Commentario del 14.04.18

IN PRIMA PAGINA
Usa, Gran Bretagna e Francia attaccano la Siria. Colpiti tre centri di ricerca (Repubblica.it). Trump: "Ho ordinato la rappresaglia contro la Siria" (Corriere.it). L'ambasciatore russo: "Conseguenze per Washington, Londra e Parigi". L'attacco annunciato da Trump alle 22, le 3 di notte in Italia. Nessun quotidiano riporta la notizia. Il Giornale: con i raid in Siria rischiamo ondate di migranti.
In primo piano su tutti la politica. Mattarella striglia M5S e Lega (Messaggero): "Basta giochi". Si va verso un preincarico (QN). Il Giornale parla di tre nomi, tra cui una donna, per uscire dallo stallo, Repubblica di quattro nomi, la Stampa cinque. Il Messaggero evoca la carta del governo di tutti. Pd pronto a rientrare nella partita (Repubblica).  Renzi rinvia l'assemblea e spera nel Big Bang (Fatto). Bankitalia avverte: l'economia rallenta (Sole). Cottarelli: i tempi lunghi della politica affossano l'economia (Stampa). Sul Messaggero il piano di riduzione del debito pubblico preparato dalle banche per il nuovo governo. Su Repubblica il caso Alitalia. Bruxelles accusa: "Il prestito è aiuto statale". Via a procedura di infrazione.
In cronaca, il caos a Piazza San Carlo a Torino: una banda di ragazzi scatenò il panico con lo spray per le rapine (Repubblica, Corriere, Stampa). Al Monte Bianco due chili di tritolo su un furgone, fermato autista bosniaco (Corriere). "Non è terrorismo" (Stampa). A Livorno braccialetti per controllare i netturbini (Stampa): sindacati contro. Il sindaco Nogarin: i bidoni svuotati. Diritti in conflitto (Fatto)

ITALIA-ECONOMIA
"Pochi giorni per uscire dallo stallo": su Sole e tutti il richiamo di Mattarella ai partiti. Preoccupano l'escalation siriana e le scadenze dei conti pubblici. Boccia (Confindustria) alla Stampa: "Il Paese può aspettare, perché i fondamentali dell'economia sono buoni. Ma per Draghi a lungo andare l'instabilità crea problemi". La calma sui mercati "durerà se non tireremo troppo la corda e se non sfideremo i mercati con proposte di politica economia non sostenibili. Passato il tempo della campagna elettorale deve arrivare quello della proposta e responsabilità". Boccia chiede di "non smontare le riforme", in particolare Jobs Act e Industria 4.0, e non far salire il deficit e debito. Boccia rilancia le richieste di Confindustria per il sistema Paese: infrastrutture, riduzione del cuneo fiscale, semplificazione burocratica, taglio dei tempi della giustizia. "Bisogna evitare di cancellare le riforme fatte, appesantire le imprese di altre tasse, mettere in discussione i nostri impegni internazionali". Sulla Stampa parla anche la leader della Cisl Furlan: "Basta personalismi, al Paese serve un governo di responsabilità, occorrono risposte per gli italiani. C'è bisogno di un governo che sorregga la crescita e porti occupazione e che esprima con autorevolezza la propria posizione in Europa".
Intanto il pil rallenta nel primo trimestre (Sole): il bollettino di Bankitalia registra una crescita dello 0,2% contro lo 0,5% del 2017; frena l'industria, cala il debito pubblico. Ma non è allarme: sui mercati internazionali il rischio Italia resta basso (Stampa). Sul Messaggero il piano di una grande banca pronta a partecipare a un'operazione taglia-debito pubblico. Si riparla dell'operazione "Capricorn" che vedrebbe in campo la Cdp, oppure la vendita alle banche di una quota importante del patrimonio immobiliare pubblico, mettendo in gioco anche le partecipazioni nel capitale di Bankitalia. Già sondati a riguardo i vertici del M5S e della Lega.
Alitalia, l'accusa di Bruxelles: "Il prestito è aiuto statale" (Repubblica). La Commissione europea è pronta ad aprire una procedura d'infrazione: la decisione è stata presa così come è già pronta la lettera da inviare al governo italiano con una serie di domande sul dossier. La decisione dell'Antitrust europeo si conoscerà entro un paio di giorni, giusto il tempo di completare gli iter burocratici. Nel mirino, il prestito-ponte pari a 900mln ottenuto dal governo, i tassi ai quali è stato concesso, la sua durata e la sua consistenza: al momento comunque, la Commissione non dovrebbe chiedere un congelamento cautelativo dei beni.

ITALIA-POLITICA
Ultimatum del Colle a Lega e Movimento Cinque Stelle: "C'è l'urgenza di un governo" (Corriere), intesa o deciderò io (Messaggero e tutti). Mattarella parla di stallo, da risolvere con urgenza vista la crisi in Siria e le scadenze Ue e dà ancora quattro giorni di tempo ai big per trovare intese trascorsi i quali procederà lui. Per il Corriere due sono le strade davanti al Capo dello Stato: dare un mandato esplorativo alla Casellati o a Fico oppure assegnare un "preincarico" a Salvini o Di Maio, fermo restando che per il presidente l'intesa centrodestra-cinque stelle resta l'opzione potenzialmente più solida. Scartata l'opzione del ritorno alle urne. Altra ipotesi – che affacciano anche altri quotidiani – è un governo del presidente o di traghettamento: sarebbe Mattarella a prendere l'iniziativa mandando in Parlamento una figura autorevole col mandato di traghettare il Paese oltre la palude attuale. Per la Stampa c'è anche la variabile Siria da considerare: in caso di guerra Mattarella potrebbe dove imporre di corsa una soluzione per fronteggiare l'emergenza internazionale.  Repubblica e altri danno il Pd pronto a rientrare in partita anche il Pd: i dem, con la regia di Renzi, aspettano il fallimento dell'asse Lega-M5S per poi andare a vedere le carte. Ci vorrà ancora tempo, ma la svolta sarebbe ormai maturata e sarebbe Renzi a imporla rompendo il silenzio di questi giorni. L'approdo finale resta ignoto, perché il Pd appare dilaniato dalle divisioni. Intanto si va verso il rinvio dell'Assemblea nazionale del 21 aprile che avrebbe dovuto decidere se votare un nuovo segretario (Maurizio Martina) oppure convocare un congresso. Ieri il colloquio Renzi-Martina, con l'ex premier che si muove ancora come fosse il segretario, scrive il Corriere. Zanda al Corriere: "Renzi ha una sua forza nei gruppi e nel partito ma con le dimissioni si doveva dare un taglio netto. Martina sta facendo molto bene il reggente, credo che vada confermato segretario. Poi si prepari bene il congresso negli organismi periferici e centrali". Zanda dice la sua anche sul governo: "Alla fine credo e tempo che Lega e M5S faranno il governo: è l'ipotesi più destabilizzante per l'Italia". Quanto al Pd "non può fare governi con queste forze ma può sfidarli: stanno con l'Occidente europeo o con l'Oriente di Putin? Ritengono necessaria una maggiore unione dell'Europa politica, economica, della difesa e del fisco?".
Intanto, in campagna elettorale in Molise, Berlusconi risale sul predellino e avvisa Salvini e Di Maio: "Di Maio non farà mai il commissario di Forza Italia e io non mi sposto di lato" (Repubblica).
Di Battista attacca ancora, e dopo Berlusconi – "il male assoluto" – mette nel mirino Salvini: "Al Quirinale sembrava Dudù. Spero che abbia il coraggio di staccarsi ma forse non può farlo. Forse ci sono cose che non sappiamo. Si parla di fideiussioni, di quattrini dati alla Lega". Parole che imbarazzano e mettono di malumore i vertici dei 5Stelle (Corriere, Fatto).
Salvini al bivio: il M5S dice no ad un incontro con Di Maio al Vinitaly (Corriere). L'accordo con i grillini sembra in salita. "Ma se Berlusconi si illude che noi accetteremo un governo sostenuto anche dal Pd si sbaglia di grosso" (Corriere).
 
ESTERI
Usa, Gran Bretagna e Francia attaccano la Siria. Colpiti tre centri di ricerca (Repubblica.it). Trump: "Ho ordinato la rappresaglia contro la Siria" (Corriere.it). L'ambasciatore russo: "Conseguenze per Washington, Londra e Parigi". L'attacco annunciato da Trump alle 22, le 3 di notte in Italia. Nessun quotidiano riporta la notizia. Il Giornale: con i raid in Siria rischiamo ondate di migranti. Altra conseguenza sull'Italia, l'accelerazione della politica: "Qui finisce che il governo lo fa Assad" (Notizia Giornale). Sul Corriere i dubbi dei militari italiani sullo scenario siriano: "Dire che siamo preoccupati è poco, siamo sconcertati da quello che sta succedendo in Siria" dice una fonte anonima dei vertici delle Forze Armate. E il riferimento non è a Trump quanto piuttosto a Macron. "L'atteggiamento aggressivo di Parigi ci ha molto sorpresi. La Francia non ha imparato nulla dalla lezione della Libia, di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze. E la Libia era isolata. In Siria le cose sono molto più complicate". Per l'ufficiale "mancano informazioni di intelligence precise e sicure". Quanto all'uso di armi chimiche "non si sono mai viste armi chimiche che colpiscono solo donne e bambini e vengono lavate via con l'acqua. In ogni caso la Siria è una polveriera. Toccare lì potrebbe scatenare una reazione a catena". L'ufficiale dice di sperare "che quello americano fosse solo un bluff" e che prima di un eventuale attacco si chiariscano le regole di ingaggio. E soprattutto il ruolo della Turchia, che fa parte della Nato ma ospiterà nelle proprie basi militari tecnici russi.
Libia in primo piano su Corriere e Messaggero, per il giallo sulla sorte del generale Haftar: l'uomo forte della Cirenaica, legato a Egitto, Russia e Siria, sarebbe morto a Parigi dov'era ricoverato per un tumore. La notizia, poi smentita, apre comunque la partita per la successione, rendendo ancora più instabile il quadro libico.


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