Commentario del 07.04.2018

IN PRIMA PAGINA
Governo: Lega-M5S, freno all'intesa (Corriere), è una partita a scacchi (Avvenire). Scacco a Di Maio: il centrodestra andrà unito al prossimo giro di consultazioni (Giornale), è un avviso al M5S (Messaggero). Per il Fatto, Berlusconi rimette in riga il centrodestra. Di Maio da Repubblica si rivolge al Pd: "La guerra è finita". Mossa anti Salvini (Stampa). Tajani al Messaggero: "I 5S? Le intese non si fanno a colpi di diktat? Katainen al Corriere: "Populismi? L'Italia è centrale per l'Europa". Dombrovskis alla Stampa: "il populismo si sconfigge con la ripresa". Intanto, se la politica dorme l'economia si sveglia (Libero).
Novità sul commercio internazionale: Trump alza il tiro sui dazi con stretta da 100 mld. Pechino: "Impossibile trattare" (Sole e tutti). Dagli Usa, intanto, nuove sanzioni contro Mosca, colpiti gli oligarchi vicini a Putin (Sole e altri). Ma Trump resta double face: "Il dialogo è ancora aperto" (Fatto). Tra i temi esteri, anche il Brasile: la resistenza di Lula con gli scudi umani (Corriere). Lula si barrica per evitare il carcere, sfida ai giudici dalla sede sindacale (Messaggero). Il crepuscolo dei miti latino-americani (Repubblica).
Ungheria: domani il voto, Orban cerca il tris (Sole). Corsa contro un solo rivale (Corriere).
Terrorismo. La rete di Amri: Tunisi, talpa jihadista nell'ambasciata italiana (Messaggero).
Striscia di Gaza: Israele spara ancora: 7 morti e 600 feriti alla marcia di Hamas (Repubblica e tutti).

ITALIA-ECONOMIA
Il vicepresidente della Commissione Ue, Dombrovskis alla Stampa (in prima e p.3) guarda ai conti italiani: "La stima attuale di crescita è dell'1,5%, bisogna condurre politiche di bilancio prudenti  per mettere il debito nella strada discendente, poi puntare ad avanzare attraverso le riforme strutturali, come l'efficienza della giustizia civile. Il Def? C'è comprensione, sarà l'esecutivo con pieni poteri ad attribuire al documento un nuovo valore politico. L'Italia deve proseguire nell'aggiustamento degli obiettivi di medio termine, lo sforzo strutturale di correzione del deficit stabilito per il 2018 è lo 0,3%, valuteremo a maggio la situazione. Ora, dopo averne usufruito negli anni scorsi, il margine di manovra sulla flessibilità è limitato". E Fubini sul Corriere (p.9) mette in guardia: sull'Italia resta il rischio di una manovra correttiva, con Bruxelles che ha iniziato a sondare le cancellerie Ue per capire se prevalgano diffidenza e intransigenza verso una maggioranza euroscettica a Roma, oppure cautela per non rischiare una rottura subito. Al Corriere (p.9) parla il vicepresidente della Commissione Ue Katainen: "L'Italia è di estrema importanza per il resto dell'Europa, risolverà presto la sua situazione politica, noi siamo pronti a cooperare con il nuovo governo, rispettando i processi democratici anche dal punto di vista delle tempistiche". Intanto, arriva l'avvertimento dell'Ue sul reddito di cittadinanza: "Può costarvi tanto" (Repubblica p.3).
Oggi, parte il meeting Ambrosetti: imprenditori, economisti e banchieri in Italia non temono il post voto: "Il rischio-Italia è ridotto, un eventuale governo di populisti ora fa meno paura" (Messaggero p.9). Il quadro globale positivo può favorire per qualche mese la tregua sui mercati. Ma Bankitalia teme lo stallo: "Attenzione ai titoli di Stato" (Messaggero p.9). E Cottarelli, intervistato dal Sole (p.2) in una pausa del workshop spiega: "Bisogna raddoppiare l'avanzo primario se vogliamo diventare resistenti a possibili incidenti di percorso che sicuramente incontreremo, quale per esempio una recessione proveniente dall'esterno. Non certo è facile, ma neppure impossibile".  E il Sole evidenzia: "Tassi, ogni punto in più costerà 2,8 miliardi" a famiglie e imprese, via via che si andrà riducendo il Qe: è quanto si ricava dalla ricerca "La fine del Qe Europa e l'impatto sull'Italia" che sarà presentata oggi al workshop Ambrosetti di Cernobbio.
Intanto, l'indicatore anticipatore dell'Istat a marzo evidenzia come la congiuntura resti positiva ma in decelerazione: calo della produzione industriale a gennaio, ma cresce il fatturato delle imprese (Sole p.2). "Mentre la politica dorme, l'economia si sveglia" (Libero in prima e p.3): l'Istat certifica che migliorano consumi e potere d'acquisto, che crescono occupazione e fiducia delle imprese. Scende ai minimi del 2011 il disagio sociale e si ferma anche il crollo dei prezzi delle case. Ma per il Sole (p.2) le imprese sono più prudenti sulle prospettive di crescita: i giudizi sulla situazione economica generale restano positivi e anche le valutazioni sulla domanda interna si mantengono attorno a valori storicamente elevati. Ma al termine del primo trimestre sia i primi che le seconde sono risultate un po' meno favorevoli che in passato. Come se, in qualche misura, fosse aumentata l'incertezza.

ITALIA-POLITICA
Partita a scacchi per il governo (Corriere): il centrodestra annuncia che andrà unito al prossimo giro di consultazioni (su tutti). Salvini si smarca dal M5S (Stampa p.4). Il segretario del Carroccio accoglie la proposta degli alleati, ma avverte: centrodestra-M5S unico esecutivo possibile (Corriere). Per il Fatto Berlusconi incastra Salvini, ma la Lega punta al voto. M5S spiazzato e Di Maio apre al Pd (su tutti). Quirinale pronto anche al terzo giro di consultazioni per superare lo stallo, ma esclude l'ipotesi di mandati esplorativi (Corriere p.4).
"Non rinnego le critiche espresse ai dem, ma ora il senso di responsabilità ci obbliga a sotterrare l'ascia di guerra – dice Di Maio a Repubblica (in prima e p.2) -. Proponiamo un contratto sulle cose da fare per i cittadini: lotta alla povertà e alla corruzione, lavoro, pensioni, fisco più leggero e un pa vicina a cittadini e imprese. Poi, sostegno alle famiglie e lotta a sprechi e privilegi della politica". Di Maio commenta anche la mossa del centrodestra,  che salirà unito al Colle al prossimo giro: "Salvini sta scegliendo la restaurazione invece della rivoluzione, sta chiudendo il centrodestra nell'angolo". Per il Corriere (p.5) il leader del M5S confida nei dem e spera nella "moral suasion", ormai pensa che le speranze di un accordo con la Lega siano in calo. Ma con Salvini, Di Maio non demorde: "Ci incontri in streaming e dica se vuole il cambiamento" (Messaggero p.6). Per la Stampa (p.5) il Movimento ha una carta segreta per provare a convincere i dem: è Gentiloni. Di Maio cerca nel premier una sponda politica.
"Noi ai grillini", ma è caos nel Pd (Messaggero p.8). Il reggente, Martina, chiude: "Dialogo impossibile".  Ma Repubblica (p.6) evidenzia la svolta di Renzi: trattiamo con i 5S se Di Maio rinuncia alla premiership. Dopo gli ultimi sviluppi delle trattative Lega-M5S, l'ex segretario dice: "La nostra strategia funziona, vediamo se quei due sono veri leader" (Stampa p.4). Ma per il Giornale (p.6) l'ex segretario crolla nei sondaggi e persino il Pd non lo vuole più, il suo gradimento è solo al 7% tra i dem, doppiato anche da Cuperlo. Mentre Martina è al 17%. Ma il ruolo di leader del partito del reggente è messo in dubbio da renziani, che pensano alle primarie (Corriere p.8). L'ira di Orlando: "Renzi lasci lavorare il reggente" (Giornale p.6). Ipotesi congresso anticipato, possibile assise in autunno: duello Delrio-Zingaretti (Messaggero).
Centrodestra, Meloni, intervistata dal Corriere (p.2): "I 5S giovano a dividerci, ma andare uniti al Colle è un segnale forte. Salvini non romperà, il 37% non è tutto della Lega". La proposta della leader di FdI, intervistata anche dal QN, resta quella di "un governo di minoranza". Sul Messaggero (in prima e p.5) parla Tajani: "Il centrodestra è unito, è la risposta al tentativo di dividerci di Di Maio. L'unico governo che si può fare è quello che parte dall'alleanza di centrodestra, che esprime il premier. Niente diktat o ricatti, Fi ha 171 parlamentari scelti da quasi 5 mln di cittadini. Voto anticipato? Non sarebbe nell'interesse degli italiani, serve un governo che risolva i problemi". Prova ad allargare l'orizzonte del centrodestra Brunetta, che alla Stampa (p.6) dice: "Ridicoli i veti del M5S a Fi, apriamo anche noi le trattative con il Pd, da noi mai nessun veto verso i dem".

EUROPA
"L'Europa è a un punto cruciale della sua vita, bisogna partire dall'Unione bancaria e dal rafforzamento dell'Unione monetaria" a dirlo alla Stampa (p.3) è Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Ue. "Bisogna aumentare la resilienza dell'Eurozona, il che significa sostenere le riforme strutturali nei singoli Stati, occorre rafforzare il fondo salva Stati Esm e la funzione di stabilizzazione dell'Eurozona. L'impegno dell'Italia è stato ampio e costruttivo, speriamo continui. Ora la prospettiva economica dell'Ue è favorevole, va sfruttata per rafforzare la resilienza delle economie". Sulla stessa linea anche Katainen, che al Corriere (p.9) dice: "Bisogna riformare l'Unione economica e monetaria. Le priorità sono ridurre il rischio e aumentare la solidarietà, serve anche uno schema di garanzia europeo contro la disoccupazione. Per spingere le imprese europee bisogna siglare accordi commerciali  che aggiungano valore, il commercio deve essere globale, libero e rispettoso, senza dumping, bisogna evitare le situazioni come quella con gli Usa, con cui stiamo negoziando per ottenere un'esenzione permanente o un'eccezione, perchè l'acciaio e l'alluminio europei sono venduti a prezzi di mercato senza incentivi statali illegali".
Sul Sole (p5) parla Elke König: "Difficile una garanzia unica sui depositi", il presidente del Single Resolution Board si dice invece "non pessimista" sul backstop europeo al fondo di risoluzione unico. Anticipando i temi che tratterà oggi a Cernobbio, dice "Unione bancaria e unione del mercato dei capitali non possono fare a meno l'uno dell'altra; il tema non è se avere il paracadute, ma come farlo, non è ancora deciso se sarà il Mes".
Ungheria verso il voto, il "sovrano" Orbàn cerca il trionfo (Corriere p.12). Orbàa verso il quarto mandato, uno dei suoi punti di forza è la buona condizione economica del Paese (Messaggero p.10). Avversario ombra il miliardario George Soros, ma crescono le voci di accordi segreti tra gli oppositori.

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