Commentario del 31.05.2019

IN PRIMA PAGINA
Il governo va, per ora (Repubblica). Rixi, condannato, lascia. Salvini raddoppia (QN). Il leghista rilancia su flat tax in autunno e Tav (Corriere). Giornale parla di "svolta di Salvini", che per il Fatto "si crede premier". Il leghista attacca Costa, Toninelli e Trenta (Repubblica, Sole). Intanto, il voto su Rousseau salva Di Maio, Fico non vota: ora il leader apre a cambi nel governo (Messaggero). "Ora saremo più europeisti – dice la 5S Taverna al Fatto -. Il Tav è inutile". Libero sulla conferma di Di Maio: i grillini premiano il fallito. Mentre nel Pd nasce il fronte del dialogo con i 5S (Fatto).
Salvini contro i giudici. E la guerra nel Csm preoccupa il Quirinale (Stampa). Csm, l'inchiesta che sconvolge la magistratura (Repubblica). Resa dei conti tra magistrati: tribunale di Roma e Csm diventano un campo di battaglia (Verità). Viaggi e denaro, le accuse a Palamara (Messaggero). "Tangente a Palamara", il pm intercettato con Lotti (Fatto),
Conti pubblici, risposta all'Ue. Tria: "Non servono manovra correttive. E la Tav va fatta" (Sole). Intanto, sul condono si riapre il fronte (Messaggero). L'Eurostat prepara la stretta sulla Pa (MF).
Alleanze Ue: da Orbàn e Verdi un doppio "no" a Lega e grillini (Stampa).
Fca-Renault, vertice tra Elkann e Nissan: resta aperto il nodo dei rapporti di forza (Messaggero). Nissan chiama Elkann per un summit con Saikawa (MF).
Stop ai negozi di cannabis (Corriere e tutti). Sentenza della Cassazione: "Illegale anche la cannabis light". Negozi a rischio stop (Messaggero).

ECONOMIA
Conti pubblici, la risposta alla Ue: deficit sotto il 2,4% per le minori spese. Tria al lavoro. Le mancate uscite del reddito di cittadinanza destinate a ridurre il disavanzo, pesano anche le maggiori entrate. Il titolare del Mef: "La manovra correttiva non serve" (Sole p.3). La partita si gioca entro il 20 giugno (Corriere p.9). Nella risposta all'Ue, il Mef conferma come l'Italia stia "pagando il rallentamento dell'economia mondiale", ma assicura: "Nelle seconda metà dell'anno le cose andranno meglio". E il deficit andrà giù anche con la lotta all'evasione fiscale" (Stampa p.10). Inoltre il governo proverà a convincere la Commissione che le spese per reddito e Quota 100 saranno inferiori al previsto. Intanto resta l'incertezza sulla proposta leghista della flat tax. Dopo l'incontro di ieri con Salvini, il ministro Tria telefona a Conte: dalla Lega nessuna proposta. Ma Salvini parla di un piano da 10-12 miliardi, assorbendo il bonus degli 80 euro. Per la Stampa i due ministri sembrano far parte di due governi diversi. Dalle coperture ai tagli incerti, ecco tutti i dubbi sulla Flat Tax: le risorse potrebbero arrivare da un tetto agli sconti fiscali per redditi oltre i 75mila euro. Lega pronta a discuterla al prossimo Cdm (Fatto p.4).
"Sessanta giorni per salvare l'economia italiana. Crescita bassa, debito alto, sfiducia crescente, clima ostile all'impresa – dice al Foglio (p.1) Bononi, presidente Assolombarda -. Senza una svolta immediata, ad agosto, per l'Italia, può arrivare la tempesta perfetta. Il governo deve fare il contrario di quanto fatto finora. Il tempo sta scadendo".
E si torna a parlare di condono. Sanatoria fino a 100 mila euro: operazione simile a quella del 2002 di Tremonti per recuperare 22-23 mld. La tombale potrebbe arrivare con la manovra (Messaggero in prima e p.5). Ma il sottosegretario Bitonci (Lega): "Non c'è alcuna ipotesi" (Corriere p.8).
Lavoro, mercoledì tavolo Di Maio-sindacati sul salario minimo, ma c'è lo stop leghista alla proposta grillina (Repubblica p.27). Il viceministro Galli: "Bisogna articolare meglio prima di proporre".
Traditi da Quota 100, i pensionati domani in piazza. Disattese le promesse gialloverdi: la legge Fornero non è stata cancellata, le minime non sono salite tutte a 780 euro. E il prelievo sugli assegni deciso dall'esecutivo vale 3,6 miliardi in tre anni (Repubblica p.22). Prepensionamenti, Intesa, accordo con i sindacati su 1.600 uscite volontarie (Messaggero p.15). Dal 18 al 20 giugno Selezioni per i navigator, il calendario (Corriere p.9).

POLITICA
Il governo va avanti, per ora (Repubblica in apertura). Il viceministro Rixi, condannato a tre anni e cinque mesi per peculato e falso, si dimette e salva il governo (Verità in prima). Rixi lascia ma Salvini raddoppia (QN in apertura). Il vicepremier leghista sfida i pm: "Non ci sono prove" (Stampa e tutti). La Lega cede per contrattaccare: subito lo stop al codice appalti (Corriere p.2 e altri). Lo sfogo di Rixi al Corriere (p.2): "Il partito sta andando forte, mi colpiscono per questo? Passo indietro per non essere massacrato come Siri". Intanto un'inchiesta di Repubblica fa una ricognizione delle pendenze del Carroccio. La Lega fuorilegge: dai soldi all'omofobia. Le 38 inchieste aperte (Repubblica p.4).
Ma Salvini è pronto alla svolta (Giornale in apertura e p.3): via gli amici condannati e loda la Marina che salva i migranti in Libia. Salvini si crede premier: tre bombe contro tre decreti e il governo traballa (Fatto in prima e p.3). Nel mirino sbloccacantieri, crescita e Calabria. I ministri leghisti prima rassicurano Conte, poi minacciano lui e i 5S. Intanto il segretario del Carroccio attacca: via Toninelli, Costa e Trenta (Sole in prima e p.7 e tutti). Il pressing sull'Economia e la lista nera dei ministri: così il leader leghista veste i panni da premier (Corriere p.3). Nel mirino c'è Toninelli. "Ora sblocchi i cantieri da solo" (Stampa p.7). Faida nel Movimento: il sottosegretario Tofalo accusa la titolare della Difesa Trenta e minaccia dimissioni (Repubblica p.7). Il commento di Massimo Franco sul Corriere (p.11): Cinquestelle umiliati ma costretti a continuare.
Di Maio fa il pieno di sì (su Rousseau): l'80% vota per la sua permanenza alla leadership del Movimento. Fico smonta la linea del capo: "Un errore diventare partito" (Stampa p.9). Carelli attacca: anche Renzi fece finta di niente, si sa come andò (Corriere p.6). Di Maio annuncia "novità sui ruoli" (Stampa p.8). Lui è salvo, ma il governo è morto, scrive Libero (p.3). Ma il sottosegretario grillino agli Esteri, Di Stefano, alla Stampa (p.9) dice: "Il contratto detta l'agenda, lavoriamo per realizzare i tanti punti che ancora vanno portati a casa nell'interesse degli italiani. Conte resta il miglior premier che l'Italia abbia avuto negli ultimi tempi, non è in discussione" .
Ma nel Pd, il segretario Zingaretti vede le urne: "Basta liti interne, il voto è vicino e al Pd servono alleati". Alla direzione il segretario avverte: "Costruiamo un campo largo". Calenda: "Niente strappi" (Repubblica p.12). Zingaretti stoppa l'idea di una nuova forza liberal". Il segretario in direzione: sbagliato guardare solo al centro (Corriere p.10). Parla il sindaco di Milano Beppe Sala al Corriere (p.10): "Partito di Calenda? Pd non può dirgli sì. Resto sindaco. Non prendo tessera dem".
Forza Italia, congresso e nuovi volti. Berlusconi cavalca la svolta democratica. Ieri l'ufficio di presidenza a Palazzo Grazioli. L'ex Cav resta il leader: "Non sono rincoglionito, basta beghe interne" (Stampa p.12). I big: senza una svolta Fi muore (Messaggero p.6). Carfagna e il partito del Sud vogliono far fuori Ronzulli. Berlusconi non le tiene più. La guerra di Mara e Licia sulle spoglie di B. (Fatto.6).

ESTERI
Il New Deal Verde. Piano ambientalista per il governo Ue. Stretta sulle emissioni, stop al carbone, efficienza energetica. Dopo l'exploit del voto, le condizioni per una grande coalizione (Repubblica p.15). Intanto nel nuovo parlamento finisce il dominio storico Ppe-Pse. Il baricentro dei cristianodemocratici si sposta verso Est. Nella nuova Ue popolari e socialisti costretti a fare i conti con i liberali (Stampa p.11). In Europa tre "no" al governo italiano: Orban, Farage e Verdi. Il premier ungherese: non voglio collaborare con Salvini. Gli ecologisti chiudono ai 5S: non imbarchiamo eterodiretti. Intervista al leader britannico dei lib-dem Cable: "No alla Brexit e fiducia nell'Europa. Così abbiamo vinto" (Repubblica p.15).
Smacco a Netanyahu. Israele costretto a elezioni anticipate. L'ostruzionismo di Lieberman fa fallire le trattative (Stampa p.15). Bibi resta solo. E ora rischia l'incriminazione (Corriere p.15). Netanyahu incontra Kushner: senza governo piano di pace a rischio (Messaggero p.10).
Putin accelera sull'intelligenza artificiale grazie ai miliardi degli sceicchi del Golfo. Finanziamenti anche da fondi sovrani. Incentivi per far tornare gli esperti che lavorano all'estero. Ma la Russia è piegata dalla povertà. "Lo stipendio basta solo per il cibo". Una famiglia su due può permettersi unicamente le spese necessarie. Studenti e pensionati i più colpiti. E per la prima volta la popolarità di Putin inizia a scendere (Stampa p.16).
Usa, Trump attacca Mueller: voleva diventare capo dell'Fbi, dissi no (Stampa p.19).

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