Commentario del 17.04.2020

PRIME PAGINE
Via libera per moda e auto (Corriere). Per tracciare i positivi la scelta è ricaduta sulla app "Immuni". Riaperture, si comincia dall'auto (Messaggero). Fase 2 dal 27 aprile, c'è la moda tra i primi settori. Dal 4 maggio l'ipotesi blocchi regionali alla mobilità. Il Nord non aspetta (Giornale). Regioni in fuga dalla palude di Conte. "Macché fase 2, terapie intensive lombarde piene" (Fatto). Il Nord non guarisce (ma vuole ripartire) (QN).Ora il Nord tratta con il governo : "Niente fughe in avanti" (Stampa). Conte pericolo pubblico (Libero). Cassese, ex capo della Consulta: "Governa con atti illegittimi". Perché nessuno dice nulla?. I grillini ammettono il fallimento (Verità). I ministri del Lavoro e dello Sviluppo: "Strumenti economici inadeguati, alle imprese bisogna dare soldi a fondo perduto". Sovranisti per caso: ecco tutti i nemici del Mes che lo fecero passare in Parlamento (Notizia Giornale).
Anziani, nessuna pietà (Repubblica). Gli ispettori: al Trivulzio la Regione Lombardia ha esposto i ricoverati al contagio.
Lo scoglio che argina il mare (Mf). Caos liquidità: vietati i prestiti alle aziende con piccoli problemi di bilancio.
Bonomi: sfida tremenda, politica smarrita (Sole). Il leader di Assolombardia indicato come nuovo presidente di Confindustria con 123 voti.

ECONOMIA
Altri 40 miliardi di deficit nel nuovo decreto anti-crisi, gli aiuti per affitti e bollette (Messaggero p.8). Lunedì il Cdm per chiedere lo scostamento, il Tesoro annuncia il Btp Italia per il Covid-19. Indennizzi alle imprese con uno sconto sulle tasse. Il bonus da 600 euro sale a 800. Intanto via ai prestiti di emergenza per le imprese, segnala il Corriere (p.13), ma per aiutare le Pmi ci sono (solo) 2,7 miliardi. L'ipotesi di indennizzi a fondo perduto. Da lunedì le banche possono erogare i finanziamenti. Catalfo: saranno tutelati 19 milioni di lavoratori. Secondo Repubblica (p.24) lo stop alle aziende pesa di più su precari, giovani e part-time. Sono i contratti dominanti nei settori fermi: redditi bassi e posti meno sicuri. Il Corriere (p.14) parla di chiusure e consumi crollati, tre milioni di nuovi poveri. Secondo un report della Fondazione Studi Consulenti del lavoro oltre tre milioni di lavoratori italiani hanno varcato la soglia di povertà assieme alle loro famiglie. Decreto Aprile verso 70 miliardi, scrive il Sole (p.5), 25 per Cig e sostegno ai redditi. Girandola di riunioni per definire il valore delle misure e del deficit da indicare al consiglio dei ministri di lunedì. Sulla liquidità 5 miliardi al fondo Pmi e 25 per le garanzie Sace.
"Il conto deposito lo fa lo Stato". Questa l'idea lanciata dal sottosegretario Turco in una intervista su Mf (p.6). Sarebbe offerto da Mcc come banca pubblica e distribuito dagli istituti nazionali. Rappresenterebbe una delle gambe di una piano per il finanziamento interno del fabbisogno nella crisi.
Continua anche il dibattito sul Mes. Debito comune, pressing di Macron, scrive la Stampa (p.10): "L'Ue sia solidale e fermi i popilisti". Sfida a Merkel: serve unità politica, non solo mercato. Poi i quotidiani riportano le scuse della Von der Leyen: "Italiani scusate, Bruxelles ora c'è". "L'Italia sbaglia a rifiutare il Mes, con gli Eurobon meno sovranità", cosi Lorenzo Bini Smaghi in una intervista a la Stampa (prima e p.11). "Si ai soldi del Mes, i bond ci sono già", cosi il presidente dell'Europarlamento David Sassoli in una intervista al Foglio (p.8). Su Verità (p.2) anche lo scontro politico in Italia sul tema. Patuanelli boccia il Mes, scrive il quotidiano, ma il M5S vieta all'Aula di votare per bloccarlo. Salvini: "Da fuorilegge ignorare il Parlamento". E invoca Mattarella. Calderoli salta il muro giallorosso: "Delibereremo lo stesso mercoledì". Anche secondo il Giornale (p.13) Berlusconi e Salvini firmano la tregua sul Mes. Telefonata tra i due leader del centrodestra dopo lo strappo: "Stiamo uniti nell'emergenza". No al Salva Stati, neppure light, scrive Notizia Giornale (p.2), i 5S ci mettono una pietra sopra, ma il Pd spinge per attivare la linea di credito.
In primo piano anche le elezioni del nuovo presidente degli industriali. Carlo Bonomi è stato indicato dal Consiglio generale come nuovo presidente di Confindustria, con 123 preferenze rispetto le 60 raccolte dalla sfidante, Licia Mattioli. L'evento in apertura del Sole e in evidenza economica su tutti i quotidiani. Subito dopo l'investitura, il già presidente di Assolombarda ha parlato della sfida che attende il mondo imprenditoriale, spronando il sistema politico italiano a ritrovare quella che sembra essere una strada smarrita: "Sono onorato, ma non è tempo di gioire. Ora dobbiamo portare le tesi di Confindustria su tutti i tavoli della crisi. La politica è smarrita, noi vogliamo riaprire subito, ma in tutta sicurezza. Stop al clima anti-industriale cui ci ha esposto certa politica. Il Pil è una voragine tremenda, serve l'impegno di tutti per cambiare l'Italia. La strada di far indebitare le imprese, per far fronte al crollo dei ricavi, non è quella giusta: l'accesso alla liquidità non è immediato". Sul programma, Bonomi ha precisato: "La nostra sarà una Confindustria fondata su ascolto e visione, con impegno per una crescita sostenibile declinata su tre assi: generazionale, sociale e ambientale. Si può cambiare partendo dal basso, con i contratti tra forze di lavoro, per costruire regole e incentivi".

POLITICA
Regioni e governo al bivio, scrive il Corriere (p.2-3). "Turni di lavoro su 7 giorni", spinta di Fontana e Zaia. Il governatore della Lombardia: speriamo che si possa ricominciare con una ripresa graduale. Il sindaco Sala apre alla collaborazione, "anche se mi sarei aspettato almeno una chiamata". Il presidente del Veneto: bisogna decidere se riaprire o morire in attesa che il virus vada via. Secondo la Stampa (p.2) il Nord è in pressing per la fase 2: "E' arrivato il momento di riaprire". Il piemontese Cirio con Zaia e Fedriga: non possiamo aspettare che il virus sparisca. I sospetti di Pd e 5Stelle: Salvini fomenta i governatori leghisti per attaccare l'esecutivo. Riaprire! L'inversione a U di Fontana in due giorni, scrive il Fatto (p.2). Fino a Pasquetta appelli alla clausura e "troppa gente in giro", passate le feste la svolta. Non solo il Nord, il Messaggero (p.2) si concentra anche sulla fase 2 in tutto il Paese: al via dal 27 aprile, tocca all'auto e alla moda. Limitazioni alla mobilità. La task force al lavoro per definire i rischi contagio di ogni attività in base ai codici Ateco. I governatori saranno liberi di bloccare arrivi e partenze aeree da altre aree del Paese. Repubblica (p.6) riporta il piano di Patuanelli: "Chi lavora in sicurezza può riaprire dal 22", Pd e sindacati frenano. La Stampa (p.3) intervista il ministro Boccia: "Basta fughe in avanti, sono gesti irresponsabili contro i sacrifici di tutti". Poi aggiunge: "Quando si riaprirà ci saranno mascherine per tutti: costeranno meno di un euro". Sempre su Repubblica (p.7) intervista al governatore emiliano Bonaccini: "E' il governo che ha l'ultima parola sulla ripartenza delle fabbriche. Le regioni possono fare proposte sulle filiere strategiche nel loro territorio".
"Se non ci fate lavorare, togliamo il disturbo". Colao & C. alzano la voce, scrive il Giornale (p.6). Troppi conflitti e resistenze, la squadra del supermanager da segni di insofferenza. Oggi la prima relazione sulle filiere più "sicure". Dal Pd appello a Conte: "Si fidi degli esperti".
Intanto, secondo Libero (p.2) Conte è un pericolo pubblico: "Governa con atti illegittimi". Attacco dell'ex capo della Consulta, Cassese, al presidente del Consiglio: non siamo in guerra, si è dato poteri che la Costituzione non gli attribuisce. Ma nessuno lo fa notare.
Intanto come riportato dal Messaggero (p.6) il governo sceglie Immuni, la app per il tracciamento. La Ue: no geolocalizzazione. Non sarà obbligatoria, ora verrà sottoposta al vaglio del team Colao. Diario clinico con le informazioni più rilevanti.
I quotidiani fanno il punto sull'epidemia. Altri 3700 contagi, meno casi gravi: "Difficile dare patenti d'immunità". I nuovi malati crescono del 2,3%, +1,5% in Lombardia. Terapia intensiva ancora in calo: meno di 3mila pazienti. Brusaferro sui test sierologici: ora non sono sufficienti. Anche la Stampa (p.6) parla di nuovi contagi in salita. In Lombardia ed Emilia 12mila morti fantasma. L'Istat svela un boom di decessi rispetto agli anni scorsi. Allarme dei virologi sui positivi in isolamento familiare. Nel giorno del record di tamponi registrato il minimo dei contagiati. A fronte di 61mila test ci sono stati 3786 positivi: si tratta della miglior percentuale dall'inizio dell'epidemia, sottolinea Verità (p.12).
Sul tema della scuola il Corriere (p.11) intervista la ministra Azzolina: "Ancora troppi rischi, non siamo la Germania: in classe non si torna. Anche i 5 in pagella". Poi aggiunge: "Per la maturità spero negli orali in aula".
In primo piano anche le indagini sulle case di riposo. Repubblica (p.2) si concentra sugli errori del Trivulzio. Gli ispettori: la Regione ha portato il contagio tra gli anziani lombardi.

ESTERI
Francia, Spagna, Belgio, strage in tutte le Rsa Ue, scrive il Giornale (p.17). A Parigi 518 morti. Più del doppio che nel 2019. A Bruxelles metà dei decessi nelle case di cura. Contenimento in ritardo, la Francia conta i morti, segnala la Stampa (p.14). Le misure di quarantena sono scattate dieci giorni dopo che in Italia.
Intanto Trump di nuovo contro la Cina, come riportato dal Corriere (p.16) e altri: "Un incidente nel laboratorio", gli Usa indagano su Wuhan. Virus uscito dai laboratori? Gli Usa indagano su Wuhan, riporta anche il Messaggero (p.17). Trump conferma: "Stiamo esaminando questa storia orribile". Le accuse a Pechino. In un mese 22 milioni di americani perdono intanto il lavoro. Donald annuncia le prime riaperture. Non una creazione di laboratorio, ma un errore umano in un centro di ricerca di Wuhan, sottolinea il Corriere (p.19): finora nessuna prova, però i Servizi indagano. Il Pentagono: Pechino reticente. La Stampa (p.15) racconta la fase 2 di Trump, tra disoccupazione e rischio rivolte. Il presidente deciso a far ripartire l'economia del Paese, le domande di sussidio hanno raggiunto 22 milioni. Secondo il Giornale (p.18) negli Usa scattate le proteste in piazza, e Trump: "Riaprire in tre fasi". Cittadini (armati) contro il lockdown. E Donald ci ripensa: scelta ai governatori. New York resta chiusa.

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