Commentario del 17.05.2019

IN PRIMA PAGINA
Politica e inchieste in primo piano. Il governo litiga sugli arresti (Corriere, Messaggero). Sindaco leghista di Legnano ai domiciliari. "Legnati a Legnano" titola Repubblica. Di Maio al Fatto: "Lega, un problema se queste inchieste saglono più in alto". Salvini sbotta: "Contro di noi in corso un attacco senza precedenti" (Stampa). Per Libero è "caccia giudiziaria al leghista": inchieste prima del voto. Secondo la Verità vogliono abbattere Salvini. E il Papa respinge il segretario del Carroccio. La Chiesa: "Va punito dai cattolici nelle urne" (Fatto). Giornale contro il vero record dei 5S: fanno il pieno di soldi pubblici.
Tensioni anche sui temi economici. Spread, il governo isola Salvini (Stampa). Visco (Bankitalia) lancia l'allarme: "Il rialzo dello spread sta per colpire famiglie e imprese" (MF). Conti allo sbando, si muove Mattarella (Giornale). Tria all'Europa: "Non sforeremo i parametri" (QN). Il ministro dell'Economia frena sul debito, Vienna accusa. Ed è sfida sull'uso del tesoretto del Reddito (Messaggero). Intanto, il premier Conte annuncia la fase 2 per Dl crescita e sblocca cantieri (Sole).
Sui conti pubblici e gli equilibri in Europa, la numero uno della Cdu tedesca, Kramp-Karenbauer, a Repubblica dice: "Berlino vigilerà sull'Italia".
Usa, piano di Trump contro gli immigrati: "Entra chi lo merita" (Stampa). Sul 5G, il presidente americano blocca Huawei. Merkel: "Non lo seguiremo" (Sole).
Brexit: la premier May lascerà dopo la Brexit, si scalda Johnson (MF).

ECONOMIA
Allarme Bankitalia: "Lo spread alto è un peso per la crescita e le famiglie". Visco: passate le elezioni, subito le riforme (Stampa p.2 e tutti). Tria frena Salvini sullo spread (Stampa, Repubblica e tutti) e avverte: vale il Def. Cresce lo scontro con la Ue. Il numero uno di Confindustria, Boccia: "Evitare messaggi che creino tensioni gratuite" (Sole p.3). Non c'è più tempo da perdere – scrive Sensini sul Corriere (p.31) -. La corsa dello spread rischia di trasferirsi all'economia reale, facendo crescere i tassi di interesse sui prestiti concessi dalle banche alle imprese e alle famiglie. Tra marzo 2018 e oggi, il differenziale dei tassi italiani rispetto a quelli tedeschi è raddoppiato. E più che rassicurazioni ai mercati, come quelle offerte da Conte e Tria negli ultimi giorni, servono azioni concrete. Il numero uno dell'Istat Blangiardo a Repubblica (p.13): "Dopo la crisi, le aspettative delle famiglie non si sono completamente riprese, anche per la difficoltà di attuare politiche di rilancio in presenza di un debito pubblico elevato. È il proverbiale cane che si morde la coda: il basso livello dei consumi delle famiglie lascia capacità produttiva "disoccupata", quindi un freno a investimenti e crescita della produttività".
Intanto, L'Europa ci processa e prepara la stangata. "Non pagheremo per voi" (Repubblica p.2). I Paesi Ue accusano il governo gialloverde di spingere "deliberatamente" il debito. Vertice riservato Moscovici-Tria: subito una manovra bis da 3 miliardi e altri 30 nel 2020, altrimenti ci sarà la procedura d'infrazione. La leader della Cdu tesesca, Krampf Karrembauer a Repubblica (p.2-3): ""Resto della convinzione che i conti pubblici in ordine siano un presupposto essenziale per la stabilità finanziaria".
Scontro tra Roma e Vienna. Il ministro Löger: Italia come la Grecia. Tria: pensare prima di parlare. Il presidente dell'Eurogruppo ha chiesto al titolare del Mef il rispetto degli impegni assunti lo scorso anno (Corriere p.31). E Tria rassicura l'Ue: rispetteremo gli obiettivi del Def sul debito (Stampa p.2). Il leghista Borghi: "Tria è stato assunto per farci investire in deficit. Ridicolo dire che è tutta colpa nostra. Dopo il voto ricontrattiamo le clausole Iva. Se l'economia ristagna, sforare il 3% e fare deficit è un'operazione da manuale" (Stampa p.2).
Mattarella, preoccupato per i conti pubblici, lancia l'ultimo "avviso": troppe tensioni e incertezze (Giornale p.2). Il Colle resta fuori dalla mischia, ma si prepara al dopo elezioni ed è in costante contatto col numero uno della Bce Mario Draghi (Stampa p.3). Per i mercati il voto anticipato è il male minore è il commento di Marcello Sorgi (Stampa p.3).
Deficit giù coi risparmi del Reddito. Il Mef è pronto a dirottare sulla manovra di ottobre i tre miliardi che non verranno spesi (Messaggero p.9). Reddito di cittadinanza: Centri per l'impiego, è caos sui decreti. Regioni all'attacco del governo: non sono ancora arrivati i soldi per assumere 4 mila addetti. In alto mare anche l'acquisto del software (Messaggero p.15).

POLITICA
Altri arresti nella «capitale» leghista. I pm scuotono le urne (Giornale p.4). Le nomine nella Legnano leghista (Corriere p.5). «Trovo un posto a tua figlia se mi sostieni al ballottaggio». Nelle carte lo scambio offerto dal sindaco al suo ex rivale in vista delle comunali 2018. Fratus, intercettato, cita Salvini: «Ho un patto con lui, Alli e Guidi... e io i patti li mantengo» (Messaggero p.3). E la neolaureata nominata in consiglio di amministrazione diceva: non ci capisco niente
(Repubblica p.5). Il via libera di Giorgetti sull'assessore poi in carcere (Corriere p.5).
Un'altra inchiesta fa litigare gli alleati: «Tangentopoli». «No, ci attaccano». Di Maio evoca il '92 (Corriere p.2). Il giorno più lungo di Matteo "Contro di noi un attacco senza precedenti in 20 anni". Il fuoco amico da Di Maio: "La nuova tangentopoli si punisce solo votando il Movimento" (Stampa p.5). Il leader del Carroccio vede «nemici potenti» nelle cancellerie europee (Corriere p.3). "Siamo accerchiati" (Qn p.5). Salvini pensa alla crisi e cerca il sì degli Usa. L'8 giugno a Washington da Pence. Assediato dai pm il ministro accusa i 5S: "È il partito delle manette". Ma la rottura sarà su flat tax o sicurezza (Repubblica p.6).
Di Maio usa le manette per risalire nei consensi M5s: «Tangenti ovunque». Luigino cavalca le inchieste, Salvini si irrita: «Contro di me un attacco senza precedenti» (Giornale p.5). Parte la caccia giudiziaria al leghista (Libero p.2). Di Maio gode a sentire tintinnare le manette (Verità p.3). "Se queste indagini salgono più in alto è un problema serio" dice il vicempremier 5S al Fatto (in prima e p.3). Cinquestelle contro la Lega: "Cacci i corrotti". Bonafede: c'è un'emergenza corruzione (Repubblica p.4). E nel paese dell'orgoglio nordista si teme che il terremoto sia solo all'inizio (Repubblica p.4). Tsunami nei luoghi simbolo della Padania. Dopo le "ramazze", torna l'incubo inchieste (Messaggero p.2). Tra i leghisti nel mito di Alberto da Giussano "Crediamo al primo cittadino, meno ai pm. Su quelli di Forza Italia non giuriamo" (Stampa p.4).
Ed è polemica anche sui viaggi di Salvini. Il ministro e i voli "Nessun abuso". Ma Di Maio attacca. Salvini pubblica l'elenco delle volte in cui ha usato i P-180 della polizia. Grillo: lo manderei a calci al Viminale (Repubblica p.8). Il furbetto dei cieli, un comizio per ogni impegno istituzionale (Repubblica p.9).

ESTERI
"La Lega ci preoccupa, la Germania sarà vigile". Repubblica (in prima e p.3) intervista la leader della Cdu, Kramp-Karrenbauer, che si concentra sugli scenari in vista del voto europeo: "In Italia cresce l'anti-europeismo. La situazione è difficile da comprendere, con questa insolita alleanza di governo tra populisti di destra e di sinistra. Siamo preoccupati che l'anti-europeismo stia crescendo, anche sotto forma di sostegno alla Lega. In queste settimane prima del voto voglio dare tutto per rafforzare i partiti di centro. E quelli si rafforzano soltanto se parliamo del futuro dell'Ue". Poi a proposito di alleanze, spiega: "Non possiamo allearci con i Patrioti di Salvini: lo escludo per la Germania a causa della presenza dell'Afd. E lo escluso per il Ppe". E a proposito di Ppe, la leader della Cdu interviene sul caso Orbàn: "Secondo me il premier ungherese sta lasciando il Ppe. Lo abbiamo sospeso, è rimasto un ultimo filo, sta a lui decidere se spezzarlo".
Il rebus della guerra in Libia: Haftar gela Conte: "Non mi fermo". Serraj furioso. Ora l'Italia è nel pantano (Messaggero p.8). A sei settimane dall'attacco su Tripoli, il generale Haftar ha iniziato un tour europeo. Prima Roma e poi Parigi. All'uomo forte della Cirenaica, Conte ha ribadito la posizione italiana: "Cessate il fuoco e via politica come unica soluzione". Giorni fa il premier aveva ricevuto il leader libico riconosciuto dall'Onu, Al Sarraj. A Tripoli l'assedio continua (Corriere p.11). Conte mette in guardia contro i rischi dell'offensiva militare (Sole p.19). La crisi rischia di favorire il terrorismo. Una missione in Tunisia e più risorse a quella in Niger (Stampa p.11). "L'Italia non può lasciare la Libia scivolare verso il Medio Oriente" commenta Orsini (Messaggero p.19). Reportage tra le forze fedeli al premier Sarraj che combattono per fermare l'avanzata dell'uomo forte della Cirenaica. Contro di loro raid aerei e droni In prima linea con le milizie di Misurata. "Così batteremo i mercenari di Haftar" (Stampa p.11).
Usa, piano di Trump per i migranti: "Entra chi lo merita. Il sistema non favorirà più i legami familiari". I dem bocciano la riforma: figli separati dai genitori (Stampa p.8). E intanto il sindaco di New York de Blasio scende in campo: allunga la lista degli anti-Trump. Il sindaco di New York dovrà affrancarsi dalla sua città: capitale dei globalisti e della finanza (Repubblica p.16). "Donald è un bullo, so come batterlo" dice de Blasio. Ma tra i democratici vola Biden (Stampa p.8).

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