Commentario del 01.05.2019

IN PRIMA PAGINA
Economia in primo piano su tutti. Italia fuori dalla recessione (Corriere). Torna la crescita (Fatto). Un raggio di sole sullo stagno Italia (Avvenire). Risale il Pil, ma la ripresa resta lontana (Messaggero). L'ex premier Monti al Foglio: "Altro che crescita. L'Italia sta uscendo silenziosamente da Ue ed euro". I dati Istat: pil a +0,2% in tre mesi (metà dell'eurozona), crescono gli occupati (Sole). "Ma l'occupazione aumenta solo per gli stranieri" polemizza Libero. Salvini: "E' urgente la flat tax" (su tutti), ma Conte lo ricatta (Giornale). Intanto, dl Crescita al traguardo (Sole). Oggi Festa del Primo Maggio, Landini (Cgil) a Repubblica: "Un solo sindacato per il lavoro".
Tra i temi politici, ancora spazio al caso Siri: Conte vede il sottosegretario e prende tempo: "Ora basta liti" (Messaggero). Non solo Siri, è rissa totale nel governo: M5S pronto sul conflitto d'interessi (Fatto).
Verso le Europee, la Stampa apre con l'intervista al premier ungherese Orbàn: "Patto con Salvini per una nuova Europa. Il Ppe si allei con le destre". Sul Giornale l'intervento di Berlusconi in vista del voto Ue: "Un'altra Europa, il sogno possibile". Il Cav colto da malore, operato d'urgenza per occlusione intestinale (Sole e altri). Ma non molla: "Sono in forma" (Giornale) . Ma per Libero, ormai Berlusconi sta più in ospedale che ad Arcore. Sulla Stampa parla Romano Prodi: "Questo populismo è destinato a esaurirsi, Trump e la Brexit ci hanno reso più europeisti".
Tutti i quotidiani sul Venezuela: blindato sulla folla, Paese nel caos (Corriere e tutti). E' guerra civile (Giornale). Guaidò chiama i militari alla rivolta (Sole). Battaglia finale: Guaidò sfida Maduro (Repubblica). Guaidò tenta un mezzo golpe e spera in Trump, ma rimane solo per ora (Fatto).

ECONOMIA
Pil in ripresa, più 0,2 % nel primo trimestre. Dato migliore delle attese, alt alla recessione tecnica (su tutti). I teorici del disastro raccontavano balle (Verità in prima e p.3). Un raggio di sole sullo stagno Italia (Avvenire p.8). Ma resta lontana la media dell'Unione Europea (Sole in apertura e p.3). Tria: "L'economia è solida" (Stampa p.20). Ripresa lontana. Spinta da industria e domanda estera, ma il Paese resta in stagnazione (Messaggero p.4). E il leader di Confindustria Boccia al Mattino (p.5) dice: "Pochi decimali di Pil sono utili, ma non modificano la situazione. Non dobbiamo confondere una questione tecnica con la sostanza delle cose. Occorre porsi grandi obiettivi, mettendo al centro il lavoro, i giovani e la competitività delle imprese". E l'ex premier Monti al Foglio dice: "Altro che crescita. L'Italia sta uscendo silenziosamente da Ue ed euro. Il Pil lumaca? Il governo ha dato un buon contributo alla crisi italiana. Nella prossima legge di stabilità la patrimoniale è possibile. Italexit rischio latente. La strada verso un nuovo 2011 è imboccata".
Intanto, dai dati Istat emergono meno giovani disoccupati (Corriere p.4). In aumento gli occupati stabili, ma Libero (in prima e p.4) attacca: l'occupazione aumenta solo per gli stranieri. In 10 anni 760 mila posti in più (+45%), mentre per gli italiani sono 640 mila in meno (-3%). Posti di lavoro, più export, cosa ci dicono i numeri Istat: Fubini (Corriere p.5) evidenzia i miglioramenti e gli enigmi dei dati che vedono il "contributo negativo della componente nazionale", segno che la produzione industriale per i beni di consumo funziona, anche se gli italiani sono cauti nello spendere. Se la recessione è andata via – scrive Fubini – l'incertezza ancora no, per questo ci si continuerà a muovere con passi piccoli e lenti.  Le imprese tornano a premere sul taglio del cuneo fiscale "per far ripartire il Paese" dice al Corriere (p.) il presidente di Assolombarda Bonomi, mentre la leader Fiom, Re David, al Corriere spiega: "Se c'è un segno più è sempre meglio, ma è una crescita appena dello 0,2% dopo due trimestri negativi. Siamo in stagnazione e non vediamo segnali incoraggianti: i salari restano bassi, per questo i metalmeccanici hanno proclamato lo sciopero generale per il 14 giugno". E a proposito di lavoro, Repubblica (in prima e p.7) celebra il Primo Maggio con una intervista al segretario della Cgil Landini, che lancia la proposta dell'unificazione di Cgil, Cisl e Uil. "Un solo sindacato per il lavoro. Non ci sono più le ragioni politiche per dividerci. Dobbiamo tutelare i nuovi mestieri".
Nomine Bankitalia: cedono Lega e Cinquestelle (Repubblica p.8). Ok a tutte le nomine di Visco. Malumore del Carroccio: "Ora la riforma". Panetta direttore generale, Perrazzelli e Signorini i vice. La moral suasion del Quirinale (Messaggero p.5).

POLITICA
Ancora tensioni nel governo sul caso Siri e non solo. Il pressing 5S non passa, Siri si arrocca. "Resto, sono sicuro della mia innocenza". Il premier rinvia la decisione a quando il sottosegretario sarà sentito dai magistrati (Stampa p.7 e tutti). "Voglio spiegare" dice il sottosegretario, ma i pm prendono tempo e non hanno fissato la data degli interrogatori (Giornale p.6). Premier stretto fra i due leader. Duro faccia a faccia di tre ore, ma il sottosegretario non si muove. I 5S: se si tengono un indagato, dovranno spiegarlo agli elettori (Corrieri p.6). Quella di Siri – scrive Folli (Repubblica p.31) - è la tipica ferita che si produce quando un equilibrio politico è al lumicino. Repubblica (p.10) intervista la Bongiorno: "Siri resti al suo posto, non si tratta un indagato come un condannato". Ma non c'è solo il caso Siri, è rissa totale: 5S pronti sul conflitto di interessi. Entro due settimane il testo alla Camera (Fatto p.3).
Lite Conte-Salvini sul fisco. Il leader leghista: subito flat tax per le famiglie. Premier e 5S: è prioritario non toccare l'Iva (Messaggero p.4). Iva e tasse, il lungo duello fra Tria e i vicepremier (Corriere p.8). Di Maio stoppa la flat tax leghista ma in Cdm è scontro sull'autonomia. Conte rinvia, presto un tavolo ad hoc (Messaggero p.5).
Mondo politico in fibrillazione per "l'ultima paranoia: il fantasma di Draghi e del governo tecnico". A ottobre scade il mandato del presidente Bce. Sono bastate poche parole di Tria ieri al Fatto – "Draghi può dare un grande contributo" - per allarmare l'intero mondo politico (Fatto p.4).
Il centrodestra alle prese con i problemi di salute del Cavaliere. Berlusconi operato d'urgenza per una occlusione intestinale (Corriere p.9 e tutti). Ansia di Fi per il voto (Messaggero p.9). Berlusconi non molla. "Sono in forma e pronto per questa campagna" (Giornale p.4). La fragilità del leader scatena timori per le possibili fughe solitarie di candidati in cerca di posizioni per la guida politica (Repubblica p.11). Giornale (in prima e 2-3) pubblica il discorso che Berlusconi avrebbe dovuto pronunciare ieri alla presentazione dei candidati alle Europee: "Il voto non sarà un sondaggio sulla politica nazionale, ma servirà a disegnare il futuro dell'Ue. Mi candido per costruire un'Europa diversa, in continuità e coerenza con 25 anni di storia. Senza rinunciare al sogno liberale".
Intervistato dalla Stampa (in prima e p.5), l'ex premier Romano Prodi: "Il populismo presto si esaurirà. Il Pd si apra e potrà approfittarne". Prodi si rivolge a Zingaretti: "Al partito serve una cura Ajax: valorizzare il vivaio e rinnovarsi. Rispetto a un anno fa c'è maggiore inquietudine, Brexit e Trump hanno aperto gli occhi a tanti. La lezione spagnola non basta: ora bisogna rianimare tutti i corpi intermedi, vecchi e nuovi, discutendo assieme".

ESTERI
Venezuela in primo piano. La battaglia di Caracas. Guaidò lancia l'assalto al regime: "Militari con me contro Maduro". Città in rivolta, blindati sulla folla (Repubblica p.2 e tutti). Guaidó incita l'esercito: "Fate cadere questo regime". Il Paese nel caos, scontri nelle piazze. Pompeo: la fuga di Maduro fermata dai russi (Corriere p.2). Guaidó guida l'insurrezione. Maduro: "È un colpo di stato". E invia i carri armati in piazza. L'offerta Usa ai chavisti per cacciare il presidente. Resta l'opzione militare (Stampa p.8). "Liberato" Lopez, il leader discreto della nuova rivoluzione. Fatto uscire dai soldati, si rifugia nell'ambasciata cilena (Corriere p.3). Golpe o rivolta legittima? Duello fra Lega e Cinquestelle (Stampa p.8). Guaidò tenta un mezzo golpe e spera in Trump. Ma rimane solo, per ora (Fatto p.8). Un popolo al limite delle sue forze ora chiede aiuto. L'editoriale di Franco Venturini (Corriere p.1-2). Droga, petrolio e diritti. Il Venezuela è diventato una crisi globale. Le sanzioni USA hanno piegato l'economia, Russia e Cina cercano di supplire. In mezzo un popolo ormai ridotto allo stremo. L'analisi di Federico Rampini (Repubblica p.4).
Intervista esclusiva della Stampa (in prima e p.2-3)al premier ungherese Orbàn: "Patto con Salvini per una nuova Europa. Il Ppe si allei con le destre. Matteo è un eroe, lui ha fermato le migrazioni dal mare, io dalla terra. È la sfida più grande della storia. Compito del leader è tenere lontani i guai di una nuova ondata migratoria. Denaro, sicurezza, mercato: oggi ci sono già tre Europe, ma fingiamo sia soltanto una. Le elite di Bruxelles vogliono costruire un impero. Il mio non è nazionalismo: io sono un patriota. La Germania deve abbandonare la pretesa che tutto si decida lungo l'asse franco-tedesco". Intanto Emma Bonino è a Budapest a manifestare: "Marcio per l'Ue, ma il contagio della democrazia illiberale è già realtà anche in Italia" (Repubblica p.13).
Intervista del Corriere al presidente della Camera Fico: "Su Regeni si cerchino nuove strade. L'Egitto non è un paese sicuro. Ora sono necessari i fatti". La commissione d'inchiesta darà un nuovo impulso (Corriere p.7).
Mattarella in visita da Macron: "Missione disgelo con Parigi". Il capo dello Stato domani in Francia per i 500 anni della morte di Leonardo. Un'occasione per ricucire con l'Eliseo dopo gli scontri con Salvini e di Maio (Messaggero p.11).

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