Commentario del 19.05.2019

IN PRIMA PAGINA
Verso il voto Ue: Salvini, prova di forza in piazza (Corriere). Il leghista coi patrioti a Milano: spazzeremo le elite (Stampa). Al comizio di Salvini è vietato pure scrivere "Restiamo umani" (Fatto). Salvini scalda la piazza: bagno di folla alla faccia di Pd e M5S (Libero). Il sabato leghista (Repubblica). Ma il caso Austria scuote i sovranisti (Messaggero). Vienna affonda il patto sovranista (Stampa). Napolitano a Repubblica: "No all'inganno dei sovranisti". In vista del voto: Bce e Commissione, partita doppia tra Berlino e Parigi (Sole). La Meloni al Messaggero: "Dopo il voto nuova maggioranza. Noi a difesa del Sud". Berlusconi gioca il jolly: "Draghi premier per il futuro" (Giornale). E al QN il leader di Fi dice: "Ecco gli errori di Salvini".
Italia-Politica: Resta la tensione nel governo su migranti e famiglia: troppe liti, il Cdm rischia il rinvio. Verità all'attacco sul decreto famiglia: il M5S si è inventato 1 mld. E l'Onu boccia il decreto sicurezza bis (Messaggero): "E' xenofobo" (Stampa). Onu, Colle e tecnici di Conte: dl Sicurezza scritto coi piedi (Fatto).
Umbria, la farsa Pd: finte le dimissioni dell'indagata Marini (Fatto). La Marini vota contro le sue dimissioni: resta al vertice della Regione (Repubblica e altri).
Italia-Economia: Italia sotto tiro dei revisori Ue. Auditi sui cointi per 355 giorni (Sole). Il 5S Paragone alla Verità: "Non ci siamo piegati all'Ue: la flessibilità si fa, non si annuncia".
Esteri-Austria: scandalo russo a Vienna: vicepremier "sovranista" a casa (Fatto). Il vicepremier Stache chiede soldi in nero ai russi ed è costretto a dimettersi, salta il governo Kurz (su tutti).
Esteri-Turchia, Imamoglu al Fatto: "Sarò sindaco. Erdogan disprezza i turchi".
Usa-Cina, Trump allenta la presa su Huawei (Sole).

ECONOMIA
«Debito pubblico, ricchezza privata». Federico Fubini intervista il Governatore della Banca d'Olanda Knot. «L'Italia ha bisogno di un riequilibrio». Una tassa patrimoniale? «La soluzione spetta ai politici italiani. In Italia c'è qualcosa che somiglia a un problema di redistribuzione interna, dato che c'è un debito pubblico così alto e una ricchezza privata che anch'essa è molto elevata. E certo, assolutamente, una tassa patrimoniale, sarebbe una soluzione standard da libro di testo. Una preoccupazione del tutto particolare per l'economia italiana è la bassa crescita. Il vostro Paese è stato lento nell'adeguarsi alla globalizzazione e al cambiamento tecnologico» (Corriere p.8).
Spesa per il debito: dai tassi 5 miliardi in più. L'Italia fuori linea tra i Paesi Ue. Nel 2011-2020, 60 miliardi di extra-costi stimati a causa dell'aumento dello spread. Roma torna sotto esame mentre il suo debito sta andando in senso contrario rispetto al resto della Ue (Sole p.3). Spread, l'impatto sui mutui assorbito dalle banche. Nonostante la crescita del differenziale sui Bund e il limitato calo dei BTp decennali, i prestiti a tasso fisso sono ai livelli più bassi. Ma non è possibile sapere fino a quando durerà (Sole p.3). Record di ispezioni Ue in Italia: 355 giorni di audit sulle spese Controlli. La Corte dei conti marca stretto il Governo sui conti: mai tante verifiche in soli 12 mesi (Sole p.2).
«Agricoltura, no ai tagli Ue da 3 miliardi». Giansanti, leader di Confagricoltura, attacca Bruxelles: «Adesso vanno ridiscussi i Pac, basta con le penalizzazioni. Dure critiche alla Germania: «Continua a fare dumping con i braccianti polacchi» (Messaggero p.18).
L'allarme Confesercenti: giù i prestiti alle imprese. Otto anni consecutivi di credit crunch per le imprese italiane, che nel 2018 hanno fatto i conti con prestiti in calo di 56 miliardi, con una flessione media del 7%. Uno studio dell'Ufficio Credito di Confesercenti su dati Banca d'Italia (Corriere p.32).
«La crisi ha colpito soprattutto i giovani: 31% a rischio povertà». In 20 Paesi dell'Ue su 28, gli under 16 stanno peggio degli over 65 e in Italia la situazione è drammatica. Lo rileva la Cgia di Mestre (Avvenire p.5).
Il reddito arriva subito, l'obbligo di lavorare solo dopo le elezioni La misura svela il volto propagandistico: rinviati i richiami dai centri per l'impiego (Giornale p.8).

POLITICA
Salvini lancia il fronte sovranista: «Noi non siamo estremisti». Il moderato che sfida l'Europa. In 20 mila sotto la pioggia per il raduno di Milano. Il leader evoca Churchill, Gandhi e Thatcher. Fischi dai militanti quando cita papa Francesco. Il leader leghista: qui non ci sono fascisti, gli estremisti stanno a Bruxelles. A fine comizio l'ostensione del rosario e il bacio alla Madonnina di Milano. Ci sono buoni musulmani, non ho problemi con loro. Ce l'ho con l'Islam (Corriere p.2). "La Lega del rosario e dei fischi al Papa" dice Repubblica. Il raduno dei sovranisti europei sotto la pioggia resta molto lontano dall'obiettivo dei centomila partecipanti. Antifascisti in corteo e tante contestazioni in Piazza Duomo. Salvini: Siamo Davide contro Golia ma a volte i piccoli sconfiggono i poteri forti anche se sono pieni di soldi e arroganza (Repubblica p.2). "Cacciamo gli oligarchi europei" (Stampa p.4). Smontiamo la Ue. Il ministro con gli alleati stranieri: «Macron e Merkel traditori, i veri estremisti a Bruxelles» (Messaggero p.2). Noi estremisti del buonsenso (Verità p.2).
Di Maio attacca i sovranisti: «Le ultradestre europee non vogliono bene all'Italia». Ma con il capo del Carroccio smorza i toni: è leale. È chiaro che ci sono profonde divergenze su molti temi, ma abbiamo scritto un contratto di governo e ci sono ancora tante cose da realizzare nei prossimi quattro anni. Per me è importante che si rispettino le priorità del Paese e non si pretenda di avere indagati per corruzione nel governo. Su questo noi M5S siamo intransigenti (Corriere p.5).
Ma per Repubblica il governo è agli sgoccioli: i due vicepremier si incrociano in un convegno e si ignorano (Repubblica p.3). Di Maio fugge dall'alleato: «Ultradestra pericolosa». Il grillino a Milano evita Matteo e spara su euro, tangenti e migranti: «Non si può proseguire così» (Giornale p.2).
Ma Matteo punta Bruxelles: un commissario leghista. L'obiettivo: essere riconosciuto capo dei populisti e ottenere un ministro Ue. Ma l'alleanza è fragile: sul palco dei sovranisti c'è chi chiede all'Italia il conto del debito pubblico (Messaggero p.3). Intanto il governo è in stallo. I dossier che possono innescare la crisi: famiglia, incarichi, sicurezza. Nessuno vuole concedere vittorie al partner di maggioranza prima del voto (Corriere p.7).
Per Giorgia Meloni, intervistata dal Messaggero, «dopo il voto, maggioranza FdI-Carroccio (Messaggero p.3) mentre Berlusconi invece gioca il jolly secondo il Giornale: «Draghi premier del futuro» (Giornale p.3). E attacca Salvini in un'intervista al Quotidiano Nazionale: «Si è piegato e l'Italia paga il conto» (Qn p.5).
Dietrofront della Marini, il Pd s'infuria. Umbria, la governatrice indagata vota per restare al proprio posto (Qn p.8). Il Consiglio regionale respinge le dimissioni della presidente sotto inchiesta, che aggiunge il suo sì alla mozione contro il passo indietro. "Ci voglio pensare ancora", dice (Repubblica p.11).
L'Onu contro il decreto sicurezza "Fomenta ostilità e xenofobia". L'Alto Commissariato per i Diritti umani delle Nazioni Unite scrive al ministro degli Esteri Moavero. Nella lettera di dodici pagine si ribadisce l'obbligo di condurre i naufraghi in un porto sicuro (Stampa p.7). Intanto la nave Sea Watch viola il blocco e si ferma davanti a Lampedusa. Il Viminale: non sbarca nessuno dei 47 a bordo. Ma la Capitaneria di porto concede il via libera (Stampa p.6).
I giudici europei "Date una casa ai 450 rom sgomberati". La Corte europea dei diritti dell'uomo ha imposto al governo italiano di trovare una sistemazione dignitosa alle famiglie rom sgomberate a Giugliano (Stampa p.14).

ESTERI
L'Austria cade nella trappola russa (Avvenire p.8). Terremoto politico. Un video incastra il vice sovranista. Kurz lo scarica e chiede le elezioni (Corriere p.9). Il leader dell'ultradestra chiede soldi in nero ai russi. Il video finito a Spiegel e Süddeutshce Zeitung, denuncia l'evidente disponibilità di Strache a farsi corrompere anche se non sono seguiti reati (Messaggero p.4). Trappolone dei media di sinistra contro il governo dell'Austria (Libero p.8). Amici russi e slogan neonazi. I due volti dei nazionalisti. Nel 2017 il leader sovranista era riuscito a risollevare il partito facendone scordare il passato. La coalizione con i popolari era diventata un modello a cui guardavano altri Paesi europei (Stampa p.3).
Haftar è pronto a negoziare la resa con Sarraj. L'uomo forte della Cirenaica è pronto a trattare sul cessate il fuoco ma senza precondizioni. Il generale, probabilmente alla luce delle difficoltà incontrate sul terreno dopo 45 giorni di guerra, sarebbe disposto a negoziare con Al Serraj. L'apertura di Haftar arriva a 48 ore di distanza dall'incontro avuto a Roma con il premier Giuseppe Conte, il quale aveva sottolineato l'importante priorità dell'interruzione delle ostilità. A spingere Haftar a considerare il negoziato potrebbe essere stato inoltre l'arrivo di armamenti e mezzi a Tripoli, in particolare blindati, forniti dalla Turchia e dall'Algeria a sostegno dell'Operazione Vulcano (Stampa p.14).
Stati Uniti-Iran: se sarà guerra, si ripeterà il disastro iracheno. Il regime di Teheran non esiterebbe a muovere le sue pedine sciite nella scacchiera mediorientale. L'analisi di Sergio Romano (Corriere p.10).
Usa 2020, Biden supera Trump: «Torniamo ad unire il Paese». The Donald lo attacca ironizzando sull'età ma lui nei sondaggi lo stacca di 11 punti. Comizio a Philadelphia: «One America». E vince la sfida con gli altri candidati dem (Messaggero p.13).
Sorpresa nelle urne in Australia. Il carbone spinge i conservatori. Sondaggi ed exit poll smentiti, gli elettori bocciano l'agenda ambientalista dei laburisti. Decisivo il Queensland delle miniere: fiducia al premier scettico sul cambiamento climatico (Stampa p.10).

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