Commentario del 23.11.2019

PRIME PAGINE
Italia-Politica: Scontro nel M5S, attacco a Di Maio e Casaleggio (Corriere). Il conto lo paga Di Maio (Repubblica). Il grillini al capo politico: "Dopo questo voto lascia la leadership" (Stampa). Ma il caos nel M5S fa tremare il Governo (Messaggero). Avanza il partito del voto (Mattino). Ma Grillo sta con il Pd: "Non roviniamo questa magia" (Repubblica). Processo a Di Maio, asse Pd-Lega (QN). Il Pd va oltre: riforme con la Lega (Sole). Giorgetti e il tavolo delle riforme: non porta al voto (Corriere). Il Fatto: Salvini si pappa la Costituzione, mentre 5S e Pd litigano. Giornale vede aria di elezioni. Berlusconi a Libero dice: "Salvini è il bomber, la Meloni ala. E io faccio il regista".
Fondo salva-Stati, Gualtieri difende la riforma del Mes, ma il governo resta diviso (Sole). Il vice della Merkel Scholz a Repubblica: "Non è contro l'Italia". Ma per la Verità più che il salva-Stati, è l'ammazza-Conte.
Ex Ilva, prima schiarita nella notte: parte la trattativa premier-Mittal (Messaggero). Prove di disgelo: Mittal tratta, Conte apre all'intervento pubblico (Repubblica). Trattativa a oltranza su esuberi, contratto e scudo (Sole). Il governo: "Siamo pronti a un intervento pubblico" (Stampa).  Giornale attacca: Conte patteggia, l'Ilva la paghiamo noi. Intanto, per il Fatto, i Mittal vengono sbugiardati dai pm: "Lo scudo non c'entra, fuga per maxi-perdite".

ECONOMIA
Manifesto di Conte per sbloccare l'Italia: il premier scrive una lettera al Foglio (p.1) in cui rivendica la "forza del progetto riformatore del governo", grazie al quale l'Italia può sedersi ai tavoli europei e proporre un approccio critico, ma costruttivo per il futuro dell'Unione. Dobbiamo mettere da parte i timori nel riconoscere che l'Europa è la nostra casa comune – scrive il premier -, ma nello stesso tempo avere la consapevolezza che l'Italia può e dave dare un contributo per fare dell'Ue una comunità più vicina ai cittadini. Per costruire un'Europa più solidale – prosegue – bisogna lavorare a un rafforzamento equilibrato dell'architettura economica europea. E' essenziale sostenere la domanda interna e ridurre gli squilibri macroeconomici. Il tema centrale è come orientare la crescita verso un percorso stabile. Nello specifico delle mosse italiane, Conte scrive: una prospettiva di investimenti nelle infrastrutture, la salvaguardia del territorio e il nuo opiano verde approntato con il "Green News Deal" sono condizioni essenziali per proiettarsi al futuro con il giusto ottimismo. Sbloccare i cantieri e investire in infrastrutture è fondamentale per colmare il gap socio-economico tra alcune zone del'Italia, come il Meridione, e rilanciare i territori più in difficoltà.
Intanto, restano le tensioni sulle modifiche al  fondo salva-Stati. "Il Mes non può essere fermato" afferma il premier, che ha spiegato che l'Italia può proporre modifiche, ma dovrà approvarlo (Fatto p.11). L'Europa minaccia l'Italia sull'Esm con il "no" alla manovra, spiega il Giornale (p.6). Repubblica (p.13) intervista il ministro delle finanze tedesco Scholz: "L'Europa diventi più politica. Dal fondo salva-Stati niente rischi sul debito, rafforziamo l'eurozona, perché gli Stati siano in grado di superare meglio le crisi che verranno". Secondo il Messaggero (p.6 e altri) sul salva-Stati è ancora scontro. L'ok del governo è appeso al pacchetto di riforme Ue. Vertice al Tesoro, Di Maio resta contrario, ma Bruxelles fa pressing. Il 4 dicembre ci sarà l'eurogruppo e l'Italia dovrà dire cosa intende fare. Sempre il Messaggero (p.6) rivela la bozza dell'accordo: possibilità di ristrutturare il debito in casi eccezionali, uno degli aspetti più controversi del testo, che è stato consegnato ieri dal Mef alla Commissione Finanze. E proprio il vertice sul nodo del salva-Stati, secondo la Stampa (p.8), manda in fibrillazione il governo. Nel vertice le posizioni di Pd e M5S rimangono distanti.  Moscovici vede Gualtieri: nessuno vuole l'Italia sotto tutela. Lunedì invece Di Maio consulterà il M5S (Sole prima e p.6). Secondo Verità (prima e p.2-3) più che il salva- Stati è l'ammazza Conte: il premier non riesce a convincere i 5Stelle.
Ex Ilva, prima schiarita: al via la trattativa (Messaggero p.2 e tutti). Mittal adesso tratta e Conte annuncia un nuovo piano (Repubblica p.10 e altri). Nuovo piano industriale, con il governo che fa sapere di essere disponibile "a rinviare il processo se sarà garantita la produzione" (Stampa p.2 e tutti). Resta in piedi l'ipotesi dell'intervento pubblico. Intanto i pm scrivno: "Sono le perdite il motivo della fuga. Lo scudo penale solo un pretesto" (Fatto in prima e p.10).

POLITICA
Processo a Di Maio nei 5S: la sua leadership messa in discussione dopo il voto su Rousseau (Corriere p.2 e tutti). Il ministro ammette: "Siamo in difficoltà, stando al governo abbiamo perso contatto con la gente". Poi conferma che il Movimento, in Emilia e Calabria, andrà da solo. Ma i dissidenti non ci stanno: la Lombardi chiede di mettere al voto su Rousseau anche il tema delle alleanze. Ma è la leadership di Di Maio ad essere in discussione. Beppe Grillo arriva a Roma, pronto – scrive la Stampa (p.6) - a sconfessare l'ex pupillo. Ma Di Maio lo chiama: "Vediamoci e ti spiego tutto" (Corriere p.3 e tutti). Oggi vertice a Roma, con Di Maio che sposta la sua agenda di incontri in Sicilia. Il Guardagilli Bonafede al Fatto (p.3): "Va ripensato tutto, anche se serve ancora avere un capo, ma non è un problema di persone, e di certo non lo è Di Maio". Il ministro Fioramonti alla Stampa (p.6): "Il M5S deve ritrovare il coraggio delle origini, l'abbiamo un po' perso per strada. Dobbiamo proporre una visione audace del Paese e realizzarla senza pensare a cosa dirà Salvini. Luigi sta facendo un capolavoro, non si può criticare. Però il Movimento è diviso. Ci serve una struttura". Poi, in teme di alleanze, il ministro dell'Istruzione spiega: "Un proverbio africano dice: 'Se vuoi andare veloce vai solo, se vuoi andare lontano vai insieme'. Su questo dobbiamo riflettere". Una parte dei dissidenti chiede un nuovo voto su Rousseau per decidere le alleanze nelle Regionali (su tutti). Barbara Lezzi al Messaggero (p.5): "In Emilia gli eletti decidano sull'alleanza. Inoltre va cambiato lo statuto del Movimento, la figura del capo politico non serve". Mentre il dem Delrio a Repubblica (p.7): "In Emilia vinciamo, la corsa solitaria dei 5S non danneggerà Bonaccini". Secondo i sondaggisti, voto disgiunto aiuta il Pd (Corriere p.2).
Mentre è caos nel M5S, Conte teme per il governo e invita alla calma: "Diamo tempo al Movimento" (Corriere p.5). Ma il Pd va oltre: riforme con la Lega (Sole p.7). Intesa per una legge maggioritaria (Messaggero p.4). Strano asse Pd-Lega per votare in primavera con il maggioritario (Libero p.4). La tentazione sarebbe di intavolare una trattativa per scrivere le regole del gioco con il Carroccio per tagliare fuori M5S e Renzi.  Ma il Fatto (in prima e p.4) avverte: se si vota Salvini vince col 49% e cambia la Costituzione. Berlusconi, nell'intervista a Libero (in prima e p.7), dice: "Con la manovra, questo governo ha fatto esattamente quello che non serve al Paese, alle aziende, ai giovani disoccupati, al risparmio delle famiglie". Poi rilancia lo schieramento di centrodestra: "Salvini centravanti, Meloni ala e io regista: questa squadra ha milioni di elettori e deve conquistarne altri ancora, quesi 7 mln di moderati che non vanno al voto".

ESTERI
"Via dalla Libia, dramma in mare" titola Avvenire (p.11) sul tema  migranti. Oltre 800 persone partite negli ultimi tre giorni, sei cadaveri ritrovati sulle spiagge libiche. Intanto, sui migranti la Germania vuole rivoluzionare Dublino: quote obbligatorie per i paesi Ue (Stampa p.8). La proposta di Berlino va incontro all'Italia: sarà abolito il principio della responsabilità di asilo per lo stato di primo approdo. Berlusconio al congresso Ppe a Zagabria, ha proposto "un esercito europeo per arginare l'immigrazione, senza una difesa Ue l'Europa non conta nulla" (Giornale p.11).
Usa, Trump al contrattacco. Mentre la Camera procede con l'indagine sull'impeachment, il presidente attende il rapporto sulle origini del Russiagate. Secondo il Messaggero (p.10) Trump vuole lo show al Senato con Biden e e Poroshenko. Voto alla Camera entro Natale: "Lo stato di accusa? Non hanno nulla", poi annuncia novità "storiche sul Russiagate". "Voglio il processo davanti al Senato". E' la sfida che Trump ha lanciato ai democratici dopo le audizioni per l'impeachment, che hanno confermato le pressioni sull'Ucraina (Stampa p.11).
Israele si spacca sulle accuse a Netanyahu (Repubblica p.16). L'incriminazione del premier ha portato la tensione alle stelle. "E' un golpe contro di me" ha detto Netanyahu (Giornale p.13)

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento