Commentario del 21.11.2019

PRIME PAGINE
Alitalia, binario morto (Repubblica). Il consiglio delle Ferrovie restituisce il cerino, Alitalia ai commissari straordinari (MF).  Tutto da rifare (Sole). Si blocca il salvataggio, Alitalia corre il rischio di fare la fine dell'Ilva (Stampa). Trattativa, frenata delle Fs (Corriere) Volano via i possibili investitori (Avvenire)
Caso Ilva, la bocca dell'accordo (Messaggero). Perché è difficile che i cinesi comprino l'Ilva (MF).
Politica. Calenda: "Ecco il mio partito-scossa, per un Paese che non cresce più" (Messaggero). Revelli: "Le sardine sono anticorpi sociali, Salvini non lo sa" (Fatto). Trenta, le bugie sulla casa e il cagnolino con la scorta (Giornale). Così la sinistra si aggrappa a suor Sardina (Libero).
Economia. Moscovici al Corriere: l'accordo Mes non va bloccato (Corriere). La grana Mes, l'opaco pasticcio sul "Salva Stati" (Tempo). Tremonti; "Il nuovo Mes nasce per salvare Deutsche Bank, per noi è un suicidio" (Verità). I dati ufficiali sul reddito: fiume di denaro verso il Sud (QN).
Manovra. Imu, stretta su chi non paga (Corriere). L'Ue non crede all'Italia: "Conti a rischio" (Giornale). Tasse non pagate, conti pignorati: via libera (con riserva) della Ue (Messaggero). Bufera per i conti correnti pignorati (QN e altri).
Giustizia. Decreti sicurezza rivisti, più chance per l'asilo. Ong, via le maxi-multe (Repubblica). Soldi alla Lega: Genova indaga sulle 14 "operazioni sospette" (Fatto). La Lega a Parnasi: "Vuoi l'iban subito o è meglio vedersi?" (Stampa).
Esteri. L'ambasciatore che incastra Donald Trump sul caso Ucraina (Corriere). Così Marchionne su comprava i sindacati Usa (Fatto). Gm fa causa a Fca per corruzione (Sole). Mistero sulla caduta del drone italiano in missione in Libia (Stampa). Drone italiani, il caso: "Abbattuto. No: avaria" (Messaggero).

ECONOMIA
L'Europa dice sì alla manovra: debito, verifica in primavera (Corriere p. 2 e tutti). La Commissione europea ha proposto ai governi di approvare i progetti di bilancio per il 2020 dell'Italia e degli altri 7 Paesi della zona euro "a rischio di non conformità" con le regole Ue, rinviando le verifiche su eventuali deviazioni alla primavera prossima. Dombrovskis, presentando le valutazioni tecniche insieme Moscovici, ha espresso preoccupazioni e necessità di "misure" soprattutto per Italia, Francia, Belgio e Spagna a causa del loro alto debito pubblico, rispetto a Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia. Per Germania e Olanda, che da anni raggiungono surplus nelle partite correnti eccessivi per i parametri Ue, sono arrivati richiami a investire di più per stimolare la crescita interna e nel resto della zona euro.
Marro, sempre sul Corriere (p.3), riporta le parole di soddisfazione del ministro Gualtieri sul verdetto espresso dalla commissione europea sull'ok alla manovra: "Con l'equilibrio che abbiamo trovato tra la flessibilità di bilancio e il rispetto delle regole, il rischio di significant deviation è il minimo sindacale". Più facile ora per i Comuni pignorare i conti correnti per recuperare le tasse (Messaggero p. 7).
Di Maio non firma il Salva-Stati e Conte pensa di chiedere il rinvio (Repubblica p. 6 e altri). Il premier vuole evitare un incidente in Parlamento, scontro con Salvini.  "La Lega scatena un inutile delirio" dice Conte: "Mai dato il mandato a trattare" replica il leader leghista. Il ministro del Tesoro nel mezzo, difende il trattato: "Dibattito senza senso, l'intesa di giugno già esclude forzature sui Btp".  Per Bankitalia "niente rischio sul debito pubblico".
Il Corriere (p. 3), sul tema, propone l'intervista a Pierre Moscovici, che dice: "Il fondo Salva-Stati è decisivo, altrimenti banche a rischio". Secondo il commissario europeo "la priorità peri conti pubblici resta la riduzione del debito: è una situazione che non può durare". E ancora: "La spesa per interessi è la più stupida. Si tolgono risorse al welfare, alle infrastrutture e alla giustizia".
*Vertenze Alitalia e Ilva*
Si blocca il salvataggio, Alitalia corre il rischio di fare la fine dell'Ilva (Stampa prima e p.4-7 e tutti). Sono 12mila i posti di lavoro in bilico, non decolla l'ipotesi di un consorzio. Dopo lo stop di Atlantia il cda del gruppo ferroviario prova a prendere tempo e passa la palla ai commissari (Messaggero p.16). Il ministro Patuanelli: "Ci sono margini per trattare con Lufthansa, faccia una proposta". Secondo Repubblica (p.2), "Alitalia verso l'ottavo rinvio". Verità (p.11) parla invece di un "Conte in ostaggio dei Benetton su Alitalia". Oggi scade il terine per presentare l'offerta vincolante – scrive il quotidiano-, ma resta il nodo Atlantia: il gruppo non entrerà nell'operazione senza la certezza dello stop alla revoca delle concessioni. Ferrovie si riunisce: pronta ad andare avanti con Delta come partner industriale.
Caso Ilva, la bozza dell'accordo. (Messaggero prima e p.2-5). Vertice riservato con Mittal al Mef. Memorandum in quattro punti: resta il nodo degli esuberi. I commissari: "Le riserve al minimo". Ispezione nell'impianto. Faro dei pm su prezzi gonfiati e comunicazioni dell'ad. Oggi varo delle misure a sostegno della città pugliese. Conte: "Gli impegni presi si rispettano". Il premier è convinto che Arcelor, stretta d'assedio dalle procure, ridimensionerà le richieste.

POLITICA
In evidenza, sul Messaggero (prima e p. 5) le spine della maggioranza, con il M5S che oggi fa la conta per decidere se presentarsi o meno alle regionali in Emilia Romagna col proprio simbolo. Sarà ancora una volta la piattaforma Rousseau a decidere, ma per il momento il blog frena e dice: "Occorre una pausa di riflessione". Zingaretti (Pd) preoccupato: "Navighiamo a vista, Conte non riesce ad incidere tra i grillini, ci vuole ordine per poter durare: serve un intervento di Grillo".
E a proposito di Grillo, su Repubblica un'inchiesta sul Movimento e quell'Emilia amara che nel 2010 osannava a Piazza Maggiore proprio l'ex comico che oggi,  in quello stesso territorio, rischia di non andare oltre il 4%. "Un tempo le piazze le riempivamo noi" dicono dubbiosi i big del Movimento (Corriere p. 9). Imola è l'emblema perfetto della crisi grillina. Roccaforte rossa per più di 70 anni, è stata espugnata a giugno del 2018 dai 5S, ma la sindaca si è già dimessa.
Sul fronte opposto, si registra la moltiplicazione delle sardine: "Riprendiamoci le piazze" (Repubblica p. 11 e altri). Oggi sit-in a Sorrento, sabato a Perugia, poi Palermo, Rimini, Reggio Emilia. Destra: dopo i gattini, ecco i pinguini.
Sul Corriere  (p. 11) parla il governatore ligure Giovanni Toti: "Il voto è lontano, c'è tempo per crescere: voglio fare la sinistra del centrodestra. Sulla Carfagna dice: "Non so se resterà dentro FI, considero quel partito un alleato ma in declino Il mio telefono squilla sempre più".
Calenda al Messaggero (prima e p. 9): "Ecco il mio partito-scossa, per un Paese che non cresce". Oggi la presentazione di "Azione": "Serve una sfida ai riformisti rammolliti. Tre i pilastri per l'economia: investimenti, protezione e liberare energie per crescere". Calenda aggiunge: "Contro i populisti, i sostenitori della democrazia liberale devono essere molto tosti e coraggiosi. La mia è una corsa nazionale: nessuna mia candidatura per il Campidoglio, Roma va subito commissariata".
Prescrizione, scontro nel vertice notturno con la minaccia del: "Votiamo con Berlusconi" (Fatto p.2). Pd e renziani: "Fermiamo la riforma". Bonafede duro: "Mi state dicendo che devo uscire da quella porta e dire che volete sconti per i colpevoli? Assumetevi la responsabilità". Per Bazoli, intervistato da Marra sull'entrata in vigore dello stop alla prescrizione dice: "E' andata male, se non si cmabia si rompe. Se il ministro non apre alle nostre proposte – dice il dem – sull'entrata in vigore dello stop, sarà battaglia dura. Conte? Deve trovare una mediazione".
Nell'approfondimento del Fatto (p. 3) sui "baciati dalla fortuna" della prescrizione i tanti vip di una cuccagna che (forse) tra un mese non ci sarà più: da Berlusconi ad Andreotti, da Scajola a Verdini, fino a Lotito, Briatore, Moggi e altri.
Protezione umanitaria e stop multe alle Ong. Cambia il dl Sicurezza. (Repubblica p. 19). Il decreto sicurezza ter arriverà prima di Natale e spazzerà via le megamulte fino ad un milione di euro e le confische delle navi che Matteo Salvini aveva introdotto per mettere fuori gioco le Ong che avessero osato violare il suo divieto di ingresso in acque territoriali per sbarcare in Italia i migranti. Ma non solo, si riaprono in qualche modo le maglie della protezione umanitaria ormai crollata dal 28 all'1 per cento dei casi in esame. La ministra Lamorgese ha recepito le osservazioni di Mattarella. Le sanzioni per le navi di soccorso passano da un milione a 50 mila euro. Sul Corriere (p. 9) il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Giorgis, nell'intervista fatta da Bianconi dice: "Il processo non sia infinito, il M5S rinunci alla propaganda".
Sulla Stampa p. 9 e Fatto (in prima e p. 5) si evidenzia il procedimento che vede indagati Centemero e Parnasi per un finanziamento da 250 mila euro da parte del costruttore romano all'associazione Più Voci, che secondo la Procura di Roma è un finanziamento illecito alla Lega. Altre novità emergono dalle carte depositate nell'inchiesta romana su Centemero.

ESTERI
Libia, Haftar ci sfida e abbatte un drone italiano. Le forze armate di Bengasi esultano per aver centrato un Predator tricolore.Ma la Difasa nega: "Solo un'avaria". (Libero p.13 e tutti). Gli uomini del generale Haftar però rivendicano: "Abbattuto da noi". Il velivolo, che si trovava a 6mila metri di altezza,  era impegnato nella missione "Mare Sicuro"(Messaggero p.11),  quella che ha tra i suoi compiti di garantire la sicurezza del traffico marittimo commerciale al largo della Libia e che offre "supporto e sostegno" alla Guardia costiera e alla Marina di Tripoli in chiave antiscafisti (Qn p.21) Il portavoce ufficiale dell'esercito del generale Khalifa Haftar, ha alzato i toni: "Aspettiamo una spiegazione ufficiale dall'Italia sul perché questo UAV fosse nello spazio aereo libico". Secondo alcune fonti però l'incidente non è da escludere. Intanto le brigate anti-governative ed i mercenari russi vicine a Tripoli. (Corriere p.12). I morti da aprile potrebbero essere circa 2mila e i feriti sino a 5mila, gli sfollati dalla zona della capitale oltre 150mila. Nelle prossime ore potrebbe venire annunciata la data della prossima Conferenza sulla Libia a Berlino. Ma la diplomazia pare impotente.
Ucraingate, il diplomatico inguaia Trump e Pompeo (Messaggero p.10 e tutti). Il testimone chiave Sndland al Congresso: "Donald ci ordinò di lavorare contro Biden". Il segretario di Stato pronto a dimettersi per candidarsi a un seggio in Senato. Secondo Repubblica (p.16), l'ambasciatore consegna ai democratici quella che potrebbe diventare la "pistola fumante" nel procedimento per incriminare e poi destituire il presidente degli Stati Uniti. Chiamato in causa, il presidente decide di non rispondere ai giornalisti, e ora il segretario di Stato Pompeo starebbe pensando alle dimissioni. (Giornale p.14). Nella sua testimonianza, Sondland è stato molto chiaro: "Perry, Volker e io abbiamo lavorato con Rudy Giuliani sull'Ucraina sotto le direzione espressa dal presidente degli Stati Uniti. Non volevamo lavorare con Giuliani, ma questa è la mano che ci era stata servita. Abbiamo seguito gli ordini del presidente", aggiungendo poi che "non si trattava di un segreto, tutti erano nel cerchio". Ossia il vice presidente Pence, il segretario di Stato Pompeo, il capo di gabinetto Mulvaney erano a conoscenza di cosa stava avvenendo e collaboravano al progetto.
La General Motors non solo fa causa a Fca, accusata di averla danneggiata con la corruzione del sindacato dei metalmeccanici Usa, Uaw, ma sostiene che la "figura centrale" nello schema di tangenti pagate da Fca fosse Sergio Marchionne. Schema che viene definito "racket federale". 3 ex dirigenti del gruppo hanno già confessato. (Fatto, in prima e p.9).

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