Commentario del 29.04.18

IN PRIMA PAGINA
Governo ancora lontano. Sul Corriere l'appello di Di Maio ai dem: "Ecco i punti in comune". Martina apre: "Tavolo con Di Maio, poi referendum della base" (Fatto e altri). Renzi chiude: mai con Di Maio (Repubblica). Pd diviso tra chi vuole trattare con i 5Stelle e chi no. Offensiva del centrodestra. Berlusconi al Corriere: "Pronti a un governo di minoranza". Salvini: "Pronto a portare la gente in piazza" (Repubblica e altri). Per la Stampa serve un governo almeno per riscrivere la legge elettorale, unico ostacolo al ritorno al voto. Intanto la Lega si avvicina al 22% (Repubblica). Oggi in Friuli il test per l'unità del centrodestra. La Ue: riforme o fondi a rischio (Corriere).
Sul Sole i conti dei contratti degli Statali: il rinnovo vale 7 miliardi. Su Repubblica il boom del gioco d'azzardo: 17 milioni gli italiani che puntano sulla fortuna.
Su tutti la fine di Alfie "volato in cielo": lacrime e palloncini per il bimbo inglese (Corriere). L'annuncio del papà scuote anche l'Italia (Messaggero). Sul Mattino la denuncia del genetista Dallapiccola: "Alfie è morto senza né cure né pietà".
Sul Corriere la confessione dei marocchini protagonisti dei raid di Milano: "Così viviamo con furti e rapine". A Brescia otto richiedenti asilo spacciavano tra i bambini (Giornale). Sulla Stampa reportage da Islamcity, Reggio Emilia, dove gli islamici vivono tra business e minacce.
Calcio, l'Inter battuta in casa (Corriere). La Juve riprende la corsa (Repubblica). Roma show, 4-1 col Chievo. "E ora il Liverpool" (Messaggero). Formula 1, la Ferrari vola. Vettel in pole in Azerbaigian (Stampa, Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
La Ue avverte: fondi a rischio senza riforme. Sul Corriere anticipazioni sulla proposta di bilancio 2021-2027 che la Commissione Ue presenterà tra tre giorni ai governi: sono in gioco le risorse che l'Unione riceve dai 27 e che si prepara a ridistribuire in vari settori, dalle aree arretrate ai territori in crisi industriali, dall'agricoltura, alla formazione, alla gestione dei flussi migratori. In gioco ci sono 1.020 mld in sette anni: all'Italia potrebbero andarne circa 120. La linea di bilancio più importante è il Fondo sociale europeo, ma per accedere a questi fondi bisogna rispettare le "raccomandazioni" di Bruxelles. Italia indietro sulle riforme del mercato del lavoro che l'Ue raccomanda, a cominciare da quelle che suggeriscono di spostare il grosso dei negoziati sui contratti dal livello centralizzato nazionale alle aziende. Italia indietro anche sulle politiche per aumentare l'occupazione fra giovani e donne. Si annuncia un negoziato complesso.
Lavoro, aspettando il primo Maggio riparte lo scontro sull'apertura degli ipermercati: grande distribuzione divisa tra chi aprirà e chi no. Cgil pronta allo sciopero. Secondo Federdistribuzione sarà aperto il 49% dei negozi a livello nazionale, con quasi cinque milioni di italiani al lavoro (ma il dato riguarda anche il settore alberghiero e quello della ristorazione). Pedroni (Coop Italia): "Il riposo è un valore che non si può negoziare". Gradara (Federdistribuzione): "Non è facile rinunciare a 15 milioni di clienti". La Confcommercio chiede "un equilibrio dopo il disastro delle liberalizzazioni selvagge", Federdistribuzione insiste sulla necessità di garantire servizi a turisti e consumatori anche nelle festività. Sindacati contrari.
Industria, a Piombino acciaio salvo: passa il piano di Jindal (Repubblica). Chiusa una crisi ne restano aperte altre: "Embraco e Alcoa ok, a Termini è dura" dice a Repubblica l'ad di Invitalia Domenico Arcuri. "Dopo una recessione come quella che abbiamo passato nulla può più essere come prima. Ma lo Stato può farsi solo promotore della crescita, non attore con incentivi alle imprese che investono davvero e non quelle che lo fanno pensando solo agli incentivi".

ITALIA-POLITICA
Sul Corriere l'appello di Di Maio ai dem: "Dal lavoro alla povertà, ecco i punti in comune". Il leader dei 5Stelle, in una lettera al Corriere, rivendica la linea del dialogo con tutti e chiama il Pd: "Uno studio ha individuato i punti in comune tra i programmi: realizziamoli per il bene degli italiani". Accordi e convergenze possibili sia sulle tematiche europee, che su lotta alla povertà, lavoro, tasse, sanità, giustizia, lotta alla corruzione e legge sul conflitto di interessi. "Se si può fare qualcosa di buono per l'Italia, noi ci siamo – scrive -. L'eventuale contratto verrà sottoposto ai nostri iscritti". Anche Martina annuncia un referendum nella base in caso di via libera al confronto con il M5S per il governo (Messaggero e tutti). Ma il partito è sempre più spaccato, con Renzi che parla di "accordo impossibile" e attacca: "Dopo anni di insulti, è ridicolo che mi chiedano i voti" (Stampa). "Renzi rispetterà le scelte del partito" assicura ad Avvenire la Serracchiani. Cuperlo sul Fatto: "Ci vuole un'intesa strategica alla Berlinguer". "Io sono per il dialogo - dice Orlando al Corriere -, ma dovremo valutare nel merito se ci sono le condizioni".
Il sondaggio di Diamanti su Repubblica evidenzia come gli elettori Pd siano sostanzialmente divisi a metà su un'eventuale intesa con il M5S, mentre tra la base grillina il 56% sarebbe ostile all'accordo con i dem e preferirebbe un accordo con la Lega.. In caso di ritorno al voto, il M5S manterrebbe inalterati i consensi del 4 marzo, mentre la Lega salirebbe vicino al 22%.
In movimento anche il centrodestra. Berlusconi al Corriere: "Se fallisce il dialogo Pd-M5S prevedo un governo di centrodestra che va in Parlamento a chiedere il consenso, o almeno l'astensione, alle altre forze e ai singoli parlamentari su un programma che riprenda quello votato dai nostri elettori". L'ex premier definisce "un grande e grave problema per il Paese" un eventuale accordo di governo tra Pd e M5S. "Ritorno alle urne? Purtroppo – prosegue Berlusconi  - ci sono non poche possibilità che accada, ma resto ottimista". Mentre su un esecutivo istituzionale: "Non sarebbe giusto un governo non votato".
Salvini torna a chiudere all'ipotesi sollevata dagli alleati di un governo di minoranza e, di fronte a un possibile accordo di governo M5S-Pd, minaccia: "Pronti a scendere in piazza. Milioni di no, sarebbe un governo non votato" (Repubblica e tutti). Oggi il voto in Friuli: un test per l'unità del centrodestra, scrive il Sole. L'atteso exploit della Lega, potrebbe spingere Salvini a riaprire il confronto con i grillini.
Diversi gli scenari ipotizzati dai quotidiani. "Governo di tregua, il jolly del Quirinale per evitare il ritorno alle urne" titola il Mattino. "Niente incarichi al buio: governo ponte per votare" scrive il Messaggero, secondo cui il Quirinale sarebbe indirizzato al voto in ottobre in caso fallisse il dialogo Pd-M5S, escluso un mandato alla Lega per cercare voti in Aula. Esclusa anche l'ipotesi di un Gentiloni-bis. Ma sulla strada del ritorno al voto c'è l'ostacolo della legge elettorale (Stampa): manca l'accordo tra le forze per le modifiche. "Ballottaggio unica via, così deciderà l'elettore" dice alla Stampa D'Alimonte. Sofia Ventura: "Sogno il doppio turno". Secondo il Giornale l'ipotesi del doppio turno può accontentare tutti.

ESTERI
Dazi, 48 ore per l'intesa. L'Europa agli Usa: "Non accettiamo ricatti" (Messaggero). La Ue non cede alle pressioni Usa (Sole). A due giorni dalla scadenza della tregua commerciale tra Usa e Ue sui dazi su alluminio e acciaio, si intensificano i negoziati. Padoan: "Siamo sull'orlo di una guerra commerciale da cui nessuno uscirà vincente. Dobbiamo essere uniti nel respingere qualsiasi politica aggressiva". Per gli Usa la scelta è "o quote o dazi": chi non è colpito dai dazi dovrà accettare quote di esportazione verso gli Usa studiate per proteggere le industrie dell'acciaio e dell'alluminio americane. Dagli europei in particolare Washington vuole precise concessioni in particolare nel settore automobilistico. Ma forzare i partner a limitare le esportazioni è contrario alle regole del commercio mondiale. Le Maire: "Sotto pressione non negoziamo. La Ue non può essere il danno collaterale di una guerra tra Stati Uniti e Cina".

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