Commentario del 04.04.2020

PRME PAGINE
Troppi fuori casa, più controlli (Corriere). Già 15 mila multe ai furbetti delle passeggiate (Stampa). Stretta a Pasqua: piano di blocchi stradali del Viminale (Messaggero). Intanto, sulle riaperture, cabina di regia Governo-Regioni (Corriere). Borrelli: "primo maggio a casa". Poi la frenata. Verso la "Fase 2" con l'obbligo delle mascherine (Messaggero e altri).
Libero segnala il "piano segreto del premier": il partito di Conte è pronto.
Italia-Economia: duecento mld per le imprese (Stampa). Rimborsi sbloccati ai debitori del Fisco (Sole). Imu e Tasi slittano a fine novembre, per le imprese, prestiti tasso zero a 8 anni (Messaggero). Boccia (Confindustria) alla Stampa: "Se non arrivano subito i soldi, a rischio gli stipendi". E Giornale scrive: imprese, governo in tilt; aiuti ancora rinviati. Le imprese, intanto, chiedono di riaprire dove c'è sicurezza (Sole). QN intervista la Furlan (Cisl): "Ripartire subito sarebbe irresponsabile".
Eurozona, il presidente dell'Eurogruppo Centeno a Repubblica: "Un nostro Piano Marshall o mln di disoccupati". Francia e Germania fanno asse sull'utilizzo dei fondi di Mesa e Banca investimenti (Sole).
Esteri. Usa, Faucì sfida Trump: "Chiusura necessaria va estesa a tutti gli Stati" (Stampa, Messaggero). In Cina torna l'incubo Covid, individuati 31 casi: "Dovete restare tappati in casa" (Messaggero).

ECONOMIA
Intesa Conte-Mef, pronti 20 miliardi di prestiti "coperti". Trovato l'accordo, ma restano alcuni dubbi dei 5S. Finanziamenti a tasso zero per 6 anni alle aziende (Stampa p.2). Il piano di Gualtieri è usare Sace per offrire garanzie sui crediti. Il timore dei Cinquestelle è la crescita del potere del ministro dell'Economia, che cosi avrebbe il controllo delle banche. Il Mef: questo è il progetto ottimale perché consente di intervenire in maniera efficace e strutturale nei prossimi anni.
Conte al verde per il virus vuole un "prestito di guerra", scrive il Giornale (p.2). Il viceministro Misiani propone un patto agli italiani: Btp a "scadenza lunghissima" per finanziare la ripresa.
Atteso per domani il nuovo decreto anti-crisi, scrive il Messaggero (p.8). Liquidità fino al 25% del fatturato. Pronto anche un pacchetto fiscale. Rimandate le scadenze di aprile e le tasse sulla casa di giugno. Qn (p.3) parla intanto di negozi investiti da uno tsunami: "Liquidità ora o non ce la faremo". Il numero uno dei commercianti Sangalli: "Serve prestiti garantiti dallo Stato per resistere nella bufera". Lo Stato è assente e allora ci pensiamo noi, scrive invece il Tempo (p.2-3). I negozianti abbandonati dalle istituzioni non lasciano da soli i poveri che non riescono a mangiare. E così regalano la spesa a chi non ha i soldi per comprare generi di prima necessità. Il Giornale (p.6) intervista Urbano Cairo: "Economia di guerra per ripartire in sicurezza. La prima mossa da fare= Semplificare il sistema". Poi l'allarme: "Stiamo per affrontare una crisi terribile, non possiamo restare fermi. Conte? Incomprensibili crisi di governo ora".
Il Corriere (p.12) intervista il presidente della Confapi Casasco: "Italia disallineato con l'Europa, cosi le nostre aziende rischiano. Già ora chi è rimasto aperto è favorito. E quando si ripartirà i più piccoli, senza più forze, potrebbero non farcela".
Intanto sul fronte europeo, come segnalato dalla Stampa (p.5) Parigi e Berlino dettano la linea  sul Mes, ma all'Eurogruppo non c'è l'unanimità. Il vertice di martedì rimanderà la decisione ai leader. L'Olanda frena sul sussidio Ue per la disoccupazione. Il Messaggero (p.10) segnala l'ultima proposta tedesca: "Salva Stati senza Troika", Bei, piano da 200 miliardi. Ecco le iniziative che martedì l'Eurogruppo dovrà valutare. Un documento Parigi-Berlino. Germania più "morbida", ma non intende dare il via libera alla condivisione dei debiti.
Secondo il Giornale (p.7) è zuffa sul Mes, Ue alla resa dei conti. La linea di usare il fondo salva Stati è prevalente. Martedì scontro in Eurogruppo. Secondo Notizia Giornale (p.2) Europa a rischio implosione: l'unica strada sono gli Eurobond.  Repubblica intervista il presidente dell'Eurogruppo Centeno: "Lavoriamo sui coronabond, per il Mes condizioni legate solo al virus". Poi aggiunge: "La peggior recessione da 70 anni, ma ora il Piano Marshall dobbiamo farlo noi. Margini di manovra sul Fondo speciale proposto da Parigi".
La forza sia Conte, scrive Mf (p.8-9). Se la Ue offre a Roma solo mance, l'Italia è in grado di fare da sola, come chiedono i 202 imprenditori interpellati dal quotidiano. Il premier è al lavoro per reperire i 300 miliardi di garanzie necessari per banche e imprese, che entro Pasqua devono entrare in cassa.
Repubblica (p.12) si concentra sul reddito di emergenza: 3 miliardi alle famiglie. Oltre 9 settimane per la Cig. Il pacchetto a sostegno del reddito dovrebbe arrivare a 15 miliardi. Divisa la maggioranza su come intervenire a favore dei più deboli. Secondo il Sole (p.2) c'è una babele Cig da semplificare: 20 causali e 14 strumenti. Tra quelli ordinari ed i nuovi emergenziali c'è un groviglio di regole per gli imprenditori per attivare le integrazioni al reddito dei lavoratori.

POLITICA
Più gente nelle strade, 15mila multe in 48 ore segnala il Corriere (p.2). Giovedì sono stati multati anche 258 commercianti, mentre sono state 53 le attività chiuse. Nelle città aumentano i movimento, giro di vite nelle verifiche anche in vista di Pasqua. Borrelli: possibile fase due il 16 maggio. Ma Locatelli: i tempi spettano al decisore politico. Polemica sul commissario, che dopo si corregge: parole equivocate, l'unica data è il 13 aprile.
Divieti violati, boom di multe, sottolinea anche il Messaggero (p.2): "Così si fa ripartire il virus". Ancora troppa gente in strada, in 48 ore sanzionate 15mila persone. Mobilità in crescita in Lombardia. L'allarme degli esperti: si vanificano i miglioramenti. A Roma le scuse più strane.
L'altro nodo è quello delle riaperture. Secondo Repubblica (p.6) l'epidemia arretra ma poco, ripartenza a metà maggio: il governo ora ci pensa. Borrelli parla della fase 2 dal 16 maggio, poi precisa. Ma Palazzo Chigi teme l'imprevedibilità del virus. Date congelate, si decide il 10 aprile. Ci sarà una cabina di regia con le Regioni per ritornare alla produzione. Riaperture, stop a Borrelli e Regioni, scrive Qn (p.2). Il capo della Protezione civile indica metà maggio, poi frena. Il premier: le misure dei governatori fino al 13 aprile. 
Il Messaggero (p.6) fa il punto sull'epidemia: la discesa ancora non c'è "ma il Centro-Sud resiste". I contagi restano stabili, 766 le vittime. Calo reale dell'epidemia solo in Puglia. Per la virologa Capua "esistono zero possibilità che tutto finisca con l'estate".
Anche Stampa (p.6) segnala come i contagi frenano troppo lentamente. L'Oms: "Senza restrizioni il virus tornerà". Brusaferro: "Bisogna confermare le misure di stop". Nuove regole per aumentare il numero di tamponi. Altri positivi, ma iniziano a svuotarsi gli ospedali, scrive Libero (p.7). Quasi ventimila guariti, però ieri i morti sono ancora tanti: 766. A Bergamo e in Veneto più dimessi che ricoverati. Intanto, come segnalato dal Corriere (p.5) Conte ora cerca unità: basta polemiche. Ma i governatori: non ci ascoltate. Il vertice in videoconferenza dopo le tensioni. Una cabina di regia governo-Regioni per la ripartenza. Fontana: prorogate la stretta o andremo avanti da soli.
Secondo Libero (p.3) zitto zitto, il premier si costruisce il partito. L'emergenza gli ha garantito visibilità, ora con l'appoggio di ex M5S, cattolici e stampa l'avvocato vuole mettersi in proprio.
Il Fatto (p.10) parla dell'improbabile mega-partito degli "spingitori" di Draghi, definito "mucchio selvaggio". Renzi, Lega, mezzo Pd, grande e piccola stampa: tutti con Mario per affossare Conte.
Il Messaggero (p.12) si concentra sul tema della scuola. I presidi: difficile ripartire, e c'è il dilemma della maturità, sarà online solo se "blindata". Il ministero teme un'ondata di ricorsi con prove svolte da remoto. L'ipotesi allo studio è quella di interrogazioni orali con la mascherina e a distanza.

ESTERI
Spagna, crolla l'economia: 4 milioni di disoccupati. Il premier Sanchez chiede altri 15 giorni di stato d'emergenza. A Madrid primato dei ricoveri. Mentre intanto in Germania pochi morti, più giovani tra i malati. L'età media dei contagiati è di 48 anni contro i 60 in Italia. Cina superata, ma si teme un'altra ondata (Giornale p.18-19).
Intanto, come segnalato dal Messaggero (p.15) negli Usa è record di vittime. Fauci: "Bloccare tutto". In 24 ore 1169 morti, 562 solo a New York. Lancia l'allarme virus, comandante rimosso. L'epidemiologo: "In 11 Stati su 50 non hanno ancora deciso di restare a casa".
Secondo il Corriere (p.20) è l'ondata sull'America dopo l'Europa: un milione di casi nel mondo, salvo solo l'Antartide. Mai epidemia è stata monitorata cosi da vicino e in tempo reale. Ma la raccolta dei dati non è omogenea: non tutti i Paesi, ad esempio, eseguono tampini con lo stesso criterio. E la Cia invita a diffidare delle statistiche cinesi sui morti "ampiamente sottostimate".
Anche il Corriere (p.22) fa il punto sugli Stati Uniti. Trump: nessun obbligo per le mascherine, scienziati divisi su come proteggersi. Il presidente: non bloccheremo le forniture per l'Italia. Per l'epidemiologo Fauci il punto è stare a casa. La Stampa (p.11) intervista il vice segretario generale della Nato Mircea Geoana: "La Nato pronta a difendersi, anche una pandemia può minacciare la sicurezza. Stiamo lavorando anche sulla gestione coordinata delle forniture mediche a chi ne ha più bisogno". Poi il quotidiano racconta di un Ecuador travolto dal virus che abbandona morti per strada. A Guayaquil i trasporti al cimitero sono al collasso e le famiglie lasciano cadaveri nelle vie per non tenerli in casa.
Repubblica (p.16) parla intanto di falsa ripartenza in Cina. Stop a consumi e lavoro, i cinesi non riescono più ad uscire di casa.
Anche secondo la Stampa (p.13) Wuhan teme una seconda ondata di contagi.

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