Commentario del 26.04.18

IN PRIMA PAGINA
Il Pd si divide: intesa più difficile con i Cinque Stelle (Corriere e tutti). A Firenze in piazza scatta la controffensiva di Renzi (Stampa): i grillini? Sono una baby gang (Giornale). Anche Berlusconi contro i Cinque Stelle: "Mi ricordano i nazisti" (Fatto). Tensione Berlusconi-Salvini (Giornale). Il Quirinale pronto a dare più tempo a Fico (Sole). Il Foglio: una truffa il governo M5S-Pd, meglio il voto subito. Intanto senza governo è mini spread (MF): il differenziale Btp-Bund ai minimi da due anni. Ma il merito è della Bce. Oggi il Def in consiglio dei ministri: più prudenza sulla crescita (Sole). Su tutti Napolitano malato e l'odio sui social. Il Giornale: nessuno insulti il "nemico" Giorgio.
Dall'estero, Macron negli Usa rilancia il multilateralismo e apre a Trump sul nucleare. Ovazione al Congresso (Sole, Corriere). Ma Bruxelles frena l'iniziativa di Parigi (Stampa). Nella Ue Whatsapp vietato ai minori di 16 anni (Sole). Ma sarà difficile applicare le nuove norme Ue (Repubblica).
In cronaca, tifoso in coma a Liverpool, arrestati cinque romanisti, allarme per la gara di ritorno (Repubblica, Messaggero e tutti). La Uefa: durissimi con la Roma (Corriere). Su Avvenire la battaglia di Alfie per vivere. Il padre: "E' omicidio" (Giornale).

ITALIA-ECONOMIA
Oggi il consiglio dei Ministri, il Sole dà per certa la discussione del Def, il Messaggero no. Per il Sole nonostante il perdurare dell'incertezza politica non ci saranno altri slittamenti, sia per rispettare il termine ultimo del 30 aprile sia per anticipare i nuovi dati dell'Istat attesi il 2 maggio, che dovrebbero mostrare il raffreddamento della congiuntura. Il governo studia comunque una limatura all'1,5% del tasso di crescita, destinata a scendere ancora all'1,4% e all'1,3% nei prossimi due anni per effetto dell'aumento Iva che solo la nuova manovra potrà bloccare. Debito sopra il 130% nel 2019 per effetto del salva-banche. Per il Def si profila un passaggio nelle commissioni speciali e poi in aula con un voto sulle risoluzioni, prima occasione per Lega e M5S per rilanciare le proprie parole d'ordine di politica economica. Al contrario, Brunetta chiederà il rispetto delle regole Ue su deficit e debito. Si va verso un rinvio anche sulla web tax.
In discussione oggi in consiglio dei Ministri anche la proroga al prestito da 900 milioni ad Alitalia (nonostante la Ue contesti l'aiuto di Stato) e quello che il Fatto considera un maxi-regalo del ministero delle Infrastrutture al comparto delle Autostrade. Il ministero vorrebbe infatti stipulare accordi direttamente con le Regioni che poi affiderebbero a società in house la gestione delle autostrade in concessione per 30 anni.
Intanto "senza governo è mini spread", titola in apertura MF. Lo spred tra Btp e Bund scende a 111 punti base, il livello minimo degli ultimi 2 anni (Sole). Nonostante l'instabilità politica sui mercati prevale la calma e questo, spiega il Sole, per la politica della Bce che continua tramite Bankitalia ad acquistare BTp e che ormai circa due terzi dei titoli di Stato italiani sono in mani nazionali, dunque più stabili e meno speculative. Oggi, al consiglio direttivo della Bce, Draghi non dovrebbe accelerare il cambio di marcia sulla politica monetaria, perché l'economia europea sta rallentando e non c'è fretta di chiudere il quantitative easing.

ITALIA-POLITICA
Trattativa Pd-M5S, dem divisi, intesa più difficile (Corriere e tutti). Martina parla di "distanze importanti" ma ribadisce la volontà di tentare: "Diversamente si torna al voto e sarebbe un rischio per il Paese" (Corriere). Ma per la Stampa è lui a rischiare il posto. Renzi va in piazza a Firenze e boicotta il dialogo: "Niente intesa o spariremo" (Corriere). "Non ho paura di nuove elezioni" (Stampa). L'ex viceministro Giacomelli gli chiede di tornare alla guida del partito, Calenda minaccia di strappare la tessera del Pd in caso di intesa con il M5S (su tutti). Gozi al Corriere: "Martina sbaglia, sia garante di tutti. L'ok all'alleanza non avrà i numeri". "Sull'offerta di Di Maio Martina ha accelerato troppo, ha fatto una fuga in avanti, si è sbilanciato. Serve una verifica in direzione nazionale che faccia chiarezza sulla posizione del Pd". E per Gozi in direzione "non ci saranno i numeri a favore di un governo coi Cinque Stelle". "L'Italia viene prima del Pd – dice a Repubblica Rosy Bindi – Bisogna valutare se un accordo con i Cinque Stelle sia possibile. Ma non mescolare nobili motivi con accordi di potere sulle poltrone". Scalfarotto a Repubblica: "Con i 5Stelle siamo diversi per valori e scelte politiche. Dall'intesa nascerebbe un mostro". Sul Corriere e altri la mappa interna del Pd diviso in quattro tra favorevoli all'intesa, contrari "ma senza chiusure", possibilisti e assolutamente contrari. Un confronto che Mattarella osserva preoccupato, pronto però a dare altro tempo a Fico (Corriere, Sole). Stamattina secondo giro di consultazioni.
Anche nel M5S la base è in subbuglio per la possibile intesa con i dem: "Così tradite 11 milioni di voti". Previsto un sondaggio vero e proprio dal referendum annunciato sulla piattaforma Rousseau per misurare il reale gradimento del patto 5S-Pd (Repubblica). Sgradito dai militanti anche il post pro-25 aprile di Di Maio. Oggi l'assemblea con i gruppi parlamentari per spiegare i motivi di rottura con la Lega.
I Cinque Stelle fanno litigare anche Salvini e Berlusconi. "Davanti ai grillini la gente si sente come gli ebrei all'apparire di Hitler" dice Berlusconi da Porzus, dove ha festeggiato il 25 aprile con i "partigiani bianchi", salvo poi minimizzare (Stampa e tutti). Salvini: "Meglio tacere e rispettare il voto degli italiani che dire sciocchezze. Io voglio dare un governo all'Italia, sono stufo di insulti, capricci e litigi". Per la Stampa, l'uscita di Berlusconi nasconde un doppio messaggio al Qurinale e a Salvini: Berlusconi teme infatti che fallita l'intesa traM5S e Pd si vada ad un asse Di Maio-Salvini che tagli fuori il resto del centrodestra. A Mattarella Berlusconi sta chiedendo di fare di tutto per arrivare a un governo del presidente ed evitare il ritorno al voto.
"Stimo Salvini ma non moriremo leghisti" dice Tajani a Panorama. "L'Italia ha bisogno di un governo credibile e autorevole anche per dare al Paese un ruolo internazionale. Il governo dev'essere di centrodestra". Tajani respinge l'idea di un partito unico - "il Dna non è lo stesso" – e il leader del centrodestra "per me rimane Berlusconi: non è una questione di due punti in più o in meno. Senza di lui non c'è coalizione". Tajani annuncia anche la ricandidatura di Berlusconi alle Europee del 2019.

ESTERI
Macron in Usa rilancia il multilateralismo (Sole) e apre a modifiche sul nucleare iraniano: "A Teheran mai l'atomica" (Stampa). Ma Bruxelles frena l'iniziativa di Parigi: "Un nuovo accordo non è sul tavolo" (Stampa). Mogherini: "C'è un solo patto, funziona e deve essere preservato". Irritazione anche a Berlino: un accordo non può essere cambiato per un capriccio. Londra invece apre: ci sono altri aspetti che vanno regolati. Davanti al Congresso americano, primo presidente francese dopo de Gaulle nel 1960, Macron difende l'intesa con l'Iran sul nucleare - rilanciando però su un accordo più vasto - richiama gli Usa ai suoi doveri sul clima – "non esiste un Pianeta B" – e propone un "robusto multilateralismo" per affrontare le sfide globali e costruire un "nuovo ordine per il 21esimo secolo". L'epoca di "rabbia e paura" impone la difesa della democrazia e dei diritti umani", preferendo la cooperazione all'isolazionismo e al nazionalismo. Sul nucleare Macron si pone come "ponte" tra Usa e Ue ma lo spazio di manovra è limitato scrive il Sole. Complessivamente, questa "gara a essere amici del nemico Trump" ingaggiata da Macron non giova all'Europa, anzi, scrive il Sole.
"Contro la Russia no a nuove sanzioni: dobbiamo rafforzare la fiducia". Su Repubblica intervista al nuovo ambasciatore a Mosca Pasquale Terracciano. "Non consideriamo il regime di sanzioni la norma tra Ue e Russia ma una situazione straordinaria che dobbiamo superare. Per ora non ci sono progressi: per l'Unione le sanzioni vanno tolte solo se attuati gli accordi Minsk. Per noi è meglio adottare un approccio a tappe, una graduale riduzione delle sanzioni commisurata a eventuali progressi sul terreno". Quanto a nuove sanzioni legate al caso Skriapol o al sostegno ad Assad "noi non siamo favorevoli. Gli Usa hanno altre problematiche nei confronti di Mosca e hanno preso le loro decisioni sovrane. Ma anche a noi spettano decisioni sovrane". L'Italia può "semmai riprendere il ruolo di ponte che portò al vertice di Pratica di Mare e al Consiglio Nato-Russia":

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