Commentario del 11.05.2019

IN PRIMA PAGINA
Ancora tensioni nel governo. Sbarchi: Salvini svuota Toninelli (Messaggero). "In mare comando io" attacca il leghista (QN). Nuovo fronte nell'esecutivo. Il ministro dell'Interno sui migranti in mare: "Lo stop compete a me" (Corriere). "Migranti, chi salva paga": multa di 5 mila euro per ogni persona soccorsa (Repubblica). Sicurezza, il rilancio di Salvini (Stampa). Per la Verità, Salvini ha più nemici nel governo che fuori. E, dopo le polemiche sulla sicurezza dei giorni scorsi, Corriere intervista il capo degli agenti, Gabrielli: "La polizia non è di parte".
Verso le Europee: Sondaggi: Salvini precipita: -6% in 30 giorni. "Rivolta dei balconi" a Catanzaro (Fatto). Allarme nella Lega: "Così perdiamo il treno" (Giornale). Sulla Stampa parla Tusk: "I sovranisti si battono con accordi su profughi e frontiere".
Economia: con la flat tax boom di partire Iva: 196mila aperture in tre mesi (Sole). La flat tax funziona (Verità).
Venezuela, lettera di Conte sulla Stampa: "Caro Guaidò, l'Italia è sempre per la pace".
Usa-Cina: scattano i dazi, ma si tratta (Sole). Trump duro: niente accordo (Corriere). La libertà in gioco (QN).
Napoli, arrestano i sicari e Noemi si sveglia. "Ora respira da sola e vuole giocare" (Messaggero e tutti).
Traffico d'armi, il M5S alla Lega: "Blocchiamo le bombe di Renzi all'Arabia" (Fatto).

ECONOMIA
Frena la produzione industriale a marzo. Italia meno attrattiva per i capitali esteri (Stampa p.18).
Doccia fredda sulla mini-ripresa d'inizio 2019. Secondo i dati dell'Istat a marzo la produzione industriale ha fatto registrare un calo dello 0,9% su febbraio e dell'1,4% rispetto all'anno scorso. Un dato negativo che lima al ribasso un saldo trimestrale che resta comunque positivo di un punto percentuale. Non scherzare sui segnali di frenata: le famiglie risparmiano, la produzione industriale scende, i tassi aumentano (Foglio p.3).
Intanto, effetto flat tax: boom di aperture di nuove partite Iva, sono 200 mila in tre mesi. E il dato potrebbe anche crescere perché l'informazione sul nuovo regime fiscale non è ancora stata del tutto recepita dai soggetti potenzialmente interessati (Corriere p.45). Il 53% delle nuove partite Iva sceglie il regime forfettario (Sole in prima e p.17). Per il viceministro dell'Economia Garavaglia, "i dati confermano che le politiche economiche del Governo vanno nella direzione giusta". A conferma che dopo le partite Iva l'intenzione della sua parte politica è di proseguire verso una flat tax anche per dipendenti e pensionati. Ma i dati mostrano che la dinamica di crescita percentuale più sostenuta riguarda i contribuenti con classi anagrafiche meno giovani (+26,1% di aperture di soggetti tra i 51 e i 65 anni, + 37,6% tra gli over 65): un segnale che la partita Iva diventa una scialuppa di salvataggio per restare aggrappati al mercato del lavoro, ma anche che c'è una fetta di over 65 che, nonostante sia in pensione, ritiene di non essere così anziana per rimettersi in gioco.
Confindustria: decreto crescita, primo segnale di discontinuità. Il dg Panucci: "Passo positivo, ma di portata limitata. Interventi da rafforzare e correttivi su garanzie Pmi, Pir, superammortamento e ricerca, made in Italy" (Sole in prima e p.4). E il leader degli industriali Boccia chiede che, dopo il voto europeo, si apra un confronto forte sul sviluppo e lavoro (Sole p.4): "Bisogna pensare alla crescita come uno dei fini su cui lavorare per non arrivare ad una manovra d'autunno che faccia ricorso al deficit e porti allo sforamento del rapporto deficit-Pil che non aiuterebbe nessuno e incrementerebbe solo il debito pubblico del Paese".
Intanto, il governo promette a Bruxelles privatizzazioni, ma prepara le nazionalizzazioni: dall'acqua ad Alitalia, da Autostrade a Bankitalia. Costo: 80 miliardi (Foglio p.1). Catalogo dello stato imprenditore (indebitato) gialloverde. Al termine del primo quadrimestre, non è stato compiuto alcun passo concreto per mettere in vendita asset pubblici. Con le nazionalizzazioni il governo farebbe del male al Paese, con la riclassificazione di Cdp limiterebbe il suo spazio di manovra
E il Foglio (p.3) si concentra anche sui "venti della patrimoniale", segnalando le controindicazioni di un'imposta molto richiesta, ma che nasconde un sovranismo vicino all'autarchia. Ci si arriverà, per far fronte alla Finanziaria monstre del prossimo autunno. La ricchezza degli italiani è ingente, nonostante la crisi.
Risparmatori truffati, c'è il decreto rimborsi. "Ora tempi celeri". Ieri sera l'annuncio del sottosegretario Villarosa dopo il confronto con l'Ue. Le domande raccolte su piattaforma informatica in carico a Consap (Sole p.12).

POLITICA
Rimpatri e sicurezza, Salvini all'attacco. Conte e Di Maio: non sei tu a comandare. Lettera del ministro dell'Interno al premier: serve un salto di qualità. Sondaggi in calo? Sono dati virtuali (Stampa p.2). Salvini: adesso le navi le blocco io. (Repubblica p.2). Il leader del Carroccio adesso vuole il controllo del mare (Corriere p.4). Il Viminale tenta il blitz "Multa fino a 5 mila euro per ogni persona salvata" (Repubblica p.3). Blitz sul decreto sicurezza. Il Viminale si prende i porti. Navi pericolose in transito, Salvini toglie le competenze a Toninelli (Giornale p.5). Il ministro dell'Interno prova a sottrarre competenze sulla navigazione a Toninelli e Trenta e chiede a Conte "un salto di qualità nei rimpatri". Stop dei Cinquestelle: copre i suoi fallimenti. La materia è sua, se ne prenda la responsabilità (Repubblica p.2). Sui rimpatri ha fallito. Conte: non comanda lui. (Corriere p.4). Spunta la multa per chi salva i migranti. Decreto sicurezza, sanzioni a chi non rispetta le regole. Porti, il blitz di Salvini taglia fuori Toninelli: «Decide il Viminale» (Messaggero p.2). I Cinquestelle si appellano al Colle: «Matteo ha perso la testa». Per Conte e Di Maio evidenti aspetti di incostituzionalità, invase le competenze. Strategia sui porti studiata con Trenta. «Salvini nel panico per il calo nei sondaggi» (Messaggero p.3). Conte al Pais: "Se le dichiarazioni o l'immagine di Salvini attirano più attenzioni e si crede che nel governo comandi lui, è una illusione ottica" (Repubblica p.2) Ma ora pensa di evitare nuovi Cdm fino al voto. Dopo il caso Siri non si abbassa la tensione tra premier e Salvini. Di Maio: «La cannabis? Matteo cerca pretesti» (Messaggero p.4).
Lega: i sondaggi in frenata e le tensioni, con il M5S è impossibile lavorare e cercano il Pd per il Salva Roma (Corriere p.8). Il buio dopo le elezioni. Congelati i dossier sui conti e sul commissario Ue. Rompere o restare, i costi politici da pesare per il Carroccio. Il retroscena di Francesco Verderami (Corriere p.8). Fedriga: "Il governo avanti solo se fa le cose. I Cinquestelle lo capiscano. Il fatto che ci avviamo a diventare il primo partito italiano fa paura a molti (Corriere p.4). Carroccio al Sud con i ras delle preferenze: Nel Nordovest però teme l'effetto procure (Messaggero p.4). Giorgetti: "Quando la Lega è forte succede sempre qualcosa" (fatto p.11). Allarme dei ministri leghisti: «Matteo, molla subito il M5s». Centinaio: «Non vedi il ghigno dei grillini quando parlano dei nostri indagati?». Fontana e Stefani i più preoccupati (Giornale p.3).
Cori e fischi a Catanzaro e Salvini si infuria "Solo moscerini rossi". Il vicepremier sbotta: "Andate a trovare Oliverio" (Repubblica p.4). E a Vicenza monta la rabbia del nord: "Aspettiamo Tav e autonomia". La città dove l'occupazione è cresciuta di più. Qui la Lega alle politiche aveva quasi il 32%, ma il partito "romano" non piace più agli imprenditori (Repubblica p.4). La frenata leghista. Sondaggi, inchieste e rivolta dei big: "Basta 5S, torniamo con Berlusconi" (Repubblica p.5). Il bivio del capitano leghista di Marcello Sorgi (Stampa p.23)
M5S, l'offensiva per arginare l'alleato: ora sa che possiamo fargli male, basta con le posizioni di ultradestra. Il commento di Massimo Franco (Corriere p.9). Buffagni: "Su migranti e droga ormai Salvini è in totale confusione. E' diventato nervosissimo dopo il caso Siri. Flat tax e autonomia vanno fatti bene (Stampa p.4). D'Uva: no a invasioni di campo. Il Viminale pensi a espellere gli irregolari (Corriere p.4). "Il M5S vince quando è se stesso. Dalla Lega solo panna montata" Intervista a Nogarin (Fatto p.2). In Sicilia grillini cacciati dal corteo per Impastato. I familiari: "governate con i fascisti (Stampa p.7). M5S-Pd, sgambetti e sfide a sinistra in palio il secondo posto alle urne. Le proposte per rubarsi voti a vicenda. E i grillini tifano per le inchieste dei pm. È duello tra Reddito e salario minimo (Messaggero p.5). Il contratto di opposizione tra Pd e M5s. La grancassa del grillismo democratico sta trasformando l'antisalvinismo in una evoluzione dell'antifascismo, per preparare il terreno a un'alternativa che oggi non c'è ma domani chissà. Opportunismi, progetti e antifa da commedia. Claudio Cerasa (Foglio p.1)
Napoli, preso l'uomo che ha sparato a Noemi: il 28enne era fuggito in Toscana, arrestato anche il fratello (Corriere in prima e p.10 e tutti). "Per fortuna a Napoli sono arrivate buone notizie – dice il capo della Polizia, Gabrielli, al Corriere (in prima e p.2-3) -. Ma non è il caso di abbandonarsi ai toni trionfalistici, perchè quello è un territorio complicato. Ancora oggi credo che la criminalità organizzata sia la priorità che questo Paese di trova a dover affrontare sul piano della sicurezza". Poi Gabrielli interviene anche sulle polemiche dei giorni scorsi e sul ruolo degli agenti: "E' interesse di tutti non contribuire ad alimentare le tensioni, né coinvolgere nelle dispute quotidiane istituzioni di garanzia come la nostra, tirandole da una parte o dall'altra. Noi siamo la polizia di Stato, non una polizia privata al servizio di questo o quel ministro".

ESTERI
"L'Italia vicina alle sofferenze del Venezuela". Il presidente Conte risponde a Guaidó, "Il governo non la riconosce, ma la presidenza Maduro è priva di legittimità democratica" (Stampa p.9). Fermi i bonifici che il governo di Maduro versava ai nostri ospedali per 25 pazienti leucemici. Lo scontro a Caracas blocca i fondi. Bimbi malati a carico dell'Italia. Il debito continua ad aumentare: oggi ammonta a 8 milioni e 600 mila euro (Stampa p.9).
Due deputati di Caracas nell'ambasciata d'Italia. L'imbarazzo di Roma. Durante la fuga, il secondo twitta: la mia lotta continua. (Corriere p. 13)
Via ai dazi ma il negoziato continua (Sole p.2). Trump: «Ci fanno più forti». E Pechino è pronta a «contromisure» (Corriere p.12). Accordo sfumato ma resta uno spiraglio (Messaggero p.8). Le misure non valgono per le navi attualmente in navigazione nel Pacifico, questo dà altro tempo per arrivare a un'intesa. Su 200 miliardi di merci le tariffe salgono dal 10 al 25%. Pechino continua a negoziare ma intanto prepara ritorsioni. Ma le Borse puntano sull'accordo (Stampa p.20). L'agricoltura Usa prima vittima della nuova escalation (Sole p.2). Il commento di Maurizio Molinari: Con la sfida dei dazi alla Cina, Trump punta a riequilibrare gli scambi globali e a garantirsi la rielezione nel 2020 (Stampa p.22). Tra segreti e bugie, il braccio di ferro che mina l'economia mondiale l'analisi di Federico Rampini (Repubblica p.13
Ue, l'elettorato liquido, il vero partito nascosto che decide le elezioni del tripolarismo. Dopo esser stata per decenni la nazione delle culture politiche e delle ideologie cristallizzate, l'Italia si riempie ormai di votanti fluttuanti. Erano il 30% prima delle politiche del 2006, il 50% prima del 4 marzo dell'anno scorso. E stanno salendo ancora alla vigilia delle europee. Il boom Cinquestelle del 2013 ha sconvolto la "normale" suddivisione bipolare. Oscillazioni molto forti subì Renzi dal posteuropee fino alla vigilia delle ultime politiche. Le leadership risultano a tempo determinato, e si bruciano molto più velocemente (Stampa p.5).
Gran Bretagna, Il leader euroscettico riparte dal Lincolnshire. Qui nel 2016 realizzò il record assoluto di voti per il "Leave" Alla vigilia delle elezioni Ue il suo nuovo partito è il favorito nei sondaggi. Disastro conservatori: May al 12% Nel feudo rurale dei pro-Brexit dove Farage prepara la vittoria (Stampa p.10). Regno Unito verso il terremoto elettorale: Farage superfavorito, May rischia il crollo (Messaggero p.9)
Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk alla vigilia del voto: "Gli imprenditori della paura hanno la meglio, ma non tutto è perduto. Accordi su migranti e frontiere, così possiamo fermare i sovranisti. In Europa qualcuno vuole dare origine a una nuova versione di democrazia autoritaria
Se vogliamo restare uno spazio di libertà dobbiamo essere in grado di far rispettare le leggi
Il referendum sulla Brexit non poteva tenersi in un momento peggiore, un calcolo sbagliato
In tanti Paesi i cittadini sono molto più filoeuropei dei loro governi e viceversa. Non credo che chi non rispetta le quote migranti debba essere espulso da Shengen (Stampa p.11).
 Mélenchon: "Per la sinistra le Europee saranno un terremoto è ora di ascoltare la gente in piazza. Sono per la cancellazione del debito pubblico in tutta la Ue. I giovani non possono lavorare per colmare i buchi del passato. Quando l'Italia voleva ridiscutere i Trattati riguardo al bilancio avremmo dovuto aiutarla: ma non sono sulla stessa linea di Salvini (Repubblica p.14).
«Difendo le élite in Europa senza non c'è democrazia» L'intervista di Manuel Valls. L'ex premier francese, candidato a Barcellona: «No al separatismo. Lo scontro è progressisti-populisti E la gente ci chiede moderazione» (Messaggero p.9).
Libia, Serraj si appella a Donald Trump: "Non appoggiate un nuovo Rais". Il premier libico Fayez al-Serraj esorta Donald Trump a non appoggiare un «nuovo Gheddafi», cioè il maresciallo Khalifa Haftar, proprio mentre il Consiglio di Sicurezza dell'Onu cerca di prendere posizione su un conflitto che, secondo l'Oms, ha già fatto 454 morti e 2154 feriti in poco più di un mese (Stampa p.16).
Almeno 70 morti davanti alla Tunisia. Per la Mare Jonio sbarco e sequestro. Indagato l'equipaggio della nave della Ong (Corriere p.5). Dalla Libia riprendono i viaggi "fai da te" (Messaggero p.2). Salva 30 migranti, Mar Jonio sequestrata. Ripresi gli sbarchi: arrivano in 136. Impegnata anche la Marina. Il capo missione del progetto Mediterranea: "Non ci arrendiamo". 873 I migranti sbarcati dall'inizio del 2019, -91% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. 129 I minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia dal primo gennaio a oggi (Stampa p.2).

© riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento