Commentario del 28.04.2020

PRIME PAGINE
Conte: "Molti sono scontenti ma non molliamo ora". Dubbi anche dal PD (Sole). Il PD processa il premier: "Non può fare il burocrate" (Giornale). Fase 2, proteste e correzioni (Corriere). Parla Conte: mi attaccano ma rifarei tutto (Stampa). L'Iss: "Se si riapre tutto, collasso in un mese" (Fatto).
Il discorso di Conte fa chiudere 500mila imprese (Giornale). Conte ci prende in giro (Libero). Basta col Conte che si crede Re (Verità). "Così il premier calpesta la Costituzione": Repubblica intervista Renzi. "Governatori, chi sbaglia paga": il governo avverte le Regioni del Nord dopo lo strappo sulle riaperture (Messaggero). Azzolina alle Regioni: scuole aperte se sicure (Fatto). Messe, dietrofront di Conte (Repubblica). Al lavoro ma scuole chiuse; Famiglie spiazzate: zero aiuti (Corriere). "Si è capita una sola cosa: la fase2 non esiste, per il Paese è un problema (Verità intervista Giorgia Meloni). "Giugno è tanto lontano per far ripartire le attività" (Corriere intervista Zingaretti). Genova, oggi la rinascita del Ponte (Messaggero, Stampa, Giornale).
Sondaggio Winpoll sul Sole: il 42% non crede alla Ue, Zaia il leader più gradito. Per Demopolis, l'81% degli italiani condivide la linea Conte e solo il 16% quella di Salvini e Renzi, che sparano sulle restrizioni dopo il 4 maggio.
"Alle pmi 15 miliardi. Con Cdp piani per Tlc, energia e acciaio": Sole intervista il ministro Patuanelli. Il paradiso finisce in purgatorio (MF). Piano dell'esecutivo per i 300 miliardi sottratti al Fisco: prima rientro con sconto e poi acquisto forzoso di Btp. Uno stop ai furbetti del bonus (Italia Oggi). Labirinto Liquidità, Bankitalia: a rischio il 10% delle garanzie. Sileoni (Fabi): il decreto va corretto (MF, Sole, Italia Oggi). Fisco, Ruffini: "Controlli e notifiche in due tempi" (Sole).
Esteri, Macron sfida i medici: scuole riaperte (Messaggero). Lo scudo di Trump: team antivirus con scienziati e miliardari. Il piano russo per raddoppiare la missione Italia (Repubblica). Giappone, il giorno dell'helicopter money una tantum (Sole).

ECONOMIA
Ue divisa sugli aiuti di Stato. Su Repubblica (p.22) le continue tensioni nell'eurozona in merito alle misure per far fronte all'emergenza: sospeso il Patto di Stabilità, la nuova sfida riguarda l'intervento a sostegno delle aziende. Ma la Germania spaventa il Sud: i tedeschi puntano a ridisegnare l'apparato produttivo usando la loro potenza finanziaria. Secondo la Stampa (p.19) però i tedeschi hanno il record degli aiuti anti-crisi: l'Europa ha autorizzato 1800 mld, più della metà è della sola Germania. L'Italia ne mette sul piatto 200. Al Corriere (p.15) parla il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel: "Dobbiamo trovare dei compromessi con creatività, ma non dobbiamo perdere di vista la bussola rappresentata dalla coesione, dalla solidarietà e dall'umanità". Poi Michel aggiunge: "Per l'accordo sul Fondo useremo il tempo che serve, ma i fondi saranno disponibili al più tardi dall'inizio di giugno. Sono state prese decisioni eccezionali, come i mld mobilitati per sostenere i lavoratori, ma anche l'attivazione del Mes senza condizioni, eccetto che il legame con la crisi da coronavirus". Al Sole (p.5) parla invece il Commissario Ue al Mercato interno, Thierry Breton, che dice: "Per ripartire servono aiuti, non prestiti".
In Italia si lavora per garantire liquidità alle aziende. Giornale (p.2-3) lancia l'allarme: chiudono 500 mila imprese. Il ministro del Mise Patuanelli al Sole (p.6): "Sono convinto che il nostro sistema industriale abbia le risorse per uscire da questa crisi. E le azioni che stiamo mettendo in campo glielo consentiranno. Nascerà – spiega Patuanelli – il Fondo di solidarietà nazionale per le micro e Pmi, con dotazione ci circa 8 mld. Si affiancherà al bonus di 600 euro destinati agli autonomi. Ma vareremo anche un fondo per la ricapitalizzazione delle imprese che hanno meno di 250 dipendenti, del valore di 5 mld, e sarà creato un patrimonio destinato di Cdp per le operazioni in equity". Messaggero (p.20) segnala i timori insolvenze sollevati da Bankitalia sui prestiti: via Nazionale sollecita uno scudo per le banche. In una audizione alla Camera, Bankitalia ha sottolineato: "Lo Stato rischia oltre il 10% sui finanziamenti garantiti, ci vuole equilibrio tra erogazione e tutela del bene pubblico".

POLITICA
Fase 2, proteste e correzioni. In apertura su Corriere e tutti i quotidiani la bufera sul premier dopo il nuovo Dpcm. Imprese e partiti all'attacco, ed è caos sia sui "congiunti" che sulle seconde case. Anche gli alleati divisi sulla mezza ripartenza (Stampa p.2). Conte però tiene duro: "Normalità lontana" (QN in prima e p.5). Poi il premier precisa: "Non sono pentito, rischiamo il contagio esponenziale. Il mio dovere non è inseguire il sentiment dell'opinione pubblica" (Stampa p.3 e altri). Libero (in prima e p.3): "Conte ci prende in giro. Dobbiamo tutti mantenere le distanze, ma da lui".  Il segretario dem Zingaretti al Corriere (p.11) dice: "Qualsiasi scelta sui tempi di riapertura deve essere orientata a limitare la recrudescenza di una diffusione che probabilmente ci sarà, ma che va tenuta sotto controllo. Gli italiani hanno mostrato una maturità e un rigore straordinari. E hanno capito la prova trmenda che ci sta di fronte". Intervistato da Repubblica (p.3) Matteo Renzi attacca Conte: "Così il governo calpesta la Costituzione. Faccia un decreto vero e il Parlamento lo voti. Non si incide sulla vita delle persone a forza di Dpcm. Voglio avere la possibilità di modificarlo, anche insieme al Pd".  Ma le opposizioni attaccano, con Giorgia Meloni che alla Stampa (p.11) dice: "Conte sfida la nostra pazienza, aveva generato l'aspettativa sulla riapertura del 4 maggio. Inoltre, ritiene di potersi assumere qualunque responsabilità, senza contrappesi".
Ed è polemica anche sullo stop alle messe, con il premier che ci ripensa dopo l'offensiva di vescovi e partiti (Messaggero p.7). Il presidente dei vescovi europei Bagnasco alla Stampa (p.5): "Musei aperti e messe vietate, un atto grave contro la Chiesa". Ma, dopo la dura reazione, il governo promette un protocollo per le messe sicure, che si potranno svolgere dal 10 maggio, possibilmente all'aperto (Corriere p.9). Per Repubblica (p.4) c'è il Vaticano dietro la rivolta dei vescovi: "Concordato a rischio".
Ma sulla Fase 2 resta anche lo scontro con le Regioni. I governatori leghisti avvertono: "Apriamo anche da soli". La Stampa (p.4) segnala la ribellione delle Regioni: la Lombardia accusa mentre il Veneto anticipa. Zaia guida la rivolta delle Regioni che volgiono tornare a lavorare (Libero p.2). Per il QN (p.4) sono le solite Regioni che vogliono fare a modo loro. Ma il governo avverte: "Ne risponderanno" (Messaggero p.3). Linea dura di Palazzo Chigi: chi apre senza copertura del Dpcm sarà responsabile anche sotto il profilo penale. A stoppare le riaperture è stata la relazione dei virologi. L'esperto Walter Ricciardi alla Stampa (p.7) dice: "Serve ancora prudenza, il caldo di giugno ci aiuterà, le temperature più alte potrebbero attenuare il virus". Ma il Messaggero (p.13) riporta il timore degli scienziati: seconda ondata in autunno, "ma ora – dicono – siamo pronti". Intanto, bar e ristoranti protestano: "Fateci riaprire prima" (Repubblica p.8 e tutti). Gli esercenti chiedono il via libera a riaprire il 18 maggio e non il primo giugno. "Siamo pronti – dicono – e un altro mese di chiusura ci costerà 9 mld".

ESTERI
Ripartenza dopo il virus, Repubblica (p.10) guarda agli altri Paesi europei: tutti più rapidi dell'Italia. Dalla Francia alla Spagna, in molto sono pronto a riaprire. Macron propone un piano di riaparture nazionale con deroghe territoriali, Sànchez invece darà la precedenza alle province dove si registrano meno contagi. Anche sulle scuole Francia e Spagna pronte a ripartire, mentre in Italia non si tornerà in classe prima di settembre. Macron conferma il ritorno a scuola nonostante il parere contrario del comitato scientifico, mentre in Inghilterra restano le misure restrittive: Johnson, dopo la malattia, ha cambiato atteggiamento (Messaggero p.18). Intanto, in molti sottolineano le bugie sulle vittime in Europa: nel "Data room" della Gabanelli sul Corriere (p.17) sarebbero il 49% in più in Ue. Le percentuali arrivano dall'Ispi, che ha incrociato i dati ufficiali, evidenziando come i conti non tornino rispetto agli anni precedenti: il record della sottostima dei morti è nei Paesi Bassi e in Gran Bretagna.

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