: in crescita i ricoveri, ma diminuiscono i pazienti gravi. Ora il Piemonte diventa un caso: contagi più veloci che altrove (Corriere p.4): la crescita continua de numeri nela regione che prima ha superato e poi distaccato il Veneto.

ESTERI
Fase 2, Europa in ordine sparso (Stampa p.7). In Austria oggi saracinesche alzate nei piccoli negozi, la Germania valuta se far tornare i ragazzi a scuola, in Svezia ripresa a rilento. In Francia, Macron chiede ancora un mese, poi assicura: "L'11 maggio riapro la scuola" (Repubblica p.7 e altri). Il presidente va in tv con un discorso di trenta minuti in cui estende il lockdown e fissa la data per la "rinascita". Poi prometto: "Da quel giorno saremo in grando di testare chiunque abbia sintomi e di metterlo in quarantena". In Spagna, invece, Sànchez rischia: ripartono subito industrie pesanti ed edilizia (Stampa p.7).
Usa, Trump allo scontro con gli scienziati (Stampa p.17). Dopo aver annunciato il licenziamento di Fauci, dalla Casa Bianca arriva la smentita: ma il consulente che aveva parlato dei ritardi dell'amministrazione resta sotto assedio.

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