Commentario del 29.05.2019

IN PRIMA PAGINA
Lega-M5S, la trega è già finita (QN). "Accordo Salvini-Di Maio o subito a casa": l'ultimatum di Conte ai due vice (Fatto). Salvini detta l'agenda: flat tax da 30 mld. Fronda M5S su Di Maio (Sole). I 5S dimezzano il proprio vicepremier (Stampa). "Di mettiti" è la richiesta che sale nel Movimento (QN), che mette Di Maio sotto tutela (Messaggero). Assedio al leader nei Cinque Stelle: "Troppi incarichi" (Corriere). Di Maio: sì a referendum sul mio ruolo (Repubblica). Di Maio commissariato, Salvini muove e dà scacco (Giornale). Governo in coma vegetativo (Libero): M5S impaurito blocca i lavori. E riparte lo scontro sulle infrastrutture. La Lega: sulla Tav il voto è chiaro, l'85% a favore. Ma Toninelli dice: "Decido io. L'esito delle elezioni non cambia nulla" (Sole, Stampa). E si riaccende la tensione anche su Rixi: "Se condannato resta dov'è" (Messaggero). "Io rispondo a Matteo" dice il viceministro (Corriere).
Pd, Renzi spaventa i dem: il mio futuro non è qui (Giornale). Calenda a Repubblica: "Pronto a fondare un partito alleato del Pd" (Repubblica). Al QN Calenda rilancia: "Il Pd non vola. Per vincere si va al centro".
Intanto, la Ue chiede una nuova manovra. La replica del Mef: no a misure aggiuntive. Spread a quota 290: spettro Grecia (Messaggero). Flat tax da 30 mld in faccia alla Ue (Verità): Bruxelles minaccia e Salvini rilancia.
In Europa l'Italia è già all'angolo (Repubblica): battaglia tra Macron e Merkel sulla presidenza della Commissione. Angela Merkel al Corriere: "Sui nazionalisti occorre vigilare".
Mercati nervosi, lo spread s'impenna (Sole). Le banche fanno il pieno di Btp: ad aprile sono tornate a superare quota 400 mld (MF).
Fca-Renault in pressing su Nissan (Sole). I dubbi di Tokyo: troppa Europa nell'alleanza (MF). Fca propone anche a Nissan e Mitsubishi l'accordo con Renault (Stampa). 
Roma, "Esplosivo Casamonica per Raggi e i pm": fonte confidenziale allarma il Comitato per l'ordine pubblico. Auto blindata alla sindaca (Fatto).

ECONOMIA
Juncker, ultimatum a Conte. "Manovra bis o sanzioni". Il presidente della Commissione incontra il premier e conferma per oggi la lettera che avvia la procedura di infrazione (Repubblica p.4). Tria difende l'Italia sui conti. Il ministro prepara la risposta alla Commissione Ue. L'ipotesi di tagliare gli 80 euro di Renzi. Ma a Bruxelles vogliono interventi già a luglio. Per il 2020 l'esecutivo dovrà impostare una manovra non inferiore ai 40 miliardi (Stampa p.5). Il Tesoro invocherà rischi internazionali e bassa crescita per giustificare le deviazioni (Messaggero p.5). I mercati fiutano la tempesta. Lo spread ritorna a volare. Le euro fibrillazioni fanno salire il differenziale a 290. Male tutte le Borse europee, Piazza Affari è la peggiore (Giornale p.7). Ora la Grecia è più vicina (Messaggero p.7). Salvini: "Basta letterine" (Repubblica p.4)
Lo "choc fiscale" del capo leghista: piano da 30 miliardi per la flat tax (Corriere p.9 e tutti). Tassa piatta per le famiglie con entrate fino a 50 mila euro e le imprese. Dalla misura risparmi fra lo 0,7% e il 5% del reddito (Repubblica p.5). E così la legge di Bilancio lieviterà fino a 64 miliardi. Il governo ha indicato nel Def una Finanziaria da 25 miliardi ai quali vanno aggiunti i 30 della riforma fiscale e i 9 già chiesti dall'Ue (Repubblica p.5). Gelo di Conte: "Un azzardo. Non ci sono le coperture. Così ci indebolisce con la Commissione" (Messaggero p.4)
Fusione Fca-Renault, Elkann prova a rassicurare Nissan (Stampa in prima e p.18 e tutti). L'abbraccio con renault assirua alla fa iglia Agnelli un ruolo centrale nella storia dell'automobilismo, facendo guadagnare agli azionisti un dividendo di 2,5 mld di euro (Fatto in prima e p.15). Salvini, Landini e la gran voglia di Stato padrone: l'analisi di Repubblica (p.28) sulla fusione Fca-Renault, che apre le porte a una sintonia politica non proprio prevedibile, come quella tra il leader della Lega e il segretario Cgil. A unirli l'opportunità che lo Stato italiano abbia un ruolo nel capitale del nuovo gruppo automobilistico per bilanciare la presenza dell'azionista pubblico fancese in Renault. Le operazioni sull'asse Italia-Francia, paiono destinate a mettere a dura prova i liberisti di casa nostra.

POLITICA
Conte, parte la sfida con Salvini. Il premier non vuole fare l'ostaggio (Corriere p.6). "Voglio un accordo chiaro altrimenti un lavoro ce l'ho". Il premier Conte convoca un vertice con Di Maio e Salvini: "Basta con le liti" (Fatto p.3). "Decido io se andare avanti. Non mi faccio commissariare". Salvini: "Conte ha la mia fiducia, non ho ambizioni. Non voglio andare al voto" (Repubblica p.11). Il sottosegretario leghista Giorgetti: "Se l'esecutivo cade, cade entro 10 giorni" (Stampa p.4)
Mattarella ora vede la crisi. «Salvini dica cosa vuol fare». Ancora nessun contatto con Conte e i vicepremier. I dubbi del Colle sulla conflittualità in crescendo (Giornale p.8).
E su Rixi è già guerra: se condannato, per il M5S deve lasciare come Siri (Repubblica p.11).Il viceministro resta anche se è condannato (Giornale p.9). Parla il viceministro: "Io come Danzica. Conte mi chiederà un passo indietro? Non so se è il caso. I 5Stelle spietati" (Corriere p.4).
Sulla Tav altra grana: la Ue vuole il sì definitivo o ritira i fondi. Salvini: "L'85% dei piemontesi ha detto sì alle urne". Toninelli: "Non cambia nulla" (Repubblica p.11). Le condizioni per non perdere 3,5 miliardi (Corriere p.9).
Di Maio sotto assedio nel M5S (Stampa p.7). "L'uomo solo al comando non basta più". Dopo la sconfitta alle Europee, oggi la riunione dei gruppi di Camera e Senato (Repubblica p.8). ). Nel bunker del Mise, Di Maio medita le dimissioni da capo (Fatto p.2). Contromossa del leader. "Voglio un voto su di me (Repubblica p.9). Il vicepremier pronto a rinunciare allo Sviluppo economico ma terrebbe il Lavoro (Stampa p.7). Accuse dai parlamentari vicini a Fico e Di Battista. Salvini lo difende: è corretto, assurdo attaccarlo. «Ora un direttorio». Critici anche i «lealisti» (Corriere p.2). E spunta l'opzione dell'addio alla Lega. Il confronto con gli eletti (Corriere p.3). Casaleggio: votiamo sul web (Messaggero p.3
Ministri grillini a rischio sfratto. Toninelli e Trenta in bilico. Anche Bonafede sotto tiro. Colonnelli e sottosegretari leghisti scalpitano per una promozione (Stampa p.6). Il capogruppo leghista alla Camera: "Ai 5 Stelle non conviene tornare al voto. Ora subito flat tax e autonomie regionali" (Stampa p.6). «Ora un leghista alle Politiche Ue. Palazzo Chigi lasci la delega». Zanni, responsabile esteri del Carroccio: Moavero assente (Corriere p.6).
Pd, Zingaretti punta sulla carta Sala. L'idea di rinsaldare l'asse con il sindaco anche nell'ipotesi di un ritorno alle urne (Corriere p.15). Calenda a Repubblica e QN: "Pronto a fondare un partito alleato del Pd. Penso che Gentiloni debba fare di più. Si è speso in campagna elettorale, ma ora deve proporsi come leader di una coalizione che tocca a lui costruire".
Renzi: "La mia tattica del popcorn ha dato una nuova possibilità al partito" (Repubblica p.17). L'ex leader chiama a raccolta i suoi Comitati. E frena Zingaretti: "Nulla da festeggiare. Abbiamo perso 120 mila voti. E il flop del M5S è merito mio che bloccai un accordo di governo" (Stampa p.8).
Rivolta in Forza Italia. Berlusconi teme il golpe: "Fuori di qui sparite". Toti e i coordinatori regionali attaccano il cerchio magico azzurro. Il leader furioso con il governatore ligure: non andrà da nessuna parte (Stampa p.10). Le sirene di Lega e Renzi agitano Forza Italia (Messaggero p.8).

ESTERI
L'Europa alla prova delle nomine. Subito sfida Macron-Merkel sul candidato alla Commissione. I liberali contro il popolare Weber. La cancelliera: "Dobbiamo essere pronti al compromesso" (Stampa in prima e p.2). L'Italia è già all'angolo: rischiamo di rimanere a bocca asciutta (Repubblica in apertura e p.7). Quale nome indicherà Roma? La strettoia di Conte per imporre un leghista (Corriere p.10). L'Italia, fuori dai grandi giochi, potrà indicare un commissario (Sole p2). La sfida sulla Ue tra il Presidente e la Cancelliera. Il giovane e la veterana: braccio di ferro sulle due visioni della nuova Europa (Repubblica p.7). Macron sfrutta il tonfo dei partiti tradizionali. E per la Banca centrale si rafforza Weidmann (Corriere p.10).
Merkel e il populismo. L'intervista alla leader tedesca sul Corriere (in prima e p.11): "Restiamo vigili, dobbiamo far fronte agli spettri del passato: dire ai giovani quali sono stati gli orrori della guerra per noi e gli altri, spiegare perché siamo a favore della democrazia, perché combattere l'intolleranza e non tollerare le violazioni dei diritti umani. Occorre insegnare queste cose a ogni nuova generazione. È diventato più difficile, ma proprio per questo dobbiamo rinnovare il nostro impegno". Poi la Merkel analizza il voto - "Riconosco le conquiste dei Verdi. Il clima è una grande sfida" - e interviene sul tema immigrazione: "Noi tutti, come Stati, abbiamo il dovere di gestire e guidare l'immigrazione. Non nel senso di chiuderci gli uni agli altri, ma nell'aiutarci ad affrontare queste emergenze umanitarie e nel creare nuove opportunità nei Paesi da cui partono i migranti".
La Grecia al voto anticipato. Ritorno alle urne il 7 luglio. I mercati scommettono sul trionfo del centro-destra. Nuova Democrazia ha umiliato Syriza alle Europee e spera in una replica (Sole p.17).
Putin conquista l'Artico. Il Cremlino investe sulla flotta: rompighiaccio nucleari e rotte sempre aperte (Stampa p.14).

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