Commentario del 08.04.18

IN PRIMA PAGINA
L'appello di Di Maio al Pd ieri su Repubblica accolto con freddezza. Franceschini e Orlando ci stanno (Fatto), Renzi no: è tattica, non caschiamoci" (Stampa). Paola Taverna: "Siamo maturi, basta conflitti" (Fatto). Rosato: "Niente patti con Di Maio" (Mattino). Anche la base 5 Stelle fredda sui dem (Avvenire). Gli elettori preferiscono un governo con la Lega (Repubblica). Il Messaggero: a Di Maio non resta che Salvini. Oggi centrodestra riunito ad Arcore. Salvini al Corriere: "Intesa con i 5 Stelle. Silvio si scordi il Pd". Su QN il rilancio di Tajani: centrodestra al governo con il sostegno del Pd. La Verità: c'è un diktat Usa per stoppare Salvini. Per Libero siamo alla paralisi progressiva.
Tra politica ed economia il nuovo avvertimento Ue. Dombrovskis: l'Italia rispetti impegni (Sole). Il M5S promette un deficit all'1,5% e cura anti debito (Sole). Salvini: no ai tagli (Avvenire). Sul Corriere i timori dell'establishment riunito a Cernobbio: meglio un governo centrodestra-Pd che i Cinque Stelle. L'Espresso: cancellate il Pd. Doveva essere la soluzione, è diventato il problema.
Esteri.In Germania folle fa strage col camion: tre morti (Fatto). Psicosi Isis (Messaggero). In Brasile Lula va in carcere, ma dopo la partita (Giornale). In Ungheria Orbàn pronto al trionfo (Avvenire). Sul Messaggero la svolta europea sui migranti: stop a fondi ai Paesi che non li accolgono. Sul Sole la tutela della privacy Ue presto in vigore anche il Italia.
Oggi in F1 prima fila tutta Rossa. Vola la Ferrari di Vettel (Corriere). Calcio, la Juve soffre ma si rialza (4-2). E' a +7 dal Napoli (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Da Cernobbio il vice presidente della Commissione Ue Dombrovskis richiama Roma: "Rispetti gli obiettivi di bilancio" (Avvenire, Sole). "Ci aspettiamo che l'Italia migliori strutturalmente il suo budget dello 0,3% del pil". Il Tesoro: "E' già prevista nella legge di bilancio 2018". Il giudizio sui conti slitta a giugno; nessuna pressione sul Def: "Il governo in carica presenterà un Def fondato su uno politico immutato", poi il futuro esecutivo "potrà dare un nuovo approccio" al documento. Rimandata a dopo l'estate la partita delle clausole di salvaguardia: per disinnescare quelle sull'Iva serviranno 12,5 mld. Salvini chiude: "L'Ue chiede sacrifici, precarietà e tagli? No grazie. Prima il benessere degli italiani, poi le regole europee" (Avvenire). Di Maio conferma invece il nuovo approccio europeista e l'attenzione alla tenuta dei conti pubblici: deficit-pil all'1,5% nel prossimo Def, ben lontano dallo sforamento del tetto del 3%, e cura anti-debito (Sole). All'azione promessa sulla crescita, attraverso investimenti pubblici orientati sul pil, si lavora anche al taglio del maxi debito pubblico con un'operazione di ingegneria finanziaria. I tecnici del M5S pensano all'emissione di bond con immobili pubblici a garanzia. L'ipotesi è quella di trasferirli a una società veicolo fuori dal perimetro dello Stato, senza privatizzazioni o svendite né cartolarizzazioni di tremontiana memoria. Bisogna individuare asset appetibili nel patrimonio dello Stato (stimato dall'Istat in 476 mld) da valorizzare e metterli a reddito se non si vuole venderli. Questo espone il M5S a scelte impopolari, scrive il Sole, e comunque servirebbe il via libera di Eurostat. Ma si conferma la linea europeista e atlantista del Movimento.
Ma per il Corriere la platea di Cernobbio – l'establishment economico e finanziario del Paese – sembra avere ancora paura dei 5Stelle, nonostante i tentativi di Di Maio di mostrarsi pragmatico e rassicurante. Nel sondaggio lanciato al Forum Ambrosetti il 29,3% dei presenti dice di preferire un governo centrodestra-Pd; favorevoli a un governo Di Maio-Salvini solo il 16%, il 14% per un M5S-Pd. Zingales: "L'establishment ha paura della discontinuità e pensano di essere garantiti dalla presenza di FI e Pd in un ipotetico nuovo governo, ma la Lega di Salvini non è la stessa di Maroni". Il finanziere Davide Serra: "Questa platea ha il terrore che parta l'assalto alla diligenza".
Per il Giornale, con la convention di Ivrea in memoria di Casaleggio la linea del M5S vira a sinistra: "Gli imprenditori? Squali".

ITALIA-POLITICA
Di Maio pronto a trattare su tutto e con tutti: "Pensiamo ai patti, non a chi li firma" (Corriere e altri). Ma l'apertura di ieri al Pd dalle pagine di Repubblica piomba su un partito dilaniato. Franceschini apre: riflettiamo. Anche Orlando non chiude. Prudente Martina: restano ambiguità. Nel retroscena del Corriere l'alt di Renzi: non bisogna stare al loro gioco, lo fanno solo per dividerci. Rosato al Mattino: "Dai 5 Stelle un'apertura strumentale. Di Maio è solo a caccia di voti in Parlamento, i nostri o leghisti, in assoluto disinteresse verso il merito e i contenuti. Lasciamo lavorare Mattarella: il Paese non è senza governo, il Colle troverà una soluzione". Cacciari su L'Espresso: "Questo Pd va sciolto. Superare l'equivoco dei democratici che dovevano rinnovare la sinistra invece l'hanno riportata al passato, tenendola bloccatasi divisioni figlie di tradizioni superate". Sul Fatto l'apertura di Paola Taverna: "Siamo maturati, vanno mese da parte le vecchie scaramucce per cercare soluzioni e punti di convergenza. Di Maio è stato chiaro: noi vogliamo fare un contratto di governo sui tempi per il Paese e ci aspettiamo una risposta, o dal Pd o dalla Lega. Vediamo chi ci sta e insieme decidiamo i punti fondamentali". Sul Messaggero parla Emilio Carelli: "Punti fermi sono la volontà del M5S di dialogare sua col Pd che con la Lega e Di Maio premier. Berlusconi rappresenta il passato: nessuna pregiudiziale sulla persona ma si tratta di dare un governo di cambiamento e che guardi al futuro. Né all'interno del M5S c'è intenzione di attaccare Mediaset". Salvini tranchant: "Governo Pd-M5S? Mamma mia. Farò di tutto per cambiare questo Paese ma o nasce un governo serio oppure si tornerà a votare e noi stravinciamo" (Avvenire e tutti).
Centrodestra oggi ad Arcore in cerca di una linea comune. Berlusconi: "Abbiamo blindato il centrodestra, adesso dobbiamo blindare la nascita di un governo" (Corriere). Per il Cavaliere, finito all'angolo dopo il voto, l'obiettivo principale resta evitare elezioni anticipate e la nascita di un governo "ostile" al suo gruppo. Salvini, in un'intervista al Corriere,avverte: "Silvio si scordi l'asse con il Pd. Se c'è un tentativo da fare è con i 5 Stelle. E' una cosa ovvia: se voglio cancellare la riforma Fornero, riformare il mondo del lavoro e della scuola, espellere i clandestini con chi dovrei fare queste cose?". Quanto al centrodestra "ora parleremo con una voce sola, quella scelta dagli italiani a guida Salvini. E così toglieremo ogni alibi a Di Maio". Ma Tajani, in un'intervista a QN,  rilancia: premier al centro destra e un governo con il sostegno dem. "Salvini non ha interesse a fare la spalla a Di Maio quando può fare il premier sostenuto dal centrodestra. I numeri li troviamo confrontandoci sul programma: si possono trovare accordi anche con il Pd. Bisogna lavorare per un governo stabile. Il M5S fino ad adesso ha posto diktat inaccettabili". Guarda al Pd anche Fabio Rampelli (Fdi) che a La Verità (p.5) dice: "Centrodestra unito per avere l'incarico". "Mattarella sa che abbiamo vinto noi: sul programma niente veti, neppure sul Pd". Per Belpietro (La Verità) su Salvini premier pesa il no degli Usa: a Washington temono che la Lega avvicini l'Italia alla Russia. Napolitano all'opera per impedire a Salvini di sedere a Palazzo Chigi e spingere il Pd verso l'alleanza con Di Maio.
Su Repubblica la rabbia della platea di Ivrea per il "tradimento" della Lega, ovvero il ritorno ad Arcore. Di Maio: "Salvini decida quello che vuole fare da grande". Ma gli elettori dei Cinque Stelle vogliono un governo con la Lega: nel sondaggio Demos per Repubblica il 38% di chi ha votato per il Movimento è favorevole ad un accordo con Salvini ma non con Berlusconi. Solo il23% è per allearsi con i dem. Il 22% è per tornare subito a votare.
Su QN (p.10) il sentiment degli italiani: dopo un mese già stanchi dello stallo, il 58% è per il voto. Senza intese meglio elezioni subito. Solo il 24% per un governo di garanzia. Intanto M5S e Lega continuano a crescere: 5Stelle al 3,5%, Lega al 21%, Pd ancora in calo al 17%.
Sul Fatto il ricorso di una candidata di FI che mette a rischio il seggio di Salvini: "Ci sono errori nei verbali, invertite le colonne dei consensi dei due partiti". Se l'errore dovesse essere confermato dalla giunta per le elezioni del Senato il leader del Carroccio dovrebbe cedere il seggio a Fulvia Michele Caligiuri e restare fuori dal Parlamento. Salvini è stato eletto anche altrove ma il Rosatellum ha imposto che il suo seggio scattasse in Calabria. 

ESTERI
Germania, furgone tra la folla fa due vittime e decine di feriti a Münster. Terrore nella città universitaria (Corriere e tutti): ma l'uomo alla guida, un tedesco di 48 anni, era uno psicolabile noto ai servizi sanitari. Dopo la corsa omicida si è sparato. La polizia esclude la pista del terrorismo ma cresce l'allerta. Sul Messaggero l'allarme degli 007 italiani: impossibile blindare le città. "Affrontiamo una minaccia puntiforme, l'esito della nostra prevenzione è incerto".
Ungheria al voto, tutto pronto per Orbàn IV: "Con lui qui si sta meglio" (Avvenire). "Orbanomics" garanzia di consenso, scrive anche il Sole, dopo una campagna elettorale tutta giocata contro i migranti islamici, le istituzioni di Bruxelles e il miliardario George Soros. Il premier di centrodestra è favorito nel voto di oggi: i suoi alleati controllano i media, contro di lui il "popolo dei ciclostili" (Repubblica). Sul Corriere parla la filosofa Agnes Heller: "Il sistema di Orbàn in Ungheria? Un mix di affari e feudalesimo". "L'Ungheria non è un Paese totalitario ma sicuramente è una tirannia. Orbàan agisce sul modello di Putin e Erdogan anche se l'appartenenza alla Ue lo rende prudente". Chance che perda? "Molto remota. E se anche accadesse non credo che accetterebbe la sconfitta. Temo disordini e sollevazioni. Orbàn controlla forze armate e polizia ed è capace di tutto".
In Francia tornano gli scioperi: le riforme di Macron al test di piazza (Sole). Il presidente (il cui gradimento è sceso sotto il 50%) ha il consenso dei francesi nello scontro con i ferrovieri della Sncf ma gli scioperi continuano e ora il rischio è che proteste sindacali diverse si saldino con quelle degli studenti e del comparto pubblico. Sciopero generale in vista per il19 aprile. Il movimento En Marche, che si proponeva come giovane e radicale, in realtà è ormai percepito come un partito di destra. Intanto En Marche, in vista delle elezioni europee del 2019, lancia i referendum per riformare l'UE (Repubblica). 

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