Commentario del 16.11.2019

PRIME PAGINE
Caso Ilva in primo piano: offensiva di pm e governo (Messaggero). C'è un giudice a Taranto, scontro finale (Repubblica). Battaglia legale sull'Ilva (Corriere). Conte e i pm di Milano contro Mittal (Fatto). Rivolta degli operai (Stampa). Di Maio: "Non deciderò più da solo". E prepara i tour nei territori (Fatto).
Sondaggi. "Lo scudo? Un pretesto" (Corriere). Indagine Swg: taglio dei deputati, solo Lega e Fdi non perdono seggi (Sole).
Politica. Le "sardine": sfida a Salvini in tutta l'Emilia Romagna (Stampa). Tutti i giallorosa a pesca delle migliaia di "sardine" (Fatto). La seconda vita di Salvini (Libero). L'ipocrisia della sinistra: per colpire Salvini applaude ai violenti in piazza a Bologna (Giornale). L'ex ministra Trenta bocciata: voleva diventare una 007 (Giornale).
Economia. Tridico (Inps): "Dare ai giovani i 2,5mld in cassa da Quota 100" (Fatto).
Venezia-sommersa: le storie di chi resiste (Corriere). Brugnaro: "Il Mose è urgente" (Messaggero). Parla il ministro Costa: "Ma il Mose non basterà per proteggere Venezia" (Stampa). L'ingegnere: il Mose funziona, andava attivato (QN). Vivere sott'acqua: Venezia in ostaggio dell'alta marea (Repubblica).
Caso Mifsud, i carabinieri gli danno la caccia nelle Marche, gli usa indagano sull'audio (Verità).
Esteri. Turchia, l'appello di Pamuk: "Liberate Ahmet Altan scrittore coraggio" (Repubblica). Libia, il ministro di Riad: "Haftar e Sarraj ostaggi delle milizie" (Stampa). Un nuovo schiaffo: la Francia libera i black bloc (Verità).

ECONOMIA
Sulla ex Ilva indaga la Procura di Milano: Mittal fa le valige, parla di "patti violati" ed ormai ha scelto di andarsene. Entro il 4 dicembre si chiude: dipendenti in rivolta (Sole prima e pp.2-3, QN prima e p. 7 e tutti). La decisione degli indiani ha provocato l'apertura di un fascicolo conoscitivo, per ora senza reati, da parte dei pm milanesi che intervengono per non mettere "a rischio ambiente e posti di lavoro" (Repubblica p. 3, QN p. 8 e altri) ed il ricorso dei commissari contro il blocco degli impianti. Conte: "Mossa necessaria, impedirò lo stop: commessi dei reati". L'azienda replica: "Pronti allo scontro". Prima udienza entro 15 giorni (Messaggero  p., 4). Anche i sindacati scendono in campo: Bentivogli (Fim-Cisl): "Così perdiamo la nostra sovranità industriale: non faremo il nostro funerale" (Repubblica p. 2).  Il ministro Spadafora, spiega che "sull'Ilva il M5S è con Conte: ridurre Taranto a un problema interno ai 5Stelle non è rispettoso, ci sono anni di processi e bonifiche lentissime". Secondo Giampiero Mazza, responsabile di Cvc, il fondo che ha scommesso 2,5mld sul Paese, "l'Italia è poco credibile, i capitali scappano o chiedono lo sconto: un euro di profitto fatto qui vale meno che altrove" (Sole p. 5).
Dal sondaggio di Pagnoncelli (Corriere prima  e p. 5) emerge che 45 italiani su 100 considerano l'abolizione dello scudo penale come "una scusa" che Mittal adduce per giustificare l'uscita da Taranto. E sulla possibile "nazionalizzazione" del sito siderurgico pugliese, gli elettori si dividono: 34% no, 32% si, il restante 34% non sanno indicare una scelta.
"I risparmi di Quota 100 dovrebbero andare ai giovani". Sul Fatto (prima  e p. 6) l'intervista a Pasquale Tridico, presidente Inps, che conferma: "Abbiamo 2,5mld in cassa: come investirli? Mi aspetterei che i risparmi di Quota 100 restino allocati nel settore pensionistico. I campi non mancano: riprendere le perequazioni piene, ferme dal 2000; ma soprattutto iniziare a pensare a un fondo di garanzia per giovani con carriere di lavoro instabili e precari ".
Manovra, via al restyling: dal governo 200 correttivi (Sole p. 8). Formazione 4.0, contratti di espansione strutturali e graduatorie Pa: i ministeri preparano le modifiche al Ddl di bilancio. A corredo del servizio, l'intervista al giudice Prosperetti: "La crisi del nostro Welfare è giuridica, non economica".
Crac Alitalia, verifiche dei pm sulle nomine dei commissari (Fato p. 16). La Gdf ha bussato al Mise: l'obiettivo è verificare eventuali cause di incompatibilità dei manager che dal 2017 guidano la compagnia aerea.

POLITICA
Le "sardine": sfida a Salvini in tutta l'Emilia Romagna (Stampa prima e p. 8-9). L'idea dei quattro ragazzi che hanno inventato il flash mob diventa un modello: ora si replica in altre città e dicono: "Risvegliamo la gente dal torpore".
Sul fronte opposto, sembra già finita la luna di miele tra Zingaretti e Franceschini (Stampa p. 8). A Bologna si riunisce il Pd: il segretario non parla di governo, ma considera il suo schieramento l'unico anti-Salvini (Messaggero p.11), il ministro chiede "qualcosa in più", mentre lo stato maggiore del partito osserva la piazza ed elogia le "Sardine": che bella novità quei tanti under 30.
A Torino l'esordio di Italia Viva, Renzi: "Per noi modello è Milano, non la decrescita del grillismo. Le grandi opere? 120Mld da investire per il Pil e per abbassare l'Irpef" (Stampa p. 9, Messaggero p. 11).
Taglio dei deputati, secondo la simulazione fatta da Swg (Sole prima e p. 10) solo Lega e Fdi non perdono poltrone. Il centrodestra infatti, tiene i seggi di oggi e i partiti di Salvini e della Meloni potrebbero addirittura aumentarli. M5S invece, perderebbe il 79% degli attuali seggi, passando da 216 a 46.
Emergenza Venezia, quarto giorno di ondata da record e città sotto l'acqua: "Non ne possiamo più" dicono i veneziani (Messaggero prima e p. 6 e tutti). Il sindaco Brugnaro: "Un miliardi di danni alla città, serve subito il Mose, e non basta". Pareri contrastanti, a cominciare dal ministro Costa che, alla Stampa (p. 5) dichiara. "Per salvare Venezia non basta il Mose, ma è un'opera che va conclusa al più presto. Anche se è terminato al 93%, quel che manca non lo rende ancora funzionale". L'ingegner Passoni, del Politecnico di Milano non è d'accordo: "Il Mose funziona, doveva essere attivato: è una tecnologia unica al mondo, grave che nessuno si prenda le sue responsabilità" (QN p. 11). Replica il "padre del Mose" l'ingegnere Scotti: "Ho detto io: la diga resta giù. Sarebbe stato come guidare una Ferrari senza freni, il sistema non è pronto e al massimo avremo avuto dieci centimetri di marea in meno (Repubblica  p. 8). Marro sul Corriere (p. 8) intervista il sottosegretario Baretta: "In canotto nel '66 aiutavo gli anziani, ma oggi provo rabbia: siamo impreparati". L'imprenditore Renzo Rosso: "Pronti a donare, purché ci dicano cosa serve davvero" (Repubblica p. 7).

ESTERI
Ucraingate, Giuliani indagato e la Yovanovitch spaventa Trump. (Messaggero p.13) L'avvocato del presidente finisce in tre inchieste. Passi avanti sull'impeachment. Intanto l'ex ambasciatrice americana al Congresso lancia la denuncia: "Io minacciata".  Audizione show al Congresso Usa, dove è andato in onda un duello a distanza tra il test chiave della seconda giornata di interrogazioni pubbliche sull'ipotesi di impeachment del presidente americano e Donald Trump in persona, che ha risposto alle accuse in diretta a colpi di tweet (Giornale p.14). La Speaker Pelosi ha alzato la posta dell'impeachment, dicendo che il presidente potrebbe aver commesso il reato di corruzione, condizionando gli aiuti militari a Zelensky all'apertura dell'inchiesta sui Biden (Stampa p.10).
"Tra l'America e la Turchia uno scambio sulla pelle dei curdi". Il Corriere (p.17) intervista il politologo Gilles Kepel: "Siamo ormai nell'era post- Isis, i responsabili dell'attacco contro gli italiani in Iraq, sono un misto di jihadisti sunniti legati alla meteora del vecchio Isis ed ex ufficiali dell'esercito di Saddam Hussein". Sul ritiro delle truppe Usa dalla Siria: "La priorità di Trump è quella di vincere le prossime elezioni, ed è convinto di ricevere più voti se riporterà il maggior numero possibile di soldati americani, anche a spese dei curdi".
Il premio nobel alla letteratura Orhan Pamuk difende Altan, lo scrittore turco arrestato per la seconda volta: "Contro di lui accuse politiche fondate su prove non plausibili". (Repubblica prima e p.18). Oggi in Turchia dire la verità è diventato un atto di coraggio e di forza, come quelli che possiede Ahmet Altan, scrive Pamuk. Per coloro che desiderano governare ed opprimere il loro popolo senza timore – continua Pamuk- il coraggio di Amet Ahmet Altan e la forza del suo carattere rappresentano una minaccia. Ahmet Altan dev'essere rilasciato e il normale principio di legalità dev'essere ripristinato in Turchia, com'è diritto del popolo turco – conclude-.
Intanto il Cile cancella la Costituzione di Pinochet (Repubblica p.16). È un passo storico per un Paese che sin dal 2011 mostrava i primi segni di insofferenza per un monolite giuridico che lo ancorava al passato. Dopo 28 giorni di battaglie per la crisi più grave e profonda che il Cile abbia vissuto e dopo 48 ore di trattative tra i partiti, mentre le piazze s'infiammavano ancora con scontri e devastazioni, il presidente Sebastián Piñera dava il via libera al processo di rifondazione. Il presidente del Senato Quintana ha annunciato un referendum, il cui esito sembra scontato. Tra le novità più significative quella che, per la prima volta, vedrà la tutela al diritto dei cittadini su sanità e pensioni. 
Invece di ridarcelo, Parigi libera il black block (Verità prima e p.13). Vincenzo Vecchi era stato arrestato in Bretagna lo scorso agosto. Era l'ultimo devastatore del G8 di Genova rimasto in circolazione, latitante per 8 anni. L'Italia ne aveva chiesto l'estradizione, ma i giudici d'Appello fancesi lo hanno scarcerato per un vizio di forma.
Russiagate, gli audio di Mifsud nelle mani degli Usa. Già a fine mese arriverà il verdetto (Verità p.2). L'indagine -scrive il quotidiano-  procede spedita. Presto si saprà delle eventuali ingerenze estere, e del ruolo di Barack Obama.

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