Commentario del 09.04.2020

PRIME PAGINE
Ripresa diversa in ogni regione (Corriere). Gli industriali del Nord: riaprire in fretta. Ecco il calendario della fase 2 a partire dal 15 aprile. Riaperture mirate per zona (Messaggero). Braccio di ferro sulla fase 2. Gli scienziati: è presto. Riaprire o no, il governo è diviso (Qn). La febbre del Nord (Repubblica). Conte frena, vertice con i sindacati. Europa, l'Italia verso il si al Mes.
Altri 15 giorni di chiusura per l'Italia (Stampa). Dopo il vertice con gli esperti, arriva il decreto. Imprese fermate dalla burocrazia.
Zona rossa mancata, indagano due procure (Fatto). "Epidemia colposa" dal bergamasco all'intera Lombardia. Disastro all'ospedale di Alzano, la Procura di Bergamo indaga per epidemia colposa (Notizia Giornale).
Poderoso flop (Giornale). A quattro giorni dall'annuncio trionfale di Conte il decreto liquidità per aiutare imprese e famiglie non è ancora stato firmato.
 Le case di riposo eterno (Libero). In Italia 700 ospizi con 300mila ospiti: li dentro il morbo ha trovato terreno fertile con gli anziani. Liguria, la scia di morte del virus: 240 vittime nelle case di riposo (Secolo).
Gualtieri: subito 400 miliardi alle imprese (Sole)
In Europa è mors tua vita mea (Mf). Nella Ue prevalgono egoismi nazionali dei Paesi del Nord che si sentono più forti.

ECONOMIA
Titoli comuni, pressing europeo sull'Olanda. Conte: "La Ue si muova o è la sua fine" (Repubblica p.8). Oggi nuova riunione dei ministri delle Finanze, apertura sul debito comune.
Secondo il Messaggero (p.6) è scontro sul debito comune, e Conte: "Siamo pronti a fare a meno dell'Europa". Premier all'attacco di fronte all'irrigidimento dell'Olanda, mentre Berlino si prepara a cedere. Oggi la riunione decisiva dell'Eurogruppo. Le Maire preoccupato: "Rischiamo di fallire".
Secondo la Stampa (p.4) Parigi minaccia i falchi del Nord Europa: sui coronabond siamo pronti ad ad andare avanti con chi ci sta.
"L'Europa sia forte e solidale di fronte all'emergenza", così il premier Conte intervistato dall'Osservatore Romano (prima e p.3).
Per Notizia Giornale (p.2) dalla Merkel invece arrivano solo nein. Non è all'altezza della situazione.  L'Eurodeputato 5S Furore: "L'Ue rischia di implodere".
Per quanto concerne la Bce, sul Sole (prima e p.2) l'intervento di Christine Lagarde: "Così la Bce aiuta imprese e famiglie". Secondo la Lagarde il Covid-19 rappresenta una nuova forma di choc economico che non può essere affrontato usando schemi del passato. Abbiamo politiche disegnate per chi è maggiormente esposto alla crisi. Oggi questi soggetti sono imprese e famiglie che devono far fronte a riduzioni di reddito ed una crescente preoccupazione per il futuro.
Anche il Messaggero (p.6) riporta le parole della Lagarde: "Serve una risposta forte subito". La Bce dispiega l'arsenale degli acquisti.
Secondo Mf (p.3) è "Olanda contro tutti". I Paesi Bassi chiedono un Mes con condizioni stringenti. L'Italia si oppone, ma non considera risolutive le risorse del fondo salva-Stati. Nord e Sud Europa cercano una prima intesa almeno sul Recovery Fund.
Repubblica (p.11) intervista l'Alto rappresentante per la politica estera Ue Borrelli: "Si agli Eurobond: Italia e Spagna rischiano di soccombere ai mercati".
Sul fronte cura-Italia la Stampa (p.3) parla di imprese in affanno sui prestiti: tre settimane per l'istruttoria. Il decreto è in attesa della firma del Colle, ci vorranno ancora giorni per ottenere i fondi. "Subito 400 miliardi alle imprese, verranno erogati entro l'anno", così nella sua intervista al Sole (prima e p.3) il ministro Gualtieri. Che aggiunge: "Il decreto sulle garanzie per i prestiti alle imprese è autoapplicativo e non richiede provvedimenti di attuazione. Sace e le banche stanno già lavorando nella fase operativa: i collegamenti informatici, i protocolli e la modulistica, tutti molto semplici, saranno pronti a breve". Il ministro ha parlato anche dell'Ue: "La creazione di debito pubblico Ue è già nei trattati. Come hanno scritto Conte, Macron e gli altri capi di governo nella loro lettera, vanno costruiti nuovi strumenti".
Altro che decreto pronto, scrive invece il Giornale (p.5), il governo in alto mare litiga ancora sui fondi. A quattro giorni dall'annuncio, M5S blocca il pacchetto di misure a favore delle imprese.
Repubblica (p.12) sottolinea come mancano le coperture al decreto liquidità. L'accusa delle imprese: "Così moriamo prima".
Il Corriere (p.11) intervista il presidente di Assolombardia Bonomi: "Per ripartire serve una visione, alle imprese certezze e velocità". Secondo Bonomi "i prestiti con garanzia pubblica andrebbero restituiti almeno in 10-15 anni. Manca poi un piano su come gestire il dopo emergenza".
Secondo l'ex premier Silvio Berlusconi, intervistato dal Corriere (p.15) "il governo fa solo annunci, ci stanno costringendo a non votare il decreto", aggiungendo che "nella Ue non possiamo permetterci un braccio di ferro sulle formule".

POLITICA
In apertura sul Messaggero (p.2) il braccio di ferro sulle riaperture. Imprese, tre fasce. Il pressing di Confindustria in quattro regioni del Nord: "Fare in fretta o si chiude". L'Oms: un errore, così sacrifici vanificati. Attività mappate per indici di pericolosità.
"Riaprite tutte le fabbriche", il fronte del Nord in pressing, sottolinea Repubblica (p.6). I sindacati: non decidono loro.
Secondo la Stampa (p.2) scienziati contrari ad aprire le aziende. Conte: Italia chiusa per altri 15 giorni. Il premier varerà un nuovo decreto domani, confermando il lockdown. La fase 2 non scatterà più dopo Pasqua.
Intervistato dall'Osservatore Romano (prima e p.3) il premier Conte sottolinea: "Tra il Governo e e le opposizioni c'è un dialogo costante. Abbiamo chiesto ai cittadini di essere uniti, è dovere della politica dare l'esempio. Dobbiamo imparare molto da questo periodo".
Il Messaggero (p.8) intervista Giorgia Meloni: "Non esiste nessun dialogo dalla maggioranza, una farsa. Il problema è la burocrazia".
Intanto il Corriere (p.5) parla di record di guariti, 2099 in un giorno. "Il virus rallenta, non è calo netto". Guerra (Oms): si inizia a vedere la luce, ma resta l'allerta. I nuovi contagi sono 3836 (+2,8%) su oltre 50mila test. Diminuiscono ancora i pazienti in terapia intensiva: -99. Anche secondo Libero (p.4) calano decessi e ricoveri, e Gallera si arrabbia: "Qui siamo stati eroici". Gli ospedali respirano: meno pazienti nelle terapie intensive. L'assessore lombardo: "Da noi è stata una bomba atomica". Virus, il record dei guariti, scrive invece il Messaggero (p.5). L'epidemia è a più velocità. La curva del contagio cambia a seconda delle Regioni: giù in Emilia ma sale in Puglia.
Repubblica (p.2) torna intanto sul caso Trivulzio, riportando la denuncia degli infermieri: "Esami spariti dalle cartelle per nascondere l'epidemia". Il Fatto (p.5) parla dell'ospedale di Alzano, dove si allarga l'indagine: "Epidemia colposa". Non solo Bergamo, anche Milano punta il faro sul perché il pronto soccorso, lo scorso 23 febbraio, venne riaperto in 5 ore. Chi decise?
Poi intervista l'infettivologo del Sacco Galli: "Liberi entro l'estate? Possibile, ma attenzione a nuove ondate". Secondo Galli c'è "meno pressione sul pronto soccorso, un buon segnale. Contro nuovi focolai rinforzare la medicina di territorio". Secondo Guido Silvestri, scienzieto dell'università di Atlanta: "La tregua arriverà in estate, solo allora batteremo il virus", poi annuncia "grandi progressi nella ricerca. Il Covid-19 ha dei punti deboli, non muta velocemente e non si nasconde nel Dna".
Libero (prima e p.5) racconta invece la strage nelle case di riposo eterno. In Italia 700 ospizi con 300mila ospiti: il morbo ha colpito duro. Ma si guarda solo a Milano per accusare il centrodestra.
Intanto sul Giornale (p.12) si parla di scuola finita, ipotesi a settembre: a turno in classe o lezioni on line. Tramonta l'idea di un rientro il 18 maggio, ma i dirigenti scolastici sono scettici su distanziamento e alternanza: "Se il virus c'è ancora non si può tornare in aula".
Intanto il Messaggero (p.12) riporta i dati del sondaggio Ipsos per l'Istituto Toniolo su come gli Under 35 vivono l'emergenza. Il 30% vede opportunità "prima impensabili" il 51% apprezza di più la vita. Preoccupa però il lavoro.

ESTERI
Il Giornale (p.14) racconta "la grande fuga". Wuhan riaperta, ma l'incubo in Cina non è ancora finito. Il 65 mila via dall'ex città focolaio. Lockdown a Suifenbe, al confine con la Russia. L'Oms: "Cento giorni dai primi casi, il mondo è cambiato". Anche il Messaggero (p.14) parla di primo giorno di apertura e migliaia in fuga da Wuhan, preoccupa intanto l'aumento dei contagi al confine con la Russia. Poi fa il punto sui contagi nel mondo: Africa bomba ad orologeria: "I blocchi sono impossibili". Sono 10mila positivi, ma nelle baraccopoli è difficile misurare l'entità del contagio. I missionari comboniani: "Dove non c'è acqua corrente non ci si può lavare le mani".
Repubblica (p.15) racconta la nemesi di Raab, premier dimezzato catapultato al comando. Il ministro degli Esteri fa le veci di Johson, che migliora ma resta in terapia intensiva. Intanto negli Usa Sanders si ritira e lancia Biden, e Trump parla già di rischio brogli. Primarie dem, il senatore socialista si fa da parte: "Ma il movimento continua". In pista resta l'ex vice di Obama.
La Stampa (p.13) parla dell'attacco di Trump all'Oms: "Complici della Cina, blocchiamo i fondi".  A New York cala il numero dei decessi e dei contagi, gli Stati Uniti si preparano a riaprire le aziende. Il Corriere (p.23) intervista il segretario di Stato americano Mike Pompeo: "Collaboriamo con la Cina, ma esigiamo trasparenza. Per l'Italia siamo quelli che fanno e faranno di più". Poi sottolinea: "Sappiamo guidare il mondo e lo faremo anche in questa emergenza. Essenziale l'asse con l'Europa".
Nella sua intervista a Repubblica, l'Alto rappresentante della politica estera Ue Borrell ha parlato anche di possibili nuovi scenari geopolitici: "Grandi nazioni come Cina e Russia amplificano mediaticamente i loro aiuti per enfatizzare il ruolo geopolitico nel mondo. Dobbiamo ricordarci che a inizio crisi, a gennaio, l'Europa ha aiutato la Cina con 57 tonnellate di materiale, ora è la Cina che ci aiuta, e le siamo riconoscenti".

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