Commentario del 30.11.2019

PRIME PAGINE
Torna l'incubo terrorismo. Attacco a Londra: paura e morte sul ponte di London Bridge (Corriere e tutti). Il terrore e il coraggio. accoltellati due passanti, gli altri fermano l'attentatore: aveva un finto giubbotto esplosivo (Repubblica). In serata paura anche all'Aia: 3 olandesi feriti (Repubblica, Stampa e tutti). Da Londra all'Aja, dilaga il terrorismo (Libero).
In Italia è polemica politica sul fondo salva-Stati. I 5Stelle voglio il rinvio (Repubblica). Di Maio minaccia la crisi sul fondo (Corriere). "No alla firma", l'ultimatum di Di Maio a Conte e Mef (Messaggero). Il Conte paralizzato sul Salva-Stati preoccupa Bruxelles: e lo spread sale. L'analisi di Signore (Giornale). Il governo separato in casa (Libero). Ma nella maggioranza c'è anche il nodo prescrizione: sulla giustizia il Pd al bivio tra il governo e Berlusconi (Notizia Giornale). Chi paga i 50 viaggi di Renzi (Fatto). L'inchiesta su Renzi ha messo a nudo l'impunità delle toghe (Libero). Tutti i Renzi segnalati all'antiriciclaggio (Verità).
Dagli Esteri, Stoltenberg (Nato): "L'Europa resti vicino agli Usa" (Repubblica). La presidente della Commissione Ue, Von der Leyen, a Sole e Avvenire: "No allo scorporo della spesa green dal deficit". Intervista ad Abascal, leader di Vox: "Sànchez è un pericolo per la Spagna" (Corriere). Hong Kong, l'affondo di Pechino: l'Italia alimenta le violenze (Stampa Messaggero).

ECONOMIA
Dati Istat sul lavoro: torna a salire il tasso di occupazione, che si attesta al 59,2% (+0,1%), ritrovando i livelli massimi di quattro mesi fa, per effetto soprattutto della crescita degli autonomi (Sole p.5 e altri). Cala dello 0,2% la disoccupazione, ma aumentano di 25mila unità gli inattivi. Le rilevazioni Istat confermano la sostanziale stagnazione del Pil, mentre a reggere la domanda interna è stato il recupero dei consumi delle famiglie, negativi invece gli apporti di spesa pubblica e investimenti fissi lordi. La strana marcia delle 40 mila partite Iva – scrive Di Vico sul Corriere (p.41) - "salva" l'occupazione.  Per il Foglio (in prima e p.2) I dati Istat continuano a restituire l'immagine di un Paese immobile, come è anche testimoniato dal micro-rialzo del pil nel terzo trimestre, 0,1%. I numeri degli occupati dicono innanzitutto che le riforme cardine gialloverdi, quota 100, reddito di cittadinanza e decreto dignità, non hanno prodotto nulla come occupazione: i 46 mila di ottobre sono infatti partite Iva e contratti a termine. Il pil parla invece ancora di un'Italia ferma e ultima nella Ue, a conferma delle graduatorie della detestata Commissione di Bruxelles

POLITICA
Fondo salva-Stati, ancora tensioni. Conte all'angolo tra Lega e M5S (Stampa p.6 e tutti). Dai 5S un documento con le modifiche. La minaccia di Di Maio: rinvio o cade il governo (Corriere p.8, Messaggero p.5). Ma il Pd chiede lealtà, con Zingaretti che avverte: "E' il banco di prova per la durata del governo" (Repubblica p.8). Il viceministro Pd del Mef  Misiani al Corriere (p.9): "Il Mes è utile all'Italia e all'Europa: è un paracadute indispensabile. La riforma è stata preceduta da un lungo negoziato, che per la quasi totalità è stato portato avanti dal precedente governo. Riteniamo sia stato fatto un buon lavoro". Ma il viceministro 5S al Mise Buffagni a Repubblica (p.8) ribatte: "Qualche miglioramento è stato fatto, abbiamo bloccato una serie di richieste inaccettabili, ma il tema va approfondito. Con la Lega avevamo impostato un lavoro per difendere gli interessi italiani, mi auguro che si possa portare avanti con il Pd". Nel M5S crescono i timori di Fico e dell'ala filo-Pd per i segnali sovranisti di vicinanza a Salvini (Messaggero p.5). L'europarlamentare grillino Giarrusso al Fatto (p.8): "Il Mes, così com'è, non va bene perchè rischia di nuocere ai cittadini italiani". E Verità (p.2) attacca: i falchi tedeschi hanno confezionato la fregatura. L'ex ministro Tria in un intervento sul Sole (in prima e p.7) spiega: la revisione non peggiora il trattato in vigore, e il testo non contraddice le indicazioni al governo contenute nella risoluzione del Parlamento italiano sulla conduzione del negoziato. Fubini sul Corriere (p.9) prova a fare chiarezza: nessun segreto sul negoziato, un anno fa già tutti i dettagli erano noti. E sulle perdite per i risparmiatori il rischio resta uguale a oggi. Ogni tema assume una valenza simbolica – scrive Fubini –: essere pro o contro qualcosa  diventa un segnale di appartenenza e non una scelta di merito. Mentre Folli su Repubblica (p.33) scrive: è opportuno per almeno due ragioni che Conte vada in Parlamento lunedì per spiegare. La prima è che traccheggiare ancora non ha senso; la seconda è che da parecchio tempo il dibattito pubblico non affrontava un tema realmente serio. Poteva essere l'occasione per un confronto maturo, invece è accaduto il contrario: è fiorita una discussione lungo linee ideologiche e propagandistiche, alla fine – segnala Folli - lo scontro sembra essere tra europeisti "asserviti a Bruxelles" e anti-europeisti votati a una sorta di "Italexit".
Non c'è solo il Mes, sono sei i fronti che paralizzano la maggioranza: Giustizia, concessioni pubbliche, aperture domenicali dei negozi, autonomia (Sole p.3). E proprio sull'autonomia la maggioranza si spacca: M5S e Italia viva contro il "blitz" del ministro Boccia: testo non condiviso con il Parlamento, assurdo inserirlo nella manovra (Sole p.2 e tutti). E Verderami sul Corriere (in prima e p.13) evidenzia l'amarezza nel Pd, con Franceschini che avverte: "Se si va avanti così, finirà che l'incasso del risamaneto lo farà il Salvini 1".
Sul Corriere (p.11), il sondaggio di Pagnoncelli fotografa il momento politico: rimane stabile il giudizio sul governo, con il 37% che ne apprezza l'operato, ma la maggioranza (52%) si esprime negativamente. Nelle intenzioni di voto, la Lega resta al primo posto (31,9% )ma scende del 2,4%, il Pd sale di 0,9% al 18,1%, in flessione dell'1,3% i 5S al 16,6%.

ESTERI
Da Londra a l'Aja, dilaga il terrorismo. Nella capitale britannica due morti e numerosi feriti. Tre pugnalati anche in Olanda (Su tutti). Europa sotto attacco titola il Messaggero (p.2). A Londra un islamista in libertà vigilata in azione con un coltello sul London Bridge: il bilancio è di 2 morti e 8 feriti. Ucciso dalla polizia. Attentato anche in Olanda, colpita la via dello shopping: nessun morto. "Il terrore ed il coraggio titola Repubblica (in prima). L'assassino disarmato dai passanti e poi ucciso dalla polizia. Il premier Johnson: "Straordinario l'eroismo dei cittadini". Sospesa la campagna elettorale. La Stampa (p.3) sottolinea come la paura dimenticata degli attentati ripiombi sull'Europa. A pochi giorni dal vertice Nato, in programma martedì e mercoledì nella capitale britannica, Londra e l'Europa scoprono che la minaccia terroristica è ancora pronta a fare male.
Repubblica (p.6) Soltenberg (Nato): "Un nuovo piano d'azione contro il terrorismo". Tra i temi quello di una difesa europea che dovrà essere integrata alla Nato: "L' Ue non può rimpiazzare l'Alleanza e l'unità europea non può sostituire quella transatlantica. Concordo con la Merkel: la difesa europea non è un'alternativa alla Nato, ma serve a rinforzare il pilastro europeo in seno alla Nato". Poi, sul ruolo dell'Italia: "Dà un grandissimo supporto alle nostre missioni in Afghanistan, Iraq, Kosovo, contributi con assetti navali e polizia aerea in Islanda. Ma  chiaro che mi aspetto un aumento degli investimenti italiani nella difesa". Soltenberg, parla anche al Sole (p.20): "L'Europa avrà sempre bisogno della Nato per la sua difesa. Vediamo un nuovo tipo di terrorismo più brutale, più forte; e una Russia più assertiva, che investe massicciamente in nuovi equipaggiamenti militari e anche in nuove armi nucleari, in violazione dei trattati. C'è anche un cambio degli equilibri di potere, con l'emergere della Cina. Dobbiamo affrontare queste sfide, ma non facciamo alcuna lista delle diverse minacce". Sole (p.8) intervista la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che ha parlato anche del ruolo della Nato e della difesa europea: "La Nato sarà sempre un'alleanza di difesa collettiva basata sull'art. 5 del Trattato. Ma vi sono campi nei quali non vedo spazio per la Nato, bensì per  l'Ue per via dell'ampio spettro di strumenti che questa ha a sua disposizione, nello sviluppo o in termini diplomatici. Dal 2015 abbiamo iniziato a sviluppare una unione europea della difesa, aumentando l'interoperabilità tra le forze militari dei Paesi membri. Siamo convinti che la sicurezza militare non sia sostenibile da sola se non è accompagnata da una diplomazia forte e da investimenti nello sviluppo, e viceversa". La Von der Leyen, intervistata anche da Avvenire (in prima e p.5), affronta anche altri temi: "L'Europa sia leader di valori e tecnologia. Il Green Deal Europeo è, insieme al Digitale, la questione più importante. Certamente è un progetto molto ambizioso e complesso, ma non abbiamo scelta, va fatto. Perché, come ho detto più volte, non abbiamo tempo da perdere. Agire è nell'interesse nostro e dei nostri figli. Se non agiremo, i costi saranno ancora più elevati, non solo in termini di soldi
ma anche di qualità della vita".

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento