Commentario del 1.04.18

IN PRIMA PAGINA
Blitz anti-immigrati a Bardonecchia, scontro Italia-Francia (Repubblica, Stampa). Macron fa il bullo (Giornale), la Farnesina convoca l'ambasciatore (Sole). Minniti: stop alla Francia (Corriere, Messaggero). Il Commissario Ue: "Sui profughi bene la linea dell'Italia" (Messaggero). La Stampa: sui rifugiati solidarietà di facciata. L'Eliseo tira dritto per la sua strada. QN contro Macron l'invasore, La Verità contro l'Italia vassalla della Francia. Libero: pensate a fare il governo, non a litigare coi francesi.
Sul fronte politico Lega e 5Stelle di nuovo vicine, trattano e guardano a Forza Italia (Corriere, Messaggero). Voci dal Colle: governo centrodestra-M5S (Verità). Ma torna Prodi e spinge il Pd verso il M5S (Giornale). Cassese al Mattino: "L'Italia non regge a lungo senza governo". Su L'Espresso i conti segreti di Salvini: vuole diventare premier ma nasconde decine di milioni ai giudici. Sul Fatto parla Cantone: "Subito la legge per sapere chi paga i partiti". Intanto da Fico a Carfagna c'è chi rinuncia alla indennità (Corriere). Il Giornale: ridicola la politica low cost per finta.
Dall'estero. Egitto, al bomber Salah un milione di voti per contestare Al Sisi (Corriere, Messaggero). Siria, mossa di Trump: "Ritiro le truppe, ci pensino gli altri" (Messaggero). Gaza, inchiesta Onu sugli scontri. Israele: dietro l'attacco c'è l'Iran (Messaggero). Yehoshua: "Hamas ci provoca e ci odia" (Repubblica)
Sulla Stampa l'effetto Amazon. Ora Trony & Co. rischiano grosso (Stampa). Su Repubblica le tasse di Bocelli che fanno ricco il suo paese: "Grazie a lui a Lajatico il pil è cresciuto".
In cronaca: nuovo picco dell'influenza, in otto milioni a letto (Messaggero). Domani è la notte della navicella cinese: Lazio a rischio (Messaggero).
Sul Corriere addio a Luigi, ultimo erede dei De Filippo. Libero: morto l'ultimo De Filippo, a Napoli resta Gomorra. Sul Messaggero i 40 anni del mito Blues Brothers.".

ITALIA-ECONOMIA
Sul Messaggero l'allarme di Unimpresa: 60 miliardi di tasse in più in tre anni. Il riferimento è all'impatto dell'eventuale aumento dell'Iva (30 mld, in virtù dell'aggravio fino al 25% nel 2019-2020) e alle misure contenute nell'ultima legge di bilancio, ben 27 voci più o meno nascoste che portano a far lievitare le entrate per le casse dello Stato per 29,6 miliardi nel triennio 2018-2020. Pucci (Unimpresa): "I contribuenti vengono chiamati a coprire i fallimenti dei governi che non sono riusciti a tagliare gli sprechi nel bilancio pubblico e zavorrano i conti dello Stato. La spending review è stata una barzelletta". Quest'anno il gettito tributario salirà di 11,7 miliardi, nel 2019 crescerà di 9,5 miliardi, nel 2020 di 8,3 mld.
Sul Messaggero anche lo studio di Bankitalia sulla ricchezza di uomini e donne: c'è un divario del 25%, a vantaggio degli uomini, molto più alto rispetto ad altri paesi europei. I maschi italiani dispongono di più soldi non sono perché a parità di grado ricevono stipendi molto più alti ma anche perché hanno una migliore propensione agli investimenti finanziari e al momento dell'eredità ricevono gli asset migliori. E più la famiglia è benestante, più il divario è alto.
Fisco e imprese, nella convention di Davide Casaleggio il 7 aprile ad Ivrea la "rivoluzione liberale" abbracciata dal M5S per conquistare l'elettorato di FI (Messaggero). Tra le ricette di Di Maio il dimezzamento dell'Irap, la riforma degli scaglioni Irpef, l'abolizione dello spesometro e la digitalizzazione del fisco. L'idea è quella di creare una company box, un canale unico attraverso il quale l'impresa possa interfacciarsi con la pubblica amministrazione, e questo con le risorse stanziate per l'Agenzia digitale, finora "spese poco e male". Di Maio: "I benefici del fisco digitale sarebbero immensi", a cominciare dal sostanziale superamento di Equitalia. Da Casaleggio la proposta di "creare un ecosistema tutto italiano per finanziare l'innovazione"
Su Repubblica il flop dell'identità digitale: uffici in ritardo, pochi utenti, fallito l'obiettivo di avere tutte le amministrazioni pubbliche accessibili tramite Spid entro fine marzo 2018. Spid doveva essere anche un volano per l'avvio di servizi online per evitare le code allo sportello. Ad oggi le amministrazioni attive sono 4-5 mila sulle 10 mila complessive, escluse le Asl e le scuole. Nessuna sanzione per le inadempienti. Bassa anche la richiesta dell'identità digitale: dopo due anni ce l'hanno solo 2,3 milioni di cittadini.  Si spera nella spinta dei privati, Lottomatica in testa.
Sul Sole le osservazioni di Confindustria sul whistleblowing: l'associazione segnala la funzione propulsiva della legge all'emersione di pratiche illegali, ma mette in guardia dalla presenza di eccessivi squilibri di protezione tra il soggetto segnalante e quello segnalato: "Il diritto di difesa del segnalato

ITALIA-POLITICA
Lega e 5Stelle di nuovo vicine, trattano e guardano a Forza Italia (Corriere, Messaggero). Niente accelerazioni, solo contatti riservati tra Di Maio e Salvini in vista dell'avvio delle consultazioni di Mattarella previsto il 4 aprile. La novità è l'apertura è alla presenza di azzurri nel governo. Schifani al Corriere: "Con Di Maio una sintesi è possibile ma le idee sul lavoro mi ricordano Bertinotti. E comunque nessun veto è accettabile in politica", dice riferito al "no" del M5S a Berlusconi in partita. "Una cosa è la sfida leale elettorale, un'altra è la seria formazione del governo. Si devono abbassare i toni: il Paese ha bisogno di governabilità e stabilità, non governi provvisori".  Per Belpietro (La Verità) per il governo bisognerà aspettare fine aprile, quando usciranno le candidature alle regionali di Friuli e Molise. Sarà un test elettorale con valenza nazionale per capire se il nuovo bipolarismo inaugurato il 4 marzo trova conferme. Anche il Messaggero parla di consultazioni lunghe, ma per volontà della Lega che mira a convincere Di Maio a fare un passo indietro sulla premiership. Cassese al Mattino: "L'Italia non regge a lungo senza governo". "L'Italia si governa governando anche l'Europa. Sono quindi necessarie o continuità di governi o almeno continuità politiche". "Per uscire da quest'impasse ci vorrà tempo – dice il 5Stelle Bugani al Corriere – per me non c'è alternativa a Di Maio premier. Quanto al voto non lo temiamo: il M5S prenderà di più. E alla Camera subito al lavoro sui vitalizi". Sul punto insiste anche Fraccaro (M5S) che a Repubblica dice: "Troppe spese per la camera, tagli per la Camera". Quanto al governo "con Salvini il dialogo è avviato. Berlusconi non è il leader della destra: non lo riabiliteremo".
Berlusconi resta in sella e si prepara ai colloqui con Mattarella, con Tajani al seguito: per la Stampa è lui il "vice Silvio". L'obiettivo resta sempre quello di evitare il voto anticipato.
Nel Pd continua il dibattito tra fautori e contrari alla scelta dell'opposizione fatta dal segretario uscente Renzi. Calenda: "Nessuna discussione sull'ingresso al governo. Un'ipotesi di ingresso sarebbe autolesionismo" (Corriere). Giachetti alla Stampa: "Programmi incompatibili, non c'è alternativa allo stare all'opposizione". Ma l'ala dialogante non demorde: per la Stampa dietro le aperture grilline c'è la sfida per la segreteria di Pd. Martina: "Se il Colle lo chiede pronti ad altro scenari". E con l'allungamento dei temi si fa certa l'ipotesi che a varare il Def sarà il governo in carica con Padoan e Gentiloni. "Un patto tra M5S e dem sarebbe un tradimento", dice la Carfagna al Fatti; "A Di Maio dico, la campagna elettorale è finita, noi ai veti. Tanto più che Salvini non scaricherà Forza Italia".
Caccia ai soldi della Lega: sull'Espresso (p.30) un reportage esclusivo sui soldi che il Carroccio fa girare vorticosamente per sfuggire ai giudici. La Lega utilizzerebbe una onlus, Più voci, per ricevere finanziamenti dalle aziende e girarli subito a società controllate dal partito. Nel mirino anche un bonifico effettuato da Luca Parnasi, il costruttore romano pronto a realizzare il nuovo stadio della Roma. Ma nel mirino dell'Espresso anche i mln di euro investiti in obbligazioni societarie e titoli derivati, che sarebbero però "scommesse proibite" per un partito politico secondo la legge.
Sul Fatto parla Cantone: "I partiti devono rendere trasparenti le fondazioni". "Gli impegni economici dei partiti sono stati ridotti ma è comunque importante capire chi ha pagato e perché; in parte lo sapremo dai bilanci dei partiti ma non basta. Ma il mio appello non è stato raccolto da nessuno".  Sul Corriere chi rinuncia all'indennità: non solo Fico e altri grillini ma anche Carfagna versa il contributo volontario.La Russa: "Ma chi va in autobus fare bene a non pubblicizzarlo".
Il Giornale: ridicola la politica low cost per finta.
Sicurezza, il ministro Minniti al Giornale (p.4): "Il rischio attentati è altissimo, temiamo la presenza di terroristi nascosti tra i migranti, cosa che fino a un anno fa era impensabile. Ma oggi, dopo la caduta di Raqqa, siamo di fronte a una ritirata non organizzata, poiché la fuga è individuale viene lecito pensare che la via migliore di fuga sia la rotta aperta dai trafficanti di esseri umani".

ESTERI
Polizia francese a Bardonecchia, nei locali di una ong italiana per controllare un migrante nigeriano. Il blitz dei gendarmi (armati) è il caso politico del giorno (Corriere). L'ambasciatore francese Christian Maset convocato alla Farnesina (Sole). Parigi sostiene il diritto di usare i locali, secondo accordi del 1990. Ma dal 2017 quei locali sono stati ceduti dal Comune alla "Rainbow Africa", e le dogane francesi erano state avvertite tant'è che era in corso un "negoziato" con la Prefettura di Torino per rientrare in possesso di quegli spazi. L'ambasciatore non si scusa e il governo contrattacca: stop agli agenti francesi oltre confine. Repubblica parla di Gentiloni prima sconcertato poi irritato per le mancate scuse. Minniti al Giornale: "Grave quello che è avvenuto a Bardonecchia ma c'è stata una risposta all'atezza da parte dell'Italia". Sospesi gli accordi in vigore che prevedevano la libertà di sconfinamento in caso di emergenza. D'ora in poi ogni passaggio di gendarmi e doganieri dovrà essere autorizzato preventivamente dal Viminale. "Se ci sono stati abusi indagheremo", dice il ministro francese Darmanin. Per Repubblica servirà probabilmente un colloquio Gentiloni-Macron per superare l'impasse. Molte le reazioni politiche. Salvini: "Allontaniamo i diplomatici francesi, non i russi. Con noi al governo l'Italia rialzerà la testa". Più soft Di Maio: "Bene ha fatto la Farnesina a convocare l'ambasciatore": Gasparri parla di "illegale invasione di campo" e "lesione della sovranità nazionale". Per Meloni è il risultato di "anni asserviti alle cancellerie straniere". Irruzione grave anche per il dem Rosato. Martina: "Non è così che si fa la nuova Europa". Su Repubblica reportage da Bardonecchia, ormai più muro che frontiera. Macron ha inasprito le leggi fino a prevedere il carcere per i migranti che passano la frontiera dalle Alpi. Per la Stampa quello di ieri non è un incidente ma l'ultima conseguenza della politica anti-migranti di Macron e la "solidarietà necessaria" più volte manifestata all'Italia solo un buonismo di facciata. Analisi analoga sul Giornale: nell'ennesimo sgarbo all'Italia tutta l'arroganza di Macron. Ma anche il governo, con la sua arrendevolezza, ha le sue responsabilità. Sulla Stampa la voce di volontari e cittadini: "Siamo in Italia ma comandano loro".

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